| inviato il 03 Aprile 2012 ore 22:59
Dopo l'esperienza che ho fatto, dico che il filtro di serie che mette canon è comunque valido, prima di tutto per il bilanciamento cromatico, secondo per la sicurezza di pulizia del sensore, terzo perchè il filtro baader (o simili) se si fotografano sorgenti luminose molto forti crea brutti effetti dovuti alla mancanza del trattamento antialiasing.... Alla fine la differenza tra la modifica "baader" e una versione "Da" non è poi così enorme e non vale la complicazione dato che canon (coraggiosamente) ogni tot anni viene incontro agli astrofili.... Unico peccato i 18 megapixel, quelli si che sono un problema! |
| inviato il 04 Aprile 2012 ore 10:55
“ Inoltre incluso nel prezzo ti danno l'alimentatore 110/220V per non dover usare la batteria in lunghe sessioni con display sempre acceso „ utile solo se hai un generatore o un inverter sul campo o se fotografi dal balcone di casa, altrimenti con 15 euro ti costruisci una batteria "finta" con cui alimentare la Canon usando una batteria da auto 12V. Io ne ho una fatta da un amico, con una maciata di elettronica mi ha costruito il circuito per ridurre da 12 a 8,2 V la tensione, sul campo mi dura tutta la notte, alimentando anche la montatura del telescopio. ciao! Chiara |
| inviato il 28 Aprile 2012 ore 14:13
Perdonate l'ignoranza ma perché 18mpx non vanno bene in astrofotografia? Quali sono i contro? Grazie ;) |
| inviato il 28 Aprile 2012 ore 14:23
In astronomia spesso si cerca di registrare la debolissima luce di nebulose e galassie, tanti pixel significa pixel piccoli, in grado di assorbire questa luce in modo meno efficiente. Ciao! |
| inviato il 28 Aprile 2012 ore 14:37
Capito! Grazie :) |
| inviato il 28 Aprile 2012 ore 15:00
Se passi da una 20Da da 8M pixel a una 60Da da 18M pixel, avendo la stessa dimensione dei sensori, il pixel della 60Da é il 8/18= 44% di dimensione, quindi riceve meno della metà dell'illuminazione, cioè un numero di fotoni più basso. Il sensore Cmos converte i fotoni in elettroni ed il convertitore A/D ti converte la quantità di luce in un numero a 14 bits (12 per la 20Da). La 60Da ha senz'altro un convertitore migliore e meno rumoroso della 20Da, anche le microlenti sono più grandi in proporzione, ma non possono compensare la necessità di raddoppiare l'amplificazione, intruducendo rumore supplementare. Tieni conto che stiamo parlando per la 60Da di cifre dell'ordine di circa 4 fotoni = 1 elettrone = 1 unità di conversione! Se però raccolgo i segnali di 4 pixel contemporaneamente (in inglese binning), l'elettronica e le microlenti fanno il loro dovere e mi danno un'immagine con molto meno rumore ma con soli 4.5M pixel, che però non posso confrontare direttamente con gli 8M pixel della 20Da se non riscalandola via software, con perdita di qualità. Nei nuovi sensori Sony per Nikon il confronto tra i 6M pixel di una D40-D50-D70 contro i 24M pixel di una D3200 scalati per avere 6M pixel, portano ad una immagine finale con meno rumore e anche maggiore risoluzione, anche perché l'effetto degradante del filtro AA viene annullato dal binning. |
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