| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 15:57
“ Se uno fa delle domande tecniche sulla diffrazione, mi sembra educato rispondergli..... per quel che mi riguarda le foto potrebbe guardarle su un televisore da 60" 4k full Hd..... e non mi sento autorizzato a pensare che le stampi in formato 10x15. Le regole dell' ottica è sempre giusto conoscerle, anche se poi magari non le utilizziamo per tutte le foto. „ infatti..... |
| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 15:59
Allora..... Ringrazio per l'attenzione all'argomento e le risposte date.... Credo di aver capito che più grandangolare è l'obiettivo prima raggiungo la diffrazione in termini di diaframma giusto? Ma nel contempo posso permettermi di tenere più aperto il diaframma proprio per via dell'ottica "grandangolare" che di suo guadagna più pdc? E' corretto quello che dico? Il concetto di iperfocale mi è quasi del tutto comprensibile, solo che con la mia 5100 guardando nel mirino spesso mi risulta difficile mantenere la composizione che voglio con il punto di dove mettere a fuoco per ottenere iperfocale. Diciamo che le foto che faccio all'80% le stampo dal fotografo formato 12x18 su carta lucida perchè mi piace così, tanto sono quasi tutte ad uso famiglia (ma questo non significa che debbano essere discrete, io le voglio tutte fatte bene). Il restante 20% le faccio per il web (juza, fb ecc....). |
| inviato il 12 Ottobre 2015 ore 16:11
nel mirino, anche avessi una D4s, vedresti ben poco..... Scarica una APP (ce ne sono a iosa gratis), e capirai immediatamente l'utilità dell'iperfocale. In pratica tu metti a fuoco a quella distanza ed avrai a fuoco dall'infinito fino a 1/2 di quella distanza. Se tu mettessi a fuoco all'infinito, sprecheresti zona nitida (quella oltre l'infinito) e ne avresti meno nei vicini. |
| inviato il 13 Ottobre 2015 ore 0:25
“ Diciamo che le foto che faccio all'80% le stampo dal fotografo formato 12x18 su carta lucida perchè mi piace così, tanto sono quasi tutte ad uso famiglia (ma questo non significa che debbano essere discrete, io le voglio tutte fatte bene). Il restante 20% le faccio per il web (juza, fb ecc....). „ Con questi parametri, effettivamente, non devi preoccuparti più di tanto del fenomeno della diffrazione..... e neanche di ricercare la nitidezza top delle lenti. |
| inviato il 13 Ottobre 2015 ore 4:31
" Se uno fa delle domande tecniche sulla diffrazione, mi sembra educato rispondergli...." Certamente, ma sarebbe bene rispondergli fornendo informazioni corrette: la cosa più importante, parlando di diffrazione, è il fatto se è visibile o meno. Dovendola vedere la diffrazione, nel computo della diffrazione visibile ci va obbligatoriamente inserito anche la dimensione del pixel, cosa anche quella che nessuno ha fatto: col pivel piccolo, la diffraxione si vede prima, a diaframma più aperto, a parità di formato di stampa. Una D 700 NON registra la diffrazione nemmeno ad F 16, mentre una fotocamera a pixel piccolissimo, tipo le 24 Mpx in APS -C o Dx te la registra ad F 8: se stampi abbastanza grande da vederla la diffrazione, con ottica chiusa ad F 11 con D 700 avrai un po' meno di dettaglio, ma sei nitido, mentre con l'altra inizia il velo. Parlando di diffrazione dunque ci sono due parametri fondamentali da tenere in considerazione, quelli più importanti: 1) la dimensione di stampa e la distanza di osservazione di un occhio mediamente buono ( un formato francobollo visto da un metro è sempre nitido!) 2) il fatto se la fotocamera riesce a registrare o meno la diffrazione prodotta dall'ottica. Di entrambi questi due fattori fondamentali, nessuno ne ha parlato fino ad ora, nulla. In altre parole, l'informazione più importante, nessuno l'ha data: è stato detto che le ottiche vanno in diffrazione e stop, ma se questa diffrazione poi in fotografia si vede o meno, nessuno ha detto nulla, il che equivale a fornire INFORMAZIONE DEL TUTTO ERRATA. Nel link qui sotto ci sono le informazioni fondamentali ed un calcolatore di diffrazione, in funzione della dimensione di stampa, dell'occhio buono o meno che la guarda, della distanza di osservazione di quella stampa e della dimensione del Pixel della fotocamera. Sono gli inglesi dell'Universitò di Cambridge che hanno scritto in merito, dunque si puè ritenere il sito affidabile, non è il solito sito del barista o della lavandaia che si mette a fare trattati di ottica o di fisica delle particelle: www.cambridgeincolour.com/tutorials/diffraction-photography.htm |
| inviato il 13 Ottobre 2015 ore 7:40
Ok ho capito. In poche parole se non mi serve fare foto x stamparle a formati più grandi è inutile che vado a cercare la diffrazione giusto? Però c'è un aspetto da tenere presente. Recentemente ho mi sono alzato al mattino presto x lavorare e tirata su la tapparella ho visto un cielo colorato fantastico. La location era il balcone di casa quindi non proprio la migliore ma ho voluto fotografare lo stesso. Bene. Messa su PC quella foto seppure restituisca dei bei colori non è fatta bene perché c'è quel famoso velo e un po' di grana e perdita d dettagli. Quindi anche stampata nel formato che piace a me sarebbe una foto che non suscita nessuna emozione. Sarebbe una foto strozzata. È per questo che ho cercato di capire la diffrazione. Non voglio accontentarmi di fare foto sufficienti perché tanto non si vede il difetto se stampo. Poi x adesso sono sufficientemente soddisfatto ma ho sempre voglia di migliorare tecnica e composizione. Infatti qui ho richiesto un parere tecnico. Ma un domani mi venisse fuori una foto mega galattica e volessi farne un ingrandimento vorrei poterlo fare. Anche se mi venisse voglia di partecipare a qualche concorso per misurare la mia capacità fotografica. Non voglio diventare un professionista non ne ho tempo e denaro ma vorrei smussare i miei difetti fotografici. |
| inviato il 13 Ottobre 2015 ore 8:08
“ Se uno fa delle domande tecniche sulla diffrazione, mi sembra educato rispondergli...." Certamente, ma sarebbe bene rispondergli fornendo informazioni corrette: la cosa più importante, parlando di diffrazione, è il fatto se è visibile o meno. Dovendola vedere la diffrazione, nel computo della diffrazione visibile ci va obbligatoriamente inserito anche la dimensione del pixel, cosa anche quella che nessuno ha fatto: col pivel piccolo, la diffraxione si vede prima, a diaframma più aperto, a parità di formato di stampa. Una D 700 NON registra la diffrazione nemmeno ad F 16, mentre una fotocamera a pixel piccolissimo, tipo le 24 Mpx in APS -C o Dx te la registra ad F 8: se stampi abbastanza grande da vederla la diffrazione, con ottica chiusa ad F 11 con D 700 avrai un po' meno di dettaglio, ma sei nitido, mentre con l'altra inizia il velo. Parlando di diffrazione dunque ci sono due parametri fondamentali da tenere in considerazione, quelli più importanti: 1) la dimensione di stampa e la distanza di osservazione di un occhio mediamente buono ( un formato francobollo visto da un metro è sempre nitido!) 2) il fatto se la fotocamera riesce a registrare o meno la diffrazione prodotta dall'ottica. Di entrambi questi due fattori fondamentali, nessuno ne ha parlato fino ad ora, nulla. In altre parole, l'informazione più importante, nessuno l'ha data: è stato detto che le ottiche vanno in diffrazione e stop, ma se questa diffrazione poi in fotografia si vede o meno, nessuno ha detto nulla, il che equivale a fornire INFORMAZIONE DEL TUTTO ERRATA. Nel link qui sotto ci sono le informazioni fondamentali ed un calcolatore di diffrazione, in funzione della dimensione di stampa, dell'occhio buono o meno che la guarda, della distanza di osservazione di quella stampa e della dimensione del Pixel della fotocamera. Sono gli inglesi dell'Universitò di Cambridge che hanno scritto in merito, dunque si puè ritenere il sito affidabile, non è il solito sito del barista o della lavandaia che si mette a fare trattati di ottica o di fisica delle particelle: „ Mi sa che di inesattezze ce ne siano soprattutto nelle tue affermazioni. Prima fra tutte quella sulla D700 che non registra diffrazione. Non è assolutamente vero, la registra eccome!! La diffrazione poi è un fenomeno che riguarda l'obiettivo, cosa c'entra il sensore (o la pellicola)? |
| inviato il 14 Ottobre 2015 ore 0:40
qui come puoi notare il 18 105 a f8 risulta produrre più nitidezza che a f11 sia in centro, sia in campo medio, sia al bordo immagine. www.the-digital-picture.com/Reviews/ISO-12233-Sample-Crops.aspx?Lens=6 dipende appunto dalla diffrazione, a f16 va ancora peggio. Non te ne fare una fissa però. è vero che se devi avere tante cose a fuoco (tanta pdc = profondità di campo), la diffrazione potrebbe essere il problema minore rispetto allo sfocato che avresti tenendo un diaframma più aperto. La diffrazione non incide solo sulla nitidezza dell'immagine ma anche sui colori poichè le differenti lunghezze d'onda dei colori si comportano in modo diffrattivo differentemente tra loro. |
| inviato il 14 Ottobre 2015 ore 0:51
senti ma..... (mai dire gol) la diffrazione dipende dalla dimensione dei pixel non solo dall'ottica... potete anche vederlo a livello pratico nel sito indicato www.cambridgeincolour.com/tutorials/diffraction-photography.htm esempio la canon 5dm3 a f8 la 5d mark 1 a f11 regge (piu o meno) etc... se ne è gia parlato in passato con prove varie (vedi Ramiel) e conta pure la grandezza del sensore Cit "“ When the diameter of the airy disk's central peak becomes large relative to the pixel size in the camera (or maximum tolerable circle of confusion), it begins to have a visual impact on the image. Once two airy disks become any closer than half their width, they are also no longer resolvable (Rayleigh criterion). „ il valore è dovuto ai fattori dimensione dei pixel e lente |
user3834 | inviato il 14 Ottobre 2015 ore 8:38
Donagh, quei dati però sono relativi ad una lente tipo, la maggior parte delle ottiche in commercio perde risolvenza molto prima, poi c'è anche da dire che la diffrazione non è un muro che ad un certo pubto non ti fa più vedere nulla, ma una "velatura" che diventa sempre più presente tanto piu si chiude il diaframma e con i software di sviluppo, sia su Raw che su jpeg si può ridare nitidezza senza troppi problemi. |
| inviato il 14 Ottobre 2015 ore 9:11
“ e con i software di sviluppo, sia su Raw che su jpeg si può ridare nitidezza senza troppi problemi. „ Possono aumentare l' impressione che sia più nitida, ma non dare la reale nitidezza. “ oppure ho sbagliato impostazioni? il mio occhio la vedeva cosi forse un tantino meno satura „ La diffrazione impasta anche un po' i colori, rendendoli meno saturi. “ La diffrazione poi è un fenomeno che riguarda l'obiettivo, cosa c'entra il sensore (o la pellicola)? „ Più il sensore è denso, più è sensibile alla diffrazione..... chissà la 5Ds..... andrà bene con un solo diaframma ? |
| inviato il 14 Ottobre 2015 ore 9:35
A me sembra che il discorso di Pollastrini sia pienamente centrato. La diffrazione è funzione della risolvenza della lente sul sensore. Lenti come il 24-105/4 mandano in diffrazione i sensori densi molto prima (a diaframmi più aperti) di quanto non facciano con sensori meno densi. Non è un caso che una Canon stia riproponendo molte sue ottiche proprio per venire incontro alle esigenze del nuovo sensore da 50mpx. Ma questa mancanza di dettaglio, per essere apprezzabile, dev'essere vista a dimensioni consone, perchè come una lente, anche il ns occhio ha una sua capacità massima di risolvere righe per mm. |
user3834 | inviato il 14 Ottobre 2015 ore 9:38
“ Possono aumentare l' impressione che sia più nitida, ma non dare la reale nitidezza. „ Ovviamente, ma se lo fai con cognizione di causa non c'è differenza per l'occhio. |
| inviato il 14 Ottobre 2015 ore 10:57
mah..... ho letto anche io argomentazioni al riguardo, ma vi assicuro che sono molto scettico per questi motivi: - se si vuol dire che, con un sensore più risolvente ed ingrandendo molto, si vedono di più le magagne (in particolare micromosso, leggera sfuocatura e diffrazione) posso essere d'accordo. - il perché è spiegabilissimo, con 36mp, a monitor, posso ingrandire di più e i difetti vengono fuori più facilmente - se però guardo la mia immagine allo stesso ingrandimento (assoluto, non %) tutte quelle magagne si vedranno (o non vedranno) allo stesso modo. Tutto questo lo verifico quotidianamente, passando dai 12 ai 36mp nessuna delle mie ottiche peggiora ai diaframmi più chiusi anzi, le immagini sono sempre migliori e, a seconda dell'ottica, alcune di più, altre un po' meno, ma quello è un altro discorso ancora. Ecco, magari sbaglio, ma questa è la mia modesta esperienza e punto di vista al riguardo |
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