| inviato il 16 Settembre 2015 ore 12:29
Il processo di crescita personale in questo senso SECONDO ME viaggia su tre direttrici diverse, che alla fine portano a quello che siamo (in un dato momento). Sono autonome ed indipendenti, e le riporto senza un ordine di importanza. Sarebbe carino farne un grafico a ragnatela... Una è la tecnica che, come ho già avuto occasione di dibattere, deve essere poco più che un automatismo. E' il dito, non la luna. Una è il messaggio: cosa vogliamo dire. Una è lo stile: come lo diciamo. Tralasciando i primi due, che non sono argomento del thread, io credo che se "uno stile" si impari come la tecnica, "il proprio stile" sia un misto di cose che c'entrano poco con la fotografia e che dipendono da quel che mangi, dalla musica che ascolti, dai traumi della tua vita, dal vino che bevi, dal panorama che vedi dalla tua finestra... da una sorta di "educazione" personale, su cui è ovviamente possibile lavorare. Certo è parente della grammatica e del saper parlare. Ci sono regole in determinati generi. Un reportage quasi sicuramente conterrà dei riferimenti al luogo in cui sono state scattate le foto e riporterà degli eventi, ma sopra alla grammatica c'è comunque lo stile. Difficilmente leggeremo articoli in prima pagina con errori grammaticali, ma leggeremo sicuramente articoli più o meno avvincenti scritti con lo stile del giornalista che li firma. |
| inviato il 16 Settembre 2015 ore 13:30
Concordo in toto con Shambola, lo stile viene fuori da una propria profondità di vita e dal modo in cui la si trasmette agli altri. E soprattutto non è che ci si accorge da soli di avere uno stile, ma sono gli altri a dire "ho visto una tua foto su internet, si vede subito che è opera tua". La tecnica la si impara sui libri e sul campo, per imparare a fare buone foto invece bisogna leggere, parlare, scrivere, viaggiare, fallire, soffrire, emozionarsi, farsi una cultura.. vivere intensamente insomma, e mischiare tutto attraverso un grande lavoro interiore. |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 7:10
Ciao Rocco , un ottimo post , io vorrei paragonare lo stile fotografico al nuoto , mi piace lo stile libero , libero da tutto , fotografare quello che mi piace senza problemi , poi, se piace a chi le guarda bene , altrimenti non ne faccio un dramma. Ho iniziato troppo tardi , per me fotografia e'divertimento, l'idea del tuo post la ritengo giusta , è la strada per chi vuol fare della fotografia qualcosa più del puro divertimento. Un saluto a tutti Claudio c |
| inviato il 01 Aprile 2016 ore 9:30
Buongiorno a tutti, argomento molto interessante e riflessivo.. Concordo appieno con Shambola, parlare di "stile" fotografico è come parlare di carattere di una persona, non perchè debba rispecchiare appieno il nostro carattere, ma perchè è un qualcosa che di unico e difficilmente replicabile. Ogni occhio e ogni cervello elabora quello che vede (che sente, che assaggia etc) in base a esperienze personali e vissuti che modellano il nostro gusto, quindi la nostra creatività. Detto ciò anche io sto cercando di affrontare questo percorso personale, non perchè voglio che diventi una professione (ho la consapevolezza che non lo sarà mai) ma per essere in grado di produrre immagini che soddisfino il mio cervello. La trovo una cosa estremamente difficile, dettata dal fatto che siamo bombardati da immagini (nostre e di altri) e se da un lato è una fortuna, dall'altro rende tutto più confuso, ossia mentre da una parte abbiamo la possibilità di imparare, confrontare, criticare, analizzare .. una quantità di dati incredibile (si sto parlando della mia testa come di un computer.. ) dall'altra rischiamo di "perdere" il nostro stile in questo marasma. Probabilmente L'Artista è in grado di isolarsi da questo mare di dati oppure di vedere in questo mare di dati qualcosa che ad altri non è facile vedere, quindi fa molto in fretta a trovare la sua identità, mentre per gente come me il percorso è più lungo (e non sottovalutiamo che mentre cerchiamo lo stile la nostra vita va avanti, quindi emozioni, avvenimenti, informazioni..) e tendente a infinito. Insomma, lo stile personale è un qualcosa che già abbiamo e per quanto potremmo far fatica a identificare e esprimere dobbiamo sempre ricordare che è dentro di noi, quindi lasciamo al lato "logico" tutto ciò che è tecnica e fondamentali necessari, ma lasciamoci tempo per ascoltarci, seguiamo il nostro istinto, lasciamo che siano le emozioni a dirci si o no e forse i risultati arriveranno. ps. Ora scendo dal lettino dello psicologo che ho in testa e mi rimetto insieme |
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