user15476 | inviato il 11 Febbraio 2016 ore 17:50
Ma alla fine, se mando in stampa ad una certa dimensione un file da 90 o 180 ppi cosa mi importa dei dpi in stampa? E lo stesso vale per la stampa digital c-print o laser-chimica in generale. |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 17:54
uhm io con tutte queste formule mi avvolgo , io parlerei di ingrandimenti, che è + semplice da capire. Hai fatto l'esempio della D810 che per arrivare al formato A0 ha bisogno di un ingrandimento del 200%. Ora questo tipo di ingrandimento va bene se la foto la vedi alla giusta distanza, altrimenti se ti avvicini alla foto non sarà un granché. Invece con un ingrandimento del 150% la qualità della stampa è buona anche da vicino, sotto il 150% è ottima a qualsiasi distanza. p.s. Aggiungo una postilla prima che la discussione prenda la piega del "io ho stampato foto fatte col cell f.to 50x70cm ed erano perfette. Si può stampare qualsiasi foto anche e oltre il 400% di ingrandimento (tanto x mettere un valore a caso), non sto dicendo che è vietato, sto solo parlando in termini di massima qualità di stampa. |
user15476 | inviato il 11 Febbraio 2016 ore 18:06
Il formato A0 dovrebbe essere in centimetri 841×1189 ben oltre il 200% di ingrandimento del sensore di una full frame, a prescindere da quanti pixel sono "incastrati" nel sensore. Chissà le varie lenti usate nel full frame come rendono a questi ingrandimenti |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 18:36
In digitale non puoi più parlare di ingrandimenti partendo dalla dimensione del sensore e quella del foglio stampato. Devi ragionare in pixel, se sul lato lungo ne hai per dire 8000 e stampi con un ppi tale che con 8000 pixel ci copri tutto il foglio, allora l'ingrandimento è 1:1. Facciamo un esempio: Ottengo una foto che al centro arriva a un valore LW/PH di 5000 Voglio stamparla a qualità fine art, perlomeno calcolata sul centro immagine, il più definito Calcolo 5000/200=25 pollici 25 pollici è la larghezza lato corto dell'immagine stampata che arriva al parametro qualitativo di 200 Scelgo il formato della carta che più si avvicina a 25 pollici lato corto, cioè un A1 Adesso stabiliamo che tecnologia di stampa adottare, poniamo sia Epson Se il file in oggetto è di una A7r2 allora l'altezza in pixel totali è 5304 Calcoliamo il ppi di risulta; 5304/23,39=226,76357 Siccome non è un intero scegliamo il valore ppi più prossimo che sia anche un sottomultiplo intero di 1440 240 ppi è un sottomultiplo intero di 1440 e vicino abbastanza al valore ottenuto in precedenza Calcoliamo il ridimensionamento necessario 240x23,39=5614 Riscaliamo l'immagine con Photoshop a 5614 pixel e poi stampiamo con un ppi di 240 Otterremo un A1 con la massima qualità fine art |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 19:02
Allora ti spiego come mi regolo io in base al lavoro. Normalmente si parla di mm o cm, i pixel non li nomino. Supponiamo di avere una foto di D810, con l'ingrandimento 1:1 a 300ppi è di 62x42cm circa. Ora se ingrandisco del 150% avrò un immagine di 200ppi e formato 93x62 cm circa, con ancora un ottima qualità anche vista da vicino. Se prova ad ingrandire ancora, diciamo 200% avrò 150ppi ed un immagine di 124x84cm, la qualità della stampa vista da vicino non è un granché, alla giusta distanza di visione ancora buona. ecco per me la massima qualità è l'1:1, fino a 120/130% di ingrandimento si ha sempre un ottima qualità, a 150% diciamo buona, al 200% scadente, buona per manifesti. |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 20:06
“ Fai male a non avere dubbi MrGreen; un file non può avere l'attributo dpi. Chiedere un file a tot dpi non ha alcun senso. In un file immagine puoi incorporare il parametro ppi, che in pratica dice quanti pixel infilare per ogni pollice lineare di carta. Usare ppi che sono sottomultipli esatti del dpi della stampante aiuta il driver o il rip perché evita gli spareggi. Se stampo su epson con dpi a 1440 e scelgo un ppi di 360 allora ogni pixel trasferito su carta è linearmente definito da 4 punti di inchiostro; se invece scelgo un ppi di... tipo 254 allora viene 1440/254=5,66929, questa divisione si porta dietro degli inevitabili spareggi che possono influire negativamente. La cosa migliore sarebbe scegliere un ppi sottomultiplo e poi regolare la dimensione del file da Photoshop in relazione alla dimensione finale di stampa. „ Ma è il lab stesso che me lo chiede... hanno sempre parlato di consegnare file a 300 dpi, quando devo fare un album 30x30, io esporto tanti 30x60 a 300 dpi e quindi vengono fuori file da circa 7000 pixel sul lato lungo. Tu dici che dovrei esportare un 30x60 a 360 dpi o frazioni? |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 20:09
“ ecco per me la massima qualità è l'1:1, fino a 120/130% di ingrandimento si ha sempre un ottima qualità, a 150% diciamo buona, al 200% scadente, buona per manifesti. „ Su questo non sono daccordo, io da 24 mpixel stampo tranquillamente la doppia pagina del 30x40 e quindi 80 cm sul lato lungo, secondo le tue stime è un ingrandimento maggiore del 200% per i calcoli che fai tu ed a me il risultato sembra buono. |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 20:57
“ Ma è il lab stesso che me lo chiede... „ Ma ti chiede una cosa senza senso.... confondono dpi per ppi, non sono la stessa cosa. Controlla bene la sigla quando esporti e ti accorgerai che si tratta di ppi (pixel per inch) e non dpi (dots per inch). La confusione tra dpi e ppi è una cosa incredibile, eppure tantissimi perseverano nel confondere due cose diversissime. Purtroppo anche tanti professionisti.... |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 21:04
Dico (forse) una fesseria: Ma non sarebbe più semplice dire ad esempio: Se va vista a 1 mt stampare a 300 dpi Se da 4 mt 200 dpi Se a 6 mt 150 dpi e così via ???? Poi uno si fa i conti e ricampiona ??? |
user3834 | inviato il 11 Febbraio 2016 ore 21:18
Cigno, in questo discorso e in questi numeri la distanza è indifferente, questo perchè si ragiona sulla qualità di stampa per pixel su una superficie. Se imponi un limite di osservazione allora anche la stampa di un cartellone pubblicitario, dalla giusta distanza, è perfetta, mentre sappiamo benissimo che è una cag@ta. Questi numeri definiscono il limite di qualità per una stampa SENZA contare la distanza a cui si guarda. |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 21:23
Hai ragione tu, mi sono confuso nella traduzione dall'inglese, intendevo ppi, cioè mi chiedono di esportare a 300 ppi. Quindi su inkjet tu consigli di esportare a 360 ppi? mentre per il lab rimango sui 300 ppi? |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 21:23
Scusate, vado un po ot e chiedo, che programma usate per il resize ? |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 21:25
lightroom per le stampe singole, adobe indesign per gli interni degli album. |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 21:28
Grazie, pensavo ci fossero dei programmi piu specifici, dunque con lightroom sono a posto. |
| inviato il 11 Febbraio 2016 ore 21:30
“ Quindi su inkjet tu consigli di esportare a 360 ppi? mentre per il lab rimango sui 300 ppi? „ No.. dipende; il ppi è meglio che sia un sottomultiplo del dpi, quindi dipende da che stampante usi. Per la Epson in genere si calcola il dpi 1440; una Canon PIXMA PRO-1 ha dpi 2400, quindi i sottomultipli sono diversi 2400/6=400 2400/8=300 2400/10=240 2400/12=200 ecc. ecc.. |
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