| inviato il 09 Luglio 2015 ore 0:01
budget? che uscite fai? |
| inviato il 09 Luglio 2015 ore 0:02
Se vieni dalla strada (in senso bici) dovresti già avere una cognizione di fondo, cioè che in bici quello che ti fa pedalare bene è il telaio (misure, materiale e rigidità in raporto alle tue esigenze e prestazioni). Poi vengono le ruote, che devono avree il giusto compromesso tra rigidità e capacità di ammortizzare le asperità. La meccanica ormai è solo peso, i gruppi di gamma più alta non marcano più la superiorità di funzionamento di alcuni anni fa, rispetto alla gamma media (certo, se vai fuori strada con un cambio da 8 euro...). Sono solo più leggeri e costosi da manutenere (quandoo cambi corone e/o pignonni di un XTR sono dolori...). Come materiale il carbonio, rispetto all'alluminio, è forse un po' meno rigido rispetto al peso ed è quello che ha le migliori proprietà di assorbimento delle vibrazioi ad alta frequenza. Sono entrambi materiali di media longevità, il carbonio è meno affidabile in caso di traumi ma soffre meno l'invecchiamento strutturale. Il carbonio è più delicato di verniciatura: l'alluminio non si ossida comunque, se il carbonio perde la vernice espone alla luce la resina epossidica che fa da legante e questa si degrada, riducendo la resistenza del materiale. Quindi, l'alluminio è meno longevo ma più resistente ai maltrattamenti. Mi associo al consiglio già dato: un buon alluminio usato, e non formalizzarti sulla meccanica: se non è di gamma altissima, al limite un componente usurato lo sostituisci con una cifra limitata. Se hai dei guai al telaio, sia in termini di integrità strutturale che di ergonomia, sei fritto. Poi, i 1300-1500 non si mica obbligato a spenderli tutti... |
| inviato il 09 Luglio 2015 ore 0:11
PS. Per capire bene se il telaio ha dei problemi devi fare tre cose: 1) esplorare bene tutte le saldature, anche e soprattutto quelle più nascoste. Se vedi dei punti di scollatura, delle crepe, degli indizi che ci siano stati incidenti seri smamma. C'è rischio di farsi del male... 2) guardare minuziosamente la verniciatura o il metallo eventuallmente nudo, delle tubazioni più lunghe. Devi cercare dei tagli nella vernice, delle ammaccature o delle gobbette nel metallo eventualmente nudo: sono sintomi che ci sono state delle microdeformazioni (i tagli nella vernice dicono che il tubo si è deformato oltre la deformazione elastica del rivestimento. Nota bene: tagli, non scrostature o abrasioni che, magari più vistose, hanno però spiegazioni meno allarmanti) che possono aver compromesso resistenza e sicurezza. Se hai dei dubbi, smamma. (vedi sopra) 3) fatti assistere da uno che ci vede bene su queste cose. |
| inviato il 09 Luglio 2015 ore 0:16
Abiti vicino alle montagne, quindi presumo che i giri che andrai a fare saranno escursioni del tipo misto mulattiere e sentieri. Allora cerca di partire con il giusto compromesso, magari evitando di comperare una front che poi tra qualche mese ti sembrera troppo limitante nelle discese. Come già ti è stato detto, le 26 sono ormai quasi estinte, se non per downhill e freeride... Cerca una 27.5 biammortizzata molto pedalabile tipo una Giant Trance con escursione 140mm variabile, non farti influenzare dai componenti top di gamma, una montatura slx o Sram di pari livello sono più che sufficienti per divertirsi alla grande! Comunque cerca di andare da qualche negozio con le test bike per provare di persona. Ciao e buone pedalate. |
| inviato il 09 Luglio 2015 ore 8:42
“ Sono entrambi materiali di media longevità, il carbonio è meno affidabile in caso di traumi ma soffre meno l'invecchiamento strutturale. Il carbonio è più delicato di verniciatura: l'alluminio non si ossida comunque, se il carbonio perde la vernice espone alla luce la resina epossidica che fa da legante e questa si degrada, riducendo la resistenza del materiale. Quindi, l'alluminio è meno longevo ma più resistente ai maltrattamenti . „ Direi che è esattamente il contrario..... Ci sono decine di filmati di test tra modelli dello stesso tipo, versione carbonio e alluminio, che dimostrano che i telai in carbonio sono molto, ma molto più robusti a qualunque tipo di maltrattamento. |
user46521 | inviato il 09 Luglio 2015 ore 8:54
No no il carbonio è molto fragile te lo posso assicurare! Non si piega ma si spezza proprio! È progettato per essere resistentissimo alle sollecitazioni longitudinali ma se prende una botta di lato a metà tubo ciao ciao |
| inviato il 09 Luglio 2015 ore 9:28
“ No no il carbonio è molto fragile te lo posso assicurare! Non si piega ma si spezza proprio! È progettato per essere resistentissimo alle sollecitazioni longitudinali ma se prende una botta di lato a metà tubo ciao ciao „ Vabbè.... se me lo assicuri tu.... Ci sono anche le prove sulla Cannondale Rush (che ho avuto) sia Carbon e Alu, e la resistenza alle botte laterali a metà tubo del modello Carbon è superiore del 250% circa al modello in alluminio. E' vero che quando cede si spezza, ma con sollecitazioni mooolto superiori. |
| inviato il 09 Luglio 2015 ore 9:51
Tra il farsene un baffo e spezzarsi ci sono tutta una serie di danni intermedi che compromettono la sicurezza. L'alluminio ha la resilienza tipica dei metalli, capaci di sopportare microdeformazioni senza compromissione sensibile della struttura e quindi della resistenza. La struttura molecolare della resina epossidica che lega i manufatti in fibra di carbonio ha differenti comportamenti: se non vado errato è una matrice vetrosa e non cristallina (di solito i polimeri sono tali e quando cristallizzano, per effetto della temperatura o della luce, scadono di proprietà meccaniche), e come tutti i vetri risponde ai traumi non con deformaziooni della struttura ma con microfratture. L'esempio calzante dovrebbe essere la classica sassata su una lastra: se è dimetallo, al massimo fa il bozzo; se è di vetro, fa la stella che è tutto un altro rischio. C'è da dire che la denominazione "alluminio" è troppo generica: in reltà si usano leghe ternarie o quaternarie che possono avere caratteristiche molto differenti, accessibili a partire dalla sigla (es AL 7005, AL 7015, AL 7020, ecc). Di solito si usano leghe classe 7000, dette da saldatura, per le realizzazioni economiche la 7020 e per quelle più sofisticate le 7004, 7005 e 7015 (più leggere e rigide ma meno saldabili) Alcuni produttori si sono avventurati sullla classe 8000 (es. Columbus Starship da strada), più leggera e rigida ma quanto mai ostica da lavorare (dopo la saldatura richiede ricottura in autoclave...). Per capire bene che bestia stai maneggiando devi vedere con che lega è fatta, resistenza e affidabilità possono cambiare in modo radicale. Se dobbiamo stimare complessivamente le prestazioni del materiale, sono d'accordo che il carbonio sia superiore. Vero è che il suo principale vantaggio in termini di comfort - lo smorzamento delle vibrazioni HF - si stempera molto su un sistema ammortizzato. Vero è che su budget limitati l'alluminio riprende quota: a parità di costo vai decisamente su di gamma... |
| inviato il 09 Luglio 2015 ore 9:53
Scusate ragazzi, ma in termini prestazionali, un telaio in carbonio cosa rende in più ad un amatore? Il telaio in carbonio Giant del mio modello di bici pesa 300g in meno rispetto al mio di alluminio, cosa ci dovrei guadagnare? Poi quando cado l'unico a prendere urti sono io, altro che la bici... I telai in carbonio lasciamoli ai professionisti che guardano anche il grammo e magari "sentono" di più la reattività di un telaio. Parentesi: i telai dei migliori marchi (Specialized, Giant ect ect) soni garantiti a vita! Provate a romperne uno se riuscite, sia alu hidroforming che carbonio monoscocca o incollato. |
| inviato il 09 Luglio 2015 ore 10:07
Bravo Paranoid!! Finalmente un discorso molto essenziale e poco sovrastrutturale!! Aggiungo una chiosa: in molti casi si insegue in modo cervellotico l'ultimo grammo, senza considerare che una minima perdita di rigidità torsionale (e la leggerezza va giocoforza in quel senso) comporta inefficienze meccaniche e dispersioni energetiche molto più penalizzanti diqualche decina di grammi di peso. Secondo me il deisciminante categorico è l cronometro: quando entra a misurare all prestazione tutto ha un senso, quando se ne sta fuori dalle scatole le cose perdono molta importanza. Se non ci sono tempi e classifiche...take it easy!! Altra cosa sono sicurezza e comfort!! |
| inviato il 09 Luglio 2015 ore 11:56
“ (es AL 7005, AL 7015, AL 7020, ecc). Di solito si usano leghe classe 7000, dette da saldatura, per le realizzazioni economiche la 7020 e per quelle più sofisticate le 7004, 7005 e 7015 (più leggere e rigide ma meno saldabili) „ Dove l' hai letto, su Wikipedia ? La lega più usata in assoluto è la 6061 T6, sopratutto sui telai di concezione americana, anche se vengono poi costruiti da tutte le altre parti. Poi c' la 6082 T6 , che è più usata nella progettazione europea. La serie 7000 (quella degli Ergal) la usano di solito nelle produzioni più economiche, perchè pur essendo più costosa, evitano i trattamenti termici di ricottura e normalizzazione, che nella cultura americana sono la prassi, nella nostra invece è solo un costo notevole da evitare. “ Vero è che su budget limitati l'alluminio riprende quota: a parità di costo vai decisamente su di gamma... „ Assolutamente d' accordo Sul discorso dei grammomaniaci sono assolutamente d' accordo, anche per un altro motivo: Se sei un fuscello con una guida fluida e delicata, forse puoi anche permetterti componentistica ultralight, altrimenti.... Parecchi anni fa mi sono allestito una MTB ultralight, ci ho fatto solo qualche giretto di prova, e poi ho cominciato a montare tutti i componenti sulla bici di mia moglie, che pesa 15 kg di meno ed è molto più delicata nella guida. Le ruote e la forka, con il mio stile di guida flettevano in maniera insopportabile, mentre le gomme, leggerissime pure quelle, non tenevano una cippa.... però erano leggere e scorrevoli, bastava non fare le curve. |
| inviato il 09 Luglio 2015 ore 12:58
si ok ma prima di consigliare una front o una full dovrebbe spiegare che tipo di percorsi vuole fare. Se fai già strada, quindi ti piace pedalare, ti direi una front, se invece vuoi fare qualche discesa impegnativa una full, ma occhio che per impegnativa è un termine soggettivo, io ho dei compagni di mtb che fanno gare, loro con la forca in carbonio su discese che per me sono impegnative con la front mi danno delle paghe mostruose... Mentre tra una mtb in alluminio e una in carbonio, con quella in carbonio in discesa si va meglio, assorbe meglio le asperità, mentre con l'alluminio rimbalzi come una molla se non hai una full. |
| inviato il 09 Luglio 2015 ore 17:04
eh beh allora ti piacciono le discese! qua da noi è tutto collina, quindi sali e scendi, in giro non vedi una full nemmeno se vai nei negozi |
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