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Io uso le spatoline del link qui di sopra postato da Tabris abbinate al liquido Eclipse e la lente con i 6 led per vedere bene il vuncio sul sensore. Mai avuto problemi ne sul sensore delle Nikon ne su quello Fuji
La lente con le luci la trovo molto utile per verificare il lavoro eseguito
Ovviamente prima serve una bella spompettata..ma occhio che la pompetta abbia un filtro altrimenti si peggiora la situazione.
“ A volte sul sensore ci sono puntini più difficili da togliere, e sinceramente non capisco cosa siano... „
Anch'io ne avevo un paio ed è per questo che ho deciso di pulirlo manualmente. La spompettata aveva levato la polvere più fine ma i granelli più grossi, probabilmente inglobati in qualche sostanza oleosa, avevano aderito alla superficie rendendo impossibile levarli, se non con le spatoline e il liquido.
c'era della polvere ed adesso c'è della sput... ehm impurità di origine organica, causata da un maldestro utilizzo di una cannuccia di succo di frutta come strumento per la rimozione polvere (che comunque il suo lo faceva).
Tuttavia per quanto non sia fragilissimo, credo che il liquido per lenti ed occhiali non vada bene perché magari evapora male. Sulle boccette c'è anche scritto "Non usare su sensori, ma solo su lenti". Usare il liquido giusto (tipo il Rollei che ho ordinato) a base di acqua distillata e/o metanolo dovrebbe essere la prassi giusta. Ho anche preso una pompetta con filtro antipolvere e le palette monouso.
L'acqua di rubinetto andrebbe evitata, soprattutto quella di Milano: è puro calcare.
Alcol denaturato pure credo sia pessimo.
Quando arriva il pacco tenterò la pulizia.
Voglio impararla a fare da solo per due motivi:
1) la libertà di cambiare lente spesso senza paranoie 2) la casistica purtroppo riportata in rete di gente che ha mandato per giorni la camera in assistenza per ritrovarsela comunque non pulita al massimo o --addirittura-- più sporca di prima con i granelli in punti diversi.
Tony, è molto più semplice farlo che spiegarlo.. hai già ordinato tutto correttamente. Liquidi come l'Eclipse o Rollei sono perfetti perché evaporano velocemente facendo un ottimo lavoro senza lasciare aloni. Il segreto è la pressione esercitata ed il movimento uniti ad una goccia in più del liquido rispetto a quanto consigliato. Probabilmente la prima volta dovrai ripetere l'operazione perché per il timore di far danni ci sei andato troppo leggero.. Capirai subito che è molto facile ed in pochi minuti tutto tornerà come nuovo.
“ Ho acquistato da poco una vecchia 5D da usare come muletto e subito mi si è presentato il problema della pulizia del sensore.
Non volendola portare in assistenza (l'intervento mi sarebbe costato la metà di quanto ho pagato la camera) ma non avendo mai avuto il coraggio di provarci da solo, con tutte le cose orribili che si leggono in proposito, mi sono armato di santa pazienza e ho fatto un pò di ricerche in rete, trovando tutto e il contrario di tutto.
Stavo per soccombere al mal di testa quando mi sono imbattuto in una interessante informazione: pare che i sensori delle fotocamere di qualità siano rivestiti di quarzo, un materiale che nella scala di durezza Mohs è classificato tra i materiali duri, difficili da scalfire anche con una punta d'acciaio.
Tanto mi è bastato: armato di tutta la mia incoscienza mi sono attrezzato con le spatoline del mercatone dell'elettronica e il liquido per pulire gli occhiali (sconsigliatissimo!!!), 9 euro in tutto, e alé.
Cinque minuti di paura, un pó di delicatezza e sapete che c'è? È venuto benissimo.
Bravo, direte voi, e a noi che ce ne frega? Ovviamente nulla, ci mancherebbe. Ma il senso di questo intervento è: non è che putacaso ci stanno pigliando per il c**o con tutto questo terrorismo sulla delicatezza del sensore e sulla facilità di rovinarlo?
Mi piacerebbe sapere quanto fatturano grazie a questo impiccio i vari service, ufficiali e non, disinformando su una manualità che a me è sembrata essere, in realtà, semplicissima ed innocua. „
In rete si legge di tutto, comprese una serie di inesattezze relative ai sensori e loro costruzione. Nello specifico, sulla parte esterna del sensore della 5d è presente un filtro denominato dichroic mirror, che svolge sia il ruolo di copertura esterna del sensore che di filtro infrarosso: esso può essere danneggiato dall'uso di sostanze non specificamente studiate per lo scopo.
In altri sensori tale filtro è posizionato dietro il filtro passabasso, ma su quello della 5d sono state effettuate scelte differenti.
Peraltro, canon stessa raccomanda di evitare il contatto diretto con il sensore durante la pulizia: questo, persino sul manuale riservato ai centri di assistenza.
@Hbd: una pulizia del sensore senza contatto diretto non sarebbe possibile. Anche usando una bomboletta di aria compressa (con i rischi legati alla bassissima temperatura del gas propellente) i residui più tenaci non verrebbero via. E' necessaria la combinazione spatoline + liquido per staccarli. La 5D non aveva alcun sistema di pulizia del sensore, il quale peraltro si sporca spesso e volentieri. Non è difficile immaginare che migliaia di utenti, dal fotoamatore al professionista, abbiano pulito questo sensore milioni di volte con le tecniche più disparate, ma pur sempre toccandolo con qualcosa, perché è impossibile non farlo. In Canon possono dire quello che vogliono, in fin dei conti l'assistenza ufficiale è gestita da loro. Naturalmente non sto raccomandando a nessuno di farlo. Mi limito a fornire il resoconto della mia esperienza, che sicuramente ripeterò.
“ una pulizia del sensore senza contatto diretto non sarebbe possibile. Anche usando una bomboletta di aria compressa (con i rischi legati alla bassissima temperatura del gas propellente) i residui più tenaci non verrebbero via. E' necessaria la combinazione spatoline + liquido per staccarli. La 5D non aveva alcun sistema di pulizia del sensore, il quale peraltro si sporca spesso e volentieri. Non è difficile immaginare che migliaia di utenti, dal fotoamatore al professionista, abbiano pulito questo sensore milioni di volte con le tecniche più disparate, ma pur sempre toccandolo con qualcosa, perché è impossibile non farlo. In Canon possono dire quello che vogliono, in fin dei conti l'assistenza ufficiale è gestita da loro. Naturalmente non sto raccomandando a nessuno di farlo. Mi limito a fornire il resoconto della mia esperienza, che sicuramente ripeterò. „
Ognuno è libero di fare ciò che crede, ma in tal caso è anche bene precisare che si tratta di scelte personali e consapevoli, quando il costruttore stesso raccomanda di non effettuare certe operazioni.
Peraltro, basta fare una ricerca su google riguardo alla questione del dichroic mirror della 5d, per trovare discussioni di persone che si sono ritrovate con il filtro danneggiato, causa pulizia svolta in modo inopportuno.
La procedura che effettuano presso i centri di assistenza prevede un controllo con software apposito, in grado di rilevare la presenza di polvere analizzando le foto scattate dalla fotocamera, unitamente all'uso di un ingranditore per visionare fisicamente lo stato di pulizia del sensore.
Su altri sensori la pulizia con contatto con il sensore è consentita, ma non mi è noto quali prodotti fornisca canon a riguardo.
Grazie Hbd, sei stato corretto e gentilissimo. Noto che il tuo profilo somiglia molto ad una newsletter della Canon. Complimenti per il costante aggiornamento, sei una fonte preziosa.
“ La procedura che effettuano presso i centri di assistenza prevede un controllo con software apposito, in grado di rilevare la presenza di polvere analizzando le foto scattate dalla fotocamera, unitamente all'uso di un ingranditore per visionare fisicamente lo stato di pulizia del sensore. „
Magnifico. Ma poi lo sporco come lo levano? Questo passaggio è poco chiaro. La fatina dei sensori....?
Verosimilmente tramite aria in pressione, se il contatto diretto con il sensore non è ammesso: il che non significa puntare la pistola di un compressore a 5 mm dal sensore...
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