| inviato il 11 Maggio 2015 ore 13:00
Guarda, tutto il discorso è partito proprio da quello che dici. Avevo in mente di costruire un ProPhoto in gamma L*, ma poi facendo una ricerca ho scoperto che esisteva già; il ProStar appunto e anche una versione fatta da Photoactivity. La versione ProStar ha la gamma L* definita da 700 punti, mentre quella di Photoactivity da soli 256 punti. Entrambi risultano non neutrali : ProStar: “ 128 128 128 128.000000 128.000000 128.000000 [RGB] -> MatrixFwd -> 50.196798 -0.001451 -0.000827 [Lab] „ ProPhoto-Lstar di Photoactivity: “ 128 128 128 128.000000 128.000000 128.000000 [RGB] -> MatrixFwd -> 50.197203 -0.001451 0.000581 [Lab] „ Quindi, visto che era una cosa già fatta, ho pensato a qualcosa di più radicale ed è venuto fuori il primo RaamielRGB; che essenzialmente era solo un prototipo. Il ProPhoto ha molto senso nella versione RIMM (Reference Input Medium Metric) perché ha gamma lineare ed è molto esteso, ma il ROMM (Reference Output Medium Metric) a gamma 1,8, oggi come oggi, ha perso parte del suo appeal. Andava bene quando la gamma 1,8 era adottata dai sistemi Apple, che erano di fatto lo standard nei sistemi prestampa, ma adesso anche Apple non adotta più tale gamma. Una volta arrivati ai dati demosaicizzati, bilanciati sul bianco e caratterizzati, è preferibile il RaamielRGB. |
| inviato il 11 Maggio 2015 ore 14:22
Il tuo spazio RGB ha sicuramente senso, al momento sono ancora affezionato al prophoto.. sarà lo spirito americano del "più grande è meglio è" come i loro suv v12 9000cc limitati a 40 miglia orarie Vorrei poter testare L* sia nel profilo colore del monitor che come versione del prophoto in photoshop, purtroppo Prostar L* è quasi introvabile: www.cdiny.com/ColorSyncProfiles/WorkingSpaceProfiles/ProStarRGB.icc.zi Tu ne avresti una copia? |
| inviato il 11 Maggio 2015 ore 14:58
Ma la new version del Raamiel l'hai messa online? O.T. Gabriele hai poi fatto quanto concordato in MP? |
| inviato il 11 Maggio 2015 ore 15:06
Maaaa in qualche tua vecchia discussione trovo il significato di L* v2 e v4?? |
| inviato il 11 Maggio 2015 ore 15:14
@Pisolomau Sto aggiornando anche gli altri profili a breve posto il tutto @Phi Credo di sì...cmq v2 e v4 sono le due specifiche attualmente in uso dello standard ICC. Quindi i profili che si usano possono essere versione 2 o 4, la 3 non esiste; ovviamente la v4 è più recente e apporta alcune migliorie. La curva L* lega la chiarezza alla luminanza. La luminanza è una grandezza fotometrica lineare, cioè significa che ad un valore doppio di essa corrisponde un raddoppio dell'irraggiamento. La percezione umana però non è lineare; noi siamo molto sensibili ai cambiamenti di luminanza nelle scale basse e meno nelle alte. La curva è questa:
 Questo fenomeno spiega anche perché le stelle ci sono invisibili di giorno... |
| inviato il 11 Maggio 2015 ore 15:43
Raamiel, spiegami perchè i miei profili monitor L star hanno, rispetto ai corrispettivi Gamma 2.2, le ombre più aperte e sono, passami il termine, meno contrastati (neri a parer mio meno profondi)? |
| inviato il 11 Maggio 2015 ore 19:31
Allora... facciamo un excursus sulla gamma. La gamma dei monitor è storicamente una gamma decodificante ereditata dal mondo CRT e oggi applicata anche agli LCD per retrocompatibilità. Come dice il nome è appunto un esponente gamma che mette in relazione il segnale in ingresso con la luminanza in uscita; occhio! luminanza non chiarezza. L'andamento tipico è questo:
 Per far si che questa curva non distorca il segnale dobbiamo inviare un segnale in ingresso che è distorto nel modo opposto, ossia l'inverso dell'esponente gamma. In questo modo l'andamento complessivo è lineare. Il problema è che le curve gamma originali del pannello non sono note con precisione, quindi vanno calibrate con le LUT in uno stato noto. Se usi le LUT hardware del monitor il profilo non contiene dati in merito e il tag vcgt è lineare; se si devono usare le LUT della scheda video allora il profilo contiene i dati di calibrazione nel tag vcgt. Nei tag trc invece trovi la gamma complessiva, che dovrebbe essere la stessa di quella raggiunta dal monitor dopo la calibrazione. In sostanza il tag trc esprime la somma della trc nativa + la correzione delle LUT. Il profilo a gamma 2.2 e il profilo a gamma L* del tuo monitor quindi descrivono lo stesso dispositivo, ma in stati diversi. La gamma 2.2 è più compressa nelle ombre, la differenza che noti è dovuta a questo. |
| inviato il 11 Maggio 2015 ore 20:10
X Mau: non ho avuto tempo ma lo farò!(Un gruppo di lavoro per monitor wide gamut e problemi affini.) X Raamiel: Non ho indagato bene ma L* dovrebbe essere meno clemente sulle altissime luci, cioè rende più leggibili le ombre ma la coperta è sempre un pó corta. |
| inviato il 11 Maggio 2015 ore 20:11
Capito. Quindi sostanzialmente un profilo con L star è più 'aderente' , passami il termine... |
| inviato il 11 Maggio 2015 ore 20:55
No... non è questione di clemenza; la curva di conversione va da 0 a 1 in valori normalizzati, nessuna gamma comporta clipping di per se. Ora preparo un post dove spiego meglio sta faccenda.... |
| inviato il 11 Maggio 2015 ore 20:59
Grande talpone ; =) |
| inviato il 12 Maggio 2015 ore 11:21
Parlavo di un riscontro pratico, in termini fotografici con un profilo L* non distingui tra un bianco 251 e un 252 ma le ombre sono diventate molto più aperte e leggibili. |
| inviato il 12 Maggio 2015 ore 11:37
“ con un profilo L* non distinguo tra un bianco 251 e un 252 ma le ombre sono diventate molto più aperte e leggibili, uso termini fotografici per capirci „ ecco tu hai spiegato meglio quello che anche io riscontro... fatto sta che mi trovo meglio con gamma 2.2 che con i profili creati con L*, con questi ultimi ho sempre timore di contrastare troppo le immagini, che potrebbe essere corretto per la visione sul mio sistema e per la stampa, un pò meno per il mondo web. Capisco che stiamo cercando il pelo nell'uovo, ma sarebbe bello discuterne. |
| inviato il 12 Maggio 2015 ore 12:12
Una gamma L* è più difficile da ottenere, perché deve essere definita nel profilo con parecchi punti e se le LUT non possono stare dietro alla precisione richiesta la faccenda si complica. In genere si calibrano a L* solo gli schermi professionali con LUT hardware. L* torna utile anche nel caso della stampa, dove i profili che descrivono le stampanti sono a PCS Lab e la calibrazione viene fatta in L*. In questo modo tutta la catena è sempre legata a L*. |
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