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Profilare una fotocamera con DNG profile editor


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avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2015 ore 14:41

Ok, ora faccio un'altra domanda stupida, ma tanto so che Raamiel è paziente e spero che mi risponderà: supponiamo che mi rassegno a spendere gli 80 euri che amazon richiede per il color checker a 24 caselle della x-rite. Come faccio a sapere quanti gradi kelvin ha l'illuminante sotto il quale lo devo fotografare ()posto che non dispongo di lampade calibrate)?

Mi verrebbe da dire che la foto a 6500 K la potrei fare sotto il sole di mezzogiorno (cercando magari un posto in ombra?).
Ma quella a 2850 sotto che cosa la simulo? Come faccio a sapere se una lampada che ho in casa è al tungsteno?

Grazie in anticipo.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2015 ore 14:53

La foto a D65 è piuttosto facile, io le faccio in leggera ombra sul terrazzo del secondo piano, verso le 13/14 in questo periodo dell'anno.
L'ultima foto al target era di 6250K, più che sufficiente dato che hai una tolleranza molto più ampia di questo scostamento.

La foto sotto illuminante A invece è più rognosa; una lampadina a tungsteno dovrebbe dare più o meno quello spettro.
Le lampade al tungsteno sono quelle con il vecchio filamento a incandescenza, che è fatto appunto in tungsteno.
Ma in casa non me ne è rimasta nemmeno una.... tutte LED o alogene ormai.
Se ne salta fuori una da qualche parte provo a fare due esperimenti, ma per ora mi sono limitato al profilo a singolo illuminante.

La cosa importante è che non ci siano oggetti contaminanti nei pressi del target, tipo che so... una parete a mattoni rossi, folta vegetazione; insomma qualcosa che riflette una dominante sul target.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2015 ore 15:02

Mi sa che farò anche io a singolo illuminante. Ma in quel caso, il profilo così creato non lo potrò usare, per esempio, per foto in interni sotto luce artificiale o all'alba/tramonto, giusto? Poco male, tornerò a usare il profilo standard di adobe in quei casi...mi sa che mi tolgo lo sfizio di provare 'sta cosa e regalerò altri 80 euri a x-rite...

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2015 ore 15:10

Lo puoi usare... solo che rischi che non sia molto preciso.
All'atto pratico potrebbe essere migliore o peggiore di quello standard.

Se poi crei un profilo per quel tipo specifico di illuminazione artificiale allora hai risolto il problema.
Per esempio potresti creare un profilo a singolo illuminante per le alogene, che hanno il pregio di essere luci piuttosto costanti e con spettro ampio. Solo che devi selezionarlo manualmente quando editi i RAW.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2015 ore 16:35

Grazie infinite Raamiel, sei sempre gentilissimo.
Intanto (grazie anche a Pollastrini), mi sono scaricato il DNG Profile editor di Adobe. Settimana prossima decido se spendere i soldi per il color checker e, nel caso, mi dedicherò alla procedura (che comunque non mi pare così complicata).

Grazie ancora.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2015 ore 17:19

Se vuoi fare due prove puoi scaricare uno dei RAW di DPreview, nelle loro foto di studio c'è sempre un ColorCheker.
Ovviamente non ottieni un profilo valido per la tua fotocamera, ma intanto vedi come funziona in pratica tutta la procedura.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2015 ore 21:44

Aggiornamento.... dopo essermi spremuto le meningi, inutilmente, per cercare una lampadina a 2856K; ho provato a fare una foto al target nella mia camera.... quello schifo di lampada a risparmio energetico è risultata essere 2750K sul target.
Questo è cvlo...

Così ho potuto costruire il mio primo profilo a doppio illuminante; fatto ad hoc per la mia D810 + Sigma 35 Art.
La resa del colore è migliorata anche nelle foto in interni adesso Sorriso.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2015 ore 22:20

Ho appena constato una cosa interessantissima, mi sono sempre trovato male con il profilo colore adobe per la 700D e stasera ho creato un profilo anche per lei ed alla fine ho fatto un scoperta, il suo profilo memorizzato da adobe era tra i più lontani dalla calibratura, mentre da calibrata risulta molto più convincente la resa della piccola; la 5D invece la trovo non distantissima usando il profilo fedele, ha solo alcuni colori del target con scostamenti percepibili velocemente.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2015 ore 22:32

E' proprio per questo motivo che non ha senso parlare di colori di un certo marchio.

La resa del colore finale di una foto è fatta di una catena, procedendo in ordine:

Impronta cromatica della lente + filtro ir-uv + CFA + Profilo di caratterizzazione = colore

Il grosso del lavoro lo fa proprio il profilo. Può darsi che per caso.. per cvlo, il profilo di default dato da Adobe si adatti in modo soddisfacente a quei tre elementi della catena. Ma non è che in questo caso la fotocamera o la lente hanno colori migliori; è solo che il profilo li descrive casualmente meglio.

Nel caso i colori dati dai profili di dafault non ci convincano, fare un bel profilo personalizzato spesso risolve tutto.

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2015 ore 7:26

"La foto a D65 è piuttosto facile, io le faccio in leggera ombra sul terrazzo del secondo piano, verso le 13/14 in questo periodo dell'anno.
L'ultima foto al target era di 6250K, più che sufficiente dato che hai una tolleranza molto più ampia di questo scostamento.

La foto sotto illuminante A invece è più rognosa; una lampadina a tungsteno dovrebbe dare più o meno quello spettro. ..."

Le vecchie lampade a tungsteno cambiano la temperatura di colore che emettono a seconda della potenza che hanno, quelle a bassa potenza sono più calde di 2850K, quelle ad alta potenza sono più fredde: sui 2850K ci dovrebbero essere quelle da 70 - 90 watt, se mi ricordo bene.

Comunque, basta andare al Supermercato o al BricoCenter, e si trovano lampade alogene o a led sia a 6500K che a 2900K, che vanno bene per calibrare un profilo a doppio illuminante.

Occhio poi al ColorChecker che nel tempo scade come un antibiotico, per fedeltà cromatica, se è vecchio più di due - tre anni, anche chiuso, o se è stato lasciato alla luce forte, o al sole, anche se è stato acquistato da poco, o toccato con le dita sui colori, non va più bene, non è più in tolleranza.






avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2015 ore 7:49

Bella Guida Raamiel, queste sono le mie conclusioni dopo 3 anni di profilazioni a doppia illuminante:

-Le lampade ccfl (le classiche a basso consumo) possono dare problemi per lo spettro discontinuo.
-I file della d800 e di macchine superpixellate non vengono sempre letti per via delle dimensioni e vanno ridimensionati.
-Le due lampade ad incandescenza vanno meglio se messe a 90 gradi rispetto al CC e ci vuole un tempo di warmup specifico (ho creato una tabella qualche tempo fa). Si trovano ancora in commercio e sono la scelta più conveniente secondo me.
- La luce di 6500k si ottiene in estate sul balcone in una zona d'ombra con sole molto alto e cielo MOLTO pulito.. si rischiano aumenti/diminuzioni di temperatura dovuti al pulviscolo o alla leggera velatura.
- I profili a doppia illuminante perdono di precisione al crepuscolo, alla golden hour, alla blue hours etc

Sono anni che voglio farne una specifica per paesaggisti.. prima o poi troverò il tempo per farla.


avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2015 ore 9:58

Occhio poi al ColorChecker che nel tempo scade come un antibiotico, per fedeltà cromatica, se è vecchio più di due - tre anni, anche chiuso, o se è stato lasciato alla luce forte, o al sole, anche se è stato acquistato da poco, o toccato con le dita sui colori, non va più bene, non è più in tolleranza.


Il fondatore nonché amministratore del sito Photoactivity ha eseguito un interessante test sulla stabilità dei colori del colorchecker, in pratica dopo dieci anni di utilizzo del suo spettrofotometro Eye-One Pro e dopo 10 anni dall'acquisto del colorchecker ne ha misurato i valori, confrontandoli con i valori letti quando entrambi gli oggetti erano nuovi, posto sotto il link della discussione che smentisce alla prova dei fatti quanto detto da Alessandro Pollastrini ,
per quanto riguarda non toccare con le dita i colori della tavoletta (colorchecker) mi sembra più che ovvio che non vanno toccati.Sorriso

www.photoactivity.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=4361

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2015 ore 10:41

Grazie Talpone, hai messo altra carne al fuoco, ben venga questa discussione, per ora imparo la teoria, se ho tempo la metto in pratica..

Per ora utilizzo il Canon fedele che mi soddisfa abbastanza a volte nei ritratti lo modifico a manina dando un Valore positivo di Hue sul verde primario, così riesco a togliere quella impronta giallina dall'incarnato.

Per ora ancora tante grazie per l'impegno e la pazienza nell'affrontare domande e le inevitabili e non sempre giustificate osservazioni di puntiglio....

P.S. Ma eventualmente il color cecker lo devo tenere in frigorifero?

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2015 ore 10:48

Non lo dice pollastrini ma x-rite stessa. Dopo 2 anni i risultati "potrebbero" non essere più affidabili, se lo scrivono vuol dire che in determinate condizioni di conservazione e utilizzo ne hanno verificato un deterioramento.

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2015 ore 10:51

Non lo dice pollastrini ma x-rite stessa. Dopo 2 anni i risultati "potrebbero" non essere più affidabili, se lo scrivono vuol dire che in determinate condizioni ne hanno verificato un deterioramento.


Quella che ho postato è una prova pratica, x-rite considera un utilizzo intenso, si mette al riparo da contestazioni eee..... ha solo da guadagnare su un nuovo acquisto di tavoletta.;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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