| inviato il 16 Febbraio 2016 ore 14:15
in questa modalità Ps quale tipo di misurazione dell'esposizione sarebbe più indicata? Valutativa, ponderata al centro o spot? |
| inviato il 16 Febbraio 2016 ore 14:27
Dipende da cosa fotografi, io ho notato che la olympus tende a proteggere le luci alte. Qualsiasi modalità utilizzi, "bilancia" l'esposizione meno che le Panasonic |
| inviato il 16 Febbraio 2016 ore 16:34
“ la modalità P (o meglio la Ps); è comodissima, con una ghiera scegli la coppia tempo/diaframma che preferisci e con l'altra un'eventuale compensazione di esposizione. „ Che poi è la stessa cosa che avviene con la modalità A: con la ghiera scegli il diaframma e, automaticamente, la macchina sceglie il tempo, e puoi impostare la ghiera anteriore per la compensazione dell'esposizione (come ho fatto io). Per questo non ho ancora capito bene la differenza tra Ps e A |
| inviato il 16 Febbraio 2016 ore 19:08
Clipper, credo che la differenza sostanziale sia che con la modalità A, il diaframma (e con S il tempo) rimane invariato sino a che non lo cambi.tu, mentre con Ps, dopo lo scatto e cambiando magari leggermente l'inquadratura il valore di diaframma ( e o tempo) possa variare. |
| inviato il 16 Febbraio 2016 ore 19:11
Esatto Giorgio. La modalità P è una impostazione semiautomatica. |
| inviato il 16 Febbraio 2016 ore 20:31
“ Per questo non ho ancora capito bene la differenza tra Ps e A „ Che se sei in A quando chiudi la fotocamera e la riapri resta in A con lo stesso diaframma scelto, in Ps quando la chiudi poi se la riapri riparte in P con una la combinazione di tempo/diaframma che si sceglie lei. |
| inviato il 16 Febbraio 2016 ore 20:41
“ credo che la differenza sostanziale sia che con la modalità A, il diaframma (e con S il tempo) rimane invariato tra uno scatto e l'altro, mentre con Ps, dopo lo scatto e cambiando magari leggermente l'inquadratura il valore di diaframma ( e o tempo) possa variare. „ No, provato, ma il diaframma rimane invariato. “ Che se sei in A quando chiudi la fotocamera e la riapri resta in A con lo stesso diaframma scelto, in Ps quando la chiudi poi se la riapri riparte in P con una la combinazione di tempo/diaframma che si sceglie lei. „ Ecco: in pratica corrisponde ad un A che "ad ogni spegnimento" si azzera; in effetti mi era capitato a volte di scattare con un diaframma magari troppo chiuso perchè prima di spegnere avevo avuto bisogno di maggiore PDC . |
| inviato il 16 Febbraio 2016 ore 20:53
Hai ragione Clipper, non ci avevo mai fatto caso, spostando l'inquadratura cambia solo il tempo, se non la spegni non si resetta. Non ci avevo mai fatto caso. |
| inviato il 17 Febbraio 2016 ore 11:08
“ No, provato, ma il diaframma rimane invariato. „ Hai per caso impostato l'ISO su Auto? Prova la modalità P in esterno di giorno con ISO bloccato a 200 (oppure anche in casa con ISO a 25600 ), vedrai che passando da zone meno illuminate a quelle con più luce automaticamente il diaframma si chiude (la differenza rispetto alla modalità A è proprio questa). |
| inviato il 17 Febbraio 2016 ore 11:16
Ma se volete avere il controllo della PDC e un tempo predefinito e avete necessità di essere molto rapidi, perché non usare M e auto ISO? E' vero che non puoi compensare l'esposizione, ma l'esposimetro matrix di Oly lavora bene in tutte le situazioni normali e solo in casi davvero limite va in crisi (penso a soggetto scuro su fondo chiarissimo e preponderante, ma non capita ad ogni scatto...). Io quando ho quel tipo di necessità lavoro così e mi trovo bene (devo dire di non avere mai nemmo per prova messo il selettore su P in nessuna delle mie macchine...). |
| inviato il 17 Febbraio 2016 ore 11:33
A dire il vero non sono ancora riuscito a trovare una descrizione precisa del criterio con cui lavora la modalità P. Ho capito che in modalità P la macchina sceglie automaticamente una coppia tempo/diaframma per portare a casa lo scatto ma non mi è chiaro con quale criterio venga scelta una della molte coppie equivalenti che restituisce una corretta esposizione. Non che sia indispensabile saperlo, per carità, come giustamente suggerisci tu e molti altri sarebbe già più che sufficiente lavorare in modalità A con ISO Auto per portare a casa la maggior parte degli scatti rubati. Spulciando in rete, tuttavia, ho trovato menzioni sul criterio con cui la modalità P sceglie la coppia tempo diaframma che, a quanto pare, terrebbe addirittura in considerazione la lunghezza focale impostata, in modo da non scendere sotto il tempo d'esposizione di sicurezza dato dal erciproco della focale. Purtroppo sul manuale o sul sito dell'Olympus non vi è menzione alcuna dello schema di flusso del programma utilizzato in modalità P. Come dicevo, non è importante ma sono curioso e mi sembra improbabile che tutte le case produttrici si siano sprecate ad implementare una modalità di ripresa in cui la coppia tempodiaframma venga scelta a caso, come con un tiro di dadi, tra le molte equivalenti che possono restituire la stessa esposizione, soprattutto quando, per accontentare le esigenze dei neofiti, se proprio di questo si dovesse trattare, ci sarebbe già la modalità Full Auto. |
| inviato il 17 Febbraio 2016 ore 12:33
Io noto che quando uso la modalità P la macchina cerca sempre di usare la coppia tempo/diaframma con l'idea di portare a casa lo scatto con meno micromosso possibile..se si lascia l'iso in auto lavora molto con quelli alzandoli, piuttosto apre molto ma il tempo lo tiene più breve che può... Lo uso quando faccio foto in interni ( bimbi) magari modificando il WB e/o L'iso...zero sbattimenti,so che apre molto e mi "concentro" sul momento giusto x la foto...se poi proprio nn mi piace lavoro in Ps / A.. |
| inviato il 17 Febbraio 2016 ore 18:47
Anche in A se usi l'autoISO mantiene un tempo di sicurezza "molto" sicuro alzando gli iso. |
| inviato il 17 Febbraio 2016 ore 19:00
Forse QUI ho trovato una descrizione del funzionamento della modalità P (riguarderebbe la Canon ma non credo che le altre case produttrici facciano diversamente). Come abbiamo ampiamente appurato la modalità P di distingue dalla A e dalla T perchè, per esporre correttamente, modifca contemporaneamente diaframma e tempo d'esposizione. Per scegliere una delle tante coppia tempo/diaframma che possono restituire la corretta esposizione si avvale di un'algoritmo che la individua in base ad una serie di parametri preimpostati come, ad es., quelli rappresentati sul seguente grafico:
 Dato un certo valore di esposizione EV la coppia viene individuata dall'intersecarsi con la curva rossa che così sceglie una coppia tempo/diaframma. Se il valore di EV aumenta chiude il diaframma e diminuisce il tempo di scatto. Se il valore di EV diminuisce apre il diaframma e aumenta il tempo di scatto ma (e qui sta il senso di questa modalità) cercando di non andare sotto il tempo di posa minimo che possa prevenire il micro mosso (in base alla lunghezza focale adottata). In caso di ISO Auto l'articolo non menziona quale sarà il comportamento adottato ma, in base al post d'apertura, ritengo che cercherà di aumentare gli ISO, piuttosto che il tempo di posa. Il tutto da verificare sul campo appena ne avrò l'occasione. |
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