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Ringrazio tutti per lapprezzanento. Era il mio "battesimo del fuoco" fotografico, avendo iniziato a fotografare appena qualche mese prima. Una D3000 usata e il 18-55 di serie. Ma per me allora sembrava di avere il chissà cosa tra le mani. Ci sono ritornato altre volte e sempre con stati d'animo contrastanti. La desolazione, la solitudine, la paura, ls follia di allora si toccava ancora con mano. Credo sia un'esperienza unica nel suo genere. Peccato che allo stato attuale sia ora impossibile visitare gli interni,, essendo tutto sprangato dall'esterno. C'è solo un padiglione visitabile, uno degli ultimi, ma non è paragonabile con quelli delle foto. Vi ringrazio ancora per l'attenzione dedicatami.... Un saluto.. Marco.
Hanno fatto bene. Andrebbe reso visitabile a mio avviso, lasciandolo in stato di abbandono e ripulito dai vandalismi, come luogo della memoria come auchswitz ( si scrive cosi? Boh?). Porterrbbe la gente a riflettere come te.
Dentro le mura della pazzia...Ci sono stato da ragazzino, per trovare un parente molto stretto,che poi fortunatamente si è ben ripreso...il "complesso"non voglio chiamarlo per il suo vero nome...lo chiamavano :i pilastroni...era diviso in due sezioni...quelli meno gravi,che è quello che permetteva le visite accompagnate...e l'altro dove non oso immaginare...inutile dire cosa ho provato nel vedere certi pazienti e i loro comportamenti...non vedevo l'ora di uscire il più velocemente possibile...a distanza di 50 anni... i miei ricordi sono ancora molto vivi...quella esperienza mi ha fatto molto riflettere in seguito...la definirei "una lezione di vita"...che può aiutare le persone a dare il giusto peso a situazioni che possono accadere nella corso della propria esistenza... Grazie Marco... per il tuo bellissimo contributo per non dimenticare...
Veramente un bel racconto. Inquietante e claustrofobico. Per quanto riguarda le foto in bianco e nero, per i miei gusti, un contrasto più accentuato avrebbe avuto in impatto emotivo maggiore. Ma sono piccolezze. Complimenti davvero, anche per il coraggio.
Ti ringrazio per il passaggio e il commento. Per quanto riguarda le foto, tieni conto che all'epoca ero alle primissime armi, forse adesso porterei dei piccoli cambiamenti. Ciao Marco
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