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Cambiare la Prospettiva







avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2016 ore 18:45

Su youtube, ci sono dei tutorials che mostrano come sia possibile trasformare donne molto obese in donne longilinee, con una serie di passaggi in Photoshop. E poi anche pitture celebri riprodotte fedelmente da ZERO, sempre con Phs.
Stravolgere la prospettiva via software, su una immagine bidimensionale, a tutti gli effetti diventa un lavoro grafico, e non più fotografico.
Quello che a lavoro ultimato può definirsi fotografico, è soltanto l'effetto realistico sensoriale.

Vorrei mostrarvi una pittura di Gerhard Richter (olio su tela, quindi niente Photoshop) che dimostra quanto sia emulabile la fotografia con i pennelli.

www.google.it/search?q=richter+pittore&biw=1366&bih=609&source=lnms&tb

Photoshop, nell'era moderna, non è altro che la vecchia tavolozza comprensiva di strumenti coloranti trasposta all'interno di un computer, ne più ne meno. Basta soltanto averne l'inclinazione e la voglia, di usarlo e sfruttarlo fino all'osso.

Esempio musicale: l'assolo di questa canzone è suonato con la chitarra, filtrata con un sintetizzatore (da 1'e 28" in poi):


avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2016 ore 18:48

da Treccani:
prospettiva Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l'effetto della terza dimensione su una superficie bidimensionale.

Quando la prospettiva viene distorta, cambia.
Quello che in una fotografia non si può cambiare è il punto di ripresa. E' quello che, se modificato, ti farebbe vedere quel che c'è dietro il portone.
Cambiare la prospettiva, quindi, significa accentuare o ridurre l'effetto tridimensionale che in un'immagine bidimensionale è dato dalle linee cadenti.

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2016 ore 18:49

Esatto, quello non si può cambiare, il punto di ripresa.

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2016 ore 18:50

allora? nessuno si sbilancia a dire quale delle 2 immagini con la signora seduta è l'originale?

avatarjunior
inviato il 13 Maggio 2016 ore 19:00

L'originale è la seconda, però baro perché mi baso anche sul ritaglio e raddrizzamento Sorriso
A pensarci bene credo che non sia stata cambiata la propsettiva con gli appositi comandi, quasi certamente è stata introdotta una deformazione a forma di trapezio con base maggiore a sinistra, poi scalata.

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2016 ore 19:02

altri pareri?

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2016 ore 19:56

Sembrerebbe la seconda.
La prima mi sembra corretta dopo, per attenuare l'effetto caricatura del bicchiere.
Oppure potrebbe essere la prima, scattata con una lente con rapporto riproduzione più basso.
E' molto strano, nel primo fotogramma il menù sembra innaturalmente allungarsi e inclinarsi...

user76622
avatar
inviato il 13 Maggio 2016 ore 20:34

da Treccani:
prospettiva Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l'effetto della terza dimensione su una superficie bidimensionale.


Alessandro ha ragione e cio che cambia è il punto di ripresa, non la prospettiva. A me sembrano due cose un po' inscindibili non so perchè, e invece non è affatto così.

Io dico che la prima foto è reale, perchè la mano della ragazza nella seconda ha qualcosa che non mi convince, anche se la seconda immagine potrebbe essere la reale perchè sembra più definita. Buh, per me impossibile dirlo con certezza.

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2016 ore 20:41

originale: www.phototutorial.net/wp-content/uploads/ritratti-fotografici.jpg

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2016 ore 20:49

esatto!
La prima è stata bilanciata in PP ;-)

Altrimenti sarebbe rimasta la caricatura del bicchiere che metteva in secondo piano e grottescamente la modella.

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2016 ore 20:53

Comunque, quel fotogramma è stato semplicemente stretch-ato:
è stato 'bilanciato' (se così si può dire) dilatandolo:
la distanza tra il tavolino e la sedia retrostanti, infatti è maggiorata.

user46920
avatar
inviato il 13 Maggio 2016 ore 22:35

Alessandro:
Quando la prospettiva viene distorta, cambia.

questo e preso dalla Treccani o è tuo?
occhio a non confondersi coi disegni e la pittura e le varie tipologie di prospettiva ... quà si parla di fotografia ;-)

raga, se interessano ...

- www.spm.it/cfm/corso15.htm
- www.fotocomefare.com/composizione-fotografica-prospettiva/

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 6:21

Alessandro:" Quando la prospettiva viene distorta, cambia.
questo è preso dalla Treccani o è tuo

È mia, e mi riferisco all'intervento distorsivo che può essere operato sullo scatto già realizzato.

occhio a non confondersi coi disegni e la pittura e le varie tipologie di prospettiva ...

Che distinzione fai tra disegno, pittura e fotografia?

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 10:53

Credo che il discorso "prospettiva", riferito in ogni caso ad un'immagine bidimensionale, sia comunque legato alle medesime regole che caratterizzano il disegno prospettico secondo i dettami della "geometria descrittiva"; ovvero, quello che noi vediamo su un piano a due dimensioni è pur sempre una "rappresentazione" prospettica della visione tridimensionale. Quindi, per un'immagine bidimensionale (fotografia compresa) parlerei piuttosto di "resa prospettica", perché in effetti è sempre modificabile rispetto alla "prospettiva" intesa come aspetto della visione (e come tale non manipolabile). Credo perciò che le distorsioni operabili con Photoshop siano per certi versi equivalenti a modificare la resa prospettica di un disegno dove, entro certi limiti, possiamo cambiare arbitrariamente i punti di fuga pur mantenendo invariato il punto di vista ed ottenere rese differenti. Anche in questo caso si tratta di distorsioni, ma le regole del disegno sono effettivamente studiate sulla base di Leggi ottiche; perciò quel "per certi versi" che ho utilizzato prima significa che rimane da vedere se lo strumento "prospettiva" di Photoshop agisca anch'esso in base a tali regole o solamente in maniera "empirica".

user46920
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 11:13

Che distinzione fai tra disegno, pittura e fotografia?


La fotografia ha una sola prospettiva che è quella del punto di ripresa, ovvero il punto di vista ottico, mentre nel disegno ci sono vari esempi di prospettive o pseudo-prospettive possibili che sono impossibili in fotografia, quindi il disegno o la pittura (ugualmente) ha più prospettive e volendo anche nella stessa rappresentazione.

Se si prendono le definizioni che riguardano solo il disegno e la pittura, che io ho chiamato anche "cartoni animati" e a cui spesso mi riferisco tanto per dire "invenzioni da capo a piedi" , poi è logico trovare eventuali discordanze con la realtà fotografica ed alimentare la confusione.

In fotografia, la prospettiva ha in sé ed è a tutti gli effetti il punto di vista stesso dell'obiettivo, e non la sua proiezione sull'immagine (o sul disegno, per quanto riguarda il diegno), perché cambiando il punto di vista (e sto parlando appunto della fotografia) cambia pure la prospettiva.
Ovvero: il pdr, il pov e la prospettiva, sono la stessa cosa (in fotografia) e fanno riferimento allo stesso riferimento, o punto nello spazio.

Quello che si può fare poi (in post o in stampa), è solo distorcere delle immagini per far eventualmente credere all'occhio che ... ma non si può più vedere realmente cosa ci sia dietro ad un muro, ad un palo o a qualche grado a destra di una porta (ad esempio), quindi non si può più cambiare prospettiva, pdr o pov !!! ... e questa è la realtà indiscutibile .

Se poi ci barrichiamo mentalmente dietro a dei termini incongruenti [venduti anche a caro prezzo o spacciati gratuitamente, ma comunque mescolati e rimescolati per fare la giusta confusione .. perché poi nella confusione e col gioco delle tre carte, qualche "pollo" ci cade sempre] , allora non si è onesti con sé stessi e quindi nemmeno con gli altri.

Per cui, una volta che è stata scattata la fotografia, la prospettiva non può più essere cambiata, neanche di poco (e sfido a chi lo afferma, a farmi vedere dei particolari di oggetti o soggetti reali, nascosti da un palo della luce - ad esempio) e non c'è modo di cambiarla nemmeno con qualsiasi software grafico o quant'altro, tantomeno con degli ingranditori da stampa.



Poi, preso atto di questo semplice fatto, o se vogliamo di questa realtà fondamentale imprescindibile, è molto più semplice capire le verie differenze tra la fotografia ed il disegno, e quindi anche tra una certa "fotografia", distorta, anamorfica ed irreale (a volte perfino, o spesso, costruita/ricostruita - che poi potrebbe non avere nemmeno più nulla a ché vedere con la fotografia ed essere molto più affine col disegno e la pittura), da una fotografia, realistica, il più verosimile possibile con la realtà, addirittura documentaria e sicuramente coerente con sé stessa: il disegno della Luce, tramite l'ottica (... e non il disegno del possessore di macchina fotografica, tramite un programma di grafica e disegno).



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