user44306 | inviato il 14 Settembre 2017 ore 22:42
@Carlo ecco appunto ti sei risposto da solo. L'idea di fotografare le donne più influenti è del Time, mica della fotografa! Il Time ha dato la possibilità a questa tizia di fare le foto. La tizia avrebbe potuto fare le foto con qualsiasi cosa, e invece le ha fatte con l'iPhone (in realtà è stata scelta dal Time perché fa foto SOLO on l'iPhone - ah si sicuramente anche per i 61 milioni di followers su Instagram) |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 22:44
mica è una novità; molti fotografi della magnum lo fanno La foto non è più ricerca di qualità ma quello dell'immediatezza. Cosa meglio di uno smartphone può arrivare a questo risultato? (domanda rettorica) |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 22:57
Molti qui su Juza ritengono che fotografare con lo Smartphone sia da bimbiminkia. Tempo fa quando leggevo queste affermazioni linkavo il sito di Brown, ora non più tanto non conta nulla. La mia stima per Perbo, che continua a difendere l'idea che si possono fare buone foto anche con mezzi ritenuti inferiori, è totale. Purtroppo temo che sia una battaglia persa, almeno qui dentro. |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 23:04
Sono belle foto, ben composte e ben post-prodotte. Ed è una grande trovata pubblicitaria per l'artista, per il Time e per la Apple, marketing ad altissimi livelli. Non riesco a capire perchè ci sia tutta questa ostilità verso gli smartphone e le loro capacità, sempre migliori, di far buone foto. L'occhio, la creatività, la "fortuna" (o sfortuna) di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, questi sono gli elementi che caratterizzano sempre più la fotografia contemporanea, la tecnica e le finezze di stile hanno sempre meno spazio, sono due elementi che riescono a spiccare solo in casi sempre più particolari. Anche con le reflex le capacità tecniche di un fotografo hanno sempre meno importanza. Se prima, con la pellicola, l'esposizione correttissima, la scelta del tipo di pellicola a seconda dell'uso, le capacità limitate degli obiettivi e delle pellicole di rendere al meglio in molte condizioni "non ideali" richiedevano spiccate doti tecniche in primis, con creatività e occhio come elementi marginali che potevano dare un dippiù come potevano rovinare le immagini, con il digitale vi è stato un capovolgimento sempre più radicale di questa visione. Coi primi sensori CCD e CMOS i margini di recupero, di alti ISO, di versatilità insomma erano molto più ridotti, e quindi la tecnica era molto importante ma non fondamentale ad altissimi livelli come per l'analogico, per riuscire nei propri intenti. Oggi, con i sensori moderni, non bisogna inventare stratagemmi per scattare a teatro, alle retrospettive russe illuminate solo con un faro: sensore FF, zoom f/2.8, ISO 12800 impostati, ed ecco avere le foto pronte. Non bisogna essere prontissimi, col dito teso e fare mille preghiere perchè nelle raffiche lentissime si riuscisse a cogliere l'attimo perfetto in un qualsiasi evento sportivo, adesso si scattano 10 fps al secondo per diversi secondi, mantenendo sempre il soggetto a fuoco, e diventa quasi più difficile sbagliare lo scatto che non azzeccarlo. Così anche in avifauna, e in molto altro. I talenti "richiesti" cambiano, variano insieme al progresso tecnologico, e si adattano ai tempi. Uno smartphone non ha la stessa risoluzione o dettaglio di una reflex con sensore almeno APS-C, non avrà un raw con la stessa versatilità di una D750 o D850, ma se usato da una persona con buona creatività, un buon occhio, e chiaramente sempre un minimo di concetti base della fotografia, in termini di composizione, esposizione e robe del genere, diventa uno strumento fotografico valido, con cui si possono anche fare le copertine del Time. |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 23:11
dai ragazzi, era una chiara lettura da cesso !! mica l'avete presa sul serio eh ? |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 23:12
Posa a tre quarti, amico con il riflettore, sorriso farlocco... |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 23:22
“ @Carlo ecco appunto ti sei risposto da solo. L'idea di fotografare le donne più influenti è del Time, mica della fotografa! Il Time ha dato la possibilità a questa tizia di fare le foto. La tizia avrebbe potuto fare le foto con qualsiasi cosa, e invece le ha fatte con l'iPhone (in realtà è stata scelta dal Time perché fa foto SOLO on l'iPhone - ah si sicuramente anche per i 61 milioni di followers su Instagram) „ APPUNTO! @Lethdhashyish, ti sei risposto da solo: "è stata scelta dal Time perché fa foto SOLO on l'iPhone". È proprio riduttivo, forse persino sbagliato, fossilizzarsi sulle fotografie: sono le idee che fanno la differenza. Il resto è del tutto ininfluente. O dobbiamo pensare che una tizia che scatta con l'iPhone e ha 61 milioni di followers su Instagram sia una cialtrona? Suvvia, un bagnetto di umiltà... |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 23:22
bah... mossa di marketing significativa. foto molto... "normali" credo che qui la parte fotografica abbia poca importanza |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 23:48
@Carlo Di Giusto L'idea sarebbe quindi di fotografare solo con l'iphone? Quindi il mezzo diventa più importante dell'opera, un mezzo che non lascia traccia di sé nell'opera. Non mi sembra un'ideona. In nessun'altra arte l'idea geniale riguarda la marca del mezzo con cui si realizza l'opera. Solo nella fotografia. Solo nella fotografia si riescono a scattare ritratti fasulli (perché quello che ritraggono non è una persona in particolare, ma una qualsiasi. Potrebbero raffiguare chiunque tanto sono generiche) e spacciarli come rivoluzionari perché fatti con un mezzo non utilizzato dalla maggioranza. Certo, nelle altre arti il mezzo diventa importante quando fa parte del messaggio o determina il risultato, ma qui le foto più importanti sono i dietro-le-quinte in cui si vede scattare un ritratto con un iphone, non il ritratto scattato con un iphone (mezzo che, oggi, è tutt'altro che limitante). |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 0:00
No, Artificialcloud, si vede che mi sono spiegato male: ma non importa, credimi. Si vede che sono l'unico che riesce ad apprezzare quel lavoro. Pazienza, me ne farò una ragione. |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 0:01
Io sono dell'idea che belle fotografie si possono fare con tutti i mezzi, soprattutto per certi generi. Però le foto della tizia in questione mi lasciano totalmente indifferente ed ha 61M di seguaci solo perché scatta con iPhone ed è supportata da un grosso sforzo comunicativo. Classico esempio di marketta sul mezzo utilizzato senza un reale valore dell'opera eseguita. |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 0:51
“ Si vede che sono l'unico che riesce ad apprezzare quel lavoro. „ be' l'unico no, dai :) |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 1:38
che palle!!!! ...vi girano le eliche perchè spendete migliaia di euro in attrezzature, bestemmiate se vi offendono il vostro marchio preferito ( manco vi pagassero per fare pubblicità), comprate l'ultima novità con l'af più performante, la gamma dinamica più estesa, l'ottica più risolvente...ma non avete idee da applicare, come questi! vi brucia?... fatevene una ragione o cambiate hobby, magari risparmiate un sacco di soldi! la fotografia è il fine, chi se ne frega del mezzo! ok, parlarne, ma fare battutine sceme, perchè un fotografo usa un nuovo marchingegno, che fà foto...proprio no! @Perbo...grazie per il link! per me è interessante! aggiungo questo per chi non l avesse visto!...poi se voi fate ste foto....mi tolgo il cappello! www.ippawards.com/2017-photographers-of-the-year/ @Conteromano..grazie per il link |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 2:00
“ Ma oggi, ripeto, la bassa qualità è di moda, perché ci permette di pensare che tutto il mondo sia mediocre come noi stessi e ci rende per questo più felice... mah! „ sacro e santo |
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