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Quanti click per una foto decente?


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avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 12:31

Se ogni scatto costasse qualche soldo come al tempo della pellicola si userebbe di più la testa e si scatterebbe molto meno.


Verissimo, anche se i motori esistevano anche allora, limitati dalla lunghezza della pellicola (ma c'erano i dorsi da - se non ricordo male - 200 pose), e generazioni di Maestri hanno sfruttato al meglio ciò che la tecnica forniva loro al momento. Oggi abbiamo la fortuna di poter cestinare decine e decine di scatti subito dopo la ripresa o comodamente a casa (o in studio), perché non approfittare di questa comodità?
Discorso diverso è quello dell'ideazione che sta alla base di ogni foto (vedi interessante topic appena aperto in merito), che non cozza con quanto detto: per la realizzazione tecnica di un'immagine si possono pure scattare centinaia di foto, la sostanza non conta: conta solo il risultato. Chi era quel regista - forse Hitchcock - che disse più o meno: "ho ogni film perfettamente chiaro nella mia testa, poi però purtroppo lo debbo girare"?

EDIT:
He [Hitckcock] sometimes facetiously said he was bored with shooting the picture. The excitement came with the ideas that were generated in the preparatory portion of the film making process. He liked to have it all clear in his mind so that before he started to shoot, he saw the whole movie in his mind. There are very few people, directors or otherwise, that can hold this kind of a concept.

- Robert F. Boyle (2000)

avatarjunior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 12:35

Non c'è un regola fissa per me, indicativamente, facendo prevalentemente paesaggistica tendo a scattare solo se sono certo del risultato, anche se poi certi non lo si è mai. Il risultato è che in 4 giorni di montagna ho pubblicato qui sul sito 5 foto e ora che le guardo me ne piacciono solo 2. MrGreen

user14286
avatar
inviato il 09 Agosto 2016 ore 12:41

Oggi abbiamo la fortuna di poter cestinare decine e decine di scatti subito dopo la ripresa o comodamente a casa (o in studio), perché non approfittare di questa comodità?

Pienamente d'accordo.
Sfaterei anche il mito che il fotografo bravo risolve in tre scatti: conosco fotografi bravi che fanno ugualmente decine di scatti e a volte li cestinano tutti. Dipende dal delta tra quello che hai in mente di ottenere e quello che riesci realmente ad ottenere, e non sempre la bravura risolve.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 12:48

Andrea festa : per me è il contrario, io quando esco a scattare non so bene cosa ho in testa, ma non vedo l'ora di poterlo realizzare MrGreen
E io amo moltissimo Hitchcock, ma penso che fotografia e cinema siano profondamente differenti e complementari. MA NON VOGLIO ANDARE FUORI TEMA

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 12:51

@ Maxbini:
Se si perdona il fuori tema anche a me, sei come Johnny Rotten dei Sex Pistols quando cantava (Anarchy in the UK):

Non so cosa voglio
Ma so come ottenerlo
MrGreen MrGreen MrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 12:51

La botta di C in senso assoluto non credo esista, nel senso che capita ma sfruttarla è comunque un talento .

D'accordissimo, integrando : talento non è solo dimestichezza con lo strumento o intuito innato. È soprattutto impegno: se stai due ore su una strada e ti passa davanti un'occasione insperata, con che coraggio lo si può definire fattore C? È impegno, il talento deriva da questo: applicarsi.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 12:54

...se stai due ore su una strada e ti passa davanti un'occasione insperata, con che coraggio lo si può definire fattore C? È impegno, il talento deriva da questo: applicarsi.


Più seriamente del mio post precedente: per la street questo concetto è validissimo, basta vedere il lavoro di un Maestro con la M supermaiuscola come Robert Doisneau per comprenderlo e condividerlo.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 12:55

@ Maxbini:
Se si perdona il fuori tema anche a me, sei come Johnny Rotten dei Sex Pistols quando cantava (Anarchy in the UK):

" Non so cosa voglio
Ma so come ottenerlo" MrGreen MrGreen MrGreen



Andrea esatto MrGreen
Ma attenzione, non è che esco così a casaccio, magari mi dico anche: ok facciamo una foto in zona navigli. Al Naviglio. Ma non so quale foto farò, da che angolazione, quale particolare includere, che tipo di persone ritrarre.
Poi ci sono anche le uscire alla carlona. Diciamo che c'è l'intenzione, ma non c'è un progetto dettagliato.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 13:06

una vecchia regola della pellicola diceva che in un rullino da 36 era gia buona salvarne 3,sul digitale considerando che mediamente si scatta di piu' ..la proporzione e' (per le mie foto ) quasi uguale...salvo circa il 10 per cento di cio' che scatto...poi ci sono come gia' scritto mille variabili e il fattore C esiste....certo che esiste......

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 13:09

Ci sono vari argomenti nell'ambito fotografico che raccolgono pareri opposti.
Uno di questi è il numero di foto riuscite rispetto ai tentativi.
Leggendo qua e là c'è la scuola di quello che dicono : non scattate se non siete sicuri del risultato.
Dall'altra parte ci sono coloro che sostengono: non illudetevi, di cento scatti se ne salveranno due o tre. Otto se siete bravi, venti se siete dei maghi.


Ma voi, sinceramente, quanti scatti salvate da una sessione? Qual'è la percentuale di successo? Sono più i tentativi e la perseveranza a premiare, o invece la calma riflessione del saggio?


Non è una questione di tentativi e perseveranza oppure di calma e riflessione: a mio modesto avviso è solo una questione di esperienza e, soprattutto, di sapere il risultato che si vuole (in primis) e come ottenerlo.
Detto questo la mia percentuale è, generalmente, di 36 diapositive su 36 tecnicamente perfette, anche se in certi casi un paio, raramente anche tre o quattro diapositive devo gettarle perché piccoli poblemi di micromosso o di non perfetta focheggiatura si possono sempre riscontrare.
Dal punto di vista del contenuto invece la percentuale è sempre del 100%, necessariamente del resto ... perché altrimenti sul pulsante di scatto non pigio proprio perché so a priori che una singola immagine mi costa da 0,7 a 1 euro ... a seconda della pellicola!

avatarjunior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 13:13

io con tre scatti....riesco solo a centrare il soggetto!!!..........ahahahahaha.....sono una pippa!!!!

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 13:31

Semplicemente il thred non ha risposta MrGreen:D

sicuramente ci sono tipologie foto dove realmente basterebbero un paio di scatti o semplicemente uno, avendo conoscenza approfondita di tecniche e mezzi e sopratutto lucidi su quel che si vuole, insomma se tutti fossero capaci andrebbero in fallimento i vari produttori :-P

user14286
avatar
inviato il 09 Agosto 2016 ore 13:40

Detto questo la mia percentuale è, generalmente, di 36 diapositive su 36 tecnicamente perfette, anche se in certi casi un paio, raramente anche tre o quattro diapositive devo gettarle perché piccoli poblemi di micromosso o di non perfetta focheggiatura si possono sempre riscontrare.
Dal punto di vista del contenuto invece la percentuale è sempre del 100%, necessariamente del resto ... perché altrimenti sul pulsante di scatto non pigio proprio perché so a priori che una singola immagine mi costa da 0,7 a 1 euro ... a seconda della pellicola!

sei praticamente un dio...

avatarjunior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 13:44

come detto sopra non c'è una risposta precisa o specifica... ne aggiungo il motivo: la fotografia non è una scienza (anche se su di essa si basa) ma una forma di comunicazione ad/ed arte.

in generale - come ovvio supporlo - dipende dal genere.
Leggevo recentemente un libro su fotoreporter di guerra del secolo scorso ... ebbene, lì non credo che possano valere concetti letti in questo thread. Li si prende la macchina e si scatta.
A livello comunicativo tutto è buono... poi ovviamente si deve comporre una storia e organizzare il risultato ma... c'è poco da andare per il sottile.

ciao








avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2016 ore 13:50

Semplicemente il thred non ha risposta


No ma infatti non ha una risposta, ne ha tante (altrimenti o risultava noioso, o scattava il flame per imporre quale fosse quella giusta). Cambia il contesto fotografico, l'esperienza, il mezzo, il fine, il giudizio soggettivo, quello oggettivo, la tolleranza, l'attitudine del momento.

Leggendo sull'argomento, in passato, mi sono posto parecchie domande e ho fatto degli esperimenti su me stesso.
Ho provato ad andare in giro e scattare a raffica anche quando non ce n'era bisogno, buttato via tutto. Ma proprio tutto, la cosa mi deconcentrava.
Ho provato ad forzarmi a scattare solo quando ero abbastanza convinto, i risultati sono stati migliori, ho portato a casa qualche scatto, ma ben lontano anche solo da un decimo del totale.
Ho poi riprovato a scattare ad istinto: non a casaccio, ma concentrato ed ispirato: i risultati sono stati i migliori, ho portato a casa quasi tutto (salvo che le raffichette da tre scatti spesso non me le faccio mancare, per poi ripulire il tutto, ma quelle le conto come uno scatto). Di veramente valido sempre numeri bassi, ma lì interviene l'esperienza ancora limitata.

L'ispirazione non sempre arriva, ma bisogna cercarla. Quando arriva, però, la riconosco subito: mi sono visto in una vetrina mentre facevo uno scatto street: sorridevo. Lo scatto non era eccelso, ma ci ero vicino, e mi stavo divertendo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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