| inviato il 20 Giugno 2012 ore 20:03
non ho mai avuto problemi con le reflex e obiettivi in bagaglio a mano (india, cina, sudafrica, nordafrica, ecc) mi sono sempre portato dietro fotocopia degli scontrini, non ho mai fatto la dichiarazione in dogana... al prossimo viaggio provo a farla cavalletto sempre attaccato esternamente allo zaino imbarcato in stiva (lo faccio però sempre ricoprire con la pellicola trasparente ...5-10 euro ben spesi!) |
| inviato il 21 Giugno 2012 ore 18:43
Per l'attrezzatura la dichiarazione di esportazione temporanea del materiale fotografico (che puoi scaricare dal web) timbrata dall'ufficio della dogana all'aeroporto di partenza dall'italia è assolutamente sufficiente per rientrare senza nessun problema doganale e chiaramente senza dovere pagare dazi e IVA dopo un eventiuale controllo. A me è capitato più volte che mi fermassaro in rientro, ho mostrato il foglio timbrato e nessuno mi mai fatto nessuna obiezione, questo mi è successo rientrando su diversi aeroporti in italia. Poi se qualcuno ti chiede dove l'hai comprata in italia, in quella circostanza è assolutamente un abuso. la prova di acquisto la potrebbero chiedere anche in un controllo ad un posto di blocco per strada, e in questo caso dovresti dimostrare l'origine non fraudolenta del materiale, ma non contestualmente alla verifica, avresti un determinato tempo entro il quale dimostrare la non fraudolenza dell'acquisto, altrimenti dovresti girare con tutti gli scontrini di quello che porti con te anche per andare in ufficio, cellulare, orologio, pc ..... Per il cavalletto io lo imbarco in stiva sempre, mi è capitato una sola volta di portarlo come bagaglio a mano per via del peso della valigia e me lo hanno fatto passare, era la british. a rigore di logica però la contestazione del cavalletto dovrebbero farla al controllo sicurezza, per cui la rayan non dovrebbe entrare nel merito di cosa c'è nel bagaglio a mano se questo ha superato i controlli di sicurezza dell'aeroporto, mica ti fanno aprire la valigia, loro dovrebbero solo verificare dimensione e peso. |
| inviato il 22 Giugno 2012 ore 8:50
Aggiungo la mia... Chi mi ha preceduto non ha riscontrato problemi con la reflex. A me è successo questo. Aeroporto di East Midlands reflex nel bagaglio a mano al controllo l'hanno presa, accesa poi passato un tampone e inserito la macchina in una specie di forno a microonde presumo alla ricerca di qualche esplosivo o cose del genere. Alla fine nessun problema se non 5 minuti di attesa. Per contro a Dublino non l'hanno nemmeno considerata mentre mi hanno chiesto se avevo con me notebook o simili. Quindi ritengo che alla fine dipenda da regole interne del singolo aeroporto o al zelo dell'addetto ai controlli. Una cosa uniforme in tutto il mondo no è!!! Sandro |
user2626 | inviato il 24 Giugno 2012 ore 19:00
tutti bravi a parole.....telefonate all'ufficio dogana e vedete a cosa serve la dichiarazione timbrata |
| inviato il 25 Giugno 2012 ore 18:26
Nel mio caso saranno solo parole ma mi è capitato più volte di essere controllato e non ho mai avuto problemi proprio grazie alla dichiarazione di esportazione temporanea timbrata dall'ufficio delle dogane dell'aeroporto di partenza. Poi perchè dovrei telefonare all'ufficio della dogana quando un loro documento ufficiale "Carta doganale del viaggiatore" scritto dalla stessa agenzia delle dogane riporta a pagina 3 la possibilità di produrre il documento in questione in mancanza dei documenti di acquisto. Normalmente porto con me anche il fascicolo con la dicitura in questione, tanto per avere una ulteriore pezza di appoggio in caso di controllo da parte di un funzionario non ben informato. Se le regole ci sono e sono chiare è nostro diritto fare in modo che gli addetti ai controlli le applichino nei limiti delle norme stesse, altrimenti ognuno può fare quello che vuole, in base a qualcosa di soggettivo, e non è così che funziona. Io mi attengo alle regole, produco la documentazione richiesta e necessaria, e sono convinto che se anche trovassi un funzionario estremamente zelante dovrei perdere un pò di tempo per spiegare la questione e per fare valere i miei diritti, ma alla fine le cose prenderebbero la giusta piega. Tutto fino a prova contraria, ad oggi ho subito 5/6 controlli tutti con esiti positivi, solo una volta hanno dato un'occhiata alle matricole dell'attrezzatura, negli altri casi ho solo fatto vedere la dichiarazione ... e queste non sono solo parole! |
user2626 | inviato il 25 Giugno 2012 ore 21:27
perché quella dichiarazione timbrata indica solo che avevi la tal attrezzatura prima di partire non che sia stata presa in EU e che quindi sia stato assolto l'obbligo dell'IVA; detto questo non c'è nessun obbligo di tenere scontrini a vita ma qualche seccatura puoi sempre averla...per inciso hai mai visto se quando compili la lista qualcuno controlla i numeri di serie ? o che ci siano le cose che indichi ? a me mai...in pratica io ho la ragazza in giappone mi faccio prendere un 600 canon nuovissimo mi faccio dare il seriale parto con la lista con quel numero e sono a cavallo...ho regolarizzato il tutto. Ti ho detto di telefonare perché tale argomento è già stato ampliamente trattato, a suo tempo chiamai e mi confermarono che se trovi chi vuole rompere stai pure tranquillo che con tale dichiarazione ti ci puoi pulire il .... detto dal funzionario. |
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