| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 9:39
Nicole la fortuna è proprio questa più che un corso in se trovare situazioni che realmente ti fanno crescere, qui dalle mie parti non ne ho viste ... |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 9:45
Darp concordo pienamente con te, io ho cercato x tanto tempo. Quello che prima facevo non mi stimolava, onestamente cose tipo il model sharing travestito da workshop x me andrebbe abolito, ma la cosa che più di ogni altra mi dava fastidio è che chi mi voleva insegnare ne sapeva meno di me. |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 9:54
Capita, del resto c'è tanta gente che si improvvisa ... |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 9:54
“ Chi conoscete che è diventato è un bravo fotografo in breve tempo avendo frequentato corsi? „ Questo è lo sbaglio principale di chi pensa che frequentando un corso o un workshop si diventi subito un fotografo famoso. Per quello ci vuole il tempo, l'esperienza e le foto. La scuola o il corso servono a creare le fondamenta per il fotografo che diventerai. |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 9:59
infatti puoi assimilare tutti i concetti che ti pare, è probabile che incontrerai nella vita qualcuno che ne sa meno di te ma ha saputo con l'esperienza crearsi un suo modo di vedere la fotografia che rende le sue foto interessanti anche a discapito di a volte evidenti errori... |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 10:07
“ infatti puoi assimilare tutti i concetti che ti pare, è probabile che incontrerai nella vita qualcuno che ne sa meno di te ma ha saputo con l'esperienza crearsi un suo modo di vedere la fotografia che rende le sue foto interessanti anche a discapito di a volte evidenti errori... „ Ma guarda che li fuori è pieno di persone che con zero tecnica, scattando tutto in automatico, creano foto spettacolari, la fotografia è arte e quella devi averla dentro. Puoi conoscere la tecnica perfettamente ma senza avere l'occhio ci fai poco, e un buon corso ti insegna la tecnica ma ti aiuta pure a tirare fuori il lato artistico con esercizi mirati. |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 10:12
Ovviamente con la Marianna Santoni che è un guru di photoshop qualcosa di costruttivo di sicuro si impara, almeno nella postproduzione. Personalmente scattando con "ragazze/modelle" da qualche anno ho partecipato ad un solo ws di Nicola Casini, affermato fotografo di moda da cui ho imparato cose molto interessanti sull'illuminazione in studio, sulla gestione della modella e sulla postproduzione per la "fotografia fashion" che mi interessava particolarmente. Quindi un mio piccolo consiglio per quel che vale...farne meno ma con professionisti affermati (e che magari non fanno 20 ws all'anno ) può essere utile |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 10:34
Premessa: facciamo conto di tornare sui banchi di scuola e di doverci preparare in qualcosa, facciamo anche un anno scolastico delle scuole medie, ma vale anche per un corso di studi universitario, per tutto. Domanda: si ottengono più risultati partecipando a una settimana di lezioni, o a un solo giorno, o comprandosi i libri e studiandoli bene? Io direi che lo studio dei libri è imprescindibile e prioritario. Con le lezioni di poche ore non si va da nessuna parte, certo si può apprendere qualcosa, ma pensare di poter apprendere una materia in un paio di giorni è veramente assurdo. Dunque i corsi possono servire se di alta specializzazione, fatti per gente già molto ben preparata, ma sono rari. E per il mio lavoro sono costretto anche a farli a pagamento per obbligo di formazione professionale. Questo lo sanno anche i formatori, ognuno ha una preparazione diversa e quindi organizzano corsi base, molto base, diciamo terra terra. Solo dopo tutte le premesse si entra nel vivo della materia e a quel punto il corso finisce. Pertanto se alla fine si sarà imparato qualcosa sarà stata una fortuna. Quelli che sono molto utili sono i corsi di presentazione dei materiali, dove i produttori illustrano come utilizzare al meglio ciò che hanno a catalogo, tenuti solitamente da persone preparate, sono brevi e formativi. Ma in ambito fotografico non so chi li fa. Per esempio, i prodotti Lastolite sono tanti e ci sono videocorsi sul web, immagino che una giornata di presentazione di quelli valga più di una settimana di corso generico. |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 15:31
“ Chi conoscete che è diventato è un bravo fotografo in breve tempo avendo frequentato corsi? „ Herb Ritts seguiva dei corsi serali di fotografia, anche se la "botta" l'ha avuta fotografando l'amico Richard Gere che pochi anni dopo avrebbe sfondato. “ Personalmente scattando con "ragazze/modelle" da qualche anno ho partecipato ad un solo ws di Nicola Casini, affermato fotografo di moda da cui ho imparato cose molto interessanti sull'illuminazione in studio, sulla gestione della modella e sulla postproduzione per la "fotografia fashion" che mi interessava particolarmente. Quindi un mio piccolo consiglio per quel che vale...farne meno ma con professionisti affermati (e che magari non fanno 20 ws all'anno ;-) ) può essere utile „ Grazie del suggerimento, è in effetti questa la condizione di partenza. Molto interessante l'elemento che hai fatto emergere, il numero di WS all'anno che un fotografo generalmente tiene, può essere una bella discriminante! Può essere sensato andare a notare come uno che fa SOLO formazione (ripeto, SOLO formazione e nient'altro) differisca da uno che si guadagna già da vivere con il suo portfolio di clienti soddisfatti e fissi e in più una tantum si concede per fare formazione. Grazie della perla. “ Io direi che lo studio dei libri è imprescindibile e prioritario. Con le lezioni di poche ore non si va da nessuna parte, certo si può apprendere qualcosa, ma pensare di poter apprendere una materia in un paio di giorni è veramente assurdo. „ Un'altra discriminante interessante, anche se molto più rara. Un relatore potrebbe essere disposto alla formazione di altri se condivide con loro una bibliografia. Questo potrebbe prescindere dalla durata dell'incontro, se un giorno o alcune settimane. O no? “ Quelli che sono molto utili sono i corsi di presentazione dei materiali, dove i produttori illustrano come utilizzare al meglio ciò che hanno a catalogo, tenuti solitamente da persone preparate, sono brevi e formativi. Ma in ambito fotografico non so chi li fa. Per esempio, i prodotti Lastolite sono tanti e ci sono videocorsi sul web, immagino che una giornata di presentazione di quelli valga più di una settimana di corso generico. „ Se ho capito bene ti riferisci alle giornate dimostrative di una linea di prodotti, dove un ambassador dimostra l'uso che può essere fatto. Anche noi con Pentax pensavamo a qualcosa del genere ma sono giornate fortemente improntate sull'uso di QUEL dato prodotto, quindi anche spiegazioni strettamente tecniche. Tornando sul discorso generale, può capitare di incontrare chi ne sappia meno di noi come preparazione generale, ma non significa necessariamente che non abbia qualcosa da dare che noi non abbiamo. In effetti come affermava Michaeldesanctis il fatto che usino meno testa e più pancia non significa che non siano in grado di restituirti un risultato che ti susciti invidia o ti stimoli ad avere qualcosa di nuovo da imparare. Anni fa ci sono passato con un collaboratore. Ora lui si è creato le sue realtà fra Milano ed europa centrale e io sono rimasto come un ×. Ma qui trascendiamo verso discorsi più umani che non formativi. See trovate altre "discriminanti" sono tutto orecchi |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 15:51
“ Un relatore potrebbe essere disposto alla formazione di altri se condivide con loro una bibliografia. Questo potrebbe prescindere dalla durata dell'incontro, se un giorno o alcune settimane. O no? „ Certo. Il primo punto cardine dello studio è il libro di testo. Non mi risulta che si sia mai fatta alcuna scuola, neppure le elementari, neppure nel medioevo, senza libri di testo. Alla fine rimane soprattutto ciò che è nero su bianco. “ Anche noi con Pentax pensavamo a qualcosa del genere ma sono giornate fortemente improntate sull'uso di QUEL dato prodotto, quindi anche spiegazioni strettamente tecniche. „ Certo trattano un campo ristretto di tematiche, ma almeno su quello l'evento è realmente formativo e spesso non ci sarebbe altro modo per apprendere quelle cose. |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 15:53
“ Certo. Il primo punto cardine dello studio è il libro di testo. Non mi risulta che si sia mai fatta alcuna scuola, neppure le elementari, neppure nel medioevo, senza libri di testo. Alla fine rimane soprattutto ciò che è nero su bianco. „ Mi spiego meglio. Se anche si trattasse di un workshop di un giorno, ma il relatore ti dice come integrare le cose che hai visto con una base bibliografica, possiamo sostenere che degli intenti genuinamente formativi nel workshop ci sono? |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 15:56
Seguo.... |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 16:05
Boh, sicuramente già si impara confrontandosi con fotografi che hanno cmq un pò di esperienza, ho visto un pò di libri non c'è veramente "molto" alla fine di interessante. Secondo me dipende molto dal genere anche, fare un worskshop sulla paesaggistica secondo me è quasi inutile, come la street fotografy è spontanea (si potrebbe dire quasi a culo). Probabilmente La ritrattistica da studio (o comunque studiata) e il fotoritocco sono 2 ambiti dove è probabile che un buon corso aiuti a migliorare. esempi: Paesaggistica, secondo me conta più che altro conoscere i posti, studiarsi la luce nei giorni e il miglior modo e passeggiare ed osservere. Nella street conta sopratutto l'attimo Nella macro fotografia conta l'esperienza/attrezzatura Nel ritratto esterno (senza un set, situazione comune) bastano pochi concetti che si trovano scritti ovunque ... Nell'avifauna intanto bisgona attrezzarsi e ci vuole esperienza e conoscere le specie che si fotogravano (forse più importante rispetto ad un corso di fotografia sul genere), cosa credo valida in generale anche su fauna e flora in generale, se non si conosce cosa si sta fotografando difficile darne anche una descrizione, o comunque capire anche quando è meglio fotografare. Matrimonio, li conta secondo me tanto l'esperienza, credo conviene serguire qualcuno che già lo fa di professione anche gratis. Insomma conviene sempre studiare e approfondire ma nel modo giusto probabilmente |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 16:14
“ Se anche si trattasse di un workshop di un giorno, ma il relatore ti dice come integrare le cose che hai visto con una base bibliografica, possiamo sostenere che degli intenti genuinamente formativi nel workshop ci sono? „ Certo, alla grande. Sarebbe già un successo e solo quello varrebbe la spesa del corso. Sempre che vengano consigliati libri buoni, perché ne esistono milioni ma solo pochi sono veramente validi. |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 16:21
come è già stato detto, la maggior parte dei WorkShop servono solo al fotografo di turno per monetizzare. diffondere realmente un pò della propria conoscenza non viene neanche preso in considerazione. per fortuna ci sono delle mosche bianche .. ma rare proprio. cmq io sono arrivato ad odiare la parola WorkShop. chiunque si riempie la bocca con questa parola, che ormai ha perso completamente di significato. personalmente credo che il modo migliore per imparare le cose sia sbatterci la testa. anche perchè solo provando e riprovando si arriva a quel livello di comprensione che ti resta dentro. imparare le cose perchè te le dice qualcuno può essere un buon inizio ma poi bisogna farle proprie con la pratica personale. anche i viaggi fotografici (anche quelli che organizzo io) credo siano una buona scuola. infatti un gruppo di persone che insieme ... per molto tempo ... si sbattono con il solo scopo di fotografare (e nelle stesse condizioni), permette di condividere tutti gli aspetti della fotografia (anche quelli logistici spesso trascurati). chi crede che si impari dal guru di turno racconta favole. si impara dagli altri, a prescindere che si sia già esperti o alle prime armi, perchè ci si confronta, si litiga se necessario ma si cresce insieme. chiaramente ci deve essere la volontà ad aprirsi agli altri, ma di solito chi viaggia è ben predisposto ! |
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