| inviato il 29 Novembre 2016 ore 19:16
“ Appunto,girano solo su Mac vecchi,ma tanto..chi li ha più? „ io ne ho un armadio pieno se vuoi far girare ancora uno scanner a tamburo ti serve un vecchio mac, +o- del 2002/2003 al max |
| inviato il 29 Novembre 2016 ore 19:24
p.s. il problema degli scanner piani, di tutti, è che sarebbe meglio usare il liquido, per avere una perfetta aderenza della dia al piano e non beccarsi gli anelli di newton, c'era anche un modello particolare, mi pare lo faceva la LaCie, che aveva i telaietti per le dia senza vetro, così non occorreva usare il liquido, ma non era comunque uno scanner di qualità |
| inviato il 29 Novembre 2016 ore 19:27
Epson Perfection V850 Io uso questa... |
user5620 | inviato il 29 Novembre 2016 ore 20:03
Io infatti uso per l'Epson un telaio in alluminio con guide micrometriche di posizionamento e liquido,lo produce un'azienda degli States. |
| inviato il 29 Novembre 2016 ore 20:34
Si ok però se non è soddisfatto della qualità con epson non gli puoi consigliare un altro epson, mica cambia chissà cosa. Con gli scanner Agfa e Linotype qualcosina meglio raggiunge, se vuole qualche differenza sostanziosa deve puntare su hasselblad, l'ho messo terzo in scaletta solo per la differenza di prezzo, trovarlo sotto i 2000euro usato non è semplice. |
| inviato il 29 Novembre 2016 ore 20:48
scusate sono un profano, ma con l'annoso problema delle dia, che coprono un lungo periodo della mi esperienza fotografica. Il liquido di cui parlate cos'è e come di usa. grazie |
| inviato il 29 Novembre 2016 ore 21:32
Ciao Michele, per quanto ne sappia io uno scanner che ha sempre goduto di chiara fama è il Nikon coolscan 9000 ED, ma innanzitutto costa un occhio della fronte anche da usato, e poi non credo possa scansionare originali oltre il 6X6 ... forse 6x7. Per pellicole di formato maggiore, 6x9 diciamo e piane, quindi dal 4x5" all'8x10" passando chiaramente per il 13x18, credo che l'unica alternativa praticabile sia uno scanner piano, ma accettando dei sacrifici in termini di qualità generale talmente alti da vanificare, di fatto, tutti i vantaggi dei formati iperdimensionati. Altrimenti ci sarebbero gli scanner a tamburo ... ma i problemi con attrezzature del genere sono sostanzialmente due: 1) la difficoltà di sapere le proprie fotografie maneggiate da personale sicuramente qualificato all'uso di simili apparecchiature e, 2) i costi ... che per ogni singola scansione possono raggiungere abbastanza tranquillamente i trenta euro! |
| inviato il 29 Novembre 2016 ore 21:34
“ ecco dopo di questi c'è il tamburo, sotto a questi il nulla per le dia. „ Grazie per gli esempi.. ci sto riflettendo ma c'è anche il problema che nel posto dove dovrò tenere questo scanner non ho modo di usare i miei vecchi Mac SCSI quindi escludo le cose troppo vecchie, inoltre sto scanner andrebbe fatturato pensandoci meglio. Speravo che in qualche anno dal V750 fosse uscita qualche nuova ditta che propone miracoli. A quanto pare si è rimasti con i prodotti di una volta. A questo punto e anche considerato che il formato che scansionerò raramente scende sotto il 13x18 temo di dover ripiegare sul V850 perchè ho comunque notato che la qualità della scansione è proporzionale alla dimensione della pellicola, intendo a parità di ingrandimento, cioè un ingrandimento minore del 24x36 l'ho trovato inaccettabile rispetto ad un ingrandimento maggiore su un 6x7. La speranza è che sia sufficiente il V850 per il formato che andrò a scansionare, ah dimenticavo, si tratterebbe esclusivamente di negativi in bianco e nero. |
| inviato il 29 Novembre 2016 ore 21:35
Ciao Paolo! Si ci ho messo una pietra sopra, andrò di V850 anche perchè ci sarebbe l'urgenza, non ho capito invece che differenze ci sono con il V800 |
| inviato il 29 Novembre 2016 ore 21:37
Io con qiesto scanner mi trovo bene..fammi sapere come ti troverai.. |
| inviato il 29 Novembre 2016 ore 22:28
“ Il liquido di cui parlate cos'è e come di usa. „ è una sorta di gel/olio, si usa tra vetro e dia per avere la perfetta planarità della lastra, sopra poi ci va messo un foglio trasparente che serve per comprimere il tutto e tenere la dia aderente al vetro. Dopo però le dia saranno da pulire con apposito solvente che evapora da solo, ora questi prodotti erano diffusissimi anni fa, adesso non so se si trovano, sono anni e anni che non scansiono più nulla. Il Flextight della Hasselblad non ha bisogno di vetro o di olio, perché in realtà non è uno scanner tradizionale, ma è una macchina fotografica con sensore ccd, è tutt'ora prodotta, costa cara (al pari di una medio formato digitale) ed ha l'interfaccia firewire, però Ilgattonenero se ti interessa è fatturatile Comunque ha un difetto, la planarità delle dia è sempre un ostacolo, ma è lo scanner che più si avvicina alla resa del tamburo. |
| inviato il 29 Novembre 2016 ore 22:39
Se si vuole utilizzare un «liquido» con gli scanner Epson forse è il caso di prendere in considerazione l'accessorio della stessa Epson di cui ho detto prima. |
| inviato il 29 Novembre 2016 ore 23:21
@Husqy..grazie |
| inviato il 30 Novembre 2016 ore 0:08
“ però Ilgattonenero se ti interessa è fatturatile „ per questa volta passo Se fosse per le dia comunque ottenevo buoni risultati con il macro e la fotocamera retroilluminano i telaietti |
user5620 | inviato il 30 Novembre 2016 ore 7:53
La "Differenza" di qualità,la fa come sempre il formato della pellicola.Uno scanner piano come l'Epson,funziona male con il 24x36, bene con il 6x7,benissimo con le piane. |
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