| inviato il 07 Febbraio 2017 ore 16:36
In zona Milano se vuoi comprare materiale per la camera oscura (sia nuovo che usato) vai da PuntoFotoGroup, zona viale Monza. Anche per eventuali corsi di camera oscura ti può dare indicazioni, o sennò chiedi pure posso fornirti ulteriori info. |
| inviato il 07 Febbraio 2017 ore 17:11
Grazie Debiu, me lo segno |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 14:44
Secondo me prima di acquistare "studia, ma studia" il funzionamento della filiera dall'esposizione alla stampa. Non ha niente a che vedere con il digitale la pratica e' tutto e considera che il consumo di carta non e' paragonabile a quello di una inkjet per fare una stampa buona potresti aver bisogno all'inizio anche di 10 fogli. Ti consiglio di iniziare usando un solo tipo di pellicola e un solo tipo si sviluppo con i quali fare dei test, perche' cio' che trovi sui datasheet il piu' delle volte non ti fa ottenere i risultati voluti. Inoltre e' basilare esporre bene, in BN cio che non riceve luce non ha dettaglio ombre comprese, la densita' delle luci va poi mitigata o enfatizata variando anche del 50% i tempi di sviluppo, in base al contrasto della scena. Un negativo non deve avere un D maggiore di 1-1,2 se vuoi che sia stampabile con facilita'. Insomma all'inizio test test e ancora test. Ti sembrera' di sprecare ma non e' cosi. |
user90373 | inviato il 14 Febbraio 2017 ore 15:06
La cosa più semplice ed economica sarebbe quella di trovare qualcuno (amico, conoscente, laboratorio) che già "traffica" in camera oscura per osservarlo all'opera e farsi un'idea più precisa degli spazi e strumenti necessari valutando il tutto dal vivo. Se questo buio mondo ti affascina, benvenuto! |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 15:41
O sennò un corso di Camera Oscura, a Milano ce ne sono, a volte i laboratori stessi li organizzano (io l'ho fatto proprio al laboratorio a cui mi rivolgo per sviluppare e stampare). Da solo può essere un po' costoso ma in compagnia (noi eravamo in 4) è fattibile. Leggi il libro "Il negativo " di Ansel Adams. |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 16:31
Questa non è una cattiva idea, ci devo pensare. Qualcuno che può darmi due dritte per iniziare ce l'ho, ma so già che poi preferirei continuare da solo, con i miei spazi ed i miei tempi. Ti salta fuori la giornata libera e ti dedichi interamente al processo, dallo scatto allo sviluppo e infine alla stampa, e se non va bene ripeti tutto da zero, con stoicismo e perseveranza. Immagino che sia un po' come imparare a cucinare una torta, solo che non ingrassa |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 16:33
Richiesta parere: ripostiglio 120cmx120cm, riesco a farci tutto in questo spazio? |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 16:44
Buongiorno Max B. lo spazio è molto risicato se vuoi dedicarti anche alla stampa. Mi sembra di ricordare che vorresti stampare dei 30 X 40 e già ti servono tre bacinelle almeno di quelle dimensioni. poi c'è la base dell'ingranditore che minimo potrebbe essere 50 X 50. Per risolvere già questi due problemi dovresti pensare a crearti più ripiani. Hai poi a disposizione acqua corrente calda e fredda e scarico ? Lo spazio è oscurabile completamente ed è dotato di aereazione ? Non voglio scoraggiarti, anzi, ingegnandosi si trovano le soluzioni ma pensa anche che devi entrarci anche tu. Se ti serve altro sono qui. Saluti. Graziano. |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 16:47
Mmmmm la vedo dura.... quello che ti porta via spazio, oltre all'ingranditore (che almeno 60 x 60 cm te li porta via) sono le tre vaschette (svilluppo, arresto, lavaggio) in cui passare la carta dopo l'esposizione. Al limite puoi evitare il lavaggio, nel senso che ti puoi trasferire in bagno per farlo (anche in un secondo momento). Se stampi piccolo (quindi vaschette piccole) magari ce la fai, bisogna vedere la disposizione (anche semplicemente come si apre la porta influisce). |
user90373 | inviato il 14 Febbraio 2017 ore 16:48
Direi piuttosto risicato, assicurati di poter far circolare l'aria anche con porte e finestre chiuse, è importante in uno spazio così ristretto. Per l'acqua come sei messo? |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 16:53
Ok chiarissimi tutti e due grazie, ora ho capito, dovrei portare parte del lavoro in bagno, il che diventa un limite. Ecco perché non l'ho mai fatto prima, probabilmente |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 17:11
Il problema di trasferire in bagno l'ultima fase direi che è il minore dei problemi. Dopo l'arresto butti le stampe in un secchio con acqua e poi, con calma le porti in bagno per il lavaggio finale (almeno un'ora in acqua corrente). Sono le fasi precedenti che vedo problematiche in uno spazio ristretto, ma non è impossibile ingegnandosi. |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 17:18
La vedo durissima invece , l'unica, almeno per iniziare e rendersi conto della situazione, è la camera oscura condivisa, ma potrebbe non essere compatibile con gli impegni. Ci devo pensare. Grazie per le utili informazioni. |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 17:35
Buongiorno Max B., credo tu sia molto giovane e come tutti i giovani volete tutto e subito. Se nello spazio da te indicato puoi portare in qualche modo l'acqua, il mio suggerimento è di iniziare l'esperienza almeno sviluppando i rullini in B/N, oppure, se non hai l'acqua, farlo in un bagno. Lo sviluppo dei rullini non richiede spazio e necessita di poca attrezzatura e serve comunque per iniziare a farsi le ossa. Saluti. Graziano. |
| inviato il 14 Febbraio 2017 ore 17:56
Guarda, avendo passato da un pezzo l'età inquadraibile come molto giovane non è questione di tutto e subito, ma tutto secondo i miei comodi sì All'idea di fermarmi allo sviluppo per far stampare altrove ci ho pensato subito, ma dovrei comunque prima sperimentare di persona per non perdere il conrollo della traspozione su carta. Diciamo che posso cimentarmi con le Dia |
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