| inviato il 01 Ottobre 2016 ore 12:29
“ Carissimo, l'unica macchina Canon che può (un po) competere con le FF ad alti Iso è la 80d.....nemmeno la 7d2 ce la fa altrimenti. „ Veramente ad alti iso la 7d2 regge meglio della 80d, che invece ha qualcosa in più nella gamma dinamica a bassi iso |
| inviato il 01 Ottobre 2016 ore 12:34
“ Carissimo, l'unica macchina Canon che può (un po) competere con le FF ad alti Iso è la 80d.....nemmeno la 7d2 ce la fa altrimenti. „ E si, basta guardare tutti i test che si trovano in rete per capirlo Come ti ha scritto Prometeo. A bassi iso va meglio delle altre APS-C, ma già da 800 iso.. comincia a perdere, a 3200 lo fa vistosamente... Per la 7D old, ci vuol pazienza, esponi a dx megli che puoi, recuperi le alte luci e poi con un buon denoise fai il resto. |
| inviato il 01 Ottobre 2016 ore 13:26
Stamattina sveglia presto...sono uscito e ho fatto delle prove...impostato Mac 1600 iso ed esposto a destra di 1/2..croppando chiaramente il rumore Inc a uscire..ma sono cmq riuscito a fare delle ottime foto...chiaro,sono solo delle prove,per capire come comportarmi...ma è proprio vero....e meglio scattare a 1600 +1/2 che 800 senza sovraesporre.... |
| inviato il 01 Ottobre 2016 ore 14:00
Ciao, anche io ho preso da poco la 7D (old) e la sto usando abbastanza intensamente con il Sigma 150-600 Contemporary. Tutto sommato sono piuttosto soddisfatto dell'accoppiata, anche se, come scritto nei post precedenti, trovo non sia sempre costante nell'esporre e, soprattutto, nella messa a fuoco. Cio' nonostante io scatto sempre a 1600-3200 ISO (se guardi le mie gallerie vedrai che purtroppo sono sempre li' attorno) e alla fine qualche scatto da tenere salta fuori. Questa foto al Martin pescatore e' stata fatta in condizioni di forte controluce e ho compensato di 2/3 di F-Stop. Alla fine mi aspettavo un disastro, ma sono rimasto sorpreso. La foto non e' certo un capolavoro, con lo sfondo completamente bruciato, ma il dettaglio sul piumaggio e' stato inaspettato Certo che bisogna sempre stare attenti ad esporre BENISSIMO, altrimenti salta fuori un sacco di rumore, specialmente nelle ombre. Non rende benissimo se ci sono contrasti di luce molto elevati (ma mi sembra normale), al contrario (almeno per come la uso io) tiene molto bene gli ISO se la luce e' diffusa (tipo quando e' nuvoloso). Nel mio caso, con la 7D (old) e' amore |
| inviato il 01 Ottobre 2016 ore 14:43
Cavolacci...complimenti...sono contento che qualcuno sia ancora orgoglioso di questa macchina...da quando la ho comprata ho solo sentirò pareri negativi....e proprio vero quello che mi diceva un mio amico...la foto la fai tu,la macchina è solo un mezzo(sempre nei limiti chiaramente) ...basta avere la conoscenza giusta... |
| inviato il 01 Ottobre 2016 ore 14:50
Ho preso la mia 7D nel marzo del 2013, da allora ho iniziato a convivere col problema degli ISO. Per questo, facendo caccia al 90% del mio "tempo fotografico", mi sono regolato di conseguenza: il Tamron 150-600 lo uso solo ed esclusivamente negli spazi aperti dove c'è luce e posso alzare i tempi senza esagerare troppo con gli ISO, mentre nelle zone buie, come i boschi e sottoboschi, evito come la peste obiettivi con luminosità più buia degli f4, infatti in precedenza usavo solo il 70-200/4L IS USM fisso a TA, mentre il 300/4L IS USM, che era decente solo da f/5.6 su APS-C, rimaneva a casa. Oggi, che non ho più nessuno dei due, per girare nei boschi uso un leggerissimo 200/2.8L USM II su 7D prima, 7D II ora. Per ottenere l'equivalente su FF, sarei costretto ad utilizzare un costosissimo 300/2.8, a meno che mi accontento di utilizzare una 5D III con un Tamron 150-600 ed ISO sui 6400 per oltre il 50% dei casi. |
| inviato il 01 Ottobre 2016 ore 14:57
“ Certo che bisogna sempre stare attenti ad esporre BENISSIMO, altrimenti salta fuori un sacco di rumore, specialmente nelle ombre. Non rende benissimo se ci sono contrasti di luce molto elevati (ma mi sembra normale), al contrario (almeno per come la uso io) tiene molto bene gli ISO se la luce e' diffusa (tipo quando e' nuvoloso). „ Il 95% degli utenti affermano il contrario, ma anche io ho notato che si comporta bene con la luce diffusa con cielo coperto e lattiginoso. Oltretutto, in questa situazione puoi sfruttare la tecnica dell'esposizione incidente, anziché quella riflessa. In pratica punti ad un prato verde mediamente illuminato, imposti in manuale i tempi, diaframma ed ISO e non li modifichi più se non in particolari casi, ma ovunque ti giri, destra, sinistra, puoi usare le stesse impostazioni senza preoccuparti. Questa tecnica me la insegnò qualche anno fa un professionista all'Oasi LIPU di Racconigi in una giornata di cielo lattiginoso. |
user92023 | inviato il 01 Ottobre 2016 ore 15:04
Mi scuso da subito per la mia modesta (modestissima ) esperienza in materia. Dopo 51 anni di fotografia, non sono infatti ancora in grado di giudicare con sufficienza le foto postate in questo 3D. Anzi, trovo entusiasmanti macchine che scattano con una qualita' simile a 1600/3200 iso. C'e' di meglio? Puo' essere! Ma, comunque resta il mio giudizio, sulla 7 D, basato sull'evidenza delle immagini viste qui'. Al momento, resto fedele alla traduzione letterale del termine fotografia: scrivere CON LA LUCE. Un domani, crescero' , imparero' ulteriormente, e magari allestiro' il mio sudio fotografico nel magazzino-delle-scope-privo-di-luce-artificiale/finestre.Per il momento continuo ad apprezzare la luce donataci da Dio Padre! Concludo augurando ancora (per il momento) "buona luce" agli amici fotografi, ed astenendomi da un piu'...sterile/anodino "buoni iso"! G. P.S.: ho l'impressione che tante delusioni scaturiscano da micro mosso e/o esposizioni approssimative. Sensori sempre piu' densi, e quindi con pixels sempre piu' piccini, non perdonano niente! Ma, si sa: il popolo implora sempre piu' megapizze, poi... fa' indigestione, ed ha male al pancino... |
user92023 | inviato il 01 Ottobre 2016 ore 15:16
Rispondo a Giobol: Giorgio, l' esposizione a luce incidente si fa' ponendosi al posto del soggetto, e puntando l'esposimetro, normalmente separato dalla fotocamera, in direzione della fotocamera stessa. Le misurazion effettuate dal punto di ripresa (esposimetro esterno) e/o in TTL si definiscono a luce riflessa. Cio' precisato, il metodo d'esposizione che ti e' stato suggerito fu insegnato anche a me da uno splendido professionista nel 1965, e lo considero, tuttora, "ORO COLATO ". Ciao. G. |
user92023 | inviato il 01 Ottobre 2016 ore 15:23
...sempre a Giobol: ...lo capisco perfettamente Giorgio e, sintetizzando all'estremo, cio' spiega perfettamente come mai, dal digiale in poi, non siano piu' arrivati nuovi talenti/Maestri. E qui' mi fermo poiche' capisco che ripartira' la "SOLITA" vecchia polemica...(speriamo che l'amico Pollastrini non abbia letto queste righe... )! |
| inviato il 01 Ottobre 2016 ore 16:48
Giannidi, so come si misura la luce incidente con gli esposimetri esterni, anche se personalmente non l'ho mai fatto, ma in casi di luce uniformemente diffusa come un cielo coperto lattiginoso, utilizzando la misurazione riflessa su un prato verde né troppo scuro, né troppo chiaro, ci si avvicina abbastanza alla misurazione per luce incidente, questo me lo a detto uno che di fotografia ci mette il pane a tavola. Io ho provato a seguire il consiglio ed effettivamente le foto venivano bene esposte ovunque mi spostassi nella zona. Chiaro che se poi andavo a fotografare in un posto dove la luce cambiava... Giorgio B. |
user92023 | inviato il 01 Ottobre 2016 ore 17:23
Io, invece, ho quasi sempre utilizzato il metodo della luce incidente (ritratto), in particolare sia con un Minolta III F (elettronico), sia con un (mitico) Lunasix Gossen. Sono perfettamente d'accordo circa la bontà del metodo da te suggerito: mi pare di aver chiaramente affermato di averlo talvolta usato pure io, magari ponendo al posto del prato verde -ove non disponibile- l'asfalto (di una pista, per esempio, tipo l'ingresso della parabolica a Monza). Direi che , in sostanza ma anche in forma, sosteniamo la medesima tesi (forse con un pò di pedanteria da parter mia...abbi pazienza...sai, la terza età... avendo la fortuna di arrivarci...). Ciao. G. |
| inviato il 01 Ottobre 2016 ore 17:53
Il metodo a luce incidente è il più preciso ed affidabile in assoluto, lo sento dire da quando ho iniziato quarant'anni fa circa, però ha anche dei limiti di applicabilità, perché se devo fotografare delle cicogne in una palude.... Nei ritratti in studio penso che sia uno strumento in mano al fotografo esattamente come la reflex. Comunque chiudo il mio OT Giorgio B. |
| inviato il 01 Ottobre 2016 ore 18:18
... prima di fare acquisti ... "rincorrendo le lucciole", si dovrebbe usare la logica del buon senso! --- a prescindere che che il rumore ad alti iso resta, (salvo alcuni corpi FF dove effettivamente la soglia di percezione è molto alta pur mantenendo ottimo dettaglio), sono le condizioni della luce che lo rendono + o - "digeribile", (oltre ovviamente ad una PP mirata) - in condizioni di forte contrasto, giocoforza dovendo recuperare le ombre, il rumore emergerà con + evidenza --- comunque,acquistare un tele zoom di ultima generazione, attratti dall'ottimo rapporto Q/P., senza disporre di un corpo che utilizzi con disinvoltura i 3200 iso, ( vedi 5d III ad es ), o avere buone competenze in PP ... è puro masochismo --- quante volte in foto-naturalistica si è costretti a lavorare a TA x mantenere iso accettabili ? (uso 1D III) ... a me quasi sempre! ... ed in effetti ho rinunciato alla tentazione del Sigma 150/600 a favore del Canon 400 f. 5.6 |
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