| inviato il 28 Aprile 2016 ore 16:18
“ questi sono esempi abbastanza recenti in cui il fotografo ha inserito dei difetti tecnici per far parlare la foto. „ Il problema, in questo genere di foto è proprio l'eventuale intenzionalità del fotografo nell'inserire "difetti" reali o presunti; intenzionalità che nel secondo caso che hai linkato è ben più probabile che non nel primo, dove la situazione credo proprio che non avrebbe permesso altro. Quando l'autore introduce intenzionalmente queste sbavature tecniche in foto che, comunque, possiamo far rientrare nel reportage, è difficile dire se aggiungano o tolgano qualcosa; servirebbe poterle confrontare con uno scatto identico, ma "pulito". Nel caso del bimbo sulla spiaggia, francamente l'immagine in sé non mi pare migliorata dalle linee storte e dalla vignettatura; ok, magari è meglio vedere dritto il bimbo piuttosto che l'orizzonte, ma non mi pare che qui i difetti siano dovuti alle criticità della situazione; oltre tutto è una scena che mi dice molto poco e piuttosto che ritrarla a quel modo non l'avrei nemmeno considerata (poi, magari, è comunque inserita in un racconto più ampio, che non conosco e di cui perciò non posso dire nulla). Se dovessi confrontare le due situazioni, direi che la foto con cui è iniziata la discussione è la vera immagine di reportage, con tutte le limitazioni che la situazione imponeva, che sono state gestite al meglio dall'autore e che rendono quell'immagine di maggior impatto emotivo; la seconda mi sembra piuttosto il frutto della volontà da parte dell'autore di "simulare" una situazione in qualche modo più "drammatica" e tipica di un'idea preconcetta di reportage. (Insomma, penso si sia capito che la foto col bimbo non mi piace , in parte proprio per quei difetti inseriti "ad arte") |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 16:22
A proposito dell'immagine col cavallo, personalmente non parlerei di difetti tecnici; qui il mosso è l'elemento di "ricerca" che caratterizza tutrta la foto. Può piacere o meno, ma questo è un altro discorso |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 16:28
caro MarcoLR penso che quella foto che hai linkato vada fatta e basta e come viene viene , il frangente potrebbe non ripetersi ed alla fine, in quel genere di foto, è il frangente che si apprezza. In altri generi di foto senza qualità tecnica , nel senso che comunemente si da a questa espressione, la butti la foto. In mezzo tutto un ventaglio di possibilità. Perisoloso generalizzare. |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 16:39
Dico la mia anche se non sono un fotografo, ma un semplice fotoamatore. Devo fare alcune distinzioni, la prima riguarda il fotografo, credo che debba conoscere bene la tecnica e saperla usare per poter andare al di là della semplice tecnica e fare anche "foto sbagliate" ma con cognizione..ad esempio Daido Moriyama che ha fatto serie di fotografie tutte "errate" apposta. La seconda distinzione dipende dalla tipologia di fotografia che viene fatta e con quale obiettivo...pensiamo ad esempio alle foto del periodo concettuale di Luigi Ghirri, dove alcune foto possono sembrare fatte male ma in realtà c'era la ricerca di una ambientazione e di un concetto che andasse oltre la foto. Altra cosa ancora se una foto è per una pubblicità, fatta in studio con un obiettivo specifico, mettere al centro il prodotto in vendita, credo che la tecnica sia importante. Esempio di importanza della tecnica è quella di Gregory Crewdson dove le foto sono veri e propri set cinematografici www.gregorycrewdsonmovie.com/ Se invece si tratta di un reportage di cronaca, o altro gli errori ci possono essere ma non per questo la foto è da considerarsi sbagliata. In questo senso mi viene in mente il libro Leggermente fuori fuoco-Slightly out of focus - Robert Capa. Dove racconta per scatti lo sbarco di normandia e la sua partecipazione alla guerra e dove molti scatti sono fuori fuoco e tecnicamente sbagliati, ma ugualmente "belli" e espressivi Se la fotografia fosse solo tecnica o comunque se questa fosse la parte preponderante, sarebbe un semplice tecnicismo, un inseguire solo l'hardware adatto a fare quella singola foto. Io voglio imparare la tecnica (che ancora non padroneggio) per poi essere libero di trasgredire sapendo quel che faccio. Come ha detto gardin in una intervista "la singola foto venuta bene può essere anche culo" ;) |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 16:51
@Beckerwins “ "La parola "Tecnica" puó voler dire tutto e nulla. La foto contenuta nel Link fa della sua imperfezione il vero punto di forza, perché la rende piú "vera". Qualitá fondamentale in quel contesto. Onore all'autore che ha dimostrato una grande intelligenza e gusto nella scelta di inviare proprio quella foto. Ci sono altri contesti dove le immagini e la tecnica utilizzata vengono valutate in maniera diversa. ;-)" „ Completamente d'accordo. @ Davidthegray “ "Oggi ho letto questo articolo (su cui molti di noi dovremmo meditare!). Quando parla della moda di rendere artificialmente "vintage" le foto per dar loro un tono più documentaristico, mi sa che tocca la stessa corda." „ Letto l'articolo e l'ho trovato molto interessante: grazie per il link! |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 16:53
“ Perisoloso generalizzare. ? „ Ed invece non trovo pericoloso generalizzare, e forse ho pure generalizzato di proposito in quanto ogni genere potrebbe prevedere delle visioni "non perfette" del mezzo tecnico o errori grossolani nell'inquadratura. |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 16:54
si certo ma ogni tanto una foto che non ha questi errori o imperfezioni ci potrà pure stare no? |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 16:56
“ non ho capito quali sono i difetti tecnici. oltretutto, mano fermissima. „ in quella foto si vedono benissimo i limiti di una fotocamera "non all'avanguardia tecnica". |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 17:29
La foto bella è quella che trasmette un'emozione e questa la trasmette, eccome. È la conferma che non è l'ultimo ritrovato Super tecnologico che rende il fotografo bravo. |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 17:34
“ in quella foto si vedono benissimo i limiti di una fotocamera "non all'avanguardia tecnica". „ Beh, però se il limite è una questione "oggettiva" del mezzo tecnico, non può essere considerato come vincolante rispetto al giudizio sulla produzione di chi lo utilizza; quello è lo strumento che ti ritrovi in mano in quel momento: se riesci comunque ad utilizzarlo al meglio delle "sue" possibilità, tanto di cappello. |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 17:35
per "non generalizzare" intendo un sacco di cose, per esempio questa : " non è l'ultimo ritrovato Super tecnologico che rende il fotografo bravo" è certamente vero ma da questa considerazione vera non scaturisce "le macchine datate fanno il fotografo bravo" oppure "le foto imperfette trasmettono sicuramente di più di quelle perfette" , più o meno queste cose qui sono quelle che poi vanno sul pericoloso |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 17:36
“ " non ho capito quali sono i difetti tecnici. oltretutto, mano fermissima." in quella foto si vedono benissimo i limiti di una fotocamera "non all'avanguardia tecnica". „ quindi tra 10 anni tutte le foto di oggi presenteranno difetti tecnici? O hai una macchina all'avanguardia oppure nelle tue foto ci sono difetti tecnici?  la tecnica è cosa che fa parte di chi la attua, forse intendevi che ha scattato con una fotocamera che non è all'ultimo grido di tecnologia , ma la tecnica non centra nulla. La tecnica se la sai la attui anche con questa.
 non credo si possa dire che la foto in questione abbia difetti tecnici (non degni di nota). porta con se dei limiti tecnologici piuttosto, ma non esiste una sola fotografia al mondo che non ne abbia. |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 17:49
Mi intrometto, anche se certamente c'è gente molto più qualificata di me per discutere di queste questioni... Personalmente considero la fotografia uno strumento utile a fissare per l'eternità un'emozione. Se un'immagine non trasmette qualcosa, io non la considero una fotografia (anche se tecnicamente lo è...), a prescindere dalla qualità tecnica. Pertanto ben vengano queste fotografie imperfette ma così cariche di patos da farti sentire lì, al posto del fotografo. Poi per carità, ci sono degli ambiti in cui la qualità tecnica e tecnologica ci vogliono per valorizzare correttamente la fotografia, vedi la fotografia naturalistica, lo still-life, il nudo artistico, il ritratto (anche se in misura minore)...ma nel reportage ciò che conta è altro. Io non starei qui a chiedermi se la fotografia in questione sarebbe stata migliore priva di grana e mosso...sicuramente sarebbe stata diversa e con i "se" e con i "ma" non si finisce da nessuna parte. La fotografia di Richardson è perfetta così, e basta. Buona luce a tutti |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 18:05
quello che trasmette il patos NON è l'imperfezione della foto ma l'immagine che sta sulla foto stessa, per cui certamente se quella foto il bravissimo fotografo avesse potuto farla perfetta l'avrebbe sicuramente fatta perfetta. Ma proprio perchè è molto bravo e capendo al volo l'eccezionalità di quella immagine ha scattato d'istinto senza curarsi se sarebbe venuta bene tecnicamente o no. Mille volte meglio quel documento pieno di patos , ma ce ne sono migliaia di altri simili, che nessun documento. Certi momenti durano veramente un microsecondo e non si ripetono più quindi bisogna scattare ed in certe circostanze non c'è mai il tempo di settare perfettamente l'attrezzatura o la foto la perdi per sempre. Alla fine una foto fatta così può dare la sensazione, più di una perfetta , del casino che c'era in quel momento ma non è mai intenzionale anche se è piuttosto normale che certe foto vengano così. |
| inviato il 28 Aprile 2016 ore 18:24
Chiaramente non è "l'imperfezione" dell'immagine a conferire il patos alla fotografia (anche se effettivamente ha un suo perché in questo caso). La questione è che, proprio come dici tu Peppe, certe foto vengono così, e io aggiungo che vanno bene così e non ha senso discuterci più di tanto sopra. Potevano in qualche modo essere migliori? Forse. Perfette? sicuramente mai. Pertanto vanno bene così. Non baratterei mai la qualità tecnica con l'emozione. Se poi ci sono entrambe ben venga, ma quello che conta è l'emozione. Senza quella per me si parla di immagini, non di fotografie (anche se è un'utilizzo inappropriato del termine). |
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