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Il paesaggio confezionato


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avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2015 ore 20:20

Il successo del fotografo che si basa sui mi piace penso sia opinabile...su questo sito ci sono persone con le contropalle, che hanno consensi a dismisura tutti strameritati...io nel mio piccolo penso di aver fallito per il semplice motivo che i miei pochi scatti hanno ricevuto consensi oltre il dovuto rendendomi conto dei limiti delle mie capacità sia tecniche che visive...
Ma la finisco qua per non andare fuori tema e riscrivere frasi trite e ritrite

avatarjunior
inviato il 07 Gennaio 2015 ore 20:28

allora è l'interpretazione...

Chiedo scusa: quando si parte con atteggiamenti tipo "tutto è relativo" mi parte l'embolo.
Fatto salvo il diritto di tutti alla libera espressione quando si tratta di arte. Un colore è una lunghezza d'onda misurabile e la percezione che l'occhio umano ha di tale colore è, penso, variabile, ma fino ad un certo punto in condizioni fisiologiche. Esistono limiti al di fuori dei quali i colori di un tramonto, ad esempio, sono oggettivamente irreali. Ciò non toglie, naturalmente, che ciascuno sia libero di esprimere la propria creatività liberamente.

user20639
avatar
inviato il 07 Gennaio 2015 ore 20:32

Registrare il reale o dare realtà ai sogni.
Sono due cose diverse e secondo me: ambedue importanti e legittime.
Personalmente preferisco la ricerca fantasiosa, ma allora non posso dichiarare che cerco la realtà descrittiva.
Le forme di rappresentazione della realtà mi sembrano un ottimo mezzo per esprimersi e per capire qualcosa della nostra vita, ne ho il massimo rispetto, anzi ci provo.
Una bella fotografia può essere falsa, mentre una foto che descrive la realtà molto brutta, esattamente ovvio.
La fotografia confezionata o di paesaggio al nailon è una mutazione della fotografia che sta avvenendo adesso e non abbiamo ancora ben capito cosa sia, comunque a me sembra che voglia esprimere una fotografia che vuol essere reale, ma usa iniezioni di botulino per essere più spettacolare.
Il tema, però, è da sviluppare con l'aiuto di tutti.;-)

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2015 ore 20:55

Provo a dire le mia impressioni...alcune delle foto che stiamo osservando non riportano la realtà dell'immagine, ma inventano paesaggi inesistenti, dove il cielo ha una esposizione, la terra un'altra, i colori sono esasperati, gli effetti la rendono simile ad un dipinto....può piacere o non piacere. A me non piace, ma sono minoranza a giudicare dai voti che vedo assegnare a queste foto. Mi sembra di ricordare il caso di un fotografo seppur bravissimo italiano che è stato escluso da un premio perche la sua foto era il frutto di molti scatti uniti con una sapienza che ho invidiato molte volte.
E in quel caso si produceva un iperrealismo che osservando in natura un fiore o un insetto il nostro occhio non potrebbe cogliere. Ecco in quel caso quelle foto però ci fanno vedere una realtà che c'è, che il nostro occhio rozzo non coglierebbe. Per alcuni paesaggi invece appunto l'effetto non riproduce la realtà.

user20639
avatar
inviato il 07 Gennaio 2015 ore 21:23

Se parliamo anche del paesaggio in bianco e nero, forse è la fotografia che amo di più, ma quanto reale è, o è frutto di fantasia vera.
Eppure se andiamo a fare una meditazione scientifica ci accorgiamo che è proprio il colore a non esistere, è proprio il colore ad essere camaleontico e ambiguo, quanto l'intensità di luce e le mille variazioni luminose, quando tocca una superficie. E' la struttura della superficie a determinare il colore stesso, ma asseconda della luce.
Sembra una considerazione da psichiatria, ma è la realtà.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2015 ore 23:11

Leoconte, interessante il tuo accostamento con le iniezioni di botulino, perché sottintende una verità ormai presente in tutti i campi, cioè la ricerca dell'apparenza più che della realtà; la voglia di superare il reale perché lo si ritiene banale, o semplicemente noioso o inquietante. Credo però che ci sia anche un altro aspetto che fa da contraltare a questo, ed è una sorta di "nostalgia" per qualcosa che si ritiene perduto, anche se probabilmente non è mai esistito; il tentativo di ritrovare una sorta di "età dell'oro", come negli antichi miti greci. Non a caso spopolano le immagini sul tipo del "Signore degli Anelli", indipendentemente dal fatto che il fotografo si sia trovato veramente in mezzo ad una scena simile o l'abbia ricostruita in pp; credo che alla maggior parte degli osservatori questo aspetto non interessi nemmeno

user20639
avatar
inviato il 08 Gennaio 2015 ore 0:46

"La non accettazione del naturale, la mancanza di strumenti per affrontare la sorte fino alla fine, allora si ricorre al bisturi e al botulino, si vole l'abnorme, si cerca la giovinezza?
In mancanza di idee o di autentica ricerca..., forse anche per mancanza di sacrificio o per pura pigrizia.
Meglio ricorrere agli effetti o al PC, deformando la realtà e rendendola un ricordo del passato.
Forse non abbiamo più fiducia dell'esistenza del naturale, non ci crediamo più, vediamo l'inquinamento in tutti i luoghi della terra e tutto si è rovinato dalle manipolazioni dell'uomo, per cui pensiamo già ora a una natura mutata e trasformata, anche nell'inconscio?
La difficoltà di trovare un ambiente naturale, forse ci legittima verso una consapevolezza che il naturale non esisterà più, quindi è meglio rievocare il mito del selvaggio con tanto di contraffazione, al posto di sentirci parte di questo pianeta e cercare di evitare queste pericolose mutazioni della mente, della fotografia e anche della nostra terra.
La spazzatura incombe e sarà una eredità data ai nostri figli, loro dovranno trovare il centro di gravita permanente, per lanciare l'umanità nel futuro, guardando le nostre fotografie, la nostra realtà, che sarà per loro: quella del passato".

Era una ipotesi sociologica, su quale fosse la spinta e il perché, la fotografia di oggi è così ammirata e la moltitudine preferisce gli effetti spettacolari e innaturali.

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2015 ore 7:58

la richiesta del RAW e questa idea di naturalezza si è formata solo col digitale prima regnava solo chi riusciva al meglio imporre il suo stile. è un pò come per la musica degli anni 60 autori irripetibili ed unici.
quindi rinneghiamo la grande scuola?

Mi sa che continuiamo a non capirci, se parliamo di fotografia credo si sappia benissimo come la penso, ognuno interpreta come vuole, con tutti i pro e contro del caso.. se invece parliamo di fotodocumentazione le cose stanno diversamente..una pubblicazione che vuole documentare la natura deve avere un minimo di sicurezza che quello che mostra esista;-)

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2015 ore 10:05

Oh, belle queste discussioni da circolo fotografico.

Bhè, signori, è la realtà dei nostri tempi.

Fino a 15 anni fa la fotografia era molto più connotata, gli appassionati compravano attrezzatura però erano molto più focalizzati sulla fotografia, era una nicchia e quindi ristretta ma molto più "verticale".

Oggi, nell'era dell'immagine, siamo tutti fotografi, tutti.... con il nostro smartphone facciamo foto e le pubblichiamo su instagram oppure dei bei selfie col bastoncino e la espressione da Face Duck davanti al monumento di turno.

Chi approccia la fotografia nel 2015 si trova in questa situazione, cosa si può pretendere?

E' già un mezzo miracolo che qualcuno riesca ad identificare un genere preferito e che provi ad imitarlo.

Perchè l'80% della popolazione ha i muscoli facciali allenati al face duck.




user20639
avatar
inviato il 08 Gennaio 2015 ore 10:31

Paco@ la tua sintesi è un opinione netta e disarmante, forse senza speranza.

Si deducono spontaneamente 2 cose: Tuffarci e seguire la corrente o seguire la propria strada, quasi in solitudine.

Ho capito bene?

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2015 ore 10:57

L'utilizzo della tecnica per ottimizzare l'immagine sia in fase di scatto che in fase di sviluppo del file fa parte del bagaglio del fotografo. Quello appassionato e bravo si distingue certamente da quello più improvvisato. E' apprezzabile quando il fotografo spiega le proprie tecniche per ottenere un'immagine e ci si rende conto di quanto studio e impegno possono esserci dietro uno scatto. Il risultato deve essere a mio parere comunque naturale anche se curato perchè questo esalta l'immagine un po' come un trucco ben fatto esalta la bellezza di una modella. Quando invece si interviene solo sui bilanciamento del bianco e si pompano i colori per far sembrare un bel tramonto uno scenario apocalittico allora sinceramente ritengo la foto utilizzabile solo in altre gallerie (art ?) con parametri di giudizio completamente differenti.

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2015 ore 11:04

Ma io non la farei così drammatica Leconte.

Basta guardare i numeri e rendersi conto della situazione, Juza è un forum di fotografia ma su milioni di post, almeno il 90% di questi non parla di fotografia ma di altro (attrezzatura, formule matematiche, computer, monitor, obbiettivi e fazioni che si scontrano Nikon vs Canon vs Olympus vs Fuji etc etc) ed in alcune di queste ci partecipo pure io.

Juza è un po' lo specchio della realtà fotografica.

Quindi per uno che inizia oggi è molto più difficile poichè la tecnologia digitale ha spostato molto l'attenzione su altri fattori che non sono quelli della fotografia, creando molti elementi distraenti.

Quindi diventa come leggere un libro senza occhiali....

Le due ipotesi che hai paventato sono reali ma ne esiste una terza, creare movimenti culturali improntati al linguaggio fotografico ma serve tanto tempo ed i risultati non sono affatto garantiti.

Mi ricordo che qualcuno ci pensò molti molti anni fa... un certo Stieglitz con Camera Work..... ;-)

Nel ns piccolo abbiamo visto tutti che fine ha fatto l'iniziativa del "Circolo Fotografico" su Juza.

E quindi? Quindi non commetterò l'errore commesso nel 2009 quando vivevo male questa mancanza di riferimenti, fino al culmine di farmi allontanare dalla fotografia per 3 anni.

Vado avanti per la mia strada sereno, con tutti i miei limiti, senza flagellarmi per la situazione che mi circonda ma solo provando a percorrere la mia strada, cercando feedback nelle persone che si reputano valide e competenti per giudicare e poi.... perchè no.... cercando il consenso anche dei propri cari.

;-)


user20639
avatar
inviato il 08 Gennaio 2015 ore 11:24

Apprezzo la tua sincerità e la tua esperienza e anche la tua storia. In parte è stato anche il mio cammino.
Ti auguro di trovare quello che cerchi, caro Paco.

Parlando con altre persone sensibili, ho sempre avuto spunti e grandi aiuti, anche il fatto di condividere o farmi criticare, proprio per avere una visione più oggettiva di me stesso, è sempre una scelta necessaria.
Però, i gruppi, le correnti... mi lasciano perplesso, i risultati tangibili li ho sempre individuati nelle persone singole e impegnate.
Comunque è vero, non bisogna fare un dramma se l'inconsapevolezza è dilagante, ognuno di noi cercherà la sua strada per essere contento.


avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2015 ore 12:10

"Cosa ne pensate? »

Dai tempi della pellicola, il web ed il digitale hanno avuto il grandissimo pregio di aver diffuso profondamente la fotografia tra la gente, e?.. hanno avuto il grandissimo difetto di aver abbattuto drammaticamente il livello medio di qualità artistica e tecnica delle fotografie che si vedono a giro.

Oggi c'è a giro veramente tanta spazzatura ovunque, web e mostre, molta più spazzatura che belle foto.

Ma le belle foto ci sono, ed in quelle la qualità è migliorata anche molto rispetto ad un tempo, con i media sono oltretutto più diffuse e fruibili di un tempo, oggi se ne vedono di più ed è più facile vederle, ma percentualmente sono poche rispetto alla spazzatura e sono assai meno di un tempo rispetto al resto delle immagini.

In questo frangente, per evitare di restare invischiato nella spazzatura, ormai da moltissimi anni ho messo in pratica il seguente modus operandi :

1) Acquisisci una elevata conoscenza della fotografia, sia dal lato compositivo/artististico che tecnico: con quella sei poi in grado di "misurare" una foto, tua o di altri, nel modo il più possibile oggettivo e completo.

2) Con una buona preparazione alle spalle, sei poi in grado sia di scattare buone foto, che di frequentare SOLO buoni fotografi, ed oggi sono veramente pochi: non perdere tempo con i fotografi che non lo meritano e con la spazzatura.

3) Fotografa SOLO PER TE e NON per gli altri.

4) Lascia la bassa lega a fotografare quello che vuole e come vuole e sbattitene altamente, completamente, di loro e delle mode correnti.

In tutto questo ci rientra tutta la fotografia, e non solo i paesaggi.

Guardo le cose dall'alto, faccio foto che a me ed a coloro che ritengo molto validi piacciono, e.......vivo felice!

Saluti cordiali

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2015 ore 13:33

Non voglio ripetermi ma vorrei dire che il processo attuale di piena diffusione della fotografia ha anche i suoi grandi meriti e vantaggi. Meglio una società culturalmente poco classista come la nostra che l'odioso clima snob degli anni '60. È chiaro però che la "popolarizzazione" della fotografia ha portato a un decadimento notevole delle qualità artistiche delle immagini proposte e l'elettronica male utilizzata ha portato a immagini di plastica più simili alla grafica che alla fotografia. Di queste immagini non rimarrà traccia nel futuro, probabilmente saranno tutte sommerse dallo scorrere del tempo.
Le immagini che rimarranno saranno caratterizzate da buon taglio e inquadratura, colori equilibrati e.... buone capacità fotografiche da parte del fotografo: progettazione, esecuzione e pp. ;-)
I cieli colorati di verde intenso, le montagne arancioni, i riflessi specchiati di cieli coloratissimi di tutto lo spettro tranne che blu naturale non hanno futuro, ma nel presente pieno di ignoranza fotografica raccolgono moltissimi mi piace. È la dura e cafona legge della democrazia mediatica. Il lato oscuro e triste del nostro sito e del nostro tempo passato in rete.SorrySorrySorry

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