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Non serve solo leggere. Ci vuole anche la pratica. Quindi leggi e prova ciò che hai letto per fare esperienza e vedere cosa e come cambia la tua foto, il tuo modo di fotografare
Piccolo OT: se piace il genere riferimenti subliminali non potete perdervi questo documentario su Stanley Kubrick.
“ Quanto possono servire i concetti esposti nelle fotografie di tutti i giorni? „
Lacan diveceva che noi "non parliamo, siamo parlati" e che, quindi, forse riusciamo a comunicare solo grazie al fatto che esiste una cultura condivisa. Se questo è vero per le parole, quanto più deve esselo quando vogliamo comunicare con un immagine. L'occhio del fotografo non è, tuttavia, un libro alla 'consigli e ricette per foto perfette', per questo ti consiglio una rivista alla Canon Photo Professional o Digital Camera, oppure uno dei libri sulla fotografia digitale di Scott Kelby.
Ci sono anche molti detrattori di quel libro. Se non ti è piaciuto, passa ad altro, poi magari ci ritornerai più avanti. Sono d'accordo che siano più utili i libri con le foto di grandi fotografi analizzate e commentate.
Per me è il miglior libro di fotografia che ci sia, ti apre la mente sull'argomento più importante che ci sia per un fotografo : la composizione. La tecnica per me viene dopo ... Bye Alex
Ho quasi tutti i libri di Michael Freeman. Li trovo eccezionali anche se non di semplice approccio. Credo siano una buona base di partenza e che debbano essere necessariamente letti e riletti oltre ad essere accompagnati da una intensa attività pratica. Ogni volta che li rileggi hai l'impressione che la volta precedente ti sia sfuggito qualcosa e per questo ogni volta la lettura diventa sempre più interessante. Non sono certo libri "leggeri", ma come ogni buon manuale, sono da consultare periodicamente sino ad averne assimilato i contenuti e, ogni tanto, per rinfrescare le nozioni di base. Vero anche che ognuno di noi a diversi modi per apprendere e non necessariamente occorre passare attraverso lo studio teorico di un argomento. A volte basta anche un'attenta osservazione e una profonda analisi della stessa per raggiungere lo scopo prefissato.
Lessi quel libro anni fa ma ancora oggi lo rileggo con piacere e cerco sempre di trovare nuovi spunti compositivi da applicare. C'è da dire che nell'uso quotidiano, almeno per quanto mi riguarda, si tende ad impostare la composizione su 1/30, forse meno, dei molteplici schemi compositivi descritti in quel libro. Questo perchè il nostro occhio e la nostra mente tende a ricercare gli schemi a cui si è già abituata. Ma tanto più si riuscirà a rompere quegli schemi e abbracciare nuovi stimoli compositivi, tanto più le nostre immagini emergeranno dalla banalità. Se hai trovato il libro complicato puoi iniziare a dare un'occhiata a questo video che ti mostra come Steve Mc Curry applica 9 di quelle regole compositive.
Comprai all'inizio della mia passione per la fotografia questo libro insieme al libro l'esposizione fotografica dello stesso autore, non capi nulla di entrambi per mesi, lo riletto dopo qualche mese e ne sono rimasto affascinato... con la pratica capisci la teoria e con la teoria migliori la pratica... Fabrizio
la composizione è importantissima, ma nella fotografia pratica spesso non si riesce a mettere in pratica nemmeno una delle tante regole (sezione aurea in particolare). Come hanno giá detto, secondo me se si vuole veramente apprendere bisogna guardare ai grandi chiedendosi cosa cercassero loro nei soggetti che hanno ritratto. Sguardi, pose, colori, forme o semplice empatia... questa è la sfida di chi vuole veramente imparare a guardare attraverso un "terzo occhio" il mondo, dove per terzo occhio intendo un occhio fotografico. Consiglio a tutti la lettura di "a occhi aperti" di Calabresi, che raccoglie interviste a tutti i Grandi che hanno fatto la storia di questo mondo, ptesentandone, prima che il lavoro, la straordinaria personaliá.
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