| inviato il 26 Marzo 2015 ore 23:26
poi c'è sempre la regola chiedere è lecito, rispondere è cortesia... |
| inviato il 27 Marzo 2015 ore 11:41
“ non ha tutti i torti andreaeos. „ beh.. se decidi di mettere un annuncio di un qualsiasi oggetto in un qualsiasi tipo di mercatino devi essere disposto a ricevere delle controproposte (e ne capitano delle tiplogie più disparate ed a volte improponibili!), questo fa parte del gioco e più in generale delle trattative di compravendita.. ovviamente non vuol dire che le devi accettare, ma puoi sempre rispondere declinando gentilmente.. non mi sembra che possa comportare una grave perdita di tempo prezioso, soprattutto considerato che frequenti un forum e di conseguenza hai del tempo da dedicare ;) .. o no?! certo, se devo scegliere poi tra un silenzio ed una risposta poco carina (per usare un eufemismo) scelgo la prima, ma questo è soggettivo.. “ capisco che non hai tempo e voglia e sei un duro, ma secondo me dovresti metterti un pelo più tranquillo e capire che quello che per te è senza segni, perfetto, nuovo, intonso, ancora da togliere dalla scatola, per me potrebbe essere della merda da buttar nel cesso , per cui se permetti chiedere qualche foto e qualche scatto per vedere la tipologia di copia che hai fra le mani non mi sembra un'onta abominevole ! „ esempio, quello che ho evidenziato, che vale più di mille parole.. certo, lo si poteva anche scrivere in maniera un po' più soft ma alla fine l'importante è farsi capire “ per fortuna che non compro mai usato ! „ il problema è sempre e solo uno, le persone con cui hai il piacere, o meno, di avere a che fare ;) “ poi c'è sempre la regola chiedere è lecito, rispondere è cortesia... „ ecco, appunto |
| inviato il 23 Maggio 2015 ore 20:32
Entro tardi nel topic, ma è un discorso che mi interessa. Sottolineo che la vendita è un evento che si regge sulla reciproca fiducia: tu mi proponi un articolo, io mi fido della bontà dell'articolo proposto. Io ti propongo un pagamento, tu ti fidi della mia solvibilità. Deve eserci una reciprocità di impegno e di affidamento, altrimenti si va verso lo schema del contratto leonino. Che è uno schema che molti venditori hanno in mente: ti senti dire un sacco di volte "pagamento anticipato e poi spedisco", giusto, perchè uno dovrebbe mollare la merce prima di avere i soldi? Ma allora, perchè uno dovrebbe mollare i soldi prima di avere la merce? Qui entra la fiducia: pago perchè mi fido, ma per fidarmi pretendo reputazione e trasparenza. Su ebay la reputazione me la figuro con i feedback, su Juza mi spiace dirlo, ma in partenza siamo tutti emeriti sconosciuti e potenziali t*faldini. Quindi, pretendo la massima disponibilità e proattività del venditore, a dimostrarmi la sua buonafede e affidabilità. Perchè, sia chiaro, alle condizioni correnti chi rischia sono io che compro pagando in anticipo. Se trovo un simpaticone che si incazza se discuto le condizioni, non vuole documentarmi l'oggetto in vendita, non risponde se non mi presento con l'assegno in mano, si lamenta perchè gli faccio perdere tempo, accetto di buon grado il suo silenzio. Lui non vuol perdere tempo con uno indeciso, perchè dovrei perderlo io, per giunta rischiando dei soldi, con un venditore scorbutico e non trasparente? Io mi tengo i miei soldi, qualcosa d comprarci lo trovo. Lui si tenga il suo obiettivo, vediamo se trova un compratore...Chi ha dei dubbi, provi a farsi una cultura da venditore e si faccia un'idea di qual'è la gerarchia di mercato tra venditore e acquirente. Le merci non mancano, quello che manca di solito sono i soldi... In ultimo, do ragione a chi sottolinea "...ho scritto non trattabile". Ho visto più volte degli usati proposti al 90-95% del prezzo del nuovo. A questi visionari illusi sono io che non rispondo. Cosa vuoi ragionare, con persone che non sanno neanche cosa stanno vendendo! Certe volte ti senti argomentare "l'ho pagato tot, non posso venderlo a meno di...". Brillante applicazione della proprietà transitiva della fregatura!! Tu hai comprato da pollo, devi per forza trovare un pollo. Il pragmatico ragionamento "lo trovo nuovo a meno" suona quasi offensivo!! Se un prezzo rigorosamente non trattabile è assurdo, morta in partenza. Se è alto posso anche considerarlo, ma tu che vendi devi fare i salti mortali per convincermi che la tua merce vale il balzello. Non trattabile e non visibile = non vendibile!! Da che mondo è mondo si vive così: il prezzo lo fa chi ha la merce, ma la vendita la decide chi ha i soldi. Dopodichè, non è il compratore che deve trovare i soldi per soddisfare il venditore. E' quest'ultimo che deve conquistarsi i soldi del compratore. |
| inviato il 17 Dicembre 2015 ore 16:45
Caro Andrea Ferrari, io ho sempre messo "non trattabile" e ho sempre venduto tutto. Ti sembrerà strano ma so cosa vendo e a quanto lo vendo, e a quanto pare c' chi lo recepisce. Purtroppo sul sito ci sono troppi furbetti che vanno su trovaprezzi e cercano il minore, in Bangladesh, e te lo spiattellano come prezzo standard. Benissimo, questi signori credo proprio che o non acquisteranno mai nulla e perderanno sempre del bel tempo, o troveranno un pollo sprovveduto e alla canna del gas. Ti faccio presente che spesso vengono fatte proposte offensive dell'intelligenza del venditore e ben al di sotto degli importi proposti dai negozianti per il ritiro. Io quando descrivo le condizioni di vendita pretendo siano quelle, se no me lo tengo. Non viene mai recepito dai soliti furbetti. Seguire tutti questi signori mi porta via tempo e per me il tempo e' denaro, molto di più dell'ottica che vendo, sicuramente. Quindi rispondo solo a chi e' dotato di cerebro e ometto in caso contrario. Altro appunto, se io giro nel sito lo faccio per leggere quello che mi interessa e quindi rispondere ai soliti furbetti lo considero un danno, perderei il poco tempo di cui dispongo a seguire baggianate. "Da che mondo è mondo si vive così: il prezzo lo fa chi ha la merce, ma la vendita la decide chi ha i soldi. Dopodichè, non è il compratore che deve trovare i soldi per soddisfare il venditore. E' quest'ultimo che deve conquistarsi i soldi del compratore." In merito a questa osservazione ti direi di provare ad andare a prendere l'auto con questa filosofia, ne usciresti con un paio di scarpe nuove, prese al mercato da un venditore cinese, che dopo averti permesso una estenuante trattativa, ti avrà rifilato una bella suola con cui fare tanti e tanti km a piedi. Senza offesa, questa e' la mia opinione. Riccardo |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 9:36
Ciao, mi inserisco su questo post per provare a dire la mia, e più che altro per comprendere. Ho venduto alcune cose privatamente (non di tipo fotografico e non su questo forum) realtive a console. Diciamo retrogames (sega saturn, dreamcast) quindi un ambito particolare dove il valore risulta meno oggettivo rispetto ad altri. Per fare il prezzo ho sempre considerato il prezzo del nuovo, tolto l'iva, tolta una svalutazione annua e confrontato usando la funzione shopping di google o trovaprezzi le valutazioni del nuovo, per poi fare un prezzo che potesse avere senso. Non conosco bene il valore dell'usato fotografico, ma credo che la contrattazione sia "normale". Riporto un esempio.... Canon 6d solo corpo... sul forum la si trova usata sempre dai 1000 euro a salire....nuova usando il famoso trovaprezzi la si trova nuova da 1245 (poi da valutare se possibile o meno i cashback canon). Ma partiamo dal fatto che il cashback non sia possibile come possibile acquirente mi sentirei almeno in diritto di provare a chiedere una contrattazione quando compro un oggetto usato (di cui non si conosce reale stato, età, utilizzo...) rispetto ad un nuovo dove vi sono solo 200 euro di differenza. Capisco benissimo che il venditore solitamente vende per cambiare attrezzatura e quindi cerca di massimizzare il profitto, ma allo stesso tempo il compratore cerca di massimizzare il proprio investimento. Quindi credo che una contrattazione nel mezzo ci stia e piuttosto si conclude con un "mi spiace non posso scendere"...e si passa oltre. Per tornare a me, avevo comprato il dreamcast a 200.000 lire nel 1998....l'ho rivenduto (con scatola e tutto quanto avevo, giochi, joyad, cavi e accessori vari) nel 2012 a 50€. Vedo che c'è ancora chi lo vende a 150€ che reputo essere un furto, perchè considero ormai non ci siano possibilità di riparazioni in caso di guasti o altro. Quindi seguendo la logica della fiducia reciproca credo che ci si debba venire incontro per quanto possibile. Questa la mia idea. E qui chiedo a chi vende e conosce il mercato fotografico, quali sono i ragionamenti per "dare" un valore / prezzo ad un pezzo usato? |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 10:50
@Magugno Avrai sempre venduto tutto perchè proponevi merci oneste a prezzi onesti. Non è proibito vendere a prezzo fisso. Anch'io ho comprato senza negoziare, prezzo corretto e articolo ben conservato. Ho negoziato prezzi che ritenevo non corretti, partendo da quelli dei più noti negozi fisici, e ho raggiunto buoni accordi. Le auto le ho sempre comprate trattando "duro", da quando ho cominciato ad agire con metodo ho spuntato ribassi del 2-3% rispetto ale migliori condizioni possibili. Non arricchisci, ma sono svariate centinaia di euro. Per comprare e vendere, ci sono solo due sistemi: se non si vuole negoziare, fissare dei prezzi in linea con il mercato, magari anche un po' bassini (lo sconto fa effetto, ce lo insegnano i venditori di piastrelle...). Altrimenti si negozia. La pretesa autoreferenziale di essere persone serie e venire apprezzate per questo, funziona tra conoscenti e amici: tra estranei siamo tutti potenziali malviventi, io pago in anticipo, tu fai i salti mortali per convincermi. La legge è uguale per tutti, e quello che rischia sono io che pago. Da che mondo è mondo sono i venditori che tentano di conquistarsi i clienti, anche nell'usato, non viceversa: io acquirente posso essere interessato a un prezzo minore, ma avrò un oggetto che vale meno per l'uso che ha subito e il rischio a cui mi espone. Ho sempre a disposizione l'alternativa garantita del nuovo, al giusto rapporto prezzo/qualità che la concorrenza mi mette a disposizione. Non è arroganza o strozzinaggio nei confronti di chi vende usato, è la realtà dei fatti. Si dice "non puoi oppormi il miglior prezzo che trovi in Cina", ma se tale prezzo è inferiore a quello di un usato da uno sconosciuto, perchè devo spendere di più? Merce inferiore, rischio superiore. Il Cinese almeno ha 30.000 FB in rete, il grossetano o il pavese che si iscrive a Juza per vendere e non pubblica nemmeno una foto, non so neanche come si chiama. Potrà sembrare scortese o indigesto, ma rischio meno a comprare da un cinese referenziato che da un italiano "fantasma". L'usato deve costare meno del nuovo, di qualsiasi nuovo, i rischi sono comunque gli stessi se non maggiori. Certo, l'italiano può adoperarsi per dimostrare la sua lealtà e trasparenza, ma ci vuole disponibilità... Proposte offensive dell'intelligenza: mettiamoci anche la tentata vendita di uno Zeiss 180 usato a 1850 euro quando FotoNovecento lo vendeva nuovo a 1800 (visto sul mercatino). La 7d old viene proposta a 450-550 Euro, significa che si compra a 400-450 (attestato da numerose testimonianze di felici acquirenti). Come devo considerare, cosa devo scrivere di uno che la propone a 600 euro non trattabili? Diagnostico subito la demenza o lo insulto come disonesto in varie occasioni? Ne l'uno, ne l'altro. Il negoziare, a mio avviso, tra persone civili serve proprio a questo: a riallineare domanda e offerta depurandole dalle distorsioni e dagli errori di valutazione che si possono commettere in perfetta buonafede. E rilevo che la maggior parte delle persone che propongono un'inserzione di vendita e dopo settimane (o mesi...) ne pubblicano una nuova intitolata "ribasso" sono coloro che esordiscono con "prezzo non trattabile". Poi, ciascuno tutela legittimamente quelli che ritiene essere i suoi interessi e applausi a scena aperta per le persone oneste e trasparenti, merce sempre più rara. |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 11:43
Come stimare il valore di un oggetto d'occasione? Il metodo di generale applicazione dovebbe essere più o meno: - Valutare il valore del nuovo, se non è più prodotto valutare quanto costa un nuovo equivalente e tagliare di un tot per il fatto che è tecnologia sorpassata. Per dire, se una Canon 50D nuova costava- metti - 1000 euro e la 70d costa 800, il valore di partenza può considerarsi 700...600...boh. Altro esempio: la 1Ds Mk1 costava 7000-8000 euro, una botta così. Il pari gamma di oggi è la 1Dx da 5500, ma quanto vale una 1Ds nuova? Non certo 5500, è un 12 Mpx, 1600 iso max, non ha Live View, ha un display ridicolo, raffica lenta. Tenendo conto della qualità e della costruzione, potrò riconoscergli la metà del valore di una 1Dx, e da li comincerò a svalutare... - Stimare una svalutazione di partenza, per il solo fatto che non è più nuovo. Quanto vale in meno un oggetto, nel momento in cui sei uscito dal negozio? Bella domanda...Lascia perdere l'IVA e non l'IVA, è un criterio del tutto gratuito. - Stimare il ciclo di vita (es. per un corpo macchina posso pensare che il ciclo di vita sia 15 anni dopo il fine produzione, xchè dopo 10 anni cessa la garanzia di riparabilità). - Valutare un valore residuo a fine ciclo vita, metti un 15-20% del valore del nuovo xchè non è detto che esploda e comunque magari si riesce ancora a manutenerla. - Calcolare il valore residuo, ipotizzando che decresca linearmente dal valore ridotto del nuovo a quello residuo. - Correggere in più o in meno a seconda dello stato d'uso (se prendo una 5d con su 130.000 scatti, ipotizzo di dover cambiare a breve l'otturatore, quindi svaluto. Se sono appena stati fatti otturatore e pulsante scatto, so che ci faccio ancora 150.000 scatti e quindi rivaluto). - Valutare o svalutare in funzione della domanda e dell'offerta. Per esempio, se ho una 1Ds MK II potrò rivaluutare leggremente perchè è una "bomba" e non ce ne sono in giro, se ho una 7d dovrò svalutare un po' perchè te le tirano dietro con la fionda. Si ottiene una valutazione approssimativa: non siamo certo a livello di eurotax per le auto, ma almeno ci si può fare un'idea della convenienza o meno di una proposta. per dire, se mi propongono una 5d old a 750 euro, non li insulto ma declino educatamente perchè non vale il prezzo. Diffidare delle inserzioni come riferimento: quella è un'immagine dell'offerta, non del mercato. Non è detto che mediamente i prezzi richiesti siano quelli di chiusura, anzi non lo sono di certo. |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 11:47
@Andrea: grazie per la spiegazione. |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 18:36
@Lordbye L'ho detto e penso sia da ribadire: 1) Non è un metodo "legale", è semplicemente quello che io ritengo plausibile e indicativo. Non c'è un criterio o un riferimento riconosciuto valido, tipo Eurotax per i veicoli, si brancola nella nebbia. Si vede lo stesso oggetto con differenze di richiesta anche del 50%. Io ragiono così per orientarmi, non penso certo di dettare legge. 2) Il risultato deve essere assunto come indicativo e approssimativo. Non mi sognerò mai di questionare qualche decina di euro su 1000, in base a quanto estrapolo da questi ragionamenti. Mi limiterò sempre a valutare la congruità, a mio stretto e personale giudizio , delle proposte che esamino, accettandole o rifiutandole senza mai farmi opinioni su chi la vede differente da me. |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 21:54
un bel fenomeno e' quello che in questi giorni dopo essersi preso tutti i miei dati ogni giorno inventava una nuova scusa per cui non aveva potuto fare il bonifico, prima il lavoro, poi la famiglia, poi gli rubano il bancomat..... mancava solo l' invasione dei rospi e quella delle cavallette..... quello che mi rode e' che come mio solito do tutti i dati comprensivi di indirizzo, telefono ecc..... neanche a dirlo alla fine e' sparito senza neanche dirmi che non era piu' interessato, tutto sto casino per 90€ |
| inviato il 19 Dicembre 2015 ore 18:17
Il setaccio per dividere i perdiballe dalle persone serie non l'hanno ancora inventato... Purtroppo, se si vuole operare in un qualsiasi mercato bisogna mettere in bilancio una certa quota di tempo buttato. A volte per colpa del buffoncello di turno, a volte per motivi che sfuggono a ogni controllo (a me è capitata una vendita conclusa e poi al compratore gli è caduta per terra la reflex...sfiga, soprattutto per lui...), alcune volte anche per colpa nostra. Capita, quando si vuole vendere qualcosa si ragiona sempre di opportunità e mai di certezze. I soldi li ha in mano il cliente, il problema è farglieli mollare...  E' vero che ci si può sempre lamentare, se ben ricordo ai tempi delle repubbliche marinare i marinai genovesi potevano scegliere di navigare senza diritto di mugugno o con diritto di mugugno, nel qual caso il soldo era inferiore. Ebbene, la maggior parte sceglieva il diritto di mugugno (!!). Sia ben chiaro, senza mai ottenere niente... Meglio prendere atto dell'ineluttabilità di certi...disguidi??...ed evitare almeno di farsene sangue amaro. Tanto ci si lamenta sempre a cose fatte...   |
| inviato il 20 Dicembre 2015 ore 12:29
Per le valutazioni dei beni esistono dei criteri estimali che sono definiti e abbastanza chiari, servono per le perizie legali e valgono per ogni bene. Direi che non hanno nulla a che vedere con quanto indicato dal sig. Ferrari. Purtroppo materia complessa e difficilmente spiegabile se non con lunghissimo trattato in un forum. Tali perizie non prendono minimamaente in considerazione i prezzi dei prodotti venduti all'estero in quanto le tassazioni cambiano e immagino che chi acquista in Cina speri sempre di sdoganare senza pagamento dei dazi. Se il prezzo cinese venisse sommato ai dazi, se ne ricaverebbe un prezzo dell'usato diverso, sig. Ferrari. Segnalo che addurre motivazioni quali i prezzi cinesi omettendo che non sono reali ma spacciandoli per tali, non rientra in una normale trattativa commerciale ma ha sicuramente tratti che possono facilmente trovarsi sul Codice di Procedura Penale. Chi ci casca stato circuito per trarne vantaggio. |
| inviato il 20 Dicembre 2015 ore 12:42
“ .......tutto sto casino per 90€ „ a sto giro hai vinto il primo premio come compravendita più sfigata del 2015 !! |
| inviato il 20 Dicembre 2015 ore 12:44
“ Il setaccio per dividere i perdiballe dalle persone serie non l'hanno ancora inventato... „ esiste esiste. parlo solo dopo aver visto il cash in mano a casa mia. prima non rispondo a nessuna mail, sms, appuntamenti vari, richieste assurde, ecc, ecc. la comunicazione parte solo ed esclusivamente dopo aver preso il cash in mano. fidati che questo metodo tiene lontano tutti i rompiballe della rete di questo e dell'altro mondo ! |
| inviato il 20 Dicembre 2015 ore 14:37
Come dicevamo sopra, Zen, tu hai trovato non solo il sistema per non perdere tempo e non correre rischi, ma anche per non farne perdere neppure a chi ragiona - a torto o a ragione - come me. Avrai un folto stuolo di compratori affezionati, ma come dici tu, con "noi" di affari non ne fai e non ne farai mai. Ciò detto senza ombra di polemica, è solo una constatazione che discende dalla pretesa - giusta a mio avviso - di trattare su un piano di sostanziale parità e con le dovute prerogative di chi, in una transazione commerciale, ricopre il ruolo del cliente. Se non sei disposto a concedere un minimo di disponibilità a fronte di un mio interesse, perchè ti dovrei considerare prima di vedere la merce e assicurarmi di chi sei e cosa vendi? Se ti conosco è altro affare, sono il primo a riconoscerlo, ma tra estranei vale il principio che ho già esposto: io mi tengo i miei soldi e qualcosa da farne lo trovo di sicuro, tu ti tieni la tua merce e forse, e sottolineo il forse, riuscirai a venderla. Ovviamente, non a me. Tu non rischi mezz'ora del tuo tempo, e io dovrei rischiare i miei soldi? Guardo altrove, al peggio mi avvalgo comunque del corretto rapporto qualità/prezzo del miglior nuovo che trovo sul mercato. Si tende a dimenticare spesso questo aspetto: l'usato costa meno perchè vale meno , sia in termini reali che di rischio d'acquisto; con ciò non intendo solo raggiri e malafede, ma anche e soprattutto difetti, vizi occulti, danni non evidenti, problemi vari che restano a rischio e carico dell'acquirente in forza della giusta clausola del visto e piaciuto. Se il venditore non è disposto a dimostrare il valore della sua merce prima della transazione , il rischio aumenta notevolmente e delle due cose l'una: o il prezzo scende fino a compensarlo, o la transazione non si fa. L'oggetto d'occasione deve essere un'alternativa, un'opportunità, mica una religione!! |
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