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Tridimensionalità, questa sconosciuta


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user4758
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inviato il 07 Febbraio 2017 ore 12:25

Come diceva qualcuno, l'ingrediente principale per la percezione della tridimensionalità è la luce... la si può ottenere anche con un'ottica zoom, ovviamente!










avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 12:29

Anche con lo stacco dei piani e la distorsione prospettica come negli esempi sopra. Il difficile è ottenerla mantenendo tutto a fuoco

user4758
avatar
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 12:30

Anche con lo stacco dei piani come negli esempi sopra. Il difficile è ottenerla mantenendo tutto a fuoco, ammesso che sia possibile


Questa?



avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 12:31

Si va bene questa

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 12:31

Non sempre leggo riferimenti in merito a questo argomento, per esempio nelle recensioni delle lenti, che tuttavia trovo fondamentale (premetto che mi piace molto fare anche video).
Che ne pensate? Vi ritrovate in questo discorso? Premetto che non sono un professionista



Nei forum si fa troppo spesso confusione tra stacco dei piani di fuoco, che con la tridimensionalità oggettiva non hanno a che fare e sentore spaziale nelle zone a fuoco.

Se ti ricordi questa differenza, ti sarà più facile regolarti quando leggi questi argomenti e se qualcuno ti dice (riferimenti al Pollastrini sono puramente casuali) che non dipende dagli obiettivi è perché valuta soltanto la tridimensionalità strutturata dal fotografo in fase di ripresa, mentre di quella fornita dall'attica attraverso il digradamento tonale e microcontrasto, non se ne cura o non è in grado di apprezzarla per le caratteristiche della sua vista.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 12:37

Vero

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 12:45

Aggiungo che se si vuole un'evidenza eclatante di cosa è una tridimensionalità "spaziale", si osservino le foto con il sensore foveon. Leggermente differente in quanto ottenuta tecnicamente, ma fornisce la giusta sensazione di cosa consiste.

user4758
avatar
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 12:48

Aggiungo che se si vuole un'evidenza eclatante di cosa è una tridimensionalità "spaziale", si osservino le foto con il sensore foveon. Leggermente differente in quanto ottenuta tecnicamente, ma fornisce la giusta sensazione di cosa consiste.


Cosa c'entra il Foveon con la tridimensionalità? Io credo non sia legata a nessuna macchina/lente in particolare...

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 12:50

piuttosto è l'effetto combinato di ottica e sensore che conta, alla fine sono loro che catturano la luce e a seconda di come la catturano renderanno l'effetto 3d, poi c'è la mano del fotografo che sfrutta le prospettive naturali e lo sfocato per accentuare l'effetto

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 12:53

Ottica sensore = anche resa cromatica e gamma dinamica ? Beh su questo aspetto si può lavorare in post ;-)

user4758
avatar
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 13:15

Secondo me conta solo la luce ed il pdr... Questa si può reputare tridimensionale? Boh?



Qui manca la luce giusta per rendere al meglio o sbaglio?



avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 13:26

Si qui la luce ha influito molto, luce piatta e cielo plumbeo nel paesaggio, luce intensa e uniforme nell'officina.
Alla fine la luce è la prima cosa, se manca quella manca tutto. Ma non ne farei un dramma, mettiamo in conto che non sempre si riesce a scattare in condizioni ottimali per ottenere la tridimensionalità desiderata. Alla fine è pur sempre un ricordo, bidimensionale, di una esperienza tridimensionale

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 18:17

Altro che sconosciuta, se fai una ricerca sulla tridimensionalità su juza intasi il server MrGreen

La luce è tutto, deve essere diffusa e direzionale, per creare ombre che siano tutte nella stessa direzione e dare così la sensazione di tridimensionalità. Possono esserci più fonti di luce ma solo una deve essere principale e le altre solo di riempimento per le ombre.
Una dimostrazione che l'obiettivo non conta: oggi col cad ho un po' giocato con le luci, ed ecco il risultato:

Luce diffusa, uguale in tutte le direzioni:





Schema a tre luci





Tra l'altro, mi sono dimenticato di attivare la prospettiva. In queste immagini le linee parallele rimangono parallele, come se la stessimo guardando da molto distante. C'è la possibilità di attivare la prospettiva, che induce una certa distorsione prospettica, e da ancora più il senso di tridimensionalità. Magari domani posto le immagini con la prospettiva.
Quindi anche la lunghezza focale conta e un grandangolo da più tridimensionalità di un tele

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 18:37

Sicuramente lo studio delle ombre è alla base della sensazione di tridimensionalità che emanano alcune immagini, ma è quando non ci sono le condizioni ideali di luci-ombre che l'accoppiata sensore-obiettivo può fare la differenza.

avatarjunior
inviato il 08 Febbraio 2017 ore 7:21

ciao a tutti, avete tutti ragione

la tridimensionalità in un'immagine è dovuta a come la luce colpisce il soggetto, al contrasto che si forma tra la parte illuminata ed i confini in ombra, aiuta anche una ridotta pdc e/o la distanza del soggetto dallo sfondo

venendo alle ottiche, non si differenziano solo per risolvenza in lp/mm (a parità di focale e apertura), ci sono molti altri fattori che ne definiscono il "carattere", la resa nei passaggi tonali, il microcontrasto... sono tutti fattori che incidono in questo discorso. il cosiddetto 3d-pop delle ottiche zeiss ne è un esempio (e le ottiche fuji sono simili come resa)

va comunque sottolineato che le ottiche possono solo accentuare una determinata caratteristica della scena inquadrata, se c'è una luce piatta ed omogenea, non c'è zeiss che tenga

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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