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Sregolare il fuoco a mano e poi ri-focheggiare in automatico negli shooting


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avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2016 ore 10:26

Ho già sentito la teoria secondo cui usando il pulsante AF-ON si avrebbero migliori risultati.
Esistono pagine intere sull'argomento su forum in inglese.

Da quello che avete scritto fin qui però non mi pare di individuare una ipotesi ragionevole sul perché dovrebbe essere preferibile. Se funziona, non mi è chiaro il perché.

L'unica ipotesi che mi viene a mente è che il pulsante af-on a differenza di quello di scatto effettuerebbe comunque la misura. Mi pare assai poco probabile.

Bisognerebbe capire meglio se davvero esiste un intervallo attorno al fuoco perfetto in cui l'attuatore non parte. Perché dovrebbe esistere?

Me lo aspetterei più ragionevolmente in modalità Ai servo, dove avrebbe lo scopo di controllare-evitare un prolungato andirivieni.

Ed invece, e qui introduco un elemento di riflessione in più, è nota una terza ipotesi secondo la quale in caso di fuoco critico con ultraluminosi sarebbe molto preferibile usare l'ai servo. Parrebbe opposta alla teoria dell'intervallo morto il quale sembrerebbe ben più necessario nel fuoco continuo. Questa ipotesi però sarebbe convergente con quella di Dario : la maf continua è attiva sempre anche per spostamenti del fuoco minimi.

Se c'è un problema di intervallo morto, i due af one shot e continuo potrebbero avere due sistemi diversi di gestione...

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2016 ore 10:43

Quello che ho notato io con i superluminosi non è che l'af non parta se il fuoco è vicinissimo a dove si trova già, usando il pulsante di scatto a metà.

Ho fatto prove con la 5d2 e ho verificato che, con macchina su treppiede e mira ottica fissa quindi con soggetto nella medesima posizione, l'autofocus parte sempre! Questa osservazione farebbe escludere l'ipotesi dell'intervallo morto.

Semmai il problema che si presenta - se la mia osservazione è corretta - è che, ad ogni ripetizione della misura, il fuoco sbanda da una parte all'altra rispetto alla posizione ideale ottenuta con il fuoco in live view, lo fa alternativamente, e l'errore è sistematicamente sensibilmente maggiore rispetto a quello che si ottiene prefocheggiando a mano alla minima distanza o ad infinito.

Sono certo di quello che ho scritto, ma non ho ipotesi sul perché dovrebbe verificarsi.

Esiste su una pagina di dpreview un commento in cui si descrive il possibile funzionamento dell'algoritmo dell'af a seconda della posizione iniziale della ghiera del fuoco con una metafora del golf. Sembra molto attendibile.

Se non la trovate provo a cercarla io...

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2016 ore 10:46

confermo quanto dice Dario
confermo anche che per applicazioni critiche AI Servo è meglio (io lo uso quasi sempre)

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2016 ore 14:02

Povermac

Io credo che l'ai servo possa essere migliore dell'one shot proprio per la gestione dell'intervallo attorno al fuoco perfetto. Secondo me è diversa tra i due tipi di AF.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2016 ore 17:47

Posso solo riportare la mia esperienza.
In un primo momento ho effettuato la microtaratura dell'AF di un 400 mm utilizzando one shot e starando il fuoco prima di ogni scatto, ma il risultato non mi ha soddisfatto. Poi ho effettuato la microtaratura utilizzando AIServo e il risultato è stato perfetto.
Da ciò ho dedotto che la modalità one shot sia un po' meno precisa.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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