| inviato il 28 Agosto 2016 ore 11:50
Se ho ben capito il nocciolo della questione non e' la foto in se, ma la pubblicazione su FB,Flickr, ecc ecc di persone chiaramente distinguibili nell'immagine. E si parla ovviamente di scatti da fotocamera, o no ? Perche' se parliamo di altri device tipo telefonini ho visto valanghe di foto (?) nelle quali erano raprresentate persone in secondo piano ma perfettamente distinguibili e pubblicate ovunque. Non mi risulta che NESSUNO che usa smartphone abbia mai chiesto alcun genere di liberatoria per editare pubblicamente gli scatti. Allora, due pesi e due misure ? Ma di cosa stiamo parlando ? Cioe' chi usa uno smartphone puo' fotografar e pubblicare di tutto e chi usa una fotocamero no ? Grazie per il chiarimento. |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 12:20
In base alle norme vigenti non esiste il distinguo. Se vuoi pubblicare devi chiedere il consenso al soggetto. Senza se e senza ma. Che poi ci siano milioni di foto pubblicate senza il consenso dell'interessato é palese e va bene finché il soggetto non fa valere i propri diritti. |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 12:32
La psicosi delle persone rasenta l'irreale passi per i bambini, ma cavolo farmi causa per averlo ritratto, io sarei lusingato mah |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 13:26
Visto che in Italia come al solito la legislazione non è molto chiara in merito, allego questo link dell'Associazione Nazionale Fotografi Professionisti, che a mio avviso riporta uno schema che và a riassumere quella che è al momento la normativa da seguire nel nostro paese....... www.fotografi.org/pubblicabilita_foto_ritratto_esempi_concreti.htm un saluto..... Andrea..... |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 13:31
“ In base alle norme vigenti non esiste il distinguo. Se vuoi pubblicare devi chiedere il consenso al soggetto. Senza se e senza ma. Che poi ci siano milioni di foto pubblicate senza il consenso dell'interessato é palese e va bene finché il soggetto non fa valere i propri diritti. „ Esatto. Il punto è: quali diritti il soggetto ripreso può fare valere? Senz'altro il diritto al ritiro dell'immagine dalla pubblica esposizione. Cosa che può essere facilissima (se ho pubblicato la foto sul web) oppure di fatto impossibile (se la foto è oggi in prima pagina sul Corriere della Sera).... Ma se il soggetto fotografato chiede un altro tipo di risarcimento (soldi...) deve dimostrare al giudice di avere subito un danno oggettivo, alla sua onorabilità o addirittura di tipo economico. Si capisce bene che questo è un evento molto più raro. Può capitare che abbiate casualmente fotografato due amanti clandestini oppure un dipendente assenteista a spasso per negozi... e queste persone possono avere subito un danno oggettivo dalla pubblicazione della vostra foto... Quindi se beccate un direttore di banca che fa la cacca in mezzo al prato.... lasciate perdere... |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 13:54
Grazie Ale z per l intervento. Ho posto svariate volte la domanda a svariate persone ma la tua risposta mi sembra la più chiara e completa Sarebbe interessante però sapere anche come questa questione funziona fuori dalla Italia Per esempio se fotografo una persona di hong Kong ?? Ovviamente mi fa causa ad hong Kong nn in italia. Inoltre il web nn ha nazionalità quindi in che tribunale si discute ?? Grazie ! |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 14:16
“ Sarebbe interessante però sapere anche come questa questione funziona fuori dalla Italia Per esempio se fotografo una persona di hong Kong ?? Ovviamente mi fa causa ad hong Kong nn in italia. Inoltre il web nn ha nazionalità quindi in che tribunale si discute ?? „ Immagino che ogni paese abbia le sue leggi che valgono sul suo territorio. Ad esempio trovi in rete diverse info sugli USA. Se scatto all'estero, pubblico in Italia (nel senso che l'azione di pubblicazione sul web è compiuta in Italia), quale tribunale è competente? Ecco, qui ci vuole un avvocato... |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 14:29
“ Visto che in Italia come al solito la legislazione non è molto chiara in merito, allego questo link dell'Associazione Nazionale Fotografi Professionisti, che a mio avviso riporta uno schema che và a riassumere quella che è al momento la normativa da seguire nel nostro paese.... „ Grazie Andrea. Conoscendo il link che fa riferimento ad un'associazione di professionisti, consiglierei loro di specificare cosa si intende e chi può invocare il "diritto di cronaca" (solo i giornalisti e pubblicisti). Secondo me andrebbe poi spiegato anche il divieto di fotografare (di scattare, non solo di pubblicare) le persone nella propria dimora, perché su questo c'è un esplicito articolo del Codice Penale. Art. 615 bis Interferenze illecite nella vita privata “Chiunque, mediante l'uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata svolgentesi nei luoghi indicati nell'articolo 614 (Violazione di domicilio: intrusione nell'abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi) e' punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Alla stessa pena soggiace, salvo che il fatto costituisca piu' grave reato, chi rivela o diffonde, mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico, le notizie o le immagini ottenute nei modi indicati nella prima parte di questo articolo." Mi pare un "incidente" in cui i fotografi che fanno news possono incorrere. Vedi il caso famoso di qualche anno fa attorno alle foto fatte con un supertele che riprendevano le feste nella villa di Berlusconi in Sardegna. |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 17:36
“ - la normativa sulla privacy D. Lgs. 193/2001 protegge fortemente i minori la cui immagine non è pubblicabile. „ Faccio il pignolo rompiballe: D.Lgs. 196/2003 e non D.Lgs. 193/2001 Di gente che fa street c'è né tanta, ma sarei curioso di sapere quanti sono realmente coloro che girano col modulo cartaceo in borsa da fare compilare e firmare. “ Sarebbe interessante però sapere anche come questa questione funziona fuori dalla Italia „ Nell'UE si, perché il Codice della Privacy è un recepimento di una direttiva europea di metà anni '90. Diciamo che le varie "Privacy" europee sono abbastanza allineate. “ Conoscendo il link che fa riferimento ad un'associazione di professionisti, consiglierei loro di specificare cosa si intende e chi può invocare il "diritto di cronaca" (solo i giornalisti e pubblicisti). „ Penso che se linkassero sto Allegato, non lo leggerebbe probabilmente nessuno. Giorgio B. |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 18:15
Certo un Cartier-Bresson hai giorni nostri in Italia con queste restrizioni avrebbe tranquillamente potuto cambiare mestiere.....!! |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 18:40
Vedo decine di foto di bambini africani, asiatici, e da ogni parte del mondo. Avete sempre la liberatoria scritta ? Dubito. |
user2034 | inviato il 28 Agosto 2016 ore 18:54
Vedo decine di foto di bambini africani, asiatici, e da ogni parte del mondo. Avete sempre la liberatoria scritta ? Dubito. No ma fa molto McCurry ,il mendicante fa denuncia sociale e la topona scosciata fa un sacco di mi piace. |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 19:19
è assolutamente vietato anche se le foto non sono pubblicate,a meno che il fotografato non firmi la liberatoria.Anche con la liberatoria però,non è che sei a posto,se il fotografato ci ripensa citandoti in giudizio dimostrando che è stato costretto a firmarla o,che la firma della liberatoria firmata è andata contro la sua volontà non c'è nulla da fare.Sei in torto. |
| inviato il 28 Agosto 2016 ore 19:26
Secondo me pubblicando una fotografia senza la liberatoria potrebbe arrivare una azione legale se si ha fotografato un minore un mendicante o coppie equivoche |
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