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In realtà è tecnicamente rumore anche quello. Ognuno però chiama le cose come vuole. Non era una critica!
Schiarendo di 5 stop le ombre in una foto a 100 ISO hai automaticamente reso quelle ombre a 3200 ISO, esponendo quindi il relativo rumore. Ciò ovviamente risulta molto peggiore in sensori peggiori, non ISO invarianti (Canon, Leica, ecc), a cui devi aggiungere il rumore upstream.
Se dai un'occhiata ai due articoli, ti sarà tutto più chiaro.
Grazie per le delucidazioni in merito ad un aspetto che spesso inficia non poco gli scatti. Nonostante ciò auguro un 2016 ricco di soddisfazioni compresa la" grana"...
quando siamo in presenza di rumore digitale dovuti agli alti iso, per la scarsa qualità del sensore, il rumore si vede come una nebbia spalmata omogeneamente su tutta l'intera scena, anche nelle zone luminose correttamente esposte, tutto appare annebbiato, nonostante ci siano tutte le informazioni dei dettagli, tutti i colori e le sfumature della scena, quel disturbo è presente su tutta la scena, ed è causato dai segnali digitali @ è rumore e basta, anche se l'immagine è perfettamente esposta e ben dettagliata e appare bene illuminata... questo è il rumore... ma quando invece si tratta di sgranamento (cosa diversa dal rumore digitale) ci troviamo di fronte ad una sottoesposizione con artefatto, cioè, che significa con artefatto? Se io devo fotografare il cielo nero di Notte, due sono le cose, o lo sottoespongo di moltissimo da farlo sembrare NERO, come è nella realtà, come lo vedono i miei occhi nella realtà, oppure lo devo sovraesporre per farlo diventare azzurro (l'artefatto) ma non in modo sufficiente, perché se la luce non c'è, non c'è e basta, il sensore non puo' creare la luce, con l'effetto di evidenziare pixel vuoti e luminescenze fastidiose. Nella fotografia notturna, ci troviamo spesso a dover esporre quelle zone illuminate da luci artificiali, ma dobbiamo tener presente che c'è pure un cielo che non è azzurro come quello del giorno, ma è nero pesto, e ci sono anche zone della scena che non sono nemmeno ombre, ma buio assoluto. L'esposizione che calcola la macchina fotografica, è sufficiente per esporre correttamente le zone illuminate della scena, ma a 6400 iso con quel tempo di posa che calcola la macchina, è troppo sovraesposto il cielo notturno, che viene schiarito, ma non in modo sufficiente per renderlo leggibile e pulito, viene schiarito in modo insufficiente, ed ecco che appare l'artefatto sgranato, oppure l'artefatto "cielo azzurro di notte" cosa irrealistica,. Per non sgranarlo, due sono le cose, o lo sovraesponi ancora di più quel nero pesto, da farlo diventare azzurro come un cielo di giorno, ma in tal caso bruci le zone illuminate dai lampioni, oppure lo mandi nell'oblio, lo sottoesponi al punto da farlo diventare un nero assoluto, come dovrebbe di fatto apparire nella realtà un cielo notturno, ma in questo caso oscureremmo anche le zone illuminate che ci interessano. Ci troviamo di fronte ad una situazione difficile da gestire, che io ho imparato a conoscere bene, in pratica con i tempi d'esposizioni necessari a esporre correttamente paesaggi notturni, sovraespongo (ma non a sufficienza i NERI). Io ho fotografie scattate a 12.000 e rot iso senza RUMORE VISIBILE, perché l'illuminazione era sì scarsa, fievola, c'era pochissima luce, ma era omogenea, su tutta la scena, e sgranature non si sono create, perché è stato tutto correttamente esposto bene, ed ho fotografie scattate a soli 1000 iso con sgranamenti, perché c'era proprio questa situazione disomogenea, questo non è rumore pero', è sgranamento, causato da una difficile gestione dell'esposizione in un ambiente con zone al buio e zone illuminate! Il concetto fondamentale è questo: se c'è del rumore, questo è visibile anche se l'immagine appare bene illuminata e ricca di dettagli e di contrasti, punto e basta, perché quei segnali elettrici sono la causa del disturbo. Dunque lo sgranamento non è il rumore vero e proprio dovuto ai limiti del sensore, NO, ma è dovuto ad una sovraesposizione dei NERI notturni (cielo nero - ombre nere che sono buio assoluto) sovraesposti sì, ma non a sufficienza, rimangono sempre oggettivamente sottoesposti, per il semplice fatto che luce non ce'. Ed ecco che ti appare lo sgranamento del NERO. I Neri come il buio del cielo notturno, o lo lasci NERO come di fatto è, oppure se lo sovraesponi, ti si sgrana il cielo. Non c'entra niente il rumore digitale dovuto ai limiti del sensore.
Credo che la tua sensazione così variegata del rumore e della sua comparsa in diverse situazioni prima o dopo la postproduzione sia molto legata ai sensori con cui ti sei confrontato nel corso della tua esperienza fotografica. Questo è un cielo a centinaia di migliaia di ISO ripreso da un sensore recente:
Credo possa essere utile nel tuo caso vedere come appare il cielo notturno quando gli ISO vengono aumentati (prima o dopo lo scatto, con le macchine recenti importa poco).
Poi per ridurre il rumore (la grana) nelle aree scure e aumentare la dinamica di una foto notturna, se non hai un sensore ISO-invariante, puoi sempre ricorrere al bracketing e alla successiva fusione delle due/tre esposizioni in camera chiara.
Stiamo parlando del rumore, e come ho già spiegato, ma lo ripeto volentieri, il rumore è dovuto al disturbo di segnali digitali, e quando siamo in presenza di rumore digitale, esso è visibile su tutta la scena, sia nelle luci che nelle ombre. Cosa diversa dal rumore invece è lo sgranamento, in cui il problema non sono gli iso, cioè non è un disturbo digitale, ma di una esposizione insufficiente, che in certe situazioni notturne si incappa proprio nello sgranamento di alcune zone nere, dovute proprio per ragioni di esposizione, ma qui non c'entra niente il rumore.
Il rumore dei sensori cmos a livello optoelectronico è dovuto a diversi fattori. Per citarne alcuni: rumore termico, correnti parassite nel silicio, jitter nelle tensioni etc. Tutto questo per dire che il "rumore" ha molteplici cause e quindi risulta più immediato trattarlo complessivamente nel suo risultato finale. Per quanto riguarda gli Iso, va detto banalmente che il rumore aumenta quasi di pari passo con questi.
Surely with all cameras, whether they are ISO invariant or not, one should attempt to apply ETTR at base ISO for best results, if the required shutter speed and aperture allow it.
Likewise, with all cameras, whether they are ISO invariant or not, one needs to apply the ETTR process regardless of the ISO setting chosen, in order to get the best results, the best results being the lowest noise in shadows and mid-tones, without blowing wanted highlights.
For example, if I'm using a D7000 or D7200, which I would say are pretty close to being ISO invariant cameras, and I decide to use ISO 800, not only because I need a fast shutter speed, or because the light is not good, but also because I want to clearly see what I've shot on the camera's LCD screen, and/or share the images with others in the field, then I still need to apply the ETTR process at ISO 800 in order to achieve the lowest noise and the best review image.
In other words, any exposure which does not push the histogram to the right, whatever the chosen ISO, will result in more image noise. Where's the confusion? The fact that one might not need to use a high ISO with an ISOless camera, if one doesn't feel the need to be able to clearly view the shots taken on the camera's LCD screen, does not mean that the ETTR principle does not apply if one does choose to raise ISO, rather than underexpose at base ISO.
However, that is not to deny that the ISOless camera has clear advantages. But that is a separate issue.
In prati sa importante per limitare il rumore è di dare più luce possibile al sensore aumentando tempi e l'apertura nel limite di mai sovraesporre
Quando si è limitati come tempi e apertura a valori stabiliti allora nelle fotocamere ISO less il valore ISO è del tutto indifferente serve solo per avere una buona anteprima su LCD qualunque valore si imposta può essere corretto in post produzione senza aumento di rumore "notivo"
Tutto ciò non vale per le canon che non sono ISO. less
Esatto. Esporre al meglio consentito da tempi e diaframma, tenendo conto delle alte luci, senza pensare troppo agli ISO in caso di sensori più avanzati. Anche se, a dirla tutta, per l'anteprima più visibile nel mirino, e per permettere la maggiore libertà possibile in postproduzione, gli ISO li alzo comunque in macchina anche con la Sony (ma senza stressarmi troppo).
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