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“ trovo che, per quanto esasperata, possa essere buona la resa da un jpg!!! „
e si può andare oltre, ma già così l'immagine è inguardabile e mi sono fermato... quando mai vi trovate a dover andare così tanto agli estremi?
Ripeto è solo un test, perché in ogni post arriva il sapientino a dire che ste cose sono possibili solo da raw, però poi spariscono se li metti alla prova.
il raw serve ad altro, come detto più volte a seconda del raw converter si ha un risultato migliore, è li la scelta da fare per usare il raw.
senza stare a tirare in ballo la trasformata di Fourier...e altri algoritmi vari..... il file jpeg è alleggerito di parecchi dati e lavorare su pochi dati non è come lavorare su un file completo....non se se la cosa è chiara
Lavorare su pochi dati fino a non sforare i margini e ottenere il risultato voluto ha senso secondo il mio punto di vista
user62173
inviato il 29 Settembre 2015 ore 13:16
Buona l'idea della cartolina. Per pesi vai vuoto e torni con 50 grammi... per ingombri vai vuoto e un posto dove mettere la cartolina lo si trova sempre.
Sinceramente non so a quale genere si riferisca l'autore del topic....ma se si possiede un minimo di conoscenze a livello di postproduzione trovo molto poco sensato ad oggi scattare in solo jpeg. Se abbiamo l'esigenza (per lo più legata a scopi commerciali) di avere lo scatto subito pronto capisco questa scelta....ad esempio ho conosciuto alcuni fotografi di sport che con quello ci campano che non avrebbero mai il tempo di mettersi a sistemare una foto dipo lo scatto...danno le regolazioni in camera e poi inviano alla testata giornalistica di turno.... Ma in tutti gli altri casi, molto consigliabile scattare in raw e lavorare dopo per sistemare....postprodurre un jpeg è quanto di più sbagliato si possa fare a mio avviso...ad ogni operazione l'imnagine degrada sempre più, e una foto scattata magari con 5000 euro di attrezzatura diventa una porcheria inguardabile
Uhm... c'ho pensato spesso anch'io, soprattutto quando scatti ai matrimoni e ti ritrovi poi tonnellate di giga di file, che poi andrai a modificare poco o niente.
Alla fine il jpg va benissimo per quei casi dove il risultato è, diciamo, relativo: tieni più al contenuto che al contenente. Oppure, tutto al contrario, stai facendo qualcosa che non merita il tempo della post e che quindi ti conviene avere già pronto all'uso.
Se ci pensate bene, una simile domanda, o questione dir si voglia, potrebbe esser girata anche a livello hardware, ovvero: che differenza c'è, per esempio, da una lente da 300 euro e una da 1500? Noterò evidenti differenze tra le due? Che so: compro un nikon 24-85 f/3.5-4.5 e un 24-70 f/2.8. Apertura a parte, per le foto che faccio, noterò differenze? Inoltre: se vado ad usare il JPG on camera, con relativa perdita parziale di dettaglio e nitidezza, vale la pena spendere i soldi per il sensore di una D810, o posso limitarmi a qualcosa di più economico?
Quindi Raw vs Jpg credo possa esser concentrata su una sola questione: le foto che faccio devono essere tecnicamente perfette, con TUTTE le informazioni in esse contenute in bella vista, sfruttando all'osso l'hardware che le ha prodotte, mantenendo tutti i margini di manovra che il sensore permette, oppure posso passarci sopra, qualche volta? (rinunciando però a gran parte delle potenzialità permesse dal mezzo che sto utilizzando).
Io uso il raw, solitamente. E' una questione di abitudine e di metodologia: importo tutto su LR e lavoro solo quelle che mi interessano... le altre spariscono. Essendo foto a cui tengo, preferisco avere margine di manovra... che tra l'altro è anche il motivo per cui ho scelto un sensore FF.
non è mai esistita una foto non corretta, anche ai tempi della pellicola. Se si stampava in 10x15 c'era chi la faceva al volo ; dal 13x18 in su si poteva chiedere la provinatura che consisteva nella stampa di una strisciata dove il tecnico di laboratorio aggiungeva le correzioni finali a matita a quelle già preimpostate in stampa ( luma e colori ) . Non raramente le foto si discostavano moltissimo per esposizione o WB e le correzioni erano molto invasive anche quando a scattare era un professionista con tanto di hasseblad, etc. Lo stesso accade oggi . Accontentarsi del JPG è come stampare una 10x15 con correzione "al volo" . Realizzare un raw è come prepararsi a stampare un 20x25 professionale con le dovute correzioni . C'e' da dire che a differenza della pellicola dalla quale , una volta stampato il 10x15 , se non si era contenti si può rivedere la stampa . Qui se si scatta in JPG non puoi tornare indietro . La compressione e gli 8 bit colore sono un limite oggettivo anche per correzioni minimali , se poi si va in stampa . Per FB va bene di tutto.
mi fanno sorridere i riferimenti all'analogico... provengo da scansioni fatte con scanner a tamburo da lastra, la possibilità che da un jpg odierno di correzione era allora inimmaginabile dalla scansione a 16bit...
Fare qualche piccolo bilanciamento o aprire un po' le ombre lo si fa in tutta tranquillità dal jpg. al limite usate il tiff se non volete perdere informazioni...
Ripeto il raw serve ad altro, se non ci credete scaricatevi il raw e se vi va cominciate a smanettare
Il JPEG non è un formato × ma essendo compresso ad ogni salvataggio ricomprime. Inoltre, solo il raw ha una gamma dinamica estesa ed è utile nelle stampe fine art dove il supporto di stampa può avere una resa diversa rispetto al video. Un buon JPEG si può lavorare discretamente ma se dopo avere salvato vuoi tornare indietro non sempre è possibile. Se poi lavori sui livelli, con più immagini, ecc ... il files compresso peggiora repentinamente. Considerato che non so come sarà lo scatto che vado a fare e come lo elaborero' se parto dal raw mi evito una parte di variabili fastidiose. Se la foto mi interessa poco ed è solo un ricordo (es feste) posso usare anche il JPEG. Ma foto in viaggio mai.
Se mi metti sul circuito di imola con una moto di cilindrata 1000cc ed una di cilindrata 250cc io ti faccio lo stesso identico tempo. Non sono abbastanza bravo per sfruttare la potenza aggiuntiva del 1000 cc.
Stesso discorso per RAW e JPG: quanto sono bravo nella post produzione? Se sono bravo allora uso il RAW, altrimenti tanto vale utilizzare il JPG.
prova a correggere il bilanciamento del bianco di una foto scattata in condizioni di luce difficili, per esempio con due o più fonti luminose diverse, su un jpg e poi mi dici se è la stessa cosa che farlo su un raw agendo col pennello di regolazione di acr
user68299
inviato il 29 Settembre 2015 ore 14:00
Husqy ha perfettamente ragione, tuttavia il JPEG in molte occasioni è decisamente peggiore come base di inizio. Meglio iniziare con il raw un beauty ad esempio, piuttosto che un JPEG. Può sembrare strano ma è cosi. Figura intera JPEG tutta la vita.
già, Husky questo è l'unico motivo per cui non scatto mai in jpeg..il bilanciamento del bianco. Spesso ti ritrovi con dominanti mostruose sull'incarnato che per le mie conoscenze di pp non riesco a togliere dal jpeg...col raw è un attimo.
Ripeto, forse considerare il mio flusso di lavoro sarebbe la cosa migliore, e non perchè è il mio flusso, ma perchè ci ho m,esso anni per capire come massimizzare tempo e storage.
Fasi
1) scatto Raw 2) apertura raw con Nikon Capture NXD (fenomenale nella lettura del raw Nikon) 3) aggiusto due / tre parametri 4) salvo in Jpeg la modificata (per esser fruibile su ogni piattaforma) e salvo il raw originario per non perdere il negativo
FINE
Tempo totale unnientedimillisecondo
Oviamente per il mio tipo di fotografia la postproduzione DEVE essere ridotta ll'osso e ai soli parametri di scatto perchè è il MIO approccio alla fotografia
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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