JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Per ora mi limito a fare in casa la birra, ma sono stato più volte tentato di provare a fare il formaggio. Prima o poi mi ci cimenterò. Purtroppo attualmente non ho un luogo adatto alla stagionatura per cui dovrei organizzarmi.
Mio cugino fa 4/5 volte l'anno, in occasione delle scampagnate tradizionali, la ricotta: base di partenza 40/50 litri di latte fresco vaccino appena munto da allevamenti selezionati. Lo porta a 36/38 gradi e mette il caglio (animale), dopo circa un'ora la cagliata e pronta: un pentolone di massa gelatinosa. Rompe la cagliata con un attrezzo artigianale basato su bastone di legno e dopo versa una pentola di acqua calda (circa 80 gradi) e aspetta una decina di minuti. A questo punto la cagliata precipita sul fondo del pentolone da dove viene raccolta a mano, messa nelle fascelle e spremuta il più possibile per fare scolare quanto più siero possibile. Dopo due giorni fa una salatura sfregando il sale fino sulle forme e dopo una settimana si mangia.
Il procedimento per produrre la ricotta continua aggiungendo del latte fresco al siero avanzato e portando il tutto tra i 78 e gli 83 gradi (i vecchi pastori usano metodi empirici come la consistenza della schiuma che si produce o il suono che si ottiene battendo sul fondo del pentolone con il bastone). Quindi si aggiunge un agente coagulante che può essere succo di limone, aceto o anche semplice acqua di mare. Nel giro di 1/2 minuti la ricotta comincia ad addensarsi in superficie, si aspetta ancora un po', si spegne il fuoco e si prende la ricotta con una schiumeruola.
Un po' di pane raffermo, una grattata di pepe nero e slurp!!!!
Perché a me è successo che inizialmente non cagliava, così ho scaldato leggermente il latte (che era freddo) e poi ho aggiungo ancora un po' di caglio.
Strano prova a farlo riposare un po' e poi mettilo nella fascella. Chissà cosa verrà fuori.
Mi ricorda quel "formaggio" che ho fatto per la prima volta alle medie usando latte e succo di limone. L'ho fatto cagliare e poi filtrato in un panno di stoffa. L'ho lasciato stagionare e comunque aveva profumo di formaggio affumicato, ma era piccolissimo!
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.