| inviato il 30 Novembre 2015 ore 13:47
Con tutto il rispetto per Mccullin che resta tra i miei autori preferiti. |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 13:58
ha un po' annoiato argomento. Fotografia mai è stata realtà, il resto son solo pippe. |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 14:03
la fotografia non è realtà ma neanche menzogna, fin da quando esiste. |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 14:08
insomma...diciamo che nasce come sorella povera della pittura e non si son mai fatti problemi di fotomontaggi e sperimentazioni varie. Non mi sembra che sia nata con il concetto di ritrarre la realtà anche se in parte venne usata per sostituire i disegni che fino ad allora erano usati legati ai viaggi e racconti di terre lontane oppure i famosi ritratti, ma anche li sfruttando set preparati e non si pensava a crear qualcosa di propriamente "documentativo" |
user58495 | inviato il 30 Novembre 2015 ore 14:17
Aspetto il prossimo Guru mondiale che dica di buttare tutti i nostri corredi nella spazzatura e ricominciare a fotografare con il Kodacolor II...in nome di chissá quale concetto di veridicitá o realismo. Nella vita ho imparato che spesso purtroppo più l'etá avanza,più gli orizzonti mentali si chiudono e si tende a diventare conservatori e vagamente talebani. Sará la paura inconfessata di morire,sará l'Alzheimer,ma quando vendo tanti grandi maestri della fotografia sputare sulla forma d'arte che li ha resi famosi,mi vengono i conati di vomito.In ogni cosa ci sono i distinguo e le forzature,ma volersi tenere così legati al passato sputando sull'evoluzione tecnologica naturale e volerla snaturare a tutti i costi,mi provoca un senso di incredulità e delusione. |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 14:23
Non ha demonizzato il digitale. Solo l'alto potenziale di falsificazione (riferendosi molto probabilmente al campo documentaristico). Ma l'avete letta almeno l'intervista? |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 14:33
Credo che la storia della fotografia la conosca. Per l'ambito cui si riferisce principalmente (war), sono perfettamente d'accordo. |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 14:49
Ribadisco, quanto giá detto in precedenza in un altro topic, dove il Master di turno a sproloquiare sulla Fotografia digitale era il grande Gardin. Queste sono chiare provocazioni che nascono dall'evoluzione (o involuzione?) che sta subendo in generale la Fotografia. Il vero elemento cardine che lega tutte queste dichiarazioni é la facilitá con cui TUTTI oggi si dichiarano artisti, aggiungendoci alle volte persino il prefisso "grande". Infatti, entrambi Gardin e Maccullin sottolineano a caratteri cubitali, nonostante ne abbiamo pieno diritto di esserlo, il fatto di NON essere artisti. Il riferimento all'arte é sempre chiaro, netto e specifico. E' lapalisiano che la Fotografia non esprima mai una realtá oggettiva al 100%, ma non é questo il punto. Sia Gardin che Maccullin ne sono ben consci. Il "problema" reale per questi grandi personaggi é che oggi si fa abuso della parola arte. Ció che doveva essere democratizzato é stato reso anarchia. A loro da chiaramente (a ben donde direi...) fastidio, che oggi un Pippo qualsiasi si alzi al mattino, faccia uno scarabocchio e si metta uno step sopra a loro stessi (ecco il perché del termine falso/falsitá). Di esempi lampanti ne abbiamo a iose, basta guardarsi intorno. Per cui smettiamoli di definirli talebani e cerchiamo con umiltá di leggere tra le righe ció che vogliono realmente comunicarci (senza dover per forza concordare su ogni virgola) questi Grandi Fotografi. |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 14:58
a me sfugge proprio Beckerwins questa cosa che tutti si dichiarino artisti o grandi artisti. Dimmi chi lo fa qui su Juza e chi lo fa fuori da Juza. Mi pare vero il contrario semmai. ormai nessuno (stolti e presuntuosi del ristagno sinaptico esclusi), si prendono la responsabilità di dirsi artisti. Perchè di una grande responsabilità forse si tratterebbe. Tutti tendono a definirsi persone che vogliono esprimersi, che provano a comunicare. quasi nessuno credo dica d'essere un grande artista. Sono semmai gli altri, gli osservatori, che passano spesso la parabola della classificazione da fotografo normale o bravo a quella di mostro sacro, un vizio comune e umano quello di deificare. |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 14:59
Sciocchezzuole..pinzillacchere......Totò docet...fate come volete... |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 15:03
E' come dire che la musica digitale non è come quella analogica, la quale non è paragonabile alla musica dal vivo. Quest'ultima a sua volta è differente da chi, come e dove viene eseguita. Non se ne viene più a capo. Sono solo interpretazioni diverse di momenti diversi. That's all... Il "vero", come il "giusto" non è mai esistito. |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 15:04
mi fa anche riflettere che un fotografo del suo spessore non considera la fotografia un'arte vera e propria. "Il fotografo per antonomasia lotta contro il fatto che il mondo dell'arte ha trasformato la fotografia da ruolo di comunicazione visiva ad arte soggettiva" "Ho sempre pensato che la fotografia non è poi così tanto una forma d'arte ma un modo di comunicare e trasmettere un'informazione." "Tutto ad un tratto il mondo dell'arte ha raggiunto la fotografia e sta cercando di dirottarci" |
user58495 | inviato il 30 Novembre 2015 ore 15:07
Il fatto che un Pippo qualsiasi possa o voglia mettersi al di sopra dei Grandi Fotografi non rende i Pippi grandi artisti,se mai li rende tali il consenso che eventualmente (o troppo facilmente) riscuotono,per cui non vedo proprio perchè un Grande Fotografo debba risentirsi,visto che questo non aggiunge nè toglie nulla alla sua Grandezza. Detto questo,guardate che di nuovi Grandi Fotografi ne continuano a nascere e forse è proprio di questo che i Vecchi Grandi Fotografi dovrebbero tener conto e dare il loro plauso o la loro autorevole critica. Potrebbero divulgare la propria arte o le proprie metodologie,incoraggiare i potenziali talenti,non calarsi nella parte del Vecchio Sdegnoso. L'età si sa,fa r×re e questo è un dato naturale e incontrovertibile,poi i gradi e la gravità del rincoglionimento sono individuali,ma io vedo sempre di più trasparire questo aspetto dal Verbo dei Grandi,piuttosto che l'entusiasmo per i nuovi orizzonti che la fotografia digitale ha dischiuso,(per inciso io scatto ancora anche a pellicola e mi piace...). Per fortuna l'arte dei Grandi Fotografi sopravvive a loro e rimane fruibile ed apprezzabile alle generazioni coeve e future. Al netto delle evidenti ×tà,ciò che hanno fatto di grande rimane,nonostante loro e i loro vagheggiamenti. Leggendo con umiltà quanto vanno dichiarando,non rende ciò che dicono più accettabile o comprensibile. A voi le loro parole hanno comunicato un messaggio positivo o propostivo?Vi insegna qualcosa? Non parlano di composizione,di sguardo,di atmosfere o messaggi,parlano di tecnologia oltretutto spesso in modo maldestro e insisto TALEBANO,e questo NON è un bel messaggio. |
| inviato il 30 Novembre 2015 ore 15:08
Comunque, possiamo affermare che la presentazione del RAW garantisce prove abbastanza convincenti per confutare la veridicità dello scatto così com'è (forse anche il RAW si può modificare, ma credo che a livello di dati binari/esadecimali contenuti nel file si possa facilmente risalire all' inganno (paradossalmente i criticati NEF nikon che hanno una parte di file criptata potrebbero invece contenere una qualche forma di algoritmo di HASH, molto utile a risalire all' integrità del file originale, un po come avviene a garanzia dei download di taluni file da internet)). |
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