| inviato il 18 Agosto 2017 ore 23:22
Ringrazio a tutti per le risposte! Però anche se un po OT, il White Balance? C'erano gli stessi problemi che possono affliggere le digitali di oggi? Si risolveva scegliendo la giusta pellicola? |
| inviato il 18 Agosto 2017 ore 23:56
C'era la luce del sole e quella delle lampadine. Se usavi lampadine, ci si metteva davanti l'obiettivo il filtro di conversione, ovvero un filtro colorato appositamente tarato che correggeva il colore della luce. C'era per lampade al tungsteno, neon e poco altro. Il sole era il sole e basta, anche l'ombra era considerata daylight. La pellicola era più elastica da questo punto di vista. |
| inviato il 19 Agosto 2017 ore 0:05
Era più elastico anche il fruitore. |
| inviato il 19 Agosto 2017 ore 0:08
Bhe le pellicole avevano ovviamente un bilanciamento del bianco fisso, le "regolazioni" venivano effettuate montando appositi filtri sull'obiettivo. Stessa cosa che si faceva per regolare la temperatura del flash, spesso usando le famose gelatine colorate da montare davanti |
| inviato il 19 Agosto 2017 ore 0:44
Non era così semplice, c'erano pellicole particolari e i filtri ma per lavori specifici si usava il termocolorimetro e i filtri di conversione kodak wratten, pensa che le lampadine al tungsteno variavano la temperatura colore in base al wattaggio e i neon erano, e sono, di vari colori. |
| inviato il 19 Agosto 2017 ore 2:25
Sì, come dicevo le pellicole avevano un (ovviamente) ben definita temperatura e ce ne erano diverse, nel caso in cui nella situazione specifica si stesse usando la temperatura errata (introducendo quindi dominanti) si potevano usare i filtri a cui mi riferivo cioè proprio i wratten (poteva sembrare in effetti che mi riferissi ai classici filtri rosso giallo ecc) Per quanto riguarda il termocolorimetro ricordo che mio padre (era fotoreporter freelance) ne aveva uno ma penso lo usasse più in caso di servizi in interni per scegliere appunto i filtri corretti, in esterni usava della normali daylight. Questo almeno per quanto possa ricordare |
| inviato il 19 Agosto 2017 ore 10:40
Il 90% almeno della gente che scattava, escludendo i professionisti e i fotoamatori evoluti (molti meno di oggi) neanche sapeva che cosa fosse la temperatura colore, il bilanciamento del bianco, ecc. ecc. |
| inviato il 19 Agosto 2017 ore 10:52
Io lo sapevo, ma mi ero fermato al Wratten per lampadine ad incandescenza (7A, se non ricordo male) E ancora lì, diametro 52mm, pagato uno sproposito ed usato raramente. Però gran successo quando mostravo le foto scattate in casa senza flash e mi dicevano "ma che bravo, non ci sono le facce tutte rosse come vengono a me" |
| inviato il 19 Agosto 2017 ore 10:58
“ Il 90% almeno della gente che scattava, escludendo i professionisti e i fotoamatori evoluti (molti meno di oggi) neanche sapeva che cosa fosse la temperatura colore, il bilanciamento del bianco, ecc. ecc. „ E oggi mica siamo lontani da questa percentuale |
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