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jpg con ff







avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 11:01

esiste sempre la possibilità di scattare in raw+jpg. E siccome il jpg occupa poco spazio, non vedo perché si debba fare una scelta talebana ed utilizzare solo uno dei due formati in fase di ripresa. Averli entrambi consente di utilizzare direttamente i jpg se va bene com'è, oppure di fare tutte le modifiche del caso in camera chiara.

avatarjunior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 11:02

Ivan.pirina ,infatti, volevo sapere appunto come sono i jpg

avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 11:02

Durante un corso base di fotografia, il relatore, a proposito della diatriba jpeg vs raw condensò il suo pensiero più meno così:
- i novizi scattano in jpeg probabilmente perchè neanche sanno dell'estistenza del raw
- i professionisti scattano in raw per preservarsi ampi margini di intervento in postproduzione
- il fotografo, quello bravo per davvero, scatta in jpeg dopo aver settato a puntino la propria fotocamera affinchè gli fornisca una foto esattamente come l'ha immaginata...

Io, che non sono nè carne nè pesce, scatto in jpeg+raw MrGreen

avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 11:15

@ianfelix appoggio il tuo relatore.
Sapendo come van le cose, si può anche cambiare strada, prima o dopo del previsto.

Nei primi due anni di DSLR, dopo un po' di compattina che faceva solo JPG, ho riempito l'Hard disk di RAW e speso un sacco di tempo ad affinare le tecniche di sviluppo digitale. Ho scoperto un sacco di cose interessanti e mi son fatto una cultura di base.
Ora mi sono stancato, non mi interessa più la perfezione millimetrica, ma solo l'impatto finale. Faccio RAW solo quando la luce e scarsa, e cerco invece di esporre correttamente da subito. Quando arrivo a casa ho il risultato in pochi minuti e posso dedicare il tempo risparmiato ad altro.
Rinuncio ad un po' di qualità dell'immagine in cambio di qualità della vita.

avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 11:22

il fotografo, quello bravo per davvero, scatta in jpeg dopo aver settato a puntino la propria fotocamera affinchè gli fornisca una foto esattamente come l'ha immaginata...

Io non mi ritengo un bravo fotografo, anche perché il bravo fotografo non è quello che riesce a fare una foto tecnicamente perfetta bensì quello che con le sue fotografie riesce a trasmettere qualcosa.
Detto questo, se la fotocamera lo consente sono d'accordo anch'io nel fare tutte le regolazioni al momento dello scatto per non avere poi sorprese in post-produzione.
Qualcuno dirà che comunque con i file raw è possibile correggere eventuali errori di impostazione, però ci sono situazioni dove se non si interviene al momento dello scatto poi diventa veramente arduo correggere in post-produzione.
Ad esempio chi si dedica al ritratto sa benissimo che fotografare sotto le fronde degli alberi fa venire la pelle di colore giallo verde a causa del riflesso delle foglie e l'unico rimedio non è il file raw quanto la luce del flash che opportunamente regolata come potenza possa togliere il colore verde al viso e lasciare sul resto della foto i colori naturali.
Ho voluto farlo notare per dire che anch'io la penso come quelli che le regolazioni le fanno al momento dello scatto. Che poi scattare in doppio formato raw+jpeg ci dia ulteriore sicurezza questo è normale.

user3834
avatar
inviato il 11 Luglio 2016 ore 11:22

Con le Sony c'è la possibilità di avere il Jpeg "Super fine" che è molto meno compresso e quindi con maggiore qualità, ma non è possibile sceglierlo scattando il Raw+Jpeg ad esempio.

avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 11:50

Io non sono molto convinto del fatto che convenga settare la macchina al momento, a meno di fare foto tutte eguali (tipo un evento sportivo) e avere già le idee molto chiare sui settaggi da applicare.
Non sono nemmeno d'accordo con il relatore del corso di ianfelix, e neppure con una cosa che ho letto nella pagina precedente, ovvero che il fotografo lo fa chi ha la testa e non la macchina. Senza nulla togliere alla creatività dei singoli va detto che i jpeg rispondono ai criteri degli ingegneri che hanno programmato le macchine, e non a quelli di chi le usa. Ai tempi della pellicola per avere buoni risultati bisognava sviluppare e stampare in proprio, a meno di avere un laboratorio di provato valore. Adesso bisogna fare la piega e passare un pò di tempo davanti al pc, sempre meglio che maneggiare sostanze chimiche al buio.

avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 11:50

La caratteristica che mi porta spesso a scegliere il RAW è la possibilità di tarare con accuratezza la risposta cromatica in post produzione. Un altro grosso vantaggio è la migliore qualità e flessibilità delle mascherature sia parziali che totali che permette di gestire con accuratezza ombre e luci delle immagini. Il Jpeg lo apprezzo per l'immediatezza. Il doppio formato Jpeg + Raw a volte non risolve il problema in quanto la tecnica di esposizione ottimale può essere differente in quanto trovo spesso conveniente esporre il Raw tendo ben presente l'elaborazione successiva.

In ogni modo con il tempo la qualità dell' elaborazione del Jpeg è andata migliorando e non sottovaluterei le fotocamere dotate del così detto "Sviluppo in Camera" che potrebbe rivelarsi l'uovo di colombo

avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 12:03

Senza nulla togliere alla creatività dei singoli va detto che i jpeg rispondono ai criteri degli ingegneri che hanno programmato le macchine, e non a quelli di chi le usa.

Ma chi te l'ha detto? Innanzitutto le fotocamere digitali non sono tutte uguali, così come ci sono quelle con cui fare tutte le regolazioni in modo semplice ed efficace e altre più ostiche.
Io ad esempio una volta scattata la foto è sufficiente che prema il tasto di regolazione del bianco per fare tutte le regolazioni fini sul bianco e allo stesso modo regolo anche tutto il resto, dalla saturazione al contrasto alle ombre le alte luci, etc. Tutto questo premendo soltanto due tasti cosa che oltre che semplice la trovo anche divertente. Però le reflex e le digitali in generale non sono tutte uguali ;-)

avatarjunior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 12:05

grazie a tutti per gli interventi, ma fra d610,eos 6d,A7II, eventualmente eos d5 usata o d750 usata, voi che mi consigliate per scatti pricipalmente in jpg? Visto che é una bella spesa per chi ha famiglia vorrei essere sicuro dell'acquisto.

avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 12:09

Innanzitutto le fotocamere digitali non sono tutte uguali

Non ne dubito. Uso due corpi di marche diverse e vedo che in fabbrica hanno lavorato diversamente. Una delle due macchine è Fuji. Dei suoi jpeg qui tutti parlano molto bene, io però non condivido questo parere.
Se ho capito bene tu scatti in jpeg e poi lo correggi direttamente "on camera". E' così?

avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 13:35

Più o meno funziona così: l'ultima foto scattata resta presente nel buffer di memoria conservando tutte le caratteristiche di un file raw anche se non lo è. Quindi premendo il tasto WB mi appare la foto sul display con tutti gli strumenti del bilanciamento del bianco e di conseguenza posso vedere in tempo reale le correzioni sulla foto scattata. La stessa cosa si può fare per tutte le altre correzioni. Dalle ombre al contrasto, la saturazione dei colori, etc. A questo punto posso vedere gli effetti delle correzioni sulla foto ma la foto non subisce alcuna modifica perché gli effetti verranno applicati soltanto sulle foto successive. In pratica è come aprire un file raw con un software di post-produzione con la differenza che anziché modificare la foto si modificano i parametri della fotocamera e le modifiche restano tali anche se spengo la fotocamera.

avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 13:53

Grazie, ho capito come funziona il sistema ma non ne comprendo l'utilità. Semplificando al massimo si tratta di sviluppare il raw direttamente dalla macchina. A quel punto non conviene farlo a casa con un monitor grande?

avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 14:14

Anch'io fatico a capirne il senso... Il vantaggio del Jpeg è l'immediata "spendibilità" del file....

avatarsenior
inviato il 11 Luglio 2016 ore 14:26

Innanzitutto una volta fatta la regolazione tutte le foto successive beneficeranno di quelle regolazioni, poi i colori che vedo al momento dello scatto posso averli esattamente come li sto osservando. Quando arrivo a casa davanti al computer come faccio a ricordare i colori che ho visto?
Detto questo quello che faccio è più difficile da descrivere che da mettere in pratica

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