| inviato il 01 Settembre 2016 ore 15:56
Letto tutto d'un fiato. Complimenti per la foto, per il racconto e la passione che ci metti! |
| inviato il 01 Settembre 2016 ore 17:24
Complimenti bello il racconto e stupendo l'animale nell'immagine. Prossimamente l'arpia? |
| inviato il 01 Settembre 2016 ore 17:38
Grande foto, complimenti sinceri...e bello il racconto! |
| inviato il 01 Settembre 2016 ore 18:10
Bello il racconto e bellissima l'immagine: chapeau! |
| inviato il 01 Settembre 2016 ore 20:04
Emozionante |
| inviato il 01 Settembre 2016 ore 21:42
strepitosa la foto ed altrettanto il racconto: questa è la vera caccia fotografica, ma pazienza qui ci accontentiamo di passeri, aironi garzette etc. ancora complimenti. |
| inviato il 02 Settembre 2016 ore 8:26
grazie ancora a tutti!! Angelo ,quando si ama la natura ci si emoziona col pettirosso vicino a casa come con l'aquila coronata. personalmente non credo serva fare 10000km per divertirsi. ognuno di noi fa questo genere fotografico perchè prova emozioni.c'è chi cerca una certa immagine,chi la bellezza tecnica,chi è affascinato dai soggetti ecc ecc credo che il primo martino o il primo rapace creino emozioni forti a tutti. personalmente ho sempre letto e studiato molto gli animali,prima di fotografarli.per questo motivo "subisco" il fascino di alcune creature che sono a livello apicale e per gli addetti ai lavori quasi "leggendarie". per me il gufo reale e l'aquila coronata sono state esperienze indimenticabili ma ripeto, ci si diverte con molto meno e magari nel giardino di casa |
| inviato il 02 Settembre 2016 ore 9:43
concordo Stefano, in pieno. |
| inviato il 02 Settembre 2016 ore 11:30
Bel racconto e bell'immagine. Mi incuriosisce quando dici :"...ossa e piume ovunque.....come in un film dell'orrore ,inconsapevolmente mi sono trovato nel mattatoio del grande cacciatore". Ma allora eri in vicinanza del nido ? Non ti è venuto in mente di insistere o la situazione, come dici , non lo permetteva? Sul discorso del comportamento nei parchi è giusta l'osservazione di rispettare le regole ma se la regola riguarda solo la propria sicurezza ( e non danneggia l'ambiente contravvenirla) sono scelte personali ( non piangerei la scomparsa di un irresponsabile che si avvicina a un felino per vederlo meglio!!). Saluti |
| inviato il 02 Settembre 2016 ore 12:01
Gianni,provo a spiegare in modo esaustivo. questi uccelli hanno territori molto estesi,enormi direi.però hanno punti precisi dai quali operano ed usano quasi sempre. hanno alcuni punti di osservazione,hanno più carnai dove mangiano o dissettano le prede se sono troppo grandi. sono punti dove si sentono sicuri e dove operano.nel carnaio mi sono trovato per puro caso.il nido lo abbiamo visto più tardi osservando col binocolo assieme alla guida.si trova molto lontano da dove ero io,oltre 1km ed irraggiungibile anche volendo.comunque i nidi si trovano su alberi ad almeno 25/30mt di quota e l'aquila coronata tollera l'uomo vicino al nido a patto non tenti di salire.ti dico questo perchè studio da tempo il soggetto e seguo un naturalista di durban che controlla i nidi in una certa zona...della città .controlla cosa fanno le aquile e visita le persone che hanno subito attacchi ai loro animali per spiegargli come difenderli,chiedere un risacimento ma sopratutto evitare che sparino all'aquila perchè gli ha mangiato il cane o il gatto.... a parte questo ho visto che lui è tollerato sotto il nido senza problemi mentre viene attaccato se cerca di salire sull'albero o su un albero confinante. l'animale non è come la ns aquila del bonelli intollerante verso l'uomo anzi nel kzn ama entrare nelle città. ho altre foto che posterò di una coppia che in una riserva protetta ha fatto il nido a 50mt dalla strada dove almeno 20/30 auto al giorno passano.è il bordo di una grande foresta...potevano fare il nido ovunque e lo hanno fatto lungo la strada.come te lo spieghi?? mi sono messo sulla 4x4 a circa 50mt fermo.c'era un'aquila accanto al nido,premetto che adesso non hanno ne uova ne pulli...dopo 3minuti è arrivato il maschio come per dare man forte.me ne sono andato.dopo 3h sono ripassato ed erano ancora li.in pratica cacciano al mattino ed alla sera sonnacchiando nelle ore centrali a patto di non sentire o vedere altre aquile in zona o il gufo di verraux che le manda in bestia totale. del resto ,di me ad esempio, non gli frega niente se mantengo la distanza di sicurezza. poi uno si chiede perchè la specie altrove sia cosi rara....credo deforestazione e comunque la specie è estremamente elusiva in tutto il sudafrica ma non nello zululand....questo non lo capisco. in un viaggio precedente negli stessi luoghi avevo visto solo un giovane in fase chiara....quest'anno 2 esemplari solitari,2 coppie,1 giovane,1 semiadulto. spero di essere stato esaustivo, Stefano |
| inviato il 02 Settembre 2016 ore 15:16
Ottimo questo racconto e bella e selvaggia la foto. |
| inviato il 02 Settembre 2016 ore 16:04
Ok. Si molto esaustivo. Grazie Aspettiamo altre foto... Saluti |
| inviato il 06 Settembre 2016 ore 4:13
bravo! ho fatto una imprudenza analoga anni fa in Camerun per fotografare l'eland di Lord Derby nl parco di Benoue, sono schizzato dalla macchina a piedi e li c'erano anche i leoni...un desiderio è un desiderio, e poi quanta soddisfazione! I divieti non c'erano, l'imprudenza e la passione si. Ottima la promozione anche, nel mio piccolo quest'anno sono riuscito a fotografare African finfoot, e sebbene meno fascinosa di un rapace, mi ci sono voluti decine di tentativi, eppure è passata praticamente inosservata. |
| inviato il 06 Settembre 2016 ore 16:24
eh eh eh grandissimo stefano, solo tantissimi complimenti!!!!! |
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