| inviato il 26 Aprile 2017 ore 16:05
Arrivato oggi oggi il Marmot Phase 20... Prima impressione... che qualità... Magari dopo posto qualche foto... Acquistato su bikester ottimo negozio... Nel week end spero che il tempo sia clemente per testarlo in qualche bivacco sulle Dolomiti |
| inviato il 26 Aprile 2017 ore 16:10
Marmot è un'azienda che fa ottimi prodotti anche se non sono sempre facilissimi da trovare in Europa. Secondo me potevi risparmiare qualcosa andando sulla Cumulus ma sicuramente hai preso un gran sacco a pelo Stefano |
| inviato il 26 Aprile 2017 ore 16:14
Hai ragione avrei potuto risparmiare un pochino ma ho voluto puntare sul massimo della leggerezza... Non ho trovato qualcosa di pari peso con stesse temperature di confort... Sulla cumulos... Quindi spero di aver fatto un investimento che duri anche un po' di tempo... Dato che ho sforato parecchio il budget... |
| inviato il 27 Aprile 2017 ore 12:42
Io ho appena preso un Cumulus Lite Line 300, per pensionare il mio ferrino che dopo 20anni ormai è ruvido |
| inviato il 05 Maggio 2017 ore 11:46
“ Non sapevo che in periodo di inutilizzo è meglio conservarlo nel sacco non compresso per non rovinare l'imbottitura... „ L'ideale sarebbe appenderlo insieme alle altre giacche nell'armadio. In modo che respira e l'imbottitura non si comprime (minore quantità d'aria nell'impottitura significa minore coibentazione) |
| inviato il 29 Giugno 2017 ore 15:52
scusatemi.....non vorrei essere poco riguardioso ma mi scappa un poco da ridere. E' perchè non resisto al fare del sarcasmo su certe cose. Dunque....sacco a pelo da 300 a 500 Euro. Mah! Con tutto il rispetto per la qualità di certi oggetti a mè capitato di bivaccare CONFORTEVOLMENTE in dicembre all'aperto sulla neve, con minima notturna di -10°C, utilizzando il seguente abbigliamento (eravamo negli anni '80): PIEDI: calzini cotone+calzettoni norvegesi (lana piuttosto infeltrita)+pedule scamosciate con interno di pelo di coniglio - GAMBE : mutandoni di lana (quelli del nonno)+pantaloni lunghi di velluto+salopette da sci - TRONCO: canottiera di cotone+camicia di flanella+maglione+parka (giaccone lungo imbottito di sintetico)+parte superiore della salopette - TESTA: passamontagna in lana+cappuccio del parka (rivestito e bordato di pelo sintetico) -MANI: guanti in lana con palmo in pelle+guantoni pesanti sempre in lana. Il tutto infilato in un sacco a pelo mod. "milite ignoto" (vi lascio immaginare la tecnologia - peso ca. 1,5kg - costo dell'epoca ca. 30.000Lire, equivalenti a ca. 35Euro attuali). In tutta franchezza, visto che un corredo "tecnico" attuale da bivacco (sacco a pelo, salopette, maglione, camicia ed intimo "specialistici", giacca a vento, pantaloni, guanti, passamontagna) dovrebbe costare, evitando gli articoli troppo "trendy" almeno 1.200-1.400 Euro.....francamente con una simile somma potrei sostituire la mia attuale autovettura da 220.000km con altra usata!! Il freddo va affrontato secondo il metodo della "cipolla", cioè degli strati, disponendo di indumenti e protezioni multiple in modo da poter dosare la difesa termica in funzione delle diverse situazioni. Il sacco a pelo - per carità, sempre utilissimo - in realtà dovrebbe essere semplicemente l'involucro esterno che limiti al massimo la dispersione del calore dovuta ai movimenti d'aria Ovviamente il presente è un messaggio che vi giunge da altri mondi. Buon bivacco a tutti !!! |
| inviato il 29 Giugno 2017 ore 21:26
Carissimo....grazie dell'attenzione. Non occorre affatto giustificare le tue scelte...ci mancherebbe. Il mio sarcasmo riguardava la relatività di certe cose all'interno dello scorrere del tempo. Se io avessi la tua età ovviamente avrei conosciuto il mondo diversamente da come l'ho visto (da 46enne nel 1991) ed avrei maturato visioni, scelte, abitudini diverse e coerenti con il mondo in cui avrei maturato la mia esperienza. L'inflazione cumulativa tra 1985 e 2016 vale un fattore di circa il 250% quindi 30.000x2,5 = 75.000; diviso circa 2.000 (1936,27) farebbe 37,50Euro. Ottimi bivacchi a te. |
user81826 | inviato il 30 Giugno 2017 ore 19:14
Roberto, capisco il tuo punto di vista che dovrebbe risultare però in una ricerca logica delle motivazioni più che in sarcasmo. Le differenze da te sottolineate tra i tempi passati e quelli recenti o tra te ed altri soggetti sono infatti davvero molte e le più importanti sono anche facilmente ricavabili riflettendo un attimo. Innanzitutto esiste una componente di resistenza soggettiva, io ad esempio soffro moltissimo il caldo mentre, a meno di non essere malato, sopporto molto bene il freddo. La mia ragazza invece ad esempio ha mediamente uno strato di abbigliamento in più, talvolta due, che è una differenza immensa. Si può poi parlare del fatto che capi di abbigliamento costruiti in tempi remoti, quando era giovane lei, forse non erano poi così mal costruiti e per quanto I tessuti fossero ingegnerisiticamente meno prestanti di quelli attuali, erano spesso più spessi. C'è poi un'altra componente importante che è quella dell'abitudine e dell'esperienza ed una persona cresciuta in alta montagna, senza riscaldamenti e piatti caldi, sicuramente avrà una sensibilità, anche mentale, diversa da una persona cresciuta in città al caldo. Poi c'è anche da considerare che lei sarà sicuramente un super uomo, non vi sono dubbi anzi al riguardo. Riguardo alla componente economica restare sorpresi tutt'oggi di certi prezzi è abbastanza particolare. Materiali, procedimenti produttivi, strumentazione, educazione dei lavoratori, marketing sono stati tutti ingegnerizzati, permettendo di ottenere materiali e soluzioni estremamente migliori sotto ogni punto di vista rispetto a prodotti del passato, senza contare il fatto che sono cambiate anche le tasse, la concorrenza mondiale (necessità di apportare soluzioni ad alto know how), norme sulla sicurezza sull'ambiente di lavoro e così via. Penso comunque che quando possibile, tirare fuori i vecchi sacco a pelo e giaccone del nonno non sia così stupida come idea, il risparmio almeno in costi è notevole. Dipende però appunto da quali siano le necessità e le capacità personali di adattamento. A volte è bello riutilizzare il vecchio, altre volte è meglio acquistare prodotti di qualità recenti. |
| inviato il 01 Luglio 2017 ore 1:22
Ciao Mada. Lasciamo perdere attrezzature ed inflazione. Lo sai che chi ama la montagna preferisce le foto mentre chi ama il mare (almeno quello balneare) preferisce i filmati? E' anche perchè la montagna è immobile mentre il mare è mobile. Poi ci sono altre ragioni più profonde, ma non è ora il caso di darsi a speculazioni psicologiche e filosofiche. |
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