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c'e' molta "tendenza"


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avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 14:23

Concordo con Jackito. E poi chi decide l'identità dei cosiddetti "illuminati"?

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 14:24

Credo anch'io che _zentropa abbia un caratteraccio MrGreen

Sono "Grandi Viaggi Fotografici"... workshop organizzati su lunghe gittate MrGreen
Mi piacerebbe poterne fare uno altro che!
Eeeek!!!
Pensiero libero trasversale sull'argomento : come avrete notato tutti la globalizzazione dell'umanità (di pari passo con le merci) è ormai un dato di fatto!
La mutazione antropologica del bel paese negli ultimi diciamo 20 anni è stata incredibile ed è in continuo divenire. Negli anni novanta andavo a Londra e rimanevo sempre estasiato dalla moltitudine di umanità e di razza che divide lo spazio urbano di una metropoli!
Oggi anche in Italia per fotografare un volto con le sembianze asiatiche in generale, Coreane piuttosto che Birmane o Cambogiane non serve più fare migliaia di chilometri. Basta entrare nel nuovo negozio di "elettronica da consumo" sotto casa! O fare una passeggiata nel centro storico!
L'ambientazione è diversa ma non molto poi, perché i modi di vivere, le tradizioni, i colori ecc. sono portati appresso, sono l'identità di un popolo che mai si disperde nel lungo tragitto!

La differenze sono due:

- il fotografo che sborsa parecchi soldi e viaggia (beato lui sempre e comunque... sia chiaro!) arrivato in questi posti acquisisce la sfrontatezza e il coraggio che a domicilio od in contesti urbani quotidiani e tradizionali spesso gli manca!

- il soggetto che a domicilio si presta favorevolmente ad essere immortalato (si pensi ai pescatori del lago che fanno la danza sulle barche tradizionali posando per i fotografi...) magari dietro esborso di denaro o che comunque mantiene la fierezza del suo modo di vivere nel suo mondo, "trapassato" in un'ambiente urbano europeo diventa un potenziale clandestino che teme il fotografo, che è motivo di sospetto!

Provate a fare un giro in Via Prè a Genova con una bella reflex in mano e mettetevi a fotografare ogni tizio che vi si para davanti, quanto tempo pensate di sopravvivere incolumi?

C'è un modo per ritrarre a domicilio o quasi senza fare migliaia di chilometri ma ci vuole il coraggio, la costanza, la fortuna anche, la pazienza e la voglia di cercare un contatto umano con le persone!
Ci sono ... sono intorno a noi!

Come detto un viaggio fotografico lo vorrei fare e lo farei se potessi... ma non vorrei mai si trasformasse in un evento eccezionale, quanto ormai l'eccezione è diventata la regola, è davanti a nostri occhi e non riusciamo a vederla!

Ne che si rivelasse come una sorta di viaggio del sesso (scusate il parallelo ... mi spiego meglio) ossia vado, mi immergo nelle loro vite, penetro nelle loro case perché ho faticato, pagato e viaggiato e lo pretendo!!

Per poi tornare a casa con un centinaio di foto "ricordo", incontrare il bambino vietnamita sullo zerbino del negozio di cianfrusalie a cento metri da casa e ignorarlo se non temerlo ...

g.

user5164
avatar
inviato il 17 Marzo 2016 ore 14:36

Provate a fare un giro in Via Prè a Genova con una bella reflex in mano e mettetevi a fotografare ogni tizio che vi si para davanti, quanto tempo pensate di sopravvivere incolumi?
hahaha vera avventura altro che andare in africa a fotografare i leoni!MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 14:46

Per la prima volta sono completamente d'accordo con quanto scritto da zentropa.

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 14:47

Propongo il comitato anti "Val d'Orcia" Cool

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 14:51

Mi sa che sono andato un po over topicMrGreen

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 15:52

Maxphotoparker, parlando di musica, pensa all'ascolto che hanno i brani in 5/4 con studio sui sesti di tono. MrGreen Proponi inediti in locali in cui tutti vogliono ascoltare cover...
Insomma, la maggior parte della gente che fotografa andando in posti + o - esotici tende a replicare (se riesce) le stesse immagini che ha visto in brochure.
il replace è la scimmia imitante che c'è in noi, quella innata che si usa da bambini.
Tu dici che occorrerebbe crescere. eh...

avatarjunior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:32

Credo che sia molto di tendenza non essere di tendenza.

L'anticonformismo è una moda.

Lo diceva anche Wolfe a proposito dei rivoluzionari da salotto.

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:40

il replace è la scimmia imitante che c'è in noi, quella innata che si usa da bambini


Sante parole

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:54

questo fà capolino con il discorso delle foto inuitili,come possiamo pretendere che la "fotgrafia" si evolva nel modo in cui tutti auspichiamo,il problema è che poi queste foto vengono prese come esempi da imitare,per fortuna poi nei musei,alle mostre e nell'editoria che conta questo grottesco fenomeno non si vede.Dico sempre ai miei studenti:"vuoi fare una foto del duomo di milano?delle 5 terre? di un'acquila reale? del myanmar? dun tramonto romano?è una foto inutile,c'è già in giro di tutto di più,scattala per il tuo piacere personale".Se dovessi giuocare a calcio,non mi metterei il dito in bocca ad ogni goal imitando totti....se dovessi disegnare una casa non mi metterei a copiare aalto...

user26730
avatar
inviato il 17 Marzo 2016 ore 17:09

Ooo,
Il tuo esempio di proporre inediti in un locale dove vogliono ascoltare delle cover e' perfetto! È proprio quello che volevo intendere. Però al contrario. Cioè, non mi sembra di aver letto da nessuna parte nel regolamento di Juza che qui si predilige il "riprodurre" foto già postate da altri più capaci di noi!! Come non c'è scritto che sia vietato, per carità! Ribadisco il fatto che (e qui replicò anche a MicheleCT) che quando vedi almeno dieci foto ( di dieci fotografi diversi) dei pescatori della Birmania con le loro strane ceste fatte di bambù e le vedi tutte fatte con la medesima prospettiva (ciò inquadrando il pescatore attraverso la cesta come fosse una cornice) mi viene un po' da sorridere bonariamente. Io guardo moltissimi siti di fotografia e sfoglio migliaia di foto. Tante di queste mi piacciono così tanto che mi rode tantissimo non averle fatte io o non aver avuto io quel l'idea. Ma non per questo le "scimmiotto" come fanno i bambini. Ho usato la parola "scimmiottare" per rifarmi al termine che hai usato tu e Ooo e non per offendere nessuno. Il bambino che è dentro di me èvivo e vegeto e mi porta ad essere ancora curioso, a ricercare e a sperimentare ancora oggi a 46 anni. Poi magari, pur facendo fotografia dal 1987, faccio ancora foto che non piacciono a nessuno e di scarso livello, però almeno ci provo a cercare la mia identità fotografica e non riproduco immagini già viste e riviste solo perché qualcuno ha piacere di "ascoltare una cover" o per un pugno di "like".
È un po' come quello che si vede nei campi da calcetto serali e nelle sale da biliardo. C'è un mare di gente che a 50 anni, con il pancione, ancora gioca a calcetto pur non essendo mai stato bravo. Non lo fa per ricevere il consenso di chi assiste alla partita. Lo fa per passione. Per il piacere di giocare come sa e come può al di là del rendimento è del risultato. Questo secondo me significa tenere in vita il bambino che è dentro di noi. Questo, a mio avviso, si chiama entusiasmo e passione per una cosa che amiamo. Al di là dei consensi e dei line e di chi vuole ascoltare le cover!
Max

avatarjunior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 19:03

Va bè ma vogliamo parlare di quando un "illuminato" dice la sua e tutti a dire: quoto,quotone,+1,+10,+100...ma è anche vero che gli "illuminati" molte volte innalzano lo spessore tecnico della discussione, insomma, va bene cosi! La psiche...

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 19:46

Pensa che io vorrei tanto andare in AltaiMrGreenMrGreenMrGreen

ma dato che è una meta non molto frequentata i prezzi sono assurdiConfusoConfusoConfuso

avatarjunior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 20:31

"Penso anche che fotografando cose-persone-posti che sono poco presenti nel web, si ha meno esempi e si ha meno la possibilita' di riprodurre (copiare) immagini gia' viste. Si ha dunque la possibilita' di esprimere di piu il proprio modo di vedere e di scattare. Avendo meno esempi si e' portati di piu a fare le cose a modo nostro e dunque a venire fuori come fotografi che oltre a saper usare la macchina sanno usare il cuore, l'anima e danno una vista PERSONALE del mondo che vanno a visitare."


Condivido quanto scrivi in pieno, al 100%.

C'è anche da dire che, particolarmente quando parliamo di luoghi e paesaggi, noi siamo persone e reagiamo emotivamente. Se vedo fotografie di un posto fantastico, magari mi viene voglia di andarci. E quando sei là, travolto e ammutolito nella bellezza della natura, allora scartare aprioristicamente tutte le inquadrature più o meno inflazionate e sintetizzare la tua personale visione (soggetto, composizione, luce, ora del giorno, etc) non è mica facile. Anche perchè il tempo a disposizione è quasi sempre poco, i soldi spesi non sono indifferenti, la conoscenza del posto quella che è, l'abilità di distaccarsi emotivamente da quanto ti si para davanti per dare spazio ad una più intima ricerca è un passo più facile a dirsi che a farsi. Se c'è interesse a migliorarsi però, questo è ciò andrebbe fatto o almeno tentato.

Tempo fa su Sky Arte ho seguito alcuni interventi di Toni Thorimbert e Davide Monteleone.
Sintetizzo, non letteralmente ma per come me li ricordo, due passaggi che ho trovato fulminanti.

Toni Thorimbert:
"Per scattare un ritratto, innanzitutto io devo essere disposto a prendere un aereo per Londra, incontrare Rupert Everett, avere solo pochissimi minuti a disposizione e non portare a casa la foto. Soprattutto devo essere disposto a non portare a casa la foto. Intendo che il ritratto è innanzitutto un incontro, e poi forse la foto. Non il viceversa "

Davide Monteleone:
"Quando siete lì, ricordatevi di vivere. Sedete su una panchina, mangiate, ascoltate. Non pensate solo a fotografare. Tutte queste cose che fate usciranno nelle vostre foto"
(e ancora ...)
" Di cartier-bresson c'è ne stato uno, non c'è alcun bisogno che voi ne facciate un altro. Trovate il vostro modo di raccontare una storia. Come si fa? Scegliete una storia che vi piace. Ma che vi piace TANTO. Se vi interessa veramente, se la conoscete o la conoscerete a fondo, allora verrà del tutto naturale raccontarla in modo vostro, originale."

Tuttora non riesco a smettere di rimuginarci, tanto mi sembrano profondi e veri.

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2016 ore 20:36

Ma per fotografare gli illuminati che bilanciamento del bianco usate?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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