| inviato il 13 Settembre 2017 ore 23:26
Noi abbiamo occhi/cervello/gusto/cultura etc ed anche una macchina fotografica. Lo strumento macchina fotografica non arriva a competere con i nostri occhi. Migliore sarà lo strumento e meglio potremo fare la foto che abbiamo visto Manierismo...al mio professore di Italiano e storia non piacevano gli ismi. Che poi certe foto ci piacciano di più con le ombre chiuse non c'entra un piffero con il discorso che facciamo. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2470886&l=it |
| inviato il 13 Settembre 2017 ore 23:32
“ Lo spettacolo della luce non e' solo in ciò che e' illuminato ma anche in quanto rimane al buio. Se la luce e' ovunque, lo spettacolo svanisce „ . Jay Maisel |
| inviato il 13 Settembre 2017 ore 23:50
Condivido al 100% la citazione di Ilcentaurorosso. Le ombre spesso servono ad incorniciare e direzionare l'attenzione verso la parte illuminata dell'immagine, in centro dell'attenzione. Se si illumina tutto, non si sa più dove guardare... Per questo motivo, delle foto di Zeppo preferisco le originali, prima dell'elaborazione. Le ombre mi portano a guardare la parte dell'immagine interessante, dove ci sono le nuvole e il sole. L'erba e il fogliame in primo piano fanno solo da cornice, quindi inutile se non controproducente metterle in evidenza. Quindi, aprire le ombre solo se serve, e comunque non troppo, sennò l'immagine diventa piatta. Poi... è anche questione di gusti e ... di mode. Quindi anch'io come Windof direi 80% manierismo e 20% necessità. Ciao, Roberto |
| inviato il 13 Settembre 2017 ore 23:52
Bella lì Centauro! Le ombre chiuse e senza dettaglio possono servire a dare profondità all'immagine anche nei paesaggi. Certo non lascerei una montagna completamente nera e senza dettaglio occupare il 50% del frame. Ma detesto anche chi rompe le balle per due pixel neri sotto una roccia in un controluce pieno! Un po' di buon senso estetico è indispensabile come il buon senso nel commentare le immagini. |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 8:56
Sul BN le ombre chiuse erano un must, mentre sul colore si è sempre visto piuttosto il contrario, forse anche per il fatto che le ombre chiuse sono belle quando risultano nere o quasi, ma col colore non è così facile ottenere l'ombra totale nera e mantenere credibili i colori nelle zone di transizione verso le luci. Il digitale offre più possibilità in questa direzione, ma probabilmente l'abitudine gioca ancora un ruolo di primo piano nelle scelte operative. Detto questo, i motivi per aprire o chiudere le ombre possono essere diversi e non dobbiamo mai dimenticare che l'intento dell'autore rimane fondamentale; è vero però che questo intento è difficile valutarlo sulla singola immagine, mentre diventa generalmente palese su un'intera galleria o carrellata di foto a tema. Il fatto che la natura "tecnica" di un forum porti a valutare di primo acchito la singola immagine gioca indubbiamente a favore di certi commenti che qualcuno ha gìà stigmatizzato |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 9:02
“ Sul BN le ombre chiuse erano un must, mentre sul colore si è sempre visto piuttosto il contrario „ eppure molti(alcuni?) cercavano proprio la velvia e la esponevano a 40 per massimizzare saturazione e contrasto. |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 9:14
“ eppure molti(alcuni?) cercavano proprio la velvia e la esponevano a 40 per massimizzare saturazione e contrasto. „ Non a caso c'è chi considera il 1990, anno d'uscita della Velvia, come fine dell'"era Kodachrome", però con queste pellicole rischiamo di aprire la solita faida Dias vs stampe |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 9:47
Perchè faida? Le dia, oltre che proiettate, dai pro venivano prevalentemente stampate: nei libri che ci vendevano! (per non parlare del cibachrome, che non ho mai avuto il piacere di usare ma i cui risultati mi hanno sempre affascinato) |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 11:49
Infatti le faide fotografiche sono sempre tra fotoamatori, i pro se ne impippano (giustamente) All'epoca (1980 circa) feci stampare alcune cose in cibachrome e i risultati non erano niente male |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 13:23
condivido la citazione di Jay Maisel, che a sua volta si ispira alla millenaria cultura cinese: "il lato in ombra della collina" (yin) e "il lato soleggiato della collina" (yang) sono complementari. D'altra parte, per ottenere l'equilibrio con le macchine ci vuole l'intervento dell'uomo. Come dico sempre, gli strumenti vanno spesso corretti. Le ombre e le luci si regolano in base alla scena ripresa, agli strumenti di rilevazione appositi (istogramma) e all'occhio del fotografo...non in base ad un principio. |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 13:28
Ai tempi delle velvia io le facevo scannerizzare e al pc schiarivo le ombre per quanto possibile, in genere portavo a 1.2 i toni medi con la funzione livelli, rimuovevo le dominanti, una leggera maschera di contrasto e tutto era finito lì. La necessità di schiarire le ombre c'era comunque e infatti si usavano i filtri digradanti. Tuttavia un conto era dare una schiarita, un'altro è spingere questa cosa ai limiti della tecnologia ma soprattutto ai limiti del necessario. |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 13:53
Uli66, di obbligatorio non c'è nulla. Chi dice che bisogna fare così o colà non ha colto il senso del fotografare. Detto questo, relativamente ai primi due link che hai messo, preferisco di gran lunga le foto senza chiusura delle ombre, dei raw lasciati al naturale |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 14:17
Alessandrolosacco: ovviamente il gusto è soggettivo! Premesso che è uno scatto quasi casuale (quest'estate ho avuto maldischiena e non mi sono praticamente mosso, tutte le sere al calar del sole andavo in terrazzo e cercavo di cavarne qualcosa) la mia motivazione per quel tipo di lavorazione è il tentativo di attirare l'attenzione sulle due vette illuminate e sulla nuvola. L'originale, se vogliamo più realistico, non riesce ad attirare la mia attenzione allo stesso modo. |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 14:28
Le ombre nere possono svolgere la funzione di "quinta" ed in tal caso sarebbe contraddittorio aprirle. Se penso invece alla stampa credo che sia una necessità tecnica quella di aprire le ombre, consapevoli che l'imbottimento della stampa successivamente le ri-chiude. Ma questo è un discorso diverso. |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 14:34
senza mai sottovalutare l'influenza del monitor.. |
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