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bush vs savana,considerazioni fotografiche al ritorno


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avatarsenior
inviato il 29 Agosto 2015 ore 16:51

Intervengo anch'io nonostante in questo momento sia all'esteroMrGreen. Personalmente sono stato sia in Sud Africa che in Kenya e a dire la veritá fotograficamente parlando sono eccezzionali tutti e due: nel primo si ha la possibilitá di sfruttare il paesaggio tipico del bush africano facendo foto ambientate oppure sfruttando lo sfondo naturale nei ritratti agli animali; nel secondo invece, come giá detto, si hanno sfondi puliti e bei soggetti, relativamente facili da trovare e ritrarre. Tuttavia condivido la visione di Paolo sugli scatti "wild". Per me non conta dove siano stati fatti, l'importante é conoscere i soggetti e far capire a coloro cui mostri le tue foto che lo sforzo, l'emozione e la fortuna per ottenere quello scatto sono fattori da considerare per una valutazione complessiva. Ovvio peró che se si é da soli in situazioni particolari con degli animali selvatici senza l'intralcio di mille mila jeep uno puó godersi meglio il momento.;-)

avatarjunior
inviato il 29 Agosto 2015 ore 18:46

Che discussione interessantissima!!!;-)
grazie per tutte queste informazioni e pareri utilissimi per impostare al meglio i futuri viaggi in africa!
Per quanto riguarda il kruger , pur avendo visitato una delle più battute in assoluto è bastato impostare il tragitto evitando le strade asfaltate per essere in solitudine. quindi io per un viaggio più low cost e magari per la prima esperienza africana in self drive lo consiglio. Poi penso come sempre dipende dalla fortuna noi abbiamo avuto eccellenti occasioni fotografiche!
Poi certo il viaggio in 4x4 in zone remote di altri paesi, i guadi nel delta dell'okavango, dormire sotto i baobab di kubu sono un'altra cosa! (sempre parlando da poco esperto)

Il Chobe.. bello per l'esperienza in barca ma sembrava di essere allo zoo

si anche a me l'esperienza in macchina al chope mi ha deluso molto.sia per l'eccessivo numero di auto, sia per gli orari vincolati che ti fanno uscire dal parco nel momento fotograficamente migliore..

Quest'anno ho voluto provare il Madagascar e ti assicuro che un soggetto facile come il lemure, fotografato nel suo habitat naturale, la foresta pluviale, mi ha dato grossi problemi sia con la luce che per l'infrattamento fra i rami degli alberi così che gli scatti non sono mai del tutto puliti. Ma tant'è, meglio un ramo davanti al muso o la foto "sporca" della foto al "Lemure macaco" addomesticato e fotografato nei parchi pubblici, pulito e sempre ben visibile.


concordo al 1000% per aver vissuto la stessa esperienza e stessa "frustrazione" (tra l'altro a noi i lemuri dagli alberi hanno tirato delle noci...MrGreenEeeek!!!).

avatarsupporter
inviato il 01 Settembre 2015 ore 16:29

Mi aggrego anche io con una considerazione,
conosco molto molto bene il Kruger da nord a sud e lo considero il vero safari fotografico. E' vero che sulle poche strade principali " asfaltate " sembra a volte di essere allo zoo safari del Garda, ma quello non è il Kruger............. Il vero safari è percorrere le strade sterrate e a volte restare un pomeriggio senza vedere una macchina o una scena interessante. Il kruger è fare i percorsi 4x4 riservati a solo 6 auto al giorno vicino a Satara e a Prestorioskop oltre ad altri due al nord per decine di chilometri sperduti nel nulla. Percorsi che in pochissimi conoscono ma che ti fanno vivere il vero Kruger. E' una distesa immensa e nulla ha che fare con uno zoo. Credo invece che l'inflazione di persone e animali concentrati in aree più limitate come le riserve private o alcune zone della Tanzania faccia perdere il vero significato della parola " Safari " Per me safari vuol dire cercare, guardare, sbagliare, improvvisare e catturare una scena con l'obiettivo. E spesso cercare vuole anche dire passare ore di attesa, o fare molta strada senza vedere quello speri. Il Kruger è aspettare il leopardo che ha portato nella notte un'impala su un albero, attendere per tre ore e lo stesso leopardo che decide invece di andare altrove. Il safari è fatto di molti insuccessi e di pochi intensissimi successi che ricorderò per sempre anche se a volte fotograficamente parlando non ho scattato. Credo inoltre che in Africa non esistano solo i magnifici e fotogenici felini, ma una enorme quantità di animali che possono dare le stesse soddisfazioni di leoni e amici. Per ultimo condivido il pensiero di Steff, il Kruger non è solo Skukuza o Lower, ma 22.000 kmq di Africa. E' come dire che l'Italia è Roma e Venezie e tutto il resto non è interessante.
A fine aprile tornerò nel Kruger e sono certo di vedere sempre cose nuove che riusciranno a stupirmi e con un po' di fortuna fare anche qualche bello scatto. Ciao a tutti.
Alberto

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2015 ore 17:07

Il kruger è fare i percorsi 4x4 riservati a solo 6 auto al giorno vicino a Satara e a Prestorioskop oltre ad altri due al nord per decine di chilometri sperduti nel nulla. Percorsi che in pochissimi conoscono ma che ti fanno vivere il vero Kruger

verissimo!
Per me safari vuol dire cercare, guardare, sbagliare, improvvisare e catturare una scena con l'obiettivo. E spesso cercare vuole anche dire passare ore di attesa, o fare molta strada senza vedere quello speri.

ancora più vero!!
Per un po' niente Africa ma non vedo l'ora di ripartire e rivivere certe emozioni... attendo le vostre foto Sorriso


avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2015 ore 18:17

Chi ci va da anni non lo chiama nemmeno più safari, almeno per me è diventato un workshop fotografico nell'ambiente e con i soggetti che amo e non perché siano belli o facili da riprendere ma perché per hobby (ma sta diventando veramente serio), li studio da anni. Nel loro habitat mi piace non solo cercarli ma anche seguirli, perderei ore in sincera ammirazione di fronte ad una scena di caccia o ad un parto o allo svezzamento e gioco dei cuccioli. Queste son le mie soddisfazioni a prescindere dalla foto. Come ho scritto più volte la fotografia diventa un pretesto, una scusa per passare del tempo immerso nella natura a fare ciò che mi piace. Certo se sono solo o in compagnia di chi la pensa come me sono anche più contento, ma non può essere così nei parchi più battuti. La fotografia può essere eccezionale anche al NGORONGORO pieno di gente, dipende cosa e come fotografi, è il fotografo che fa la foto, non l'attrezzatura, non la pulizia dello sfondo o la nitidezza del file, con buona pace dei perfezionisti che vedono il ramo davanti al muso o la coda tagliata. Impatto emozionale, interazione e conoscenza del soggetto, capacità di documentare da qui vien fuori la vera fotografia naturalistica, a prescindere da dove sia stata scattata, ma ci vuole conoscenza e tanta tanta esperienza.

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2015 ore 18:39

devo dire che dopo alcune spedizioni in botswana il kruger non mi interessava più come avevo provato sdegno più volte in tanzania(leopardo su albero a seronera 50/60 auto sotto,gente che si alza per fare la foto/ pic nic stop allo ngorongoro tipo essere di sabato mattina alla coop/black rhino allo ngorongoro bloccato da una caterva di 4x4)...
poi quest'anno ho voluto riprovare attirato dal self drive che mi ha sempre divertito.
ho trovato la zona nord del parco davvero valida.a sud di letaba sempre troppo casino ma a nord altra musica.
alla fine devo dire che trovato di tutto di più evitando la folla.
Credo invece che l'inflazione di persone e animali concentrati in aree più limitate come le riserve private

Alberto ,occhio a non generalizzare...le riserve private aperte al kruger sono il meglio del meglio che il kruger possa offrire.quest'anno ho visitato timbavati,sempre molto ricca ma purtroppo causa siccità molti animali erano migrati e sabie sands dove c'è la più alta densità di animali del sudafrica.
unico posto assieme a savute (bw) dove ho visto branchi di leoni con 5 maschi adulti e minimo due leopardi al giorno....
a timbavati uno solo ...al giornoMrGreen
inoltre nelle riserve private ci sono pochissimi veicoli e possono uscire dalla strada quando trovano qualcosa.
la differenza è enorme anche se ha un prezzo

avatarsupporter
inviato il 01 Settembre 2015 ore 19:19

Condivido il pensiero di pmaffio che va alla ricerca di una sensazione e non solo di uno scatto e questa è veramente impagabile. Ho sempre fatto il Kruger in self drive, e anche quest'anno è andata così e devo dire che è sempre una grandissima emozione. In merito alle riserve private sono splendide con poca gente visti i prezzi e spesso con successi fotografici importanti. La grande differenza con il Kruger è che nelle riserve private i Ranger sanno perfettamente dove sono gli animali e il contatto via radio di molte jeep facilita il ritrovamento. Sono comunque tutti posti splendidi, ma soprattutto è il clima che si respira e il comportamento degli animali che mi hanno stregato.

Alberto

avatarsupporter
inviato il 01 Settembre 2015 ore 19:34

Madlabantu a Prestoriuskop e Mananga a Satara. Sono due trail 4x4 riservati solo a 6 macchine al giorno. Non si può prenotare ma occorre essere al campo al mattino prestissimo e comunicare l'uscita dal percorso al rientro. Quando entri in questi percorsi di circa 50km cadauno ( sono tantissimi fuori strada ) sembra di entrare in un'altra dimensione, di ritornare alla creazione voluta da madre natura. Consiglio chi va nel Kruger ( non nella stagione delle piogge ), ha una normale dote di guida 4x4 e un pochino di coraggio a provare questa emozione.
Alberto

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2015 ore 19:48

ottima indicazione Alberto!
sempre tornando alle riserve private aperte(su quelle chiuse concordo sia tutto easy).
i ranger di prima mattina non sanno nulla poi chi trova comunica ai vicini ma possono capitare giri a vuoto infiniti.
io valuto il lato wild da un fattore....il tracker.
quando seduto sul cofano c'è il tracker che osserva le tracce ed avvista gli animali vuol dire che sei in condizioni davvero wild,non teleguidate.altrimenti non li pagherebbero....
il grosso degli avvistamenti li fa il tracker sia per la posizione di vantaggio che per l'occhio insito nel mestiere.
sia a sabie sands che a timbavati su ogni 4x4 c'è il tracker;-)
loro trovano gli animali perchè percorrendo le piste vedono le traccie degli animali e se sono fresche li seguono o iniziano a fare strade parallele.
ovvio che dopo il ritrovamento avvisano i colleghi ma per capirsi il ns lodge aveva 2 vetture...sabie sands è 65000ettari ed è aperta al kruger ed alle altre riserve di manyeleti,mala mala e londolozi...nessuna barriera.
poi ci sono altri lodge ma quelli sono su altre bande radio e solo se vogliono quando li incontri ti passano le dritte.
insomma senza buoni trackers vai in bianco anche a sabie sands;-)

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2015 ore 22:06

Intervengo in questa discussione dopo aver fatto un paio di viaggi in Africa australe (Namibia e Sudafrica/Botswana) ed un paio di viaggi in Africa orientale (Tanzania e Kenya). A mio parere è sbagliare omologare tutta l'africa australe, perchè trovo grandissime differenze di organizzazione tra, ad esempio, Sudafrica e Botswana; sono infatti d'accordo con Pmaffio nel dire che il Kruger è un parco decisamente al limite dello zoo. Non voglio dire che il Kruger non sia un bel parco o che gli avvistamenti siano 'garantiti', piuttosto voglio dire che l'organizzazione del parco è ai limiti dello stile occidentale, con i vari campi stile parchi americani e le strade asfaltate che a mio parere sanno poco di Africa.
Discorso diverso vale per Etosha ed il Chobe che invece ho amato tantissimo perchè molto più wild, così come Serengeti e Masai Mara. Credo che da un punto di vista fotografico sia difficile fare un confronto poichè in parchi così grandi coesistono entrambi gli ecosistemi, basti pensare alle savane di Satara nel Kruger o alle zone più da bush nel Serengeti, magari nella zona Lobo.
Fotograficamente parlando a mio parere nel Serengeti e nel Masai Mara ci sono più occasioni fotografiche grazie alla grande migrazione che attira ogni anno moltissimi animali, infatti il fatto che Serengeti e Mara siano parchi aperti migliora la qualità del wildlife rispetto a parchi chiusi come i già citati.
In definitiva è difficile dire se sia migliore l'ambientazione di un Chobe o di un Serengeti ma trovo che in Africa orientale la densità di animali e quindi le occasioni fotografiche siano maggiori.

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2015 ore 22:46

In definitiva è difficile dire se sia migliore l'ambientazione di un Chobe o di un Serengeti ma trovo che in Africa orientale la densità di animali e quindi le occasioni fotografiche siano maggiori.

è più o meno la mia considerazione da cui è scaturita la discussione.
una sola precisazione,il chobe non è recintato.
dal delta dell'okawango ad ovest fino a hwange in zimbabwe ad est passando quindi x moremi/savute/linyanti/chobe serondella ed a sud fino al makgadigadi pans non ci sono recinzioni e gli animali migrano liberamente quasi come un tempo.
grazie per l'intervento

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2015 ore 23:13

Sì, infatti ho detto all'inizio del mio intervento che a mio parere va fatta una distinzione tra Sudafrica e Botswana proprio per la diversa filosofia di gestione dei parchi :) Quindi il mio confronto finale era più tra Serengeti-Masai Mara e Kruger.

avatarjunior
inviato il 03 Settembre 2015 ore 11:00

da qualche parte in questi messaggi ho visto tracce di etica, per cui volevo sinteticamete aggiugere qualcosa da questo punto di vista, premettendo che ho smesso da diverso tempo di considerare il sudafrica una delle mie mete per safari, anche se in passato a qualcuno l'ho consigliato:

1) 150 auto, non minivan o jeep, a vedere 3 leoni, magari pure con la rogna, li potete trovare i qualsiasi parte del kruger, con gente affacciata ai finestrini che fa un casino incredibile o auto che rimangono insabbiate e tocca pure scendere dalla jeep ed aiutarli. dipende dai periodi

2)di episodi di stalking ad animali in rete sempre sul kruger se ne trovano a centinaia (o migliaia). ultimamente è stato ucciso un leopardo (se siete sensibili e vi piacciono gli animali vi sconsiglio di vedere il video) e una volta al mese o giù di li abbattono qualche elefante maschio che ha la "sfortuna" di entrare in must e viene stalkato pesantemente da un × che poi si ritrova la macchina fracassata. soluzione: abbattiamo l'animale, non l'×

3)c'è il capitolo rinoceronti. cercate un pò in rete le statistiche per quanto riguarda i rinoceronti uccisi anno per anno in sudafrica, soprattutto nel kruger. vi verranno i brividi. dicono che sono bracconieri da altri stati ma le cose in casa mia si fanno solo se lo voglio pure io

4)capitolo safari park: "mamma, ma guarda quanto è bello quel leoncino, lo posso accarezzare? ce n'è anche uno tutto bianco...." e poi magari quel leone, frutto di chissà quale alchimia genetica, dopo qualche anno viene venduto alle riserve di caccia per far felice qualche xxxxxxxx. c'è un bel documentario di david richardson da vedere al riguardo

5)riserve private: i driver possono guidare solo all'interno delle loro concessioni per cui se i leoni od altri animali che si spostano nel territorio sono entrati nella concessione di un altro campo ve li scordate, pure se avete pagato 1000 testoni al giorno

6)riserve private 2: sembra che possa dare più fastidio ad un rinoceronte di essere circondato da 50 jeep, ma vi assicuro che ne da ancora di più ad un leopardo inseguito da 10 jeep nel bush che creano un fracasso della madonna tra rami rotti e calpestati dagli pneumatici e che non si fermeranno fino a quando il leopardo non di ferma o sale su qualche albero. per non parlare delle sgasate di nafta agricola in faccia o quasi agli animali. brum, brum...

questo giusto per affrontare le cose dal punto di vista etico avendo anche altri contributi ed essendo consapevoli che un pò dappertutto , purtroppo, per ottenere uno scatto buono o far felice un cliente l'etica ed il rispetto per gli animali va a farsi ×. buon bush-savana a tutti

avatarsupporter
inviato il 03 Settembre 2015 ore 14:49

Per Francescodelv,
condivido quasi tutto, e quello che dici a volte è vero soprattutto sulle riserve private ( guardate il sito Latest Sightings nella sessione Live Drive dalle 6,30 del mattino, si svolge in una riserva privata e conferma quello che dice Francesco e che avevo sottolineato in precedenza ) e su 150 auto attorno a un leone. Come ho detto il vero Kruger è altra cosa ed essendo immenso le zone dove non vedi nessuno per un giorno intero ci sono. In merito al bracconaggio dei rinoceronti purtroppo è vero, io ho visto e conosciuto alcune squadre antibracconaggio che spesso ci lasciano la pelle , ma i mezzi a disposizione sono quelli , forse modesti per un territorio immenso e fino a quando il Mozambico non farà una seria azione di vigilanza diventa difficile pensare alla soluzione del problema. Ricordiamoci sempre in che territorio siamo che . Purtroppo spesso l'etica va a quel paese con gli uomini figuriamoci con gli animali. Ci consoliamo ritagliandoci i nostri spazi che ognuno cerca di valutare al meglio. Spesso ogni mondo è paese.
Alberto



avatarsenior
inviato il 03 Settembre 2015 ore 19:06

Francescodlev,
grazie per il tuo intervento.
non faccio l'avvocato del sudafrica e sono il primo a preferirgli altre mete tipo botswana ma secondo me fra diverse opinioni anche corrette hai messo qualche esagerazione a cui provo a rispondere
1-per mia esperienza posso dire che la cosa succede a satara o nella affollatissima parte sud del kruger come accade a seronera nel serengeti o nello ngorongoro.quest'anno nella parte nord del kruger abbiamo trovato leoni senza nessuna altra auto intorno.e la lotta fra istrice e leopardo che si è svolta per 30minuti quasi sualla strada aveva 7/8 vetture attorno.io sono il primo ad evitare la zona di satara ma non generalizzo
2-tutto è possibile.anche nello tsavo se un leone uccide lo uccidono comunque ma parliamo di eventi eccezionali non di regole.
3-è vero ,ne uccidono ogni anno in sudafrica più di quanti ne sono sopravvissuti in tutto l'east africa.non mi risulta che in kenya e tanzania la popolazione sia florida.il sudafrica soffre il bracconaggio perchè ha la maggior popolazione di rinoceronti al mondo.hanno schierato anche l'esercito e spostato quasi 2000 esemplari in botswana che è + sicuro.
se i cinesi pagano il corno 60000usd al kg è difficile tenere in vita i rinoceronti.
4-i safari park ci sono anche in italia e non c'entrano nulla in questa discussione
5-verissimo,chi vuol vedere tutto che vada alla zooSorriso
6-mah a savute in botswana,a timbavati ed a sabie sands ho visto i leopardi usare le vetture per avvicinarsi alle prede.
appena spegni il motore si fermano.appena accendi ricominciano a muoversi....gli animali si adattano e sono molto meno infastiditi di quel che si pensa.paradossalmente gli animali sono infastiditi dall'uomo dove non sono abituati mentre dove l'uomo è molto presente ma non li perseguita gli sono spesso indifferenti.
a sabie sands mi hanno detto che quando entrano nuovi leoni dal kruger i ranger restano lontani almeno 15/20mt.
perchè?perchè sono abituati alle vetture che restano sulla strada e non si avvicinano oltre,non sono stupidi.
stabiliscono loro le distanze.invece a sabie sands la vettura può uscire di strada ed avvicinarsi,in quel caso i leoni possono caricare.mentre i leoni di sabie sands se ne fregano del tutto.
scusatemi se sono prolissoMrGreen

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