| inviato il 19 Settembre 2016 ore 8:14
@Daniele Quando - utilizzando il TS-E 24 mm - unisci tre scatti (naturalmente ne puoi unire anche 2) hai tre possibilità (decentrando, non basculando): - fotogramma orizzontale e decentramento verticale: hai una copertura che approssima quella di un obiettivo 18 mm; - fotogramma verticale e decentramento verticale: hai una copertura che approssima quella di un 14 mm (ovviamente in altezza, la larghezza resta quella originaria); - fotogramma orizzontale e decentramento orizzontale: hai la stessa copertura del caso precedente però l'immagine è naturalmente di tipo panoramica. Detto questo non devi dimenticare però che l'immagine risultante ha la «prospettiva» della focale equivalente risultante: questo perché è vero che la focale reale non cambia (24 mm) ma unendo più scatti è come se virtualmente si utilizzasse un sensore dalle dimensioni più grandi. Ultima osservazione: i montaggi si fanno a partire da scatti realizzati decentrando l'obiettivo e poi montandoli con Photoshop. Il risultato è quasi sempre perfetto. In realtà, per avere la massima correttezza prospettica, si dovrebbe tenere ferma la parte anteriore dell'obiettivo e muovere (decentrando) il corpo della fotocamera. Per fare questo esistono degli appositi anelli che permettono di fissare i TS-E Canon direttamente al cavalletto. |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 8:27
per la precisione, vorrei ribadire che la prospettiva è data dal punto di ripresa ed è indipendente dalla focale che si utilizza |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 8:42
“ per la precisione, vorrei ribadire che la prospettiva è data dal punto di ripresa ed è indipendente dalla focale che si utilizza „ Naturalmente è così dal punto di vista scientifico. Come hai potuto vedere, nel mio post ho scritto «prospettiva» tra virgolette riferendomi chiaramente a come appare l'immagine finale. Solo alcuni giorni fa, in un'altra discussione, avevo postato un'immagine esemplificativa in cui si illustrava come dato un punto di vista, cambiare la focale è solo un «riquadrare» l'immagine realizzata con la focale più corta. D'altra parte con il termine «prospettiva» nel linguaggio comune si possono intendere più cose. E nel campo fotografico - semplificando - si parla spesso di «prospettiva del 14 mm» intendendo come viene caratterizzata l'immagine fotografando con quella focale. |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 9:54
Se con il 24 TS fotografi da, mettiamo caso, 24 metri di distanza, decentrando ovviamente, col 14 potrai porti a 14 metri di distanza e avrai al stessa copertura ... ma con le linee cadenti. Se non vuoi le linee cadenti col 14 dovrai operare alla stessa distanza alla quale operi col 24, dovrai tenere l'ottica in bolla chiaramente, e successivamente dovrai ritagliare l'eccesso di primo piano. Risultato? Col 14 mm avrai gettato al vento il 50% della risoluzione di cui è capace il sensore la qual cosa, unita alla minore nitidezza del 14 rispetto a quella del 24 TS, soprattutto ai bordi, ti porterà ad avere una immagine così povera di particolari da risultare del tutto inutilizzabile ... se ne devi fare un uso professionale è ovvio! |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 10:05
“ MA mantenendo la prospettiva di un 24! „ Prospettiva di un 24? Angolo di campo, piuttosto. Prospettiva di una focale è un modo di dire molto usato, anche da grandi, ma errato (sospetto derivi da traduzioni fatte da non-tecnici). La prospettiva contraddistingue il punto di presa, non la focale. L'angolo di campo, invece, la focale in relazione alla dimensione del sensore. |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 10:13
www.nikonschool.it/experience/jumbo-mbs.php Per un lavoro avevo usato questo sistema.. posso avere un angolo di campo superiore mantenendo la focale del 24mm spostando solo il corpo macchina tramite decentramento... senza "spostare" il punto di ripresa cosi non ho problemi relativi all'eventuale spostamento del punto nodale.. poi si allineano i due scatti senza problemi spero di non essere andato ot |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 10:24
“ Per fare questo esistono degli appositi anelli che permettono di fissare i TS-E Canon direttamente al cavalletto „ Puoi indicarmi gentilmente questi anelli, eventualmente se funziona anche per il 17 (è lo stesso per Nikon?)? Grazie |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 10:32
“ Col 24 puoi ottenere l'angolo di campo di un 14 unendo tre scatti in panoramica (muovendo l'inquadratura basculando) MA mantenendo la prospettiva di un 24! „ In realtà non credo sia così. La deformazione prospettica (chiamiamola così) dovrebbe rimanere la stessa. O almeno credo. Il fatto di utilizzare, di fatto, un sensore virtualmente più grande, tramite il decentramento e la successiva fusione degli scatti in postproduzione, aveva fatto sorgere anche a me dei dubbi sulla deformazione prospettica risultante e sul fatto che fosse diversa da un semplice 14 su un sensore da 35mm. Questi dubbi erano il senso del thread, in realtà. Sembra però, come detto da tutti e ampiamente spiegato da Niko_s, che la deformazione prospettica non cambi, nonostante il sensore "virtualmente" più grande. Anzi, non cambia proprio per via del sensore che di fatto diventa "più grande". “ Col 14 mm avrai gettato al vento il 50% della risoluzione di cui è capace il sensore la qual cosa, unita alla minore nitidezza del 14 rispetto a quella del 24 TS, soprattutto ai bordi, ti porterà ad avere una immagine così povera di particolari da risultare del tutto inutilizzabile. „ Purtroppo i limiti di risoluzione sono ovvi. Sto ritagliando un sensore anziché virtualmente "allargarlo". Meno ovvia è la differenza di qualità di un 14 fisso rispetto a un 24 completamente decentrato (quindi 14.4, si diceva). Ai bordi questi obiettivi pèrdono un bel po', al massimo del decentramento. |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 10:36
nel caso del jumbo kit la prospettiva non cambia...l'ottica rimane ferma e si muove solo il piano sensore... dalle foto non sembrava... |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 10:59
Considerate che utilizzando i decentramenti (con il 24 tse 2 i movimenti indipendenti sono agevoli), in tutte le direzioni (9 scatti) e fondendo l'immagine, ottenete un raddoppio (circa: non ricordo di preciso,e poi dipende dal tipo di formato finale che si sceglie di dare all'immagine) dei pixel. Usando l'anello con astat novoflex su a7r e decentrando è normale avere (dopo la fusione con photoshop e il ritaglio per elimnare le zone bianche) immagini da oltre 50mpx. È un altro vantaggio dei tse |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 13:12
Ho fatto anche io questi ragionamenti... In realtà il ts non è sostituibile... |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 17:24
Gli obiettivi decentrabili di qualità permettono indubbiamente di fare cose belle e interessanti, a discapito però della velocità operativa e della leggerezza/compattezza dell'attrezzatura....per lavori da fare con tutto il tempo a disposizione sono bellissimi. Personalmente, però, specialmente durante i viaggi vedo poco pratico il loro utilizzo, perchè non si tratta solo di portarsi dietro l'ottica decentrabile, per lavorare davvero bene serve il treppiede e magari uno di quegli aggeggi che consentono di tenere l'ottica fissata alla testa e spostare la fotocamera col movimento dello shift....un sistema molto interessante ma decisamente lento. Ovviamente con questo non voglio dire che non si debbano usare, dipende dal campo di utilizzo. Nell'uso pratico, senza arrivare alla soluzione di usare un 14mm tenendo la macchina parallela al soggetto per poi ritagliare perdendo una parte considerevole dell'immagine originale e dunque minore risoluzione, io trovo che si ottengono dei buoni risultati con una postproduzione ben fatta. Una volta che ci si abitua, quando effettui la ripresa ti lasci già dei margini sufficienti a poter poi utilizzare il filtro correzione lente. Dunque diciamo che utilizzo una focale leggermente più corta, inclino la fotocamera per poter riprendere il soggetto cercando di farlo nella misura minima indispensabile e poi correggo le linee cadenti col software. Perdo comunque una parte del fotogramma, ma credo meno di quello che perderei tenendo la fotocamera in bolla. Poi certo un sistema decentrabile consente risultati superiori...ma col sistema indicato si ottengono comunque risultati più che decorosi. |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 18:51
Sicuramente si possono avere foto "raddrizzate" in photoshop anche ottime, dipende dalla bravura di chi ci mette le mani, dal soggetto, da quanto è lieve o estremo l'intervento, dalla destinazione della foto (foto da condivisione web, concorso fotografico. ..) Però il cavalletto per foto di architettura secondo me è imprescindibile: non solo per evitare il mosso, e tenere in bolla (a mano libera, persino con la bolla elettronica della a7 ottengo errori ben visibili con i grandangoli estremi), anche per scegliere la composizione quando si ha in mente una precisa simmetria o fuga. Il collare sul tse (a differenza di una testa panoramica, oggettivamente laboriosa da montare e gestire) inoltre non porta via tempo: l'astat sul collo del 24 tse ha una base a piastra che si aggancia sulla testa a sfera in modo immediato, e ha il vantaggio di rendere più equilibrato e saldo il blocco corpo-lente. I decentramenti lungo un solo asse sono pure rapidissimi. Fare scatti lungo tutti gli assi di rotazione invece porta via qualche minuto. |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 19:23
“ Puoi indicarmi gentilmente questi anelli, eventualmente se funziona anche per il 17 (è lo stesso per Nikon?)? Grazie „ L'anello per i TS-E Canon 17 e 24 II (è lo stesso) lo produce la Hartblei. So che ce n'è uno per il 24 Nikon ma è di un produttore diverso che non ricordo. |
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