| inviato il 23 Gennaio 2015 ore 0:09
Dipende da cosa devi fotografarci, ma se avrai a che fare con oggetti medio-piccoli prenderei un 100 macro: non spancia come un 50mm e puoi stare a una distanza corretta dall'oggetto senza interferire con i flash. Lo faccio per mestiere, con un 60 e un 100 macro ci faccio praticamente tutto, poi sono d'accordo con chi ti dice di documentarti bene sui flash e sul tavolo da still life. |
| inviato il 23 Gennaio 2015 ore 20:53
Per le luci in passato ho usato flash cobra (gli stessi che uso per foto da ritratto in studio) e delle ottime luci a fluorescenza della Tre-d eng ( purtroppo senza dimmer). Per il tavolo invece uso un cartoncino bristol- bloccato su uno schienale di legno con delle pinze da studio?.funziona bene e per il bilanciamento del bianco ho appena ordinato l' Ezybalance della lastolite in offerta. |
| inviato il 23 Gennaio 2015 ore 20:57
Comunque ?.dimenticavo?..tornando all'ottica?.mi consigliate il vecchio 100 macro oppure il nuovo 100 macro IS L? Costa 300 euro in più?.non saprei.... |
| inviato il 23 Gennaio 2015 ore 21:04
Per still life non ha senso prendere il 100L: la qualità ottica di 100/2.8 usm e 100/2.8L IS è quasi uguale, il vantaggio del 100L è prima di tutto la stabilizzazione (e secondariamente costruzione, tropicalizzazione e qualcosina in sfuocato e af). Per still life in studio userai sempre il treppiede, per cui sicuramente tra i due prendi quello che costa meno |
| inviato il 23 Gennaio 2015 ore 23:50
Infatti?. è quello che pensavo?.. |
| inviato il 01 Ottobre 2020 ore 20:18
Scusate se riapro questo vecchio 3ad ma si è parlato proprio di ciò che mi riguarda: oggi ho fatto i miei primi scatti still life ma nessun obiettivo a disposizione mi è sembrato adeguato. Ho in utilizzo una box equipaggiata con tutte le luci necessarie, e devo scattare foto di gioielli, con possibilità di scendere nei dettagli. La macchina è una GH5 con speedbooster XL per obiettivi attacco EF full frame. Con un Sigma Art 35mm riesco al massimo a fare delle panoramiche ma non posso avvicinarmi più di tanto senza perdere il fuoco. Con un Canon 85mm meglio ma anche in questo caso non riesco a mettere a fuoco i dettagli. Mi hanno prestato un Tamron 70-300mm con funzione macro, in macro sono riuscito a fare un po' tutto ma: - non riesco a stringere più di tanto sui dettagli; - il pdc è ridottissimo e mettendo a fuoco un punto dell'oggetto perdo il resto. Se ho ben capito (mi piacerebbe approfondire questo) un obiettivo macro migliore potrebbe aiutarmi ma il problema del pdc ridotto resta, giusto? Se non con la post su più scatti con diverse messe a fuoco, l'unico modo di risolvere la questione sarebbe un tilt-shift? E un modello economico da 500 euro circa potrebbe fare un discreto lavoro o meglio lasciare perdere? |
| inviato il 01 Ottobre 2020 ore 20:58
Quelle che uso di più io sono 55 macro e 85 macro tilt&shift. |
| inviato il 01 Ottobre 2020 ore 21:43
@Pilloso: Per la profondità di campo risolvi con il focus staking, ti segnalo questo articolo per farti un'idea: www.juzaphoto.com/article.php?l=it&t=3548321 Per l'ottica io credo che i tilt&shift siano particolarmente specialistici e che vengano in un secondo momento, direi che un macro sia più adatto e che abbia più mercato nel caso che decidi di dedicarti ad altro. Prendi i consigli con un po' di pinze perchè la mia esperienza in still life vero e proprio è limitata. |
| inviato il 02 Ottobre 2020 ore 0:18
@Nessunego “ Quelle che uso di più io sono 55 macro e 85 macro tilt&shift. „ Mi sapresti direi in poche parole quali sono i limiti dell'una e dell'altra, ovvero in pratica quand'è che la prima non basta e devi passare alla seconda, e perché non può essere sufficiente direttamente la seconda? Io cercherei di trovare un compromesso tra i due, tipo un macro 85 (normale) o al limite solo il tilt-shift se un modello economico desse risultati accettabili. @Danielepallavicini Grazie per il link, interessante, io nella mia ignoranza chiudevo il diaframma proprio per aumentare il pdc e invece avrei dovuto fare il contrario, proverò, però il focus stacking mi sembra ancora una pratica macchinosa, fattibile per carità, ma un catalogo così diventa un lavoro lungo |
| inviato il 02 Ottobre 2020 ore 3:45
Purtroppo i tilt?shift sono poco capiti e con l'avvento della post produzione massiva anche poco utilizzati. In realtà sono molto utili perché evitano il ricorso al focus stacking, evitano di dovere impiegare diaframmi troppo chiusi e consentono di ottenere effetti di fuoco selettivo molto interessanti. Il tutto in un solo scatto. Uso il 55 macro quando non mi serve l'opzione di tilting e quando mi serve un angolo di campo maggiore, uso l'85 macro ts quando mi serve il tilting e mi basta un angolo di campo più ristretto. Se non avessi problemi di budget prenderei volentieri anche il 45mm ts, che userei al posto del 55mm, il quale sarebbe a quel punto utilizzato per macrofotografia pura. Comunque questo è ciò che ho fatto fino ad ora con Nikon. Adesso che sto iniziando a usare Sigma Sd quattro H con sensore Foveon Quattro, le foto di still life le sto facendo con il 18-35mm (23-45mm su aps-h) e col 70mm macro (90mm su aps-h). Mi mancano le ottiche ts su questo sistema e quando mi servono torno su Nikon o faccio focus stacking. |
| inviato il 02 Ottobre 2020 ore 5:23
Il focus staking è come andare in bicicletta, alle prime volte ti pare complicato e laborioso ma poi diventa semplice ed automatico. Mi pare che è più complicato spiegarlo che farlo, in Photoshop è quasi automatizzato, un paio di click e sei a posto. Sul discorso di fare un intero catalogo posso dirti che passi più tempo a predisporre i corretti set luci/sfondi che a fare lo staking o le esposizioni in braketing. |
| inviato il 02 Ottobre 2020 ore 9:16
Per chiarirci, l'obiettivo che ho usato è questo: www.tamron.eu/it/obiettivi/af-70-300mm-f4-56-di-ld-macro-12/ e permette di spostare il selettore in modalità macro solo da 180 a 300. Con le distanze non mi sono trovato tanto male, perché stare a circa 1 mt dall'oggetto mi permetteva di infilare le braccia nela box (che è grandicella) per sistemare a ogni scatto il set senza dover spostare la macchina. Quello che però mi sfugge è se con una macro con focale più corta cambia solo la distanza a cui mi devo posizionare oppure se influisce anche su pdc e altri fattori. Ho dato per scontato che la focale lunga avesse anche un pdc più ampio, ma magari sbaglio. @Maurese Anche io non ho guardato la nitidezza perché il fuoco mi sembrava prioritario. Manual focus andrebbe benissimo, tanto ho lavorato così e non mi troverei diversamente, ma veramente con 100 euro trovo qualcosa di decente che non mi faccia subito rimpiangere ottiche superiori? Inoltre, non so se conosci in dettaglio la GH5, ma coi miei obiettivi mentre sposto il focus manuale mi appare temporaneamente a video un ingrandimento che mostra un'area in dettaglio per aiutarmi a vedere dove sto mettendo il fuoco, con il Tamron in prestito questa cosa non si attivava, anche se mi pare avesse tutti gli stessi contatti dei miei obiettivi. Vorrei capire come riconoscere gli obiettivi che non permettono questo dettaglio perché è utile, diversamente diventa veramente difficile fare del focus stacking, se occorresse. @Nessunego Se la mia scelta ricadesse su un T-S dovrei fare in modo che fosse uno soltanto, e cercare una focale "media" che mi copra un po' tutto, però non ho capito di che fascia di prezzo parliamo, i tuoi macro T-S più o meno quanto sono costati? @Danielepallavicini Certo immagino sia fattibile, più che la post mi preoccupava fare tutti gli scatti, visto che ho letto che dovrebbero essere anche 25-30 scatti per soggetto, mi sembrano tanti e impegnativi, e ci vuole un focus manuale tanto preciso da fare a ogni scatto una messa a fuoco di pochi mm più avanti rispetto alla precedente, non ho molta fiducia di riuscire a svolgere diligentemente questa parte... Dovrei dare uno sguardo al manuale della GH5 che forse, come per altre cose, ha una funzione guidata e mi pare di ricordare che abbia anche una composizione che permette già di unire le foto in macchina. P.S. grazie a tutti, siete gentilissimi e mi state chiarendo molti aspetti. |
| inviato il 02 Ottobre 2020 ore 9:46
Ti rispondo sugli obiettivi ts perché ne posseggo due. Quelli attualmente in produzione costano molto, quelli fuori produzione si trovano usati a prezzi talvolta accessibili. Il ts-e 90 di Canon attuale costa più di 2000 €, quello vecchio io l'ho trovato a 400 ma bisogna saper aspettare: ora per esempio ne ho visto uno ma a più di 700 €. Io li uso soprattutto per l'architettura e il paesaggio. Il decentramento oltre a permetterti il controllo della prospettiva ti offre anche la possibilità di comporre più scatti in foto panoramiche. Per quanto riguarda invece il basculaggio, utilissimo nello still-life, ho meno dimestichezza e ho bisogno di studiarlo più a fondo: il principio è chiaro ma i miei risultati non mi soddisfano (io però sono un fotoamatore con molti limiti). Fucus stacking: tecnica bellissima in cui vale la pena cimentarsi ma devi dedicarvi tempo, sia per studiarla sia per la pp. Non sempre con le funzioni automatiche di PS si ottengono immediatamente risultati soddisfacenti, quindi bisogna imparare ad intervenire manualmente sui livelli. Qualcuno diceva delle luci: ha ragione. Nella mia poca esperienza di still life le luci sono state un problema più importante dell'obiettivo e del focus stacking. Però visto che tutte queste cose costano io ti dico la mia esperienza: a me piace fotografare l'architettura ma non sono partito comprando i ts, quelli li ho presi quando ho capito che rispondevano ad una esigenza verificata sul campo e infatti li uso tantissimo e non mi sono pentito di averli presi. Cioè il mio consiglio è: comincia a provare e a ragionare su tutti gli aspetti con quello che hai, sperimentando e ragionando, facendo esperienza ti renderai conto di quel che ti manca.. |
| inviato il 02 Ottobre 2020 ore 9:58
@Edecapitani Ciao, anche io sono partito con le architetture e i TS li tenevo d'occhio proprio per questo, qui però si parla di TS-macro, che immagino siano diversi, e non so che impatto possano avere su questo tipo di lavoro. E poi volevo capire i costi perché l'anno scorso anhe su Amazon avevo trovato un modello nuovo sotto i 600 che ha provato anche un mio amico fotografo e pare sia interessante, parliamo di marche cinesi ma ovvio che per spendere poco qualche compromesso deve esserci. Però ea un TS comune, non so se nel campo specifico dei macro ci siano TS per queste cifre o solo i più blasonati. Guardando tutti gli obiettivi attacco EF qui sul forum ho notato che: - nella sezione macro non ci sono dei TS, quindi mi chiedo se ho capito bene cosa diceva @Nessunego e se i suoi siano comuni TS non macro. - un macro con zoom mi sarebbe molto utile per spostarmi meno, ma sembra che l'unico esistente sia proprio quel Tamron che ho provato, che però è veramente di pessima fattura e ha delle ghiere che sono spesso inceppate, di sicuro non la cosa migliore per fare messe a fuoco di fino. Allo stesso tempo ho anche capito che quello era un macro 1:2 quindi in teoria significa che se ho lavorato benino con un 1:2 da180-300mm, quello che dovrei cercare è un macro 1:1 attorno ai 100-150 oppure un 2:1 da 50-80mm circa, se ho capito come si fanno i conti. Per ora sono tantato da un macro fisso sui 100mm che mi lasci libertà di lavoare con un minimo di distanza, ho visto che è apprezzato il Venus Laowa 100mm f/2.8 2X Ultra Macro APO, sui 600 euro, ovvio che se trovo qualcosa di corrispondente spendendo meno preferisco, senza però che si scenda alla pessima qualità di quel Tamron che sembra veramente un giocattolo. |
| inviato il 02 Ottobre 2020 ore 10:02
Se hai già il 24-70/2,8 L ll il complemento ideale è il 90/2,8 TS-E L ll che oltretutto è pure un mezzo macro e quindi nel food può tornare molto utile. |
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