| inviato il 21 Agosto 2017 ore 11:35
Forse il pensiero di base della discussione è diverso, credo si voleva intendere diventare fotografi ma non pubblicizzandosi da soli sul Web ma sbattendosi per poter lavorare con alcune testate giornalistiche o riviste, il fatto di avere moltissimi seguaci sui social ti espone come possibilissimo testimonial di qualche marca che vuole pubblicizzare i suoi prodotti tramite te e il socia che frequenti perciò questa marca pagherà la persona con tanti seguaci e ci si guadagna in 2 (o più). Ma non vuol dire essere fotografi inquadrare la mano di una bella ragazza che si tende verso il padrone dell'account e tutti e due indossano l'orologio o il braccialetto mettendoli in bella vista,ma solo testimonial. Tutto ciò a mio personale parere. |
| inviato il 21 Agosto 2017 ore 11:46
Mi piacerebbe concordare con quanto espresso dall'autore del topic, ma oggi il concetto di fotografo é radicalmente cambiato. Non basta fare belle foto (e nemmeno bellissime...). Il tuo nome é un marchio. I social media servono, come anche altri canali, ma le grandi aziende, quando devono sponsorizzarti badano ai numeri che possono derivare anche da followers e likes. Altrimenti non vedremmo in giro professionisti (o pseudo tali) con il gusto estetico di topo gigio e soprattutto non esisterebbero mestieri come "Social Media Manager". |
| inviato il 21 Agosto 2017 ore 12:12
Però pare che il discorso stia scivolando leggermente fuori dal focus di quanto espresso da Prcollins.. non credo che voglia minimizzare l'importanza dei social nel mondo moderno, tra l'altro mi pare che in un suo articolo pubblicato qui su Juza sostenesse grossomodo la posizione espressa da Cmyk.. Quello che leggo io è più o meno (tra le altre cose) "se vuoi diventare fotografo, renderlo il tuo lavoro e non solo un hobby, non basare la tua opinione circa la tua bravura utilizzanndo il metro de "la mì nonna e il mì zio e li cuggini tutti mi hanno messo tanti laic che adesso mi posso buttare nella mischia e fare i matrimoni che pare che sono bravo" - roba tra l'altro letta più volte anche da queste parti.. - Io non ho letto una sottostima del fenomeno social "a cose fatte", anzi mi pare che non lo abbia nemmeno sfiorato il discorso. Questo è quello che ho colto io.. poi.. |
| inviato il 21 Agosto 2017 ore 12:13
Demonizzare i social è un po' come dire chessò.... "odio i coltelli! ci puoi uccidere la gente!" Si, ma ci puoi anche cucinare.... Ogni strumento deve essere contestualizzato...I social, ed i relativi like, possono portare a sbocchi professionali importanti.... consigliare a chi si approccia al mondo del professionismo di NON appoggiarsi ai social è dare un messaggio fuorviante... Il mondo è pieno di esempi di fotografi affermatisi grazie alla notorietà acquisita con il web... Andatevi a vedere un po' la pagina instagram di Konsta Punkka...grazie a quella, il ragazzotto si è creato un mestiere, e brand come huawei e nikon lo hanno usato per pubblicizzare i loro prodotti.... L'esempio più vicino è qui...Juza.... Scendendo più nel quotidiano... I miei amici che fanno cerimonie, o ritratti a bambini, o interior...Lavorano tantissimo grazie alla pagina fb... La fotografia professionale non è solo reportage di guerra, campagne mondiali di alta moda ecc ecc... Esiste, e dico per fortuna, pensando a chi intraprende questa professione, tutta un'altra serie di sbocchi molto importante...E il web, social compresi, è una cassa di risonanza enorme..:Che piaccia o no.... |
| inviato il 21 Agosto 2017 ore 12:15
Secondo me Angus hai spostato il discorso dove volevi andare a parare tu ma sostieni che siano state dette e scritte cose che non sono state nè dette nè scritte.. opinione mia. Poi se magari Prcollins avrà tempo e voglia di intervenire potrà dipanare qualche punto |
| inviato il 21 Agosto 2017 ore 12:20
"La fotografia professionale non è solo reportage di guerra, campagne mondiali di alta moda ecc ecc... Esiste, e dico per fortuna, pensando a chi intraprende questa professione, tutta un'altra serie di sbocchi molto importante...E il web, social compresi, è una cassa di risonanza enorme..:Che piaccia o no...." Pienamente d'accordo. |
| inviato il 21 Agosto 2017 ore 12:23
@Maltsev Onde non passare per l'ennesima volta da rincoglionito, riporto quanto scritto dall'autore del topic, perché mi capitta troppo spesso nel forum di ritrovarmi a leggere accuse simili.... “ .Per non parlare poi di quelli che si fanno il portfolio su instagram/fb, e si beano di prendere 100/200/300likes.Ragazzi non lo fate.I professionisti dell'immagine(photo editors,agenzie,stylist,pubblicitari)vi bollano come un NERD.Non vi faranno mai lavorare „ Maltsev....Questa mi pare demonizzazione dei social....Se poi Prcollins vuole intervenire e spiegare, ben venga... Ma a meno che abbia disimparato a fare l'analisi logica delle frasi, non credo di aver preso lucciole per lanterne.... |
user132201 | inviato il 21 Agosto 2017 ore 12:35
Grazie Angus che ha quotato, non avevo voglia Anche il mio commento è destinato a quel concetto di demonizzazione. I social hanno una sola caratteristica negativa : sono globalizzanti. Se il fotografo sotto casa si fa il sito internet, magari lo vede il paesano che la mattina ha visto un biglietto da visita al bar del portico, e chiama lui.. Chi lavora tramite social ha l'obbligo professionale di essere competitivo. Significa che avendo (il cliente) la possibilità di scegliere tra autori internazionali di ogni genere, la competizione diventa difficile/importante, quindi o sei in gamba, ed in grado di portare qualcosa di veramente interessante, altrimenti con "tanta bellezza" che si può trovare in giro, tu che fai foto medie non vali nulla. E' come se ti metto una Toyota Yaris in mezzo a 10 Ferrari. La guardi e dici "che schifo". Tuttavia se ne vai a comprare una al concessionario Toyota dove si vendevano solo quelle, e la metti in un contesto cittadino dove girano 500 e smart, ti sembrerà di acquistare una gran macchina. Questa è la competizione. Inserire un profilo in mezzo a milioni di profili interessanti, è lavorativamente interessante se puoi proporre qualcosa che sia al passo, altrimenti peggiori la situazione. |
| inviato il 21 Agosto 2017 ore 12:52
I tempi sono questi e oggi si fa così, è un mostro (che a me a dirla tutta non piace neanche un po') nel senso di grandezza e che divora e fagocita, che cammina di suo e se non ci si adatta si viene scacciati. Ma è così in ogni campo, in altri la cosa è assai più marcata. La bravura e la capacità sono e devono essere la "condicio sine qua non" altrimenti è solo un fuoco di paglia, ma a parità di bravura il social, la nuova pubblicità e comunicazione sono fondamentali e vitali. Montemagno docet. Ciao LC |
| inviato il 21 Agosto 2017 ore 13:49
@Maltsev, bisogna essere brevi e coincisi, per evitare che il proprio pensiero venga manipolato. Secondo me: Prcollins severo ma giusto, e l'importanza dei Social è sopravvalutata a causa del fatto che si dà troppa importanza ai Social. Come leggere dei giornali su un giornale, o della tv in tv. Esci da lì e svanisce tutto. L'unica cosa certa è che, utilizzando un SN come FB et similia, lavori gratis per portare acqua al mulino di chi ne è il proprietario. Al posto che produrre loro i contenuti, li produci tu per loro AGGRATISSE. Cosi chiudono i giornali, le agenzie pubblicitarie serie, e rimane solo una gran caciara. Social brutti. |
| inviato il 21 Agosto 2017 ore 13:53
Cmyk.... Peccato che l'utente che ha scritto queste castronerie mi abbia bloccato....Avrei voluto rispondere mannaggia.... |
| inviato il 21 Agosto 2017 ore 13:53
Cmyk, spiegati, che non capisco. Tra l'altro mi trovo quasi sempre [EDIT: spesso] d'accordo con te, nelle tue considerazioni sparse per il forum, quindi tendo a ritenere la tua opinione di valore. Ma di certo non un "oh my god". |
user90373 | inviato il 21 Agosto 2017 ore 13:56
C'è gente che facendosi un mazzo tanto è riuscita ad affermarsi anche ai tempi del "no social". Ora è convinzione comune che basti avere visibilità virtuale per divenir "famosi" solo poi restar delusi scoprendo che farsi il mazzo, non solo virtualmente , è necessario oggi come ieri. |
user132201 | inviato il 21 Agosto 2017 ore 14:06
“ Cmyk, spiegati, che non capisco. Tra l'altro mi trovo quasi sempre [EDIT: spesso] d'accordo con te, nelle tue considerazioni sparse per il forum, quindi tendo a ritenere la tua opinione di valore. Ma di certo non un "oh my god". „ I social non sono una cosa brutta, sono la fortuna più grande che possa esserci. Brutta è la gente che vive per farsi bello sui social, che è un'altra questione. Se il social lo si utilizza come strumento di lavoro, è in assoluto lo strumento più potente che esista al mondo. Prima dell'avvento dei social per promuovere il mio sito spendevo centinaia di euro al mese in ADS su Google . A questo dovevi aggiungere che erano clienti "sparsi" (spesso competitor che cliccavano solo per farti spendere i soldi dell'annuncio) ed aggiungici anche tutta la parte dell'inidicizzazione che è costosissima sia in termini di tempo/costi. Ah, naturalmente aggiungici anche il costo del sito internet, che mediamente se fatto bene può costare anche 10/15/20k a seconda del sito internet. Tutto questo per una manciata di visualizzazioni spesso disinteressate, e prese tramite pagamento in ADS su google. Con i social network a costo 0 - zero - ho un profilo che viene visualizzato 9.000 volte a settimana (in continua crescita), e riceve circa 35.000 visite al mese (ti ho portato il mio esempio, ma sono uno dei tanti). Ho speso zero euro per fare il profilo, zero euro per indicizzarlo, ed è almeno 1500 volte più visualizzato del sito. Aggiungi a questo che posso fare campagne web tramite social da destinarsi SOLO ai reali brand con cui mi interessa lavorare, una rapidità di scriversi/messaggiarsi/prendere accordi disarmante, ed ottieni il fatto che quello che scrivi non trova senso nel 2017. La gente che fa questo lavoro non pubblica cose a gratis, pubblica invece lavori che sono stati -> commissionati -> pagati -> pubblicati. La gara ai like è una cazzata della generazione bimbominkia, la visibilità che invece offre un tuo profilo/portfolio a livello INTERNAZIONALE a costo zero, è una possibilità irrinunciabile. Vivere per i social network? NO, fa schifo a tutti credo (purtroppo molte persone ci sono finite "sotto") Promuovere il proprio nome/brand tramite social? Assolutamente si, ha solo vantaggi. |
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