user46920 | inviato il 05 Marzo 2015 ore 22:40
Secondo me, utilizzare quello che serve è un omaggio all'intelligenza. Naturalmente per questo è necessaria la consapevolezza. Che deriva dall'esperienza e dallo studio. Come si fa a scegliere a scatola chiusa ??? Le ottiche fisse o meglio l'ottica fissa con focale Normale (tra 35 e 50 mm eq) dovrebbe essere un obbligo d'inizio, e non dico delle prime 10000 foto, ma almeno per le prime 1000 !!! Poi si dovrebbero provare un grandangolo e un mediotele, così arrivati ad almeno 3000 scatti, si ha un'idea maggiore di quello che potrebbe essere usare uno zoom 24-105mm eq. Le prime ottiche fisse potrebbero essere: 24mm, 43mm e 78mm eq ... uno zoom 24-80mm eq farebbe lo stesso lavoro, ma difficilmente con la stessa qualità e luminosità dei fissi e nemmeno con la stessa impostazione mentale. Penso che "partire" con lo zoom sia controproducente in generale; l'ottica fissa insegna la composizione non solo al momento dello scatto, anche nel ritaglio post, ed insegna una cosa importante: il ritaglio. Zoomare per ritagliare sul posto, cambia alcune carte in tavola. L'ottica fissa insegna a spostarsi per cercare la prospettiva giusta in base alla luce e al soggetto, ed è notoriamente più difficile come approccio; per questo il mercato raccoglie più piccioni con una fava, tra le nuove leve, proponendo il kit+zoom La funzione Zoom (ottica ad angolo variabile) è maturata soprattutto per la cinematografia e la televisione; che sempre di fotografia si tratta, ma lo zoom torna utile in studio dove non ci può spostare (è un'esigenza strutturale). Fanno eccezioni tutte le situazioni fotografiche in cui il fotografo è fisso in un posto e deve riprendere le azioni che ha intorno (avifauna, sport, ecc) ... ma forse rientrano in questo campo ormai proprio tutti i generi fotografici (la pigro-fotografia o anche la foto-statica ). Lo zoom è il risolutore per tutte le situazioni. W lo zoom ... abbasso i fissi !!! |
| inviato il 05 Marzo 2015 ore 22:46
Un fisso non obbliga a pensare prima più' di quanto non faccia un'ottica zoom. La previsualizzazione, il taglio, la composizione prescindono dal tipo di ottica. Lo zoom e' più' comodo se non ti puoi spostare, ti aiuta a comporre e tagliare perfettamente la foto senza dover croppare poi, ma il taglio per la foto e', (dovrebbe essere) già' nella nostra testa, nel progetto di scatto, con una foto che si forma nella nostra mente, anche senza la fotocamera appresso. Concordo con Stefano. |
| inviato il 05 Marzo 2015 ore 22:51
Se ben capisco Filiberto il discorso che fai, e che trovo interessante, il punto non è tanto "tecnico", e nemmeno orientato alla fotografia prodotta in senso stretto. Se ben capisco parli di un qualcosa, di una disciplina propria, di un darsi un ordine mentale, in cui il passo indietro o avanti assume valore in se. Prendiamo la cerimonia del te: non nasce certo dallo scopo di farlo più buono, men che meno più in fretta.... Se ben capisco, con le debite proporzioni, parli di uno zen della fotografia in fondo. E il tema lo trovo tutt'altro che peregrino. Io ho specificato che "oggi" valuto così (in chiave essenzialmente funzionale), perchè evidentemente la mia fase è questa, ma ci sono stati momenti differenti. In cui posporre la fotografia stessa (il prodotto finale dico) a una disciplina mentale più stretta, usando non solo ottiche fisse magari, ma un insieme di strumenti che imponevano ancor più sforzi anche superflui (in chiave di risultato dico) al neurone. Per la ragione stessa di farlo, per me stesso, lontana assai dal "fare la foto migliore". Si, io penso che come cosa possa avere un valore in se, perchè come in quasi tutte le cose umane, al di la degli aspetti utilitaristici, di risultato, ci sono spazi per la cura del se che coltivare fa bene. Saremo forse limitati nel fare, la competizione sul risultato magari la perderemo, ma avremo forse fatto bene a qualcosa di più profondo. Bello stimolo, soprattutto per chi non ha come scopo ultimo un "like" in più". Bene! Ciao F |
| inviato il 05 Marzo 2015 ore 23:01
Anche io sono d'accordo con Max57 e Stefano. dipende tutto dall'approccio che uno ha con la fotografia stessa.Se voglio fotografare con una determinata focale lo faccio sia che sia uno zoom che un fisso,perchè sono consapevole della differenza di prospettiva che tale focale comporta.Sono cresciuto fotograficamente con un ottiche fisse,20/24/35/50/105/180/e un bel duplicatore di focale ma adesso che uso gli zoom solo per comodità non credo di aver cambiato il mio modo di fotografare.prima decido la focale e poi l'inquadratura,solo che lo zoom mi permette quei piccoli aggiustamenti di inquadratura che il fisso in certe posizioni non ti concede. Forse l'uso di ottiche fisse per uno che inizia a fotografare potrebbe essere un metodo migliore per aprire la mente e prendere confidenza con le varie focali,mentre uno zoom invoglia spesso ad usare sempre le focali estreme.Forse è proprio questa la verà utilità di un fisso,ma per quanto riguarda qualità di immagine,profondità di campo (questa non l'ho capita) o apertura di diaframma direi che sono questioni di poco conto. |
| inviato il 06 Marzo 2015 ore 0:45
Io mi fisso coi fissi |
| inviato il 06 Marzo 2015 ore 1:04
a me la distorsione che hanno gli zoom sulla fascia grandangolare da parecchio fastidio. detto questo che c entra poco con lo spirito del tread dico la mia: da quando utilizzo ottiche fisse penso che le mie fotografie siano migliorate notevolmente, magari scatto meno foto perché non riesco ad arrivare ovunque con i millimetri che uno zoom invece mi garantirebbe, però utilizzando il fisso ho nella mia mente ben impresso quello che posso ottenere. in sostanza meno scatti ma più di qualità.. ovviamente parlo per il mio genere che è fotografia di viaggio e parlo solo ed unicamente per la mia esperienza! sono d accordissimo su tutto quello che ha scritto Filiberto, mi ci ritrovo proprio! |
user39791 | inviato il 06 Marzo 2015 ore 1:19
Francesco ha interpretato talmente bene il mio pensiero che non sono in grado di andare oltre. Mi permetto solo una considerazione. Alcuni di voi hanno dato spiegazioni ineccepibili sul rapporto fissi e zoom visto da un lato tecnicistico. Il mio tentativo è quello di cercare un altro schema di lettura. Faccio un esempio. Se mi trovo davanti ad un monte sulla cui cima arriva una funivia tecnicamente potrebbe non avere senso salire a piedi. La mia provocazione, se vogliamo, è quella di invitarvi a trovare una possibile spiegazione che giustifichi lo sforzo di scalare quel monte. |
user46920 | inviato il 06 Marzo 2015 ore 1:24
Ale, le tue foto sono molto "belle" (ecc) ... e pochi forse sarebbero in grado di capire se si tratta di zoom o di fissi ... ... ma se dici che hanno migliorato la qualità, hai una discreta responsabilità per i prossimi acquisti  |
| inviato il 06 Marzo 2015 ore 1:32
Buonasera a tutti. Vorrei aggiungere la mia impressione ( e scusate se è sciocca, visto che stasera avevo un ottimo Armagnac a farmi compagnia ); premesso che l'ottica perfetta NON esiste ( zoom o fisso che sia ) e neppure il sistema perfetto ( Full frame, APSC 4/3 ecc ) ognuno ha pro e contro, però secondo me ( e lo dico da sostenitore di BUONI zoom ), un fisso ovviamente luminoso e di qualità può diventare un ottimo zoom. Come? Fai un bel crop, tanto ormai, con tutti quei megapixel che ti ritrovi negli ultimi sensori! Se ho detto una cavolata ,scusatemi: colpa dell'Armagnac! |
| inviato il 06 Marzo 2015 ore 1:36
franz a me la tua soluzione non piace molto perché sono fissato con lo sfocato. e se croppi si vede che hai croppato proprio dallo sfocato! |
| inviato il 06 Marzo 2015 ore 1:37
Parlando dal basso della mia breve esperienza tra le due tipologie se mi dovessero mettere alla stregua su quale rinunciare lascerei lo zoom in favore dei fissi. Ho un Tamron 24-70 e un Sigma Art 35...potessi tornare indietro non comprerei sicuramente il Tamron bensì un Canon 135. Non perché il 24-70 sia scarso ma perché la magia dei fissi non te la regala nessun'altra lente (almeno per il genere di foto che piace a me...) |
| inviato il 06 Marzo 2015 ore 1:48
Felice di aver colto il suggerimento Filiberto. Credo sia normale trovarsi in pezzettini diversi di un percorso, ed è sempre importante non avere atteggiamenti snobisti verso chi si trova in fasi che sono semplicemente differenti. Il solo fatto di approcciarti con questa modalità alla questione ti rende merito. Un abbraccio F |
| inviato il 06 Marzo 2015 ore 1:50
Interessante discussione , a volte anch'io mi faccio queste domande e mi rendo conto che poi alla fine sono domande con poco senso , voglio dire che per un neofita uno che scatta da poco tempo lo zoom lo usa ,e ci sono passato anch'io ,più per sicurezza per sentirsi coperto per eventuali situazioni e forse non ha ben chiaro in mente cosa fare e spesso ottiene risultati deludenti usandolo spesso come si è detto più che altro agli estremi di focale ma già un fotografo esperto è portato a usare lo zoom come fossero più fissi in uno ed ecco la comodità indiscutibile sopratutto se non abbiamo molto tempo o magari la situazione non è ripetibile . Lo zoom lo reputo comodo ma prima di tutto secondo me ed alla base c'è l'idea e la composizione ,cioè quella cosa difficilissima di decidere cosa inserire e come nei nostri scatti . Esempio pratico voglio inserire nel mio scatto due elementi ed ecco che monto un grandangolo per inserirli comodamente dalla mia posizione ma poi inquadrando mi accorgo che l'elemento sullo sfondo a cui volevo dare importanza si perde nell'inquadratura oltre ad avere inserito elementi di disturbo o lasciato spazi vuoti ... quindi devo spostarmi e devo reinquadrare e sia che avessi lo zoom oppure no dovrei cambiare focale ugualmente . Con un solo fisso anch'io paradossalmente mi sento facilitato perchè ho meno scelte e per questo un pò anche limitato , per una determinata scena con quella focale devo cercare il giusto punto di ripresa per trasmettere il mio messaggio ma magari con altre focali potevo esprimermi meglio o sfruttare altre inquadrature |
user46920 | inviato il 06 Marzo 2015 ore 3:49
Mi collego alla sensazione di Bob: “ ... ma poi inquadrando mi accorgo che l'elemento sullo sfondo a cui volevo dare importanza si perde nell'inquadratura .. „ per evidenziare un problema molto più frequente di quello che si possa pensare: il mirino. La fregatura del mirino reflex e dei mirini in generale dei piccoli formati è rappresentata dall'ingrandimento e dalla dimensione che si prospetta all'occhio. Purtroppo, più è piccolo il formato e più piccola sarà la dimensione vista attraverso l'oculare, che sommata all'ingradimento generalmente inferiore a 1x (mediamente 0.7x) di quest'ultimo, rimpicciolisce ulteriormente la scena osservata. Questo effetto rende molto più difficoltoso al fotografo trovare una corrispondenza tra l'idea e l'inquadratura, che sarà diversa anche dallo scatto portato a casa. Invece di fornire una buona dimensione e soprattutto un ingrandimento almeno 1x o maggiore, il mirino economico delle fotocamere portatili a piccolo formato, ci limita e con gli zoom, magari poco luminosi (es: f/4), la visione attraverso il mirino peggiora vistosamente. |
| inviato il 06 Marzo 2015 ore 9:40
Fondamentalmente credo che la principale differenza, dal punto di vista del "costruirsi un metodo" risieda nel fatto che i fissi ti obbligano a spostarti "fisicamente" per risolvere un'inquadratura; in questo modo impari ad apprezzare le differenze prospettiche, le variazioni nei rapporti volumetrici tra gli elementi inquadrati, quindi anche le variazioni di "significato" che questi spostamenti del punto di ripresa comportano. Probabilmente chi inizia direttamente con gli zoom non riesce a beneficiare di questa "scuola" e fatica di più nell'acquisire questa sensibilità. Poi, dopo anni di fissi, anche se passi allo zoom la pratica ti rimane. |
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