| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 13:07
direi che sono daccordo Paolo, infatti quelli che qualche volta faccio io (che non faccio ritratti secondo me) li chiamo ritratti street. In particolare nel link con le foto di Avedon credi che qualcuna sia stata fatta con un 24mm o con un 600? Per carità una si può sempre trovare ma sicuramente non è una regola. Se non si concorda prima cosa mai si intenda per ritratto, come si fa a discutere per ore su quale sia l'ottica più adatta? Un po di metodo |
| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 13:09
Come mi è già capitato di dire in altre occasioni, lo studio Harcourt di Parigi campa dal 1934 facendo sempre e solo lo stesso ritratto. www.studio-harcourt.eu/en/ In cosa differisce però un ritratto dello studio Harcourt da una fototessera, anch'essa sempre uguale nel tempo? La fama gli è data dalla loro bravura nel rappresentare LA PERSONA, non solo a livello tratti somatici. Ma qui andiamo nel non dimostrabile, e fuori tema rispetto alla definizione di ritratto. |
user68299 | inviato il 12 Ottobre 2015 ore 17:14
Il ritratto è quello che vedi sul questo sito nella sezione nudo |
| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 17:42
e allora nella sezione Ritratti cosa c'è? In effetti molte foto "ritraggono" qualcuno e quindi sono Ritratti ma , a mio parere, solo alcuni lo sono. Mi spiego. S dici solo Ritratto tutti i fotografi del mondo comprendono cosa stai dicendo, altrimenti devi sempre aggiungerci almeno un'altra parola tipo: Ritratto ambientato Ritratto street Ritratto recitato etc. etc. per esempio , (sempre a mio parere e scusate se lo ripeto spesso), escluderei dalla definizione di Ritratto qualsiasi immagine dove ci sia una prevalenza assoluta di qualcos'altro, ad esempio una Basilica ed in un angolino piccolo piccolo una persona; oppure una foto di gruppo alla festa della nonna. Foto molto deformate con fini paradossali sono possibili ma non la norma, se una donna mi chiedesse di farle un ritratto (senza aggiungere niente altro) e le portassi una foto dove le si vedono i piedi grandi 3 volte la testa mi toglierebbe il saluto. Mi comincia ad essere chiaro che per tutti i tipi di Ritratto+......... un'altra parola servono ottiche diverse a seconda del caso per avere il risultato soggettivo aspettato, invece per i Ritratti (senza nessuna parolina aggiunta) serve necessariamente una certa ottica per avere il miglior risultato possibile. |
user68299 | inviato il 12 Ottobre 2015 ore 17:57
Anche un cellulare è un ritratto. Anche se fai una foto ad una città piovosa stai facendo un "ritratto" di una giornata. |
| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 18:10
o santo cielo! |
user68299 | inviato il 12 Ottobre 2015 ore 18:34
“ o santo cielo! „ Esatto, anche il cielo è un ritratto. |
| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 18:49
Masterlight è chiaramente provocatorio ma concetto è chiaro tua definizione è troppo stretta |
| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 18:54
o mamma cosa ne è nato comunque mi sento in parte responsabile. grazie Peppe49 per aver apero questa interessante discussione. invito tutti alla moderazione. ecco uno dei ritratti più famosi del mondo, forse il + famoso.
 se lo osserviamo bene, potremmo dire che non sarebbe mai stato possibile farlo con un 85mm piuttosto lo vedrei sui 120mm di focale su FF e diaframma molto chiuso. facciamo f22. Cosa si indende per ritratto fotografico? Escluderei dall'alrgomento il ritratto ambientato poichè è decisamente un'altra cosa. Perchè solo l'animale uomo? anche ad uno scimpanzè si può fare un ritratto. ad un cane, un micio od un cavallo. come le chiamate le tante immagini di mici amorevoli su Juza? fauna non aviaria? animali domestici? ma adesso stiamo parlando di definizione fotografica, non di catalogazione. Non parlo dei gatti che camminano per strada, parlo della ripresa sullo specchio dell'anima del felino. Quindi a mio parere la questione non è limitata all'umano. Altra cosa, anche stando nell'ambito dell'umano, si va dal neonato al gigante alto 2,40m. Va da sè che se vogliamo riprendere la stessa porzione alla Mona Lisa con uno, piuttosto che con l'altro, dovremo spostarci come distanza fisica di ben 5 volte, usando la stessa focale. Questo già dovrebbe suggerire qualcosa. Infatti, la prospettiva varia al variare della distanza, ovvero, avvicinandosi le parti più prossimali si ingrandiscono rispetto alle più lontane dello stesso volto. poichè la la proporzione tra vicinanza e lontanaza tra parti (naso, orecchie) e piano sensore (piano pellicole) si accentua. Differentemente con un 600mm la proporzione tra naso, orecchie e piano sensore differisce di una minima %, e si ottengono immagini che appiattiscono il volto. Quindi la deduzione ovvia è che quando si parla di obiettivo ideale per ritratto si fa riferimento ad una old school che ha tutti i motivi storici e pratici che si porta appresso. Questi motivi sono moltissimi. Intanto una volta si faceva più fatica a fare obiettivi aperti decenti, era pià facile fare un 85 f2,5 o un 100 f2,8. Questo ha portato a usare certe ottiche, poichè a quella apertura si otteneva un risultato soddisfacente con i mediotele. si usavano poi anche i 50 duplicati che arrivavano a f2,8 anche loro. Dal punto di vista operativo il 50 era + scomodo per la prossimità al soggetto. c'erano anche altre mentalità e già la fotocamera era la macchina del demonio, avvicinarsi troppo non era igienico. Dal punto di vista operativo si è visto che tra 85 e 135mm si andava bene e la gente era soddisfatta dei risultati. Infatti si ritraeva per vendere l'immagine alla persona che chiedeva d'essere ritratta. Ma questo ha un significato storico, completamente differente e per certi aspetti inutile nell'intenzione ritrattistica del fotografo che fa ritratti per sè stesso, perchè è lui ad amare il ritratto. Allora come ho già scritto, facciamoci la domanda "cosa vogliamo ottenere da questo ritratto?". Scegliere una focale piuttosto che un'altra produce differenti difficoltà operative e differenti risultati. Se voglio riprendere una ballerina e restituire un'impressione eterea, quasi frigida, mi orienterò verso un 135 o un 200. Non voglio presenza, lei è leggiadra, nessuno deve avere la sensazione di averla vicino guardando quell'immagine. Il nostro cervello ragiona per analogie. Sa benissimo che se la prospettiva è poco accentuata il soggetto non è davanti a noi. Se invece voglio riprendere un volto, dando la sensazione che sia proprio davanti a noi, allora userò una focale pià corta, il 50, il 35, forse anche meno. Questo è il ritratto che io definisco "intimo". è prossimale, è presente, si entra nella bolla dell'altra persona, è confidenziale. Da un risultato completamente diverso, ed il risultato lo deve conoscere e lo deve volere, se fatto coscientemente, chi fotografa. Ma parlavo di difficoltà operative differenti. certamente con un 40mm dovrò stare ben attento a quanto è verticale il sensore, se lo inclino accentuerò la fronte oppure il mento. Se non punto a questa accentuazione, che non è una distorsione come sto continuando a leggere, ma è una deformazione prospettica, (c'è una bella differenza) devo stare in asse. La necessità di un'ampia apertura, se vogliamo un buon sfocato, resta sempre anche su ottiche corte. In sintesi, invito a interrogarsi su cosa vogliamo ottenere quando facciamo un ritratto, quindi scegliete la focale. Questi i miei 2 centesimi e le mie motivazioni per indicare differenti focali per ritratto a seconda delle intenzioni di chi fotografa. |
| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 18:55
- Se io condurrei una Ferrari, col c@xxo che mi faccio vedere in giro con due befane come quelle lì... - Conducessi. Si dice conducessi - Esatto con du' cessi come quelle lì... “ anche il cielo è un ritratto. „ E' verissimo, ma ho come la vaga impressione che il buon Peppe49 intendesse il "ritratto" nella sua accezione di sostantivo e non come participio passato del verbo 'ritrarre'. |
| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 19:01
grazie Ooo e grazie Alleph con voi si conversa volentieri, in fondo quello che stiamo dicendo è abbastanza chiaro a tutti ormai e i vari distinguo sono già stati fatti. Sono molto daccordo con le considerazioni di Ooo che non trovo affatto in contradizione con le mie. Lo so che i topic sono a volte molto lunghi ma per evitare molte ripetizioni se tutti leggessero tutto sarebbe meglio altrimenti leggiamo e rileggiamo le stesse cose fino allo sfinimento. "Tutto è ritratto" è francamente inaccettabile e inutile anche come provocazione. |
user68299 | inviato il 12 Ottobre 2015 ore 19:16
“ "Tutto è ritratto" è francamente inaccettabile e inutile anche come provocazione. „ Guarda che non mi invento niente Peppe. L'estensione della parola stessa (ritratto) prevede sul dizionario questa estensione “ 2 estens. Precisa descrizione di qlcu. o di qlco.; esposizione accurata di fatti: fare un realistico r. della situazione „ Se a te non sta bene è ok, ma non sono io a dirlo. Inutile che mi faccia passare da "guastafeste". Esporre accuratamente la giornata meteorologica del 12/10/2015 è un ritratto almeno quanto il volto della Gioconda. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |