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Fotografare gli zoo umani


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avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2016 ore 9:40

Si però i bambini...

user26730
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inviato il 13 Maggio 2016 ore 22:45

La legalità o li legalità di questo argomento è un aspetto che non mi interessa. Tre quarti della mia vita è stata, o per un motivo o per l'altro, nellinlegalita dunque questa cosa non mi toglie il sonno! L'aspetto etico di questa questione è quello che mi interessa e dunque è di questo che parlo.
Non credo si tolga nulla ad un bimbo povero fotografandolo e postando la sua foto. Non mi piace comunque tantissimo la tendenza degli ultimi anni tra i fotografi viaggiatori. Un esempio su tutti può essere quel villaggio di pescatori nei pressi di Siem Reap ( Cambogia ) che è diventata tappa obbligata dei tour fotografici. Un villaggio che non ha nulla di interessante o di bello da essere fotografato, se non proprio la povertà e le condizioni di vita degli abitanti stessi. In primis i bambini. In quel caso, veramente, si può parlare di "fotografia di zoo umani".
Non sono nemmeno convintissimo che il turismo di massa e senza raziocinio porti ricchezza. Anzi, spesso è il contrario. Questa è una cosa che imparai quasi 30 anni fa in uno dei miei primi viaggi in India. All'epoca c'era ancora l'atroce usanza, tra i più poveri, di storpiare appositamente i propri figli ( si parla del quarto o quinto o sesto etc etc figlio) per renderli più "efficaci" nel chiedere l'elemosina per strada. All'epoca, un muratore guadagnava meno di un dollaro al giorno. Un bambino che chiedeva l'elemosina poteva invece guadagnarne anche dieci al giorno. Allora, io muratore indiano, faccio altri tre o quattro figli. Li "modifico" subito dopo la nascita, e lì mando per strada e io smetto di lavorare. A casa mi entrerebbero dieci, forse anche venti volte più soldi di prima e io posso ubriacarmi tutto il giorno e non dover lavorare. Capii dunque fin da subito, che il bambino (sia in India che in qualsiasi altro posto povero) è molto spesso un business. È dunque capii subito che ai bambini per strada NON VANNO DATI SOLDI perché alle sue spalle c'è sicuramente un adulto che ci campa su quel l'elemosina. Ho sempre invece dato soldi agli anziani in quanto l'anziano è veramente solo.
Instaurare un sistema di liberatorie dei genitori per poter fotografare i bambini mi porta, per esperienza, a pensare a cose atroci ma verosimile. Io genitore indiano o cambogiano o chicchessia, faccio ancora più figli, li tengo volutamente e tatticamente denutriti e mi faccio pagare da te turista-fotografo per ogni liberatoria per le tue foto. Questa non è fantascienza, è realtà! Se non si aveva rimorso nello storpiare i propri figli per l'elemosina, sicuramente non si ha rimorso a tenerli denutriti per farsi pagare le foto!
Vi invito a riflettere su quanto ho appena scritto.
Io, personalmente, amo sempre fare le cose in modo un po' diverso da come le fanno tutti gli altri. Nelle mie gallerie ci sono spazi dedicati ai bimbi di tutto il mondo. Solitamente ritraggo un bambino non perché povero e sporco e triste per strappare qualche like in più qui su Juza. Al contrario, amo fotografare i bambini o perché particolarmente belli oppure perché hanno espressioni felici e sorridenti al di là delle condizioni in cui vivono. Il mio messaggio, di solito, è proprio questo. Cioè che la felicità ( bambini e adulti) non è per forza collegata a ricchezza e povertà.
Sicuramente un bambino sporco ma sorridente ottiene meno like di uno sporco e con il faccino triste. Se poi ha le lacrime è un apoteosi per il "fortunato" fotografo!!
Per me la fotografia è qualcosa di diverso di qualche like in galleria dunque continuo per la mia strada "impopolare".
Max

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 10:40

Max, sulle liberatorie sono in buona parte d'accordo, come ho scritto dall'inizio. Vedo più rischi che vantaggio. L'unica riserva è questa: se mio figlio sta giocando in strada, passa un giapponese (o anche un italiano) e lo fotografa, e poi lo mette sul suo blog, come la prenderei? Riflettendoci, direi: non ci troverei nulla di male se l'avesse trovato per lui pittoresco, o bello. Anzi, sarei onorato della cosa. Se invece lo avesse ripreso in un modo che lo metta in ridicolo, esasperandone i difetti, o mentre stesse facendo qualcosa di sconveniente, allora no, non ci starei più.

Lacrime e faccino triste credo possono anche starci: in Vietnam ho visto bambini poverissimi litigare per una cosa da bambini. Li abbiamo riappacificati regalandogli qualche penna, e li ho fotografati ( qui e qui ). Sono foto che non mi pare ledano la dignità di quei bambini (liti così si vedono anche da noi) e, credimi, dei like non m'importa proprio. Qui vale però quello che dicevo sulla bambina del mercato di Lalibela. Sono situazioni limite, sulle quali tentenno. Per ora credo che ci sia della bellezza anche in quegli scatti, e mi spiacerebbe toglierli. Ma capirei se qualcuno la vedesse in modo diverso.

L'importante è che Sapa non diventi uno zoo umano per turisti, con persone tenute apposta in stato di povertà (dal governo oppure dai genitori) per attirare noi ricchi turisti. Non credo che sia così. Quando parlavo di turismo che arricchisce, non pensavo ai turisti che lasciano elemosine ai poveri. Pensavo alla ricchezza che aumenta in tutto il sistema. Trasporti, alberghi, ristoranti, negozi portano manodopera e benessere. Purtroppo stravolgono le diversità e abbruttiscono i posti. Ma la gente alla fine sta meglio (ripeto, qui la sto facendo semplice mentre il discorso sarebbe molto complesso).

Infine, le paranoie da siti pedopornografici non mi sfiorano. Se uno è talmente malato da eccitarsi di fronte ad una foto di mio figlio che gira per strada, o anche in costume al mare, faccia pure. Anzi, se vuole gliela spedisco io. Gente così può solo essere compatita. Finché passa ai fatti, e allora va ovviamente punita.

user26730
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 12:18

David,
sicuramente questa delle foto a persone disagiate e' una questione spinosa e non di facile soluzione.
Non riesco ad aprire le foto che hai linkato pero se come hai raccontato, dopo la lite si sono riappacificati, allora sicuramente le foto mostreranno faccine di bimbi sorridenti in virtu del regalo che gli avete fatto. E come dici tu, sono queste situazioni che succedono ovunque, anche dove non c'e' poverta.
Parlando dei like non mi riferivo a te e se te l'ho fatto pensare me ne scuso. Mi riferivo ai tanti che purtroppo ci speculano su queste cose.
Concordo che anche io se vedessi pubblicata una foto di mio figlio (fatta senza chiedere a me il permesso) non me ne risentirei. Al di la che lo ritragga sorridente o piangente o ben vestito o sporco. Pero' non siamo tutti uguali e non tutti vediamo le cose allo stesso modo.
Il discorso che il turismo puo portare ricchezza e' vero ma e' anche relative. Voglio dire che ci sono realta che non credo possano giovare cosi tanto del turismo. Per usare l'esempio che ho fatto del villaggio di pescatori vicino a Siem Reap. Da anni la gente va li a fotografare la poverta. Pero a dormire, a mangiare, a bere e a spendere si fermano a Siem Reap perche li nel villaggio non c'e' nulla e nessuno e' interessato ad investire in strutture recettive. Dunque non vedo in che modo il nostro andare li a fotografre la loro poverta possa portare loro vantaggi.
Sicuramente ci saranno, in giro per il mondo, realta diverse che possono beneficiare del nostro turismo fotografico. Non me ne vengono in mente ma credo ce ne siano.
Condivido anche il tuo pensiero che un eventuale sviluppo economico di alcune aree del globo portera inevitabilmente ad una perdita della loro identita culturale rendendo quei posti un po piu simili a come ci piacciono a noi. Snaturalizzandoli dunque. In questo non ci vedo nulla di positivo. Intendo nel perdre la propria identita. pero, dovendo scegliere tra il perdere la mia identita culturale e il sollevare il mio livello di vita dalla miseria alla decenza......probabilmente sceglierei di essere meno riconoscibile culturalmente ma anche meno affamato.
Il discorso della eventuale componente pedofilia dietro a foto di bambini non lo avevo considerate e non voglio nemmeno considerarlo. Stiamo parlando di altre cose e dunque non tiro in ballo le possibili deviazioni di menti malate.
Max

user39791
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 12:42

Io fotografo solo persone, tra l'altro in Italia, anzi più precisamente nella mia città: Bologna. Il problema si pone eccome, fare reportage/street chiedendo il consenso vuol dire NON fare reportage e street, bene che vada diventa ritratto ambientato. Come fare? Non lo so sinceramente, per quanto mi riguarda cerco di rispettare alcuni limiti che mi sono messo. Il primo è quello che riguarda i bambini, quelli secondo me non vanno fotografati in modo che possano essere riconoscibili, almeno NON vanno pubblicate le foto. Sia se scattate sotto casa che se scattate in culo al mondo. Punto secondo gli indigenti, almeno che non siano foto con un chiaro scopo di denuncia sociale. Ma non è facile stabilirlo. Io qualche foto di questo tipo l'ho pubblicata, ma solo se la ritenevo davvero una denuncia o un rendere "positiva" una situazione di handicap o di difficoltà. Un esempio potrebbe essere un disabile che compie un gesto atletico, in questo caso può essere visto come il voler rendere come tutti gli altri quella persona. Ripeto il punto spinoso sono i bambini, ritengo anche che chi amministra un sito dovrebbe "valutare bene " queste foto se non hanno un'autorizzazione alla pubblicazione chiara e dimostrabile, ovunque esse siano state scattate.

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 14:02

Max, ma perché non riesci ad aprire quelle foto? Sì, avevo capito che il discorso dei like non era personalmente rivolto a me.
Quanto al turismo, può esserci la località dove i turisti passano senza lasciare soldi, ma per la Cambogia i turisti (non solo fotografi) sono una fonte di reddito importante. E, alla lunga, i benefici li sentiranno anche quei pescatori. Ma penso Sapa (o nella Thailandia del nord): quanta gente in quelle valli ormai ha un lavoro collegato al turismo? Lo stesso l'ho visto in Etiopia, e l'avrai senz'altro visto nel sud della Thailandia. Il rischio è che gli abitanti di quei posti, cominciando a stare meglio, piano piano lascino i costumi tradizionali ed inizino a vestirsi e comportarsi all'occidentale. Su vasta scala, è quello che è successo in Giappone (anche se non grazie al turismo) e sta iniziando a diffondersi in Cina. Ma a quel punto, comunque si saranno innescati meccanismi economici che porteranno benefici a tutti, anche se poi perderanno un po' di turismo. Concordo sulla fame: trovo arrogante l'atteggiamento di chi vuole preservare intatte le identità culturali, lasciando morire le persone per fame e malattie. L'ideale è quando si riescono a preservare bene le identità, ma senza rinunciare ai benefici della modernità. Equilibrio difficilissimo e che non riusciamo a tenere nemmeno noi in Italia, figurarsi Paesi dove un piatto di riso è una conquista.

Sui pedofili, mi riferivo a quanto scritto più sopra da qualcun altro.

Filiberto: io però non capisco proprio. Perché i bambini no e gli adulti sì? Credo che noi in occidente abbiamo costruito una sacralizzazione assurda dell'infanzia, che non c'è mai stata nella storia né qui né ovunque al mondo. Teniamo i bambini nell'ovatta e crescono adolescenti ed mai-adulti disadattati. Non dico di mandarli ancora in miniera ad 8 anni, ma che è sbagliato trattarli come una specie protetta in via di estinzione. I bambini sono bellissimi, e non pubblicarne le foto significa diffondere meno bellezza, cioè impoverire il mondo. Quale male si fa ad un bambino, pubblicandone la foto? Poi, certo, anch'io non pubblicherei una foto di un bambino italiano ritratto per strada, ma non perché pensi che sia sbagliato. Solo perché ormai da noi è pieno di sciacalli, genitori che sarebbero disposti a vendere la dignità dei figli intentando una causa al solo fine di rapinare dei soldi. E quella sì che è prostituzione minorile. Protetta dalla legge.

user3834
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 14:09

Quindi se un americano in vacanza in Italia fotografa vostro figlio che gioca nella sabbia per voi non c'è problema? Oppure il bambino in Cambogia è un morto di fame e non ha diritti, invece quello italiano se ti avvicini sei un pedofilo?
Purtroppo fotografi di fama mondiale hanno lanciato la moda ripresa da tanti "fotografi" che non avendo ne uno stile, ne un minimo di inventiva, si ritrovano a dover copiare per trovare compiacimento negli altri.

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 14:13

Black, non so se hai letto sopra. No, non avrei nessun problema, anzi sarei onorato. Il tuo problema quale sarebbe?

user39791
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 14:21

Davidthegray fino a prova contraria un bambino non ha le armi che può avere un adulto per difendersi, quindi va tutelato. Certo che a un bimbo africano che muore di fame una foto può recargli ben poco male, però se conosci la storia di Kevin Carter potrebbe anche venirti il dubbio che a quel bambino servirebbe altro che una foto. Ho estremizzato perchè ovviamente, e fortunatamente, non sono situazioni che capitano tutti i giorni. Inoltre il fotografo che fa quel tipo di foto può anche aiutarli quei bambini portandoli all'attenzione dell'opinione pubblica. La foto di un bimbo che piange annoiato porta bellezza? Non credo. Ma mi fermo qua perchè altrimenti si scade nei soliti discorsi inutili....

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 14:25

Dipende da come è fatta, quella foto.

Parli di difesa. Quindi una foto equivale ad un'aggressione? E che armi ha un adulto per difendersi dell'aggressione di uno scatto "rubato"?

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 14:29

Ottima riflessione.

Comunque io per trovare "morti di fame" non ho bisogno di andare poi così lontano, mi basta scendere sotto casa.

Ogni tanto basta anche il solo guardarmi allo specchio MrGreen.

Se poi vogliamo porre una morale alla fotografia io sono contrario, mi spiego meglio; La morale dovrebbe esserci nel fotogiornalismo, perchè lo scopo è informare su un determinato evento il grande pubblico. Se uno sta scattando cercando un'immagine d'impatto e vendibile, forse artistica, infondo è giustificato anche se sposta il cadavere di un bambino sulla battigia perchè è una composizione migliore.

user39791
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 14:29

Davidthegray se non se ne accorge evidentemente nessuna. Se se ne accorge e la foto non lede in nessun modo la sua reputazione, e se è fatta in un luogo pubblico, secondo me non ne dovrebbe manco avere. Negli altri casi tutte le armi che la legislazione vigente gli mette a disposizione, che non sono poche. Ad ogni modo buon proseguimento, ho già detto e scritto tutto ciò che avevo da dire e scrivere.

user3834
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 14:37

David io ho due figli e li fotografo solo io, poi se fossi un povero cristo che rivista nella spazzatura con mio figlio che mangia una volta a settimana quello che trova e tu vuoi fotografarlo forse cercherei di farti del male. Mi spiegate cosa vi piace nel fotografare la disgrazia e la miseria? Pensate di aiutare quella persona? O lo fate perché sapete che ci sono dei ritorni di like e complimenti? Davvero non lo trovate triste?

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2016 ore 14:41

Un'immagine deve essere d'impatto. Se è qualcosa che posso vedere con i miei occhi tutti i giorni non vale la pena soffermarmici.

user3834
avatar
inviato il 14 Maggio 2016 ore 14:47

Efus, quindi tu utilizzeresti il dolore è la povertà per i "like"?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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