user104642 | inviato il 02 Gennaio 2018 ore 11:45
“ Lo so che state pensando che sono un folle „ il pensiero non mi ha sfiorato minimamente  |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 11:50
“ Io vivo su un isola..l'umidità é sempre molto in agguato quindi presto particolare attenzione a questo aspetto..diciamo pure che ho la fissa. Ho una valigia fotografica a chiusura ermetica dove metto ottiche e fotocamera , insieme ad un sacchetto di silica gel da 1kg ( www.silica-gel.it) , essendo chiuso ermeticamente ci mette tanto a saturarsi..anche 7-8 mesi , ma ci si deve stare attenti , perché quando é saturo fa l'effetto contrario , libera acqua. Tengo d'occhio il peso , un sacchetto da 1kg incamera 192 gr di acqua. Lo so che state pensando che sono un folle MrGreen „ Cavolo, quelli dell'area 51 sono dei dilettanti in confronto |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 12:07
Secondo me, se si vive in una zona non troppo umida o in riva al mare dove la salsedine mangia tutto, non servono particolari attenzioni. L'attrezzatura la metterei comunque in un locale ben esposto, in un armadio o libreria e dentro alle borse-zaini fotografici o idonei contenitori che comunque non siano ermetici. Io faccio così da oltre 40 anni e non ho mai avuto problemi. |
user104642 | inviato il 02 Gennaio 2018 ore 12:10
L'umidità, di per se, non crea problemi ma li crea lo sbalzo termico. Per cui se eravate a fotografare fuori con la pioggia o con la neve NON dovete entrare in un ambiente 'caldo', questo provocherà un sbalzo termico tra l'aria (umida) presente sulla macchina/ottica e condenserà sulla sua superficie. Per ovviare basta tenere l'attrezzatura dentro lo zaino (leggermente aperto) per stabilizzare la temp interna con quella dei locali dove riponete lo zaino. Avete mai visto un parabrezza con condensa all'interno se dentro la macchina non c'è nessuno che sosta? Ecco, funziona così, non fatevi paranoie che non esistono |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 12:18
aspetta però, dentro l'auto in sosta (senza clima acceso) la condensa è provocata anche dal corpo umano che all'interno dell'auto genera umidità e calore che a contatto con la superficie fredda dei vetri...condensa. Su un obiettivo, se questo passa dal freddo umido tipico di una giornata piovosa/nevosa ad un ambiente interno riscaldato, provoca condensa all'esterno delle lenti direttamente a contatto con l'aria più calda...vedi occhiali che si appannano non appena entri nel rifugio quando scii e fa freddo. |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 12:30
è il concetto di umidità relativa che conta..... l'esempio degli occhiali che si appannano è perfetto. L'aria è in grado di tenere in sospensione umidità, e più è calda e più può trattenerne. La baita è piena di gente ed è calda, i nostri occhiali sono invece freddissimi e quindi raffreddano l'aria immediatamente circostante, la sua umidità relativa cambia di brutto e raggiunge il 100%, quindi condensa, appannandoli. Stessa cosa capiterebbe alla nostra fotocamera! Quindi è fondamentale, prima di passare da un ambiente freddo ad uno caldo, rinchiuderla nella borsa o zaino e, possibilmente, anche in un sacchetto. Estrarla solo dopo un bel po' quando si è acclimatata |
user104642 | inviato il 02 Gennaio 2018 ore 12:32
e quindi dov'è l'errore su quanto ho detto? Il corpo caldo/respiro fa scaldare l'aria che condensa sulla superficie del vetro freddo, in egual modo un obiettivo 'freddo umido' se a contatto con aria calda tende a creare condensa. Il principio è lo stesso  |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 13:02
è un po' diverso, dal momento che in auto si appanna la superficie interna dei vetri, mentre in un obiettivo, il primo ad appannarsi è la superficie esterna della lente frontale, che non offre nessun "cuscino" a protezione, non c'è inerzia...mentre un filo di inerzia termica per le lenti interne c'è, poca ma c'è. Però qui si sta chiedendo come conservare al meglio l'attrezzatura in ambiente indoor con fattori microclimatici non variabili così rapidamente (temp-rh-va), in relazione all'umidità relativa variabile ma a temperatura più o meno costante, diciamo che potrebbe oscillare tra i 18 e i 25°C, ma con sbalzi di temperatura trascurabili (a meno che non apro le finestre quando fuori ci sono oltre 20°C di differenza e l'armadio sta a ridosso della finestra. |
user104642 | inviato il 02 Gennaio 2018 ore 13:10
“ è un po' diverso, dal momento che in auto si appanna la superficie interna dei vetri, mentre in un obiettivo, il primo ad appannarsi è la superficie esterna della lente frontale, che non offre nessun "cuscino" a protezione, non c'è inerzia...mentre un filo di inerzia termica per le lenti interne c'è, poca ma c'è. „ Mi sembrava superfluo dire di invertire il fenomeno, ma anche fosse solo minima c'è sempre un delta di temperatura tra interno casa 'caldo' e obiettivo 'freddo/umido" e se non adeguatamente protetto può causare condensa, anche solo minima, nella parte interna ma che può creare problemi di attacco fungino. Chiaramente ognuno si regola di conseguenza  ps: comunque grazie per le preziose precisazioni |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 13:44
“ è un po' diverso, dal momento che in auto si appanna la superficie interna dei vetri, mentre in un obiettivo, il primo ad appannarsi è la superficie esterna della lente frontale, che non offre nessun "cuscino" a protezione, non c'è inerzia...mentre un filo di inerzia termica per le lenti interne c'è, poca ma c'è. „ esatto, la superficie esterna della lente o del corpo macchina, raffredda l'aria (calda) e la sua umidità relativa sale, se arriva al 100% fa condensa, come i vetri dell'auto che raffreddano l'aria interna dell'abitacolo..... Le lenti interne sono a contatto con aria fredda che non è certo al 100% di umidità e che, mal che vada, pian piano si scalda e quindi diminuisce la sua umidità relativa, lì il fenomeno è inverso quindi bisogna temere (per le superfici interne) il passaggio dal caldo al freddo. |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 14:18
Ahahahah grande Zentropa, bellissima espressione . |
| inviato il 02 Gennaio 2018 ore 14:24
dopo i furti che ho subito (ho cambiato casa), ho l'attrezzatura nascosta per casa, non lascio più tutto in un unico posto. Cmq casa mia non è umida, e metto delle bustine di silice che cambio ogni tanto. |
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