| inviato il 28 Settembre 2016 ore 11:07
Alla fine dei conti ognuno è pienamente libero di fare quello che vuole . Questo è il mio punto di partenza. Il problema è solo mio. Forse dovrei imparare ad usare bene PS, ma solo per riuscire a distinguere un pezzo di vetro da un diamante in mezzo a tante immagini luccicanti e poterne apprezzare le qualità. Così come saper suonare uno strumento aiuta ad apprezzare le qualità di un brano musicale. Queste discussioni mi aiutano ad individuare le persone delle quali andare a guardare le immagini postate. Mi piace molto guardare il lavoro altrui, specialmente se ci sono delle idee, spirito di osservazione e perché no, anche una buona tecnica di ripresa. La bravura su PS a me personalmente non interessa per nulla. Questa la lascio ai pubblicitari. |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 11:19
Non si tratta di essere maghi di ps,credo che la pp sia parte integrante del processo fotografico,quello che parte da un' idea e termina poi in un' immagine. Senza la conoscenza di alcuni strumenti,cone la pp si é sempre un po' muti,magari non si riesce appieno a rappresentare quella idea di partenza. Te lo dice una schiappa in pp,che crede però nella sua importanza,e non si tratta di diventare dei grafici. Mio pensiero |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 11:20
Visto che a differenza di molte altre volte mi sembra che ci sia una generale posizione più moderata, allora intervengo volentieri riportando sempre e solo il mio punto di vista, “ La bravura su PS a me personalmente non interessa per nulla „ andando avanti con il tuo percorso fotografico, vedrai ad un certo punto che PS in realtà diventerà più un amico che un nemico, cioè photoshop serve a valorizzare una foto laddove la macchina, per i suoi limiti, non arriva. Oppure potrebbe anche rappresentare un percorso artistico voluto. Dipende da come consapevolmente lo si vuole usare. Io uso sempre PS in ogni mio scatto, però parto quasi sempre da uno scatto sempre "finito" usando tutto quello che serve, da i filtri fisici davanti alla macchina, ad una composizione curata ecc..poi elaboro il file con PS. Mi permetto di inserire uno scatto fotografato alla macchina ed il risultato elaborato, vedrai che la differenza c'è ma non è poi così tanta, ma il file elaborato ha una brillantezza una finitura che arricchisce uno scatto tuttavia già pronto.
 e poi elaborata:
 Ciao LC |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 11:54
“ Forse dovrei imparare ad usare bene PS, ma solo per riuscire a distinguere un pezzo di vetro da un diamante in mezzo a tante immagini luccicanti e poterne apprezzare le qualità. „ è proprio lì che ti volevo far arrivare ,ma a quanto pare sono stato frainteso ancora un volta (vedi il signor Vascello).questi post vengono aperte il più delle volte da chi non ha mai affrontato la post produzione seriamente,più che altro come un valore aggiunto e non un modo per ingannare lo sguardo. sono convinto,che le foto più belle siano quelle dove la post produzione c'è ma non si nota.tutte quelle pastrocchiate che si vedono ogni giorno sul forum,tipo,hdr,tramonti infuocati,bagliori,saturazioni estreme,recuperi delle ombre improponibili in nome della gamma dinamica,è solo un modo per maltrattare le nostre immagini non per valorizzarle.. i nostri raw,per rimanere in tema,sono come diamanti grezzi,per farle diventare delle buone immagini bisogna lavorarli a regola d'arte. poi come sempre il vero problema in fotografia non è il cosa e nè il come si fotografa, ma il perchè. con questo chiudo e non disturbo oltre. un saluto Simone |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 12:00
Caro Commissario71 il tuo non è un disturbo. Apprezzo ogni intervento e condivido pienamente quanto hai appena scritto. |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 12:10
Nè il diamante e neanche il vetro luccicano di luce propria, e così anche la fotografia ha bisogno della luce che non si può aggiungere. L'importante è riuscire a trasmettere l'emozione provata e a non ingannare nessuno, in primis se stessi, stravolgendo ciò che era. Poi con che mezzi e con che tecnica lo si ottiene è indifferente, se il risultato ti riporta alla tua emozione iniziale. |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 12:24
Agomento discusso allo sfinimento alla fine come più volte espresso il punto come dice Simone è “ poi come sempre il vero problema in fotografia non è il cosa e nè il come si fotografa, ma il perchè. „ Aggiungerei una problematica di contesti, nessuno vieta di unire un cielo di Cesenatico con un paesaggio islandese e magari mettere in primo piano uno scorcio di mar Ligure, il risultato se ben lavorato può essere un'illustrazione decisamente intrigante e piacevole, ma poi forse la sezione giusta per inserirlo non è Paesaggio Naturale e se proprio non se ne trova un'altra una didascalia che spieghi la tecnica sarebbe opportuna |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:40
Ciao Caterina, visto che sono nuovo, di questo tema non ho mai discusso con nessuno... La composizione di cui parli si potrebbe inserire nella sezione "fotomontaggi". Le motivazioni che spingono allo scatto possono essere varie, e possono variare durante la giornata: - per ricordare - per documentare - per comunicare un'emozione provata - per comunicare qualcosa di preciso - per sperimentare qualcosa ... e mille altre ancora Per me importante è che non ci sia inganno. Se si tratta di fotomontaggio o elaborazione spinta, dovrebbe essere evidente o evidenziato, se possibile senza didascalia. Altrimenti rischia di puzzare di falso. Ma poi, ognuno fa quello che vuole... ci mancherebbe altro. |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:54
Nelle mille altre credo che una possa avere un posto decisamente importante. Per raccontare. Poi il racconto può essere preso direttamente dalla realtà, realizzato fotografando una scena costruita o completamente di fantasia a seconda di preferenze ed esigenze dell'autore ma, concordo con te, il rapporto col fruitore dell'immagine dovrebbe essere corretto mettendolo nelle condizioni di sapere la natura di ciò che sta guardando. |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 14:50
@Caterina concordo con quanto dici. Non capisco però la motivazione che spinge qualcuno a creare paesaggi perfetti, che non corrispondono alla realtà e che non hanno nulla da trasmettere. Forse è la ricerca dell'effetto WOW a tutti i costi. Oppure è solo un esercizio di stile, che ci può anche stare. A me capita spesso di creare immagini con giochi di luce, riflessi, bolle, ecc. Non corrispondono a quello che vedono i miei occhi ma unicamente a quello che vede la lente, e non ho messaggi da trasmettere. Mi diverto e basta.
 Forse anch'io cerco l'effetto WOW? con la lente, non al PC. Ma poi che differenza fa? |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 15:25
la differenza è che la tua è ancora una fotografia, se la costruisci al pc è una immagine... L'effetto in questo caso è fornito dalla lente e non dalla natura, però diciamo che l'emozione tu l'hai provata guardando nel mirino prima di scattare... |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 15:30
@Max giusto, condivido. Non ci avevo pensato. “ poi come sempre il vero problema in fotografia non è il cosa e nè il come si fotografa, ma il perchè. „ Quando faccio foto non mi chiedo perché scatto. Non mi pongo tanti problemi. A volte ne ho solo voglia e basta. Come un cercatore di funghi che parte la mattina presto anche se non ha intenzione di preparare il risotto a pranzo... A me piace far foto, a prescindere da qualunque cosa... sono malato? Semmai dopo: cosa ne faccio delle foto che ho scattato? Le seleziono, le aggiusto un po', scelgo le migliori, e poi? Non sono un fotografo professionista, quindi non devo presentare un prodotto a qualcuno. Faccio quello che voglio. A volte stampo qualcosa, a volta compongo degli album a tema, o delle raccolte e li faccio stampare da una ditta specializzata. A volte le pubblico in rete da qualche parte. Così, secondo la voglia del momento. E' uno dei pochi ambiti in cui posso veramente fare quello che mi pare. |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 16:14
l'approccio così "basico" alla fotografia (ma potrei dire anche genuino) è sempre foriero di buoni risultati. E ritorniamo a quello che sostengo, sono le nostre emozioni che ci colpiscono guardando una scena nel mirino che ci devono convincere a scattare , e se il raw poi non è riuscito a elaborarle come le ricordiamo si interviene in sviluppo. Purtroppo invece adesso và molto di modo il concetto inverso, scatto comunque tanto poi in post faccio diventare il cielo arancione, aggiungo un fulmine, metto il sole e illumino il primo piano. Questa è una immagine, e probabilmente se non è fatta perfettamente come pochi sono in grado di fare, anche brutta. |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 16:25
Io scatto in JPG e non in RAW. Come detto, le modifiche a posteriori non mi interessano. Le poche correzioni le posso fare anche partendo dal JPG. Se poi la foto non viene perché non avevo a disposizione il RAW significa che c'è stato un errore da qualche parte, e quindi cancello. Ho perso il treno? Sono pigro? Sono vecchio? Preferisco andare in giro a scattare che passare le ore al PC a cercare di correggere e limare fino allo spasimo. Le immagini troppo leccate non mi piacciono: sembrano foto da calendario o le locandine di qualche nuovo film. Sbaglio qualcosa? |
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