| inviato il 10 Agosto 2012 ore 12:46
Elias andro' in MTB tutti i giorni Arnold non e' cosi', c'e' una dichiarazione che si puo' compilare alla dogana in uscita dall'Italia con scritti i numeri di matricola del materiale. Il doganiere la vidima e puoi rientrare tranquillamente con il materiale in Italia. E' un modulo che si puo' compilare anche quando parti da un aereoporto. |
| inviato il 10 Agosto 2012 ore 13:37
Purtroppo abito lì vicino e le scenette in dogana le ho vissute piu' di una volta, non a mio carico perché non ho mai dichiarato nulla. Ma di persone che avevo con me in macchina che hanno voluto dichiarare la merce. Perdendo tempo appunto. Ovviamente io perlo per la Dogana di Livigno. Che poi dovrebbe essere come dici tu, ci credo, ma che alla realtà dei fatti non si comportano così, è un altro paio di maniche. La cosa migliore è avere i documenti che comprovino l'acquisto in caso di necessità. Stare lì a fare carte e documenti e' una perdita di tempo, a seconda di chi ti trovi ti romperanno le palle e saranno discussioni comunque. |
| inviato il 12 Agosto 2012 ore 17:40
E proprio come dice Arnold! Certo, può dipendere dal finanziere che trovi, ma rischi sempre di non tornare a casa con la roba che possedevi prima di andarci (se sei sprovvisto di scontrino/fattura/documento d'acquisto). Io ho dichiarato due volte la merce all'entrata; una volta lo scorso anno a luglio, un'altra volta proprio un paio di settimane fa. La prima volta ho detto di non avere la documentazione necessaria per documentare gli acquisti e il doganiere mi ha detto di non preoccuparmi, mi ha dato il modulo da compilare (marchio, descrizione modello, n° di matricola, data e firma) dicendomi che al ritorno sarebbe bastato consegnare il modulo e andare via. Quella volta andò a posto così, tutti felici. Ah, il finanziere mi aveva detto che lo scontrino andava conservato per 5 anni dall'acquisto. Quest'anno invece, dopo l'esperienza positiva dell'anno precedente, sono andato convinto che fosse tutto in regola così facendo. Arrivato lì, entro e dico che ho da dichiarare delle cose precisando di non avere con me i documenti necessari, come l'anno precedente. C'era una donna (magra, con gli occhiali, diversamente bella) che mi ha fatto letteralmente girare le scatole! A tutti i costi voleva procedere con sequestro, parlava in modo molto arrogante, come se pensava di spreacarsi a parlare con un ragazzo. L'ho fatta parlare, ho ascoltato garbatamente e su alcuni punti non ci siamo trovati d'accordo, ho replicato in modo educato facendo nascere così una discussione leggermente viva. Ho fatto notare alla signora che ogni scontrino dopo qualche tempo si cancella anche se perfettamente conservato (mi è successo con lo scontrino del telefono, sempre rimasto in scatola) e che i cellulari sono la cosa più facile da controllare poiché le celle che agganciano non possono essere falsificate se non da McGyver. Quindi in un eventuale processo avrei potuto dimostrare l'acquisto del telefono in territorio italiano. La signora continuava e ad un certo punto ha detto che sullo scontrino fiscale deve essere presente il numero di matricola dell'oggetto, ma ovviamente, le ho fatto presente che se andiamo in un centro commerciale in territorio italiano e acquistiamo una macchina fotografica, che quest'ultima costi 100 0 900 euro, sullo scontrino verrà indicato il modello, non il seriale. Inoltre, avendo con me un obbiettivo con più anni del sottoscritto, la signora pretendeva che io avrei dovuto conservare lo scontrino da 23 anni, praticamente da quando non ero ancora presente nel corpo di mio padre. Non è una cosa sbagliata, dato che il reato per contrabbando non si estingue mai, ma alquanto esagerata. Se avessi qualcosa da nascondere, qualche oggetto acquistato all'estero ed il cui acquisto mi garantirebbe un'abnorme evasione fiscale, non mi fermerei di certo in dogana a farlo notare e annotare. Le ho fatto presente che il suo collega mi aveva detto che andava consegnato per 5 anni, facendo anche una descrizione accurata del tizio, e lei ha detto che il suo collega era lì da poco e non sapeva come comportarsi; allora le ho detto che un finanziere, un rappresentante della giustizia e dell'uguaglianza, non può permettersi di sbagliare una virgola nel suo lavoro, altrimenti non sarebbe adatto a svolgerlo. Dopo questo "battibecco" si avvicina uno dei "verdi", un maresciallo credo, e le dice cortesemente di farsi da parte. Mi chiede di esporre il problema e dopo averlo fatto mi chiede scusa innanzitutto per l'errore del finanziere ed anche per il tono (davvero pesante e fastidioso) della signora (che non mi permetto di qualificare con aggettivi, altrimenti facciamo l'alba). Infine mi spiega che è davvero necessario portare con sé scontrini di oggetti abbastanza nuovi e dall'elevato valore economico, ma non di oggetti dallo scarso valore acquistati da qualche mio parente decenni fa e soggetti ad usura. Mi ha comunque fatto compilare il modulo dicendomi di fare più attenzione la prossima volta, ma capendo che le mie azioni erano in buona fede. Stretta di mano, ringraziamento, sorriso e tutto a posto. Succo del tutto: quando andate a Livigno e avete intenzione di dichiarare portate i documenti d'acquisto degli oggetti che lì potrebbero avere un costo abbastanza inferiore, specie oggetti tecnologici. |
| inviato il 12 Agosto 2012 ore 17:57
Sono veramente di un'arroganza incredibile. Tanto loro non hanno niente da perdere! Fino a che in Italia le autorita' non verranno obbligate a premiare la buona fede dei cittadini e la cultura del sospetto non sara' sostiutita dalla cultura del rispetto non ne verremo mai fuori. Questo e' uno dei motivi per cui la gente si allontana dal paese piu' bello del mondo. Peccato! |
user2626 | inviato il 12 Agosto 2012 ore 20:52
Arnold..fatti, nomi, luoghi,etc. etc.. Io non ci credo perché non c'è legge in vigore che obblighi a tenere scontrini fiscali a vita, per cui dimostra quello che affermi |
| inviato il 12 Agosto 2012 ore 21:35
Sepofa ho già detto quello che dovevo dire. Che tu ci creda oppure no le scene sono queste come conferma anche Scooby che ci è passato. Marinaio ha detto la parola esatta per definire questo comportamento "arrogante". Ed ovviamente dipende da chi trovi lì quel giorno. Non ci credi? Fatti un giro a Livigno. Io mi regolo come ho fatto fino ad ora. Io non dimostro niente, ti ho solo riportato fatti accaduti. L'esempio di Scooby è più che eloquiente. Il comportamento corretto è come dice Marinaio compilare il documento e presentarlo in dogana. E a quel punto dovresti essere a posto. Ma se vuoi sicuramente evitare discussioni e perdite di tempo qualora incontri qualcuno che ha voglia di rompere le scatole l'unico modo per evitarlo è avere gli scontrini. Passo e chiudo. ;-) |
user2626 | inviato il 13 Agosto 2012 ore 2:47
ma a te, Arnold, è mai capitato ? credimi, non è che sia polemico ma le mie esperienze sono molto diverse ivi compreso Livigno. La questione scontrini dichiarazioni etc. etc. viene fuori periodicamente e tanti, troppi parlano per sentito dire. Io sono stato fermato a Livigno ed in aeroporto a roma ho detto solamente che l'avevo già ed è finita lì ; vero è che tutto dipende da chi trovi ma anche da come ti comporti te, ci sarebbe da chiedersi perché ti rompono per un tele e non per un bel diamante o un notebook...insomma siamo il solito paese di marionette. P.S. nel sito dell'agenzia delle dogane è riportato che è necessario portare, per gli oggetti di valore orologi pc macchine fotografiche etc. etc. , scontrini fiscali o fatture o garanzie ma che in mancanza di questi si consiglia il famoso modulo che ne attesti il possesso prima della partenza. Poiché è riportato nel sito ufficiale non c'è dubbio che abbia un valore anche legale |
| inviato il 13 Agosto 2012 ore 9:23
Nel 2008 e' successa una cosa analoga anche a me indirettamente, finita solo con una perdita di tempo e stop. Non discuto che in una dogana non debbano essere fatti controlli, anzi ... Quest'anno tornando a casa da una gita a Porlezza, e quindi transitando dalla Svizzera per abbreviare la strada verso Varese, mi e' stato chiesto di fornire una prova del documento di acquisto della fotocamera. Fortunatamente ho una fotocopia del seriale della macchina (fotocopiato dalla scatola) e dello scontrino, + timbro del rivenditore. Mi hanno fatto qualche piccola precisazione per gli altri obbiettivi (comprati l'anno scorso), ma la cosa e' finita quasi subito in quanto ho fatto vedere i paraluce che presentavano dei segnetti. L'operatore ha comunque consigliato anche a me di fare: o un'autocertificazione di possesso (includendo modelli e seriali del materiale), oppure di ritirare e compilare il modulo presente in dogana. “ C'era una donna (magra, con gli occhiali, diversamente bella) che mi ha fatto letteralmente girare le scatole! A tutti i costi voleva procedere con sequestro, parlava in modo molto arrogante, come se pensava di spreacarsi a parlare con un ragazzo. L'ho fatta parlare, ho ascoltato garbatamente e su alcuni punti non ci siamo trovati d'accordo, ho replicato in modo educato facendo nascere così una discussione leggermente viva. „ Quando succedono queste cose, ed hai fatto benissimo a tenere un tono garbato, chiedi/chiedete sempre: "Scusi dove sta scritto? Qual'e' la legge che recita che quello che dice e' corretto?" ... Se poi il pubblico ufficiale dovesse ulteriormente alzare i toni della conversazione, chiedi sempre gentilmente di poter parlare con un responsabile, o comunque di fornirti il numero di matricola. Non abbiate paura del fatto di una divisa (ovvio il rispetto ci vuole!), perche' la legge e' uguale per tutti in primis, e i pubblici ufficiali devono, IN OGNI CASO, mantenere un comportamento decoroso! E in ogni caso esiste la possibilità di fare un esposto al comando di appartenza dell'operatore. Consiglio numero 2 (e qui quoto quanto detto da Sepofa) e' di richiedere questo modulo, di compilarlo e di farlo vidimare, ma l'aspetto piu' importante e' quello di richiedere SEMPRE una copia dell'avvenuta vidimazione come ricevuta (una copia a loro e una copia a voi). La copia vi permette, non solo di girare e di ritornare in Italia tranquilli, ma qualora si verificassero problemi in futuro, come nel caso di Scooby, ripresentandola al collega, o alla collega, voglio proprio vedere cosa vi possono obbiettare (ovvero prima mi controlli un atto scritto e lo vidimi e ora me lo contesti????). Buone vacanze ragazzi, ma adesso mi avete proprio invogliato a passare nuovamente da quella dogana  |
| inviato il 13 Agosto 2012 ore 10:01
Tutte queste rotture di maroni capitano solo con Livigno o anche andando/tornando da altri luoghi? |
| inviato il 13 Agosto 2012 ore 10:57
In teoria in tutte le zone Extra UE, poi dipende. |
| inviato il 13 Agosto 2012 ore 12:59
Ciao Sepofa, davvero c'è scritto? Devo documentarmi per bene! Nei particolari... Vorrei quasi andare lì in dogana a fare lo scemo essendo in piena regola, così, giusto per rimettere al loro posto i presunti difensori della patria. Cito dal sito Doganale (fonte: www.agenziadogane.it/wps/wcm/connect/f05589804422f3598d19bd4e7aaa0be0/ ): " Effetti personali del viaggiatore Gli effetti personali di valore (quali, ad esempio, apparecchiature fotografiche, videocamere, personal computers, orologi), portati dal viaggiatore in partenza verso Paesi extra-U.E., necessitano di una documentazione (ricevuta di acquisto, certificato di garanzia o bolletta d'importazione) che dimostri, in caso di controllo al momento del rientro, il loro regolare acquisto o la loro regolare importazione in Italia. In mancanza di tali documenti, si consiglia al viaggiatore di produrre, presso l'ufficio doganale di partenza, una dichiarazione di possesso da esibire al rientro. " Quindi con il modulo compilato, firmato e vidimato all'entrata e da riconsegnare all'uscita non si dovrebbero avere rogne? Ok, mi è stato concesso lo scorso anno, perché quest'anno hanno rotto le scatole? Allora poi è vero se uno dice che le autorità se ne infischiano dei nostri diritti e conoscono solo le leggi che vogliono conoscere! Ragazzi se qualcuno trova qualcosa di più specifico può riportarlo qui così da agevolare la situazione. Come già detto, vorrei esagerare nel pieno rispetto della legge, male che va troverete un titolo su qualche giornale l'anno prossimo con scritto "Arrestato il Conte Mascetti per aver dato dell'ignorante ad un pubblico ufficiale" Scherzo, ma voglio saperne realmente di più :) |
user2626 | inviato il 13 Agosto 2012 ore 13:12
Se posso darti un consiglio Scooby, non ti fidare di nulla e nessuno in primis del governo....l'anno scorso era nata una discussione simile e per tagliare la testa al toro telefonai all'ufficio dogane e mi dissero che la dichiarazione, ora consigliata, non aveva alcun valore perché attestava solamente che già si possedeva l'oggetto non che fossero stati assolti gli obblighi di legge ( IVA etc. etc. ), alla mia richiesta se era possibile avere un documento che attestasse che era tutto a posto non avendo scontrini o fatture mi risposero che bisognava andare in un ufficio e richiedere un documento di cui non ricordo il nome..probabilmente con dichiarazioni varie, balzelli e quant'altro. L'unica cosa certa è che in assenza di documentazione valida si dovrebbe andare a farsi certificare la pagina web del sito dell'agenzia ( notaio, comune ? ) e portarsela dietro con il documento vidimato alla frontiera, a questo punto siamo in una botte di ferro ma...ne vale la pena ? |
| inviato il 13 Agosto 2012 ore 13:15
Ciao Scooby, se un documento e' vidimato, non esistono problemi, ma una copia deve sempre rimanere con te, esigila sempre (un po' come quando si consegna un documento al proprio Comune, bisogna sempre chiedere una copia come ricevuta all'Ufficio Protocollo, perche' solo in questo modo possiamo dire di avere consegnato quel documento, in quella data tale, e bla bla). Consiglio spassionato, una volta ritransitato dalla dogana, chiedi una nuova vidimazione in modo tale che, in un futuro controllo successivo, fai notare che da quel posto di controllo sei gia' passato e hai ottemperato al visto del suddetto modulo. Non entro nel merito della contestazione verbale che ti e' stata fatta, ma ti posso assicurare che le autorità (almeno la stragrande maggioranza) non se infinischiano dei nostri diritti... Cio' non toglie che purtroppo esistono elementi, che prima di parlare, dovrebbero: conoscere la propria materia di esercizio, non dico alla perfezione ma quasi, e secondo, se non si sa una cosa, meglio chiedere sempre a un collega piu' esperto... |
| inviato il 13 Agosto 2012 ore 13:25
“ Se posso darti un consiglio Scooby, non ti fidare di nulla e nessuno in primis del governo....l'anno scorso era nata una discussione simile e per tagliare la testa al toro telefonai all'ufficio dogane e mi dissero che la dichiarazione, ora consigliata, non aveva alcun valore perché attestava solamente che già si possedeva l'oggetto non che fossero stati assolti gli obblighi di legge ( IVA etc. etc. ), alla mia richiesta se era possibile avere un documento che attestasse che era tutto a posto non avendo scontrini o fatture mi risposero che bisognava andare in un ufficio e richiedere un documento di cui non ricordo il nome..probabilmente con dichiarazioni varie, balzelli e quant'altro. L'unica cosa certa è che in assenza di documentazione valida si dovrebbe andare a farsi certificare la pagina web del sito dell'agenzia ( notaio, comune ? ) e portarsela dietro con il documento vidimato alla frontiera, a questo punto siamo in una botte di ferro ma...ne vale la pena ? „ Ciao Sepofa, purtroppo i fiscalisti esistono sempre, ma giustamente, come già sottolineato da scooby, queste persone mi devono dire, ad esempio, come faccio a dimostrare che ho assolto gli obblighi di legge sull'IVA su un prodotto che magari e' stato acquistato 10 anni prima e che magari non ho mai usato, quindi si presenta come nuovo? Poi la logica: se passo da uno stato UE a uno extra UE e in piu' in dogana ti dichiaro: "guardate che ho con me questo prodotto, con queste ottiche, ecc..." ... cosa fai mi vieni a rompere le scatole? Sei un'operatore del settore? Si? Allora mi dici cosa devo fare! Per fortuna, non i tutti posti e' cosi'! |
| inviato il 13 Agosto 2012 ore 13:31
Certo ragazzi, la copia va sempre richiesta e almeno quella, lì, te la danno. Però all'uscita dalla zona franca ti chiedono di riconsegnare la copia del modulo. Questo è un comportamento giusto? Volendo, potrei portare la copia a casa con me? Ecco, questo avrei dovuto chiedere alla dogana... Sepofa, per la certificazione in comune, come funziona più nello specifico? PS: giuste le osservazioni Paolo, e giustamente, le teste di cavolfiore sono presenti dappertutto |
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