user5620 | inviato il 21 Agosto 2017 ore 15:15
La "storia" non passa e Sinar esiste! Ciao. |
| inviato il 24 Agosto 2017 ore 13:21
Penso che da solo ha già individuato probabilmente i due marchi più importanti per le tue esigenze: Alpa e Cambo. Il passaggio dai decentrabili su FF (io utilizzo il 17 e il 24 su Canon 5DSr) a questi sistemi non è indolore dal punto di vista economico e ha senso secondo me solo per finalità specifiche (ad esempio stampa fine art di notevoli dimensioni). Comunque il sito Alpa, piuttosto ben fatto, ti può aiutare nella scelta dei corpi e degli obiettivi più indicati per la fotografia di architettura. P.S. Il problema del peso del corpo mi pare l'ultimo dei problemi: i pesi della sola struttura base sono sempre piuttosto limitati (pensando al peso dei banchi ottici). |
| inviato il 24 Agosto 2017 ore 15:38
Dovendo scegliere un corpo Alpa, non farei a meno della possibilità di decentramento simultaneo su entrambi gli assi. |
| inviato il 24 Agosto 2017 ore 18:13
Hasselblad con hts? Se no dorso hasselblad e adattatore cinese (o fotodiox più caro) per 4x5 |
| inviato il 24 Agosto 2017 ore 21:13
Sinceramente dubito che il sistema Hasselblad HTS possa soddisfare le esigenze di Garciamarquez: il costo non è certo esiguo e si presuppone, secondo me, che si sia già investito in un sistema Hasselblad H. Ci sarebbe poi da discutere sulla qualità finale (questo «adattatore» per aumentare il cerchio d'immagine degli obiettivi utilizza un gruppo ottico) e la flessibilità visto che viene moltiplicata per 1,5 la focale degli obiettivi utilizzati. E ci si troverebbe con un angolo di campo ben lontano da quello permesso dal TS-E 17 mm. Se non ho sbagliato i miei conti, con l'obiettivo più corto del sistema Hasselblad (il 24 mm) ci si ritrova praticamente con l'equivalente più o meno di un 24 mm decentrabile su FF. La soluzione dell'adattatore «cinese» da utilizzare con il banco ottico è davvero macchinosa (sia al momento dello scatto che in post produzione) e a quel punto tanto varrebbe prenderne uno per la Sony A7 che Garciamarquez ha già. Oltre ad un banco ottico 4x5" con un buon 75 mm naturalmente. |
| inviato il 24 Agosto 2017 ore 23:15
L'hts è caro, però se hai un corredo di ottiche h ti ritrovi con tutti gli obbiettivi che possono diventare tilt&shift, dipende poi dalla focale che serve, come giustamente hai detto non si scende sotto i 24mm... L'adattatore cinese invece è si macchinoso, ma con questa soluzione sforni file ad altissima risoluzione, come riprendere con un sensore 4x5, con la Sony quanti scatti dovresti fare per avere la stessa cosa? Non mi dire di scattare una singola foto, allora tanto vale continuare ad usare il ts-e, non noteresti miglioramento. |
| inviato il 24 Agosto 2017 ore 23:18
Ma pure con il sensore Hasselblad servono tanti scatti per coprire tutta la superficie 4x5": sicuramente meno rispetto alla Sony, ma trovo la cosa comunque molto macchinosa. |
| inviato il 24 Agosto 2017 ore 23:56
Macchinoso è macchinoso, ma non mi viene in mente altro per avere qualcosa di meglio rispetto a quello che già usa... |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 0:03
Prendere un corpo Alpa (o Cambo) con relativi obiettivi e dorso Phase One. |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 8:24
Grazie a tutti per i ncontributi. Hasselblad con hts non mi sembra una soluzione ottimale, specie per me che dovrei iniziare da zero col medio formato. Sto approfondendo il sistema cambo e le reletive lenti leggendo su internet esperienze d'uso, c'è molto da imparare. |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 10:10
La Cambo può essere sicuramente un'ottima soluzione. Ho visto che già a partire dal modello WRS-1200 è permesso il decentramento su entrambi gli assi. |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 11:24
Si. mi sembra anche la più vecchia serie wds, ora non più venduta. non mi è chiaro però se e come posso avere anche il basculaggio |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 11:44
Immagino che - similmente ai corpi Alpa - esisterà una piastra che si colloca tra il corpo e l'obiettivo permettendo di «inclinarlo». Trattandosi di corpi rigidi e dalla conformazione decisamente semplificata rispetto ad un banco ottico, il basculaggio viene considerato come un'esigenza secondaria solo per scopi specifici. Come mai ti serve anche il basculaggio? |
user5620 | inviato il 25 Agosto 2017 ore 12:14
Avendo e usando sia i TS-E canon, sia la Cambo con il dorso Phase One (per lavoro professionale),posso affermare che buone immagini si ottengono con entrambi i sistemi,chiaramente il dorso,abbinato alle ottiche Rodenstock digitar, fa impallidire il 35, riguardo alla qualità, ma in certi ambiti. A riguardo della possibilità di usare i basculaggi sulla Cambo, bisogna prendere le piastre dedicate (sistema macchinoso..) e poco utile in architettura, pur facendo inquadrature complesse,il problema della profondità di campo, di fatto è quasi inesistente,l'importante è il decentramento sui due assi. Poi, dalla mia esperienza di lavoro ventennale in questo ambito, credo che con i grandangoli, bisogna limitarsi molto, sia per il fatto che gli architetti seri non vogliono vedere le deformazioni prospettiche indotte dai super grandangolari, sia perché quando si mostra troppo,si mostra nulla..Meglio "entrare" nei soggetti,l'ideale (potendo) sarebbe di usare spesso il 35/50, focali ideali. Se osservate bene le varie riviste di architettura o di interior serie, vedrete ben poche foto super grandangolari. Io il 17 quasi non lo uso più.. |
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