| inviato il 08 Ottobre 2012 ore 17:16
Denis, visto la tua competenza, potresti darmi una risposta al post che ho scritto sopra, visto che l'argomento mi interessa? COme dici tu, se devo comprare per calibrare un monitor e poi non riuscire a stampare "fedelmente" tanto vale calibrare un tanto al chilo.. ma mi piacerebbe, anche solo quelle 20-30 foto sapere come stamparle il più correttamente possibile. |
| inviato il 08 Ottobre 2012 ore 17:19
Denis, ti ringrazio intanto per gli approfondimenti, sto imparando qualcosa ma una domanda. quando c'era ancora i monitor a tubo catodico, aveva senso calibrare perchè si "sfasavano" spesso, ma era proprio il monitor in se a farti vedere diverso. con i nuovi monitor una volta impostato un colore tipo adobe rgb, quello resta e quello vedi. io non ho mai più dovuto calibrare niente... ma tu sei uno stampatore? |
| inviato il 08 Ottobre 2012 ore 19:03
Andrea se non sbaglio anche gli attuali monitor a lungo andare cambiano la visualizzazione dei colori, e proprio per questo x-rite consiglia di calibrare almeno una volta al mese. Denis in merito hai browser ti ringrazio del chiarimento in sapevo della sostituzione in mancanza di Profilo incorporato nel file, ma mi sembra basilare che se si posta una foto modificata con un profilo colore andrebbe convertita in sRGB che é il formato diciamo standard che un po' tutti possono gestire, calibrati e non, così facendo si avrà coerenza, e inutile che io posti una foto senza profilo oppure una foto con il profilo del mio monitor in quanto potrebbe essere visualizzata in un monitor che magari non può gestire interamente il mio spazio colore, dimmi se sbaglio perché ? da poco che ho approcciato la gestione del,colore e non sono ancora molto ferrato. Ciao Manuel |
| inviato il 08 Ottobre 2012 ore 19:46
Oltre a tutto quello descritto da Denis che condivido in pieno... bisogna tener presente che le immagini gestite con monitor calibrati e profilati si lavorano percettivamente meglio. Mi spiego, a differenza della grafica pura dove i colori si creano con percentuali precise, nella fotografia i colori si elaborano da dati esistenti... oltretutto per quanto riguarda le alte luci e le ombre ci si affida molto di più ai dati restituiti dal monitor che ai grafici di livello o alle curve!!! L'esperienza dei cromisti è ormai lontana per cui un buon monitor calibrato è una garanzia, anche e a maggior ragione per un appassionato non pro. |
| inviato il 08 Ottobre 2012 ore 19:50
@ Andrea Villani per approfondire ti posso consigliare www.boscarol.com/blog/ |
| inviato il 08 Ottobre 2012 ore 19:54
“ Zanini.m ha scritto: Quindi per far calibrare una visione a monitor con una determinata stampante, quale sarebbe il sistema migliore? utilizzare delle continue prove di stampa? Chiedo meglio e mi spiego. Ho un monitor (es. un DELL), lo calibro per avere dei colori più rispondentil il possibile al vero attraverso una sonda; mi viene creato un profilo colore per Windows relativo al monitor. Poi ho una stampante (mettiamo una Canon o una Epson): come posso fare in modo che la stampa venga il più fedele possibile a quello che vedo a monitor? Bisogna fare in modo che anche la stampante abbia un profilo colore ed usarlo dentro il programma di ritocco-stampa? Ero in procinto di acquistare una sonda, ma se serve a poco, uso i soldi per altro... „ E' un argomento da affrontare per gradi, la gestione del colore digitale è una catena di azioni individuali che servono a creare un flusso coerente, nel senso che la calibrazione di una fotocamera, di un monitor, di una stampante sono cose diverse ed indipendenti, senza alcuna diretta relazione, ma la loro indipendente esistenza crea un flusso di lavoro che mi permette una corretta rappresentazione del colore nel limite del gamut della periferica o del supporto che lo deve rappresentare (diffidando fortemente da definizioni tipo: colore vero, colore reale ecc) Cercando di riportare al pratico l'involuto discorso di cui sopra se io ho un monitor correttamente calibrato e profilato ho in mano una periferica che è in grado di rappresentare correttamente il colore dell'immagine che ho aperto in photoshop e questo è il primo punto. A questo punto se devo stampare e voglio che la rappresentazione dei colori, nel limite del gamut della combinazione carta/macchina/inchiostro che userò, sia corretta avrò bisogno di un profilo che descriva questa tripletta e apporti le relatie correzioni e questo è il secondo indipendente punto. (che operativamente, come dicevi correttamente, altro non è che un profilo utilizzato dal programma di fotoritocco che opera una conversione prima di inviare in stampa la foto). Se avrò seguito correttamente i punti avrò una corretta rappresentazione del colore...sempre nei limiti di cui sopra. Dimmi se non sono stato chiaro. PS: per quanto riguarda i profili stampante/carta, senza comprare costosi spettrofotometri, se si utilizzano pochi tipi di carta, magari uno in particolare, può valer la pena valutare se farsi profilare da un service la propria combinazione preferita. Ciao Denis |
| inviato il 08 Ottobre 2012 ore 20:05
“ Andrea Villani ha scritto: Denis, ti ringrazio intanto per gli approfondimenti, sto imparando qualcosa MrGreen ma una domanda. quando c'era ancora i monitor a tubo catodico, aveva senso calibrare perchè si "sfasavano" spesso, ma era proprio il monitor in se a farti vedere diverso. con i nuovi monitor una volta impostato un colore tipo adobe rgb, quello resta e quello vedi. io non ho mai più dovuto calibrare niente... ma tu sei uno stampatore? „ E' sempre un piacere fare due chiacchere ha senso anche ora, per due motivi in primo luogo non per una questione di "sfasamento" ma per una questione di corretta rappresentazione del colore, digitalmente il colore è rappresentato da 3 coordinate, un profilo ottenuto con uno strumento di lettura interviene affinchè il colore emesso dal pannello corrisponda, nel limite di quello che può rappresentare a quelle coordinate (la domanda ora è: cosa succede a quei colori che non può rappresentare? ) In secondo luogo i monitor LCD non sono affatto così stabili, in particolare quelli non pensati per la grafica, sono soggetti a pesanti variazioni nell'arco del tempo ed è per questo che i profili monitor vanno comunque rifatti periodicamente (così rispondo anche a Vampy ) Per l'ultima domanda sono un fotografo, ma nel mio studio mi occupo anche di gestione del colore digitale (come forse si poteva sospettare ), di stampa fine art e di formazione. Ciao Denis |
| inviato il 08 Ottobre 2012 ore 20:12
“ Vampy ha scritto: Denis in merito hai browser ti ringrazio del chiarimento in sapevo della sostituzione in mancanza di Profilo incorporato nel file, ma mi sembra basilare che se si posta una foto modificata con un profilo colore andrebbe convertita in sRGB che é il formato diciamo standard che un po' tutti possono gestire, calibrati e non, così facendo si avrà coerenza, e inutile che io posti una foto senza profilo oppure una foto con il profilo del mio monitor in quanto potrebbe essere visualizzata in un monitor che magari non può gestire interamente il mio spazio colore, dimmi se sbaglio perché ? da poco che ho approcciato la gestione del,colore e non sono ancora molto ferrato. „ Sono assolutamente daccordo, ritengo un errore salvare e utilizzare un'immagine priva di profilo associato e concordo anche sull'uso del SRGB per il web, essendo uno spazio colore con un gamut molto ristretto è quello più gestibile. Tieni conto che solo un costoso monitor wide gamut è in grado di visualizzare per intero o quasi l'SRGB, in tutti gli altri casi si avrà comunque uno sforamento. Ciao Denis |
| inviato il 08 Ottobre 2012 ore 20:14
“ Filo63 ha scritto: @ Andrea Villani per approfondire ti posso consigliare „ ">www.boscarol.com/blog/ „ Mi unisco al suggerimento, Mauro Boscarol è un'autorità sull'argomento Ciao Denis |
user12372 | inviato il 09 Ottobre 2012 ore 8:42
Interessantissimo! Però per quel che riguarda le procedure da seguire per un comune mortale???  |
| inviato il 09 Ottobre 2012 ore 9:09
@ Fabrizio_211945 Seguire tutto il Boscarol non è cosa da poco In sostanza la lettura è utile a capire che bisogna far attenzione ad affermare che la calibrazione del monitor è sopravalutata... Partendo dal presupposto che con l'avvento del digitale tra PP e fruizione degli scatti prevalentemente su monitor, per chi investe diverse migliaia di euro in attrezzatura fotografica, è consigliabile prevedere anche un monitor di alta qualità ed un calibratore "medio"... Mi sento di affermare che talvolta è più utile al fotografo che al grafico... perché, come ho già sottolineato, avendo le tabelle Pantone e quelle di quadricromia un grafico ha già in testa il risultato finale o perlomeno scegliendo lui i colori da usare sa già dove andrà a finire, il fotografo fa più fatica!!! |
| inviato il 09 Ottobre 2012 ore 16:44
Ottimi consigli... Sicuramente una sonda per calibrazione monitor è abbordabile come costo, poi magari si fa il servizio ad amici e parenti al costo di 5-10 euro, e si rientra dei baiocchi... Lo spettrofotometro credo sia fuori budget per tanti.. I service di cui parli che fanno la taratura "a domicilio" : come si trovano? ne conosci da indicarci? ciao, Michele |
| inviato il 09 Ottobre 2012 ore 17:29
Ti riferisci alla creazione di profili monitor o stampa? |
| inviato il 09 Ottobre 2012 ore 18:34
profilo monitor, come scrivevo una sonda si puó riuscire ad acquistare.. mi riferivo al profilo stampante.. |
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