| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 16:50
Immenso dispiacere. Anche se ,per quello che mi riguarda dovrei stare solo zitto...in montagna ci sono andato da solo moltissime volte (e se capita ci vado ancora adesso ...soprattutto per fare foto) , quindi passerei per quello che predica bene ma razzola male. Sull'esperienza non ci piove , (senza riferirmi assolutamente a questo povero ragazzo), negli anni ho visto troppi incidenti accadere per inesperienza/impreparazione .Per non parlare poi di quelli dovuti al maltempo ...quando al giorno d'oggi le previsioni azzeccano quasi l'ora d'arrivo di una perturbazione...la montagna è un ambiente tanto bello quanto pericoloso ...R.I.P. |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 16:52
La sicurezza ci fa perdere quel pò di paura che dovremmo portare sempre con noi. |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 16:55
Anche io vado in montagna da solo,ma la vivo da quando ho 2 anni, ancora oggi nello zaino metto una coperta termica,walki toki,una corda,un fornello a gas,un coltello,vestiti di ricambio ecc....non sai mai quando l imprevisto puo accadere... |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 16:55
mi spiace, moltissimo per questo ragazzo...RIP |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 16:56
Vampy, non te la prendere: siamo un'armata Brancaleone. Tenuta assieme da armi da taglio o da lancio come macchine e obiettivi (si spera di no). Non tutti hanno voglia o coraggio di esporsi su questi avvenimenti drammatici. Poi le morti in montagna, anche quelle pubblicizzate in televisione, non fermano i faciloni e gli sprovveduti e talvolta non mettono in maggiore guardia neppure gli esperti. Basta aprire gli occhi quando si va per sentieri in alta montagna e osservare tenute e attrezzature di alcuni. Qui almeno è mancato finora uno che abbia detto che non dovevi postare questa notizia. Parecchi invece hanno espresso la loro partecipazione. |
user39791 | inviato il 01 Gennaio 2015 ore 16:57
Io non vado in montagna, ma credo che la prudenza sia necessaria non solo per se stessi ma anche per quelli che poi ti devono venire a cercare. Fare certe cose estreme senza le dovute cautele è doppiamente ×: 1) per se stessi e 2) per gli altri. Sarò cinico ma il mio dolore per la maggior parte è riservato per chi dalle sfighe viene investito suo malgrado e non per chi se le va a cercare con il lanternino (e casomai coinvolge pure altre persone incolpevoli). Non sono in grado di capire se il ragazzo in questione sia stato sfigato, e se abbia fatto delle cavolate assurde, di certo un ragazzo che muore è sempre una cosa brutta se non altro si spera che questi episodi servano a far usare meglio il cervello degli atri. |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 16:59
Dispiace tanto. Pace per lui ma anche serenità per chi lo ha perso |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 17:05
Quoto giomig. Precauzioni sono d obbligo in montagna. Ma il nostro istinto unito a Buona esperienza e sana paura della montagna sono d obbligo. Povero ragazzo........ |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 17:06
RIP Dario... spero tu possa continuare ad avere buona luce |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 17:09
allora non hai capito il mio pensiero...pazienza |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 17:28
Mi associo al profondo dolore per la scomparsa di un giovane ragazzo, ma condivido soltanto in parte il tuo discorso. Sicuramente l'inesperienza è molto pericolosa, soprattutto in ambienti ostili come lo è la montagna in inverno, perché non ti consente di valutare con il giusto metro le possibili situazioni di pericolo. Sull'andare da soli per monti invece non mi trovi d'accordo; la storia stessa dell'alpinismo è fatta anche di straordinarie solitarie, certo parliamo di personaggi assolutamente esperti e preparati, ma credo che a nessuno debba essere tolta la libertà di confrontarsi con se stesso e di vivere la natura (non per forza in maniera estrema). Il problema vero è che negli ultimi tempi si sta perdendo la cultura della montagna e anche l'andare per monti oramai è sempre più spesso visto come un giro in un grande luna park. Non ci si cura delle condizioni meteo, delle condizioni della neve e non si ritiene necessaria alcuna specifica preparazione fisica e psicologica. Anche il mestiere delle guide alpine è cambiato molto negli anni e si è giunti ad una mercificazione della montagna che fa venire i brividi se solo si guardano le cordate di facoltosi pseudo-alpinisti che ogni anno vengono letteralmente "issati" in vetta all'Everest per il solo prestigio di aver scalato il tetto del mondo. Forse l'ho fatta troppo lunga ma il senso del mio discorso è che a volte è giusto anche imparare a camminare con le proprie gambe, su terreni che sono alla propria portata e consapevoli di quello che si fa. |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 17:46
“ Mi associo al profondo dolore per la scomparsa di un giovane ragazzo, ma condivido soltanto in parte il tuo discorso. Sicuramente l'inesperienza è molto pericolosa, soprattutto in ambienti ostili come lo è la montagna in inverno, perché non ti consente di valutare con il giusto metro le possibili situazioni di pericolo. Sull'andare da soli per monti invece non mi trovi d'accordo; la storia stessa dell'alpinismo è fatta anche di straordinarie solitarie, certo parliamo di personaggi assolutamente esperti e preparati, ma credo che a nessuno debba essere tolta la libertà di confrontarsi con se stesso e di vivere la natura (non per forza in maniera estrema). Il problema vero è che negli ultimi tempi si sta perdendo la cultura della montagna e anche l'andare per monti oramai è sempre più spesso visto come un giro in un grande luna park. Non ci si cura delle condizioni meteo, delle condizioni della neve e non si ritiene necessaria alcuna specifica preparazione fisica e psicologica. Anche il mestiere delle guide alpine è cambiato molto negli anni e si è giunti ad una mercificazione della montagna che fa venire i brividi se solo si guardano le cordate di facoltosi pseudo-alpinisti che ogni anno vengono letteralmente "issati" in vetta all'Everest per il solo prestigio di aver scalato il tetto del mondo. Forse l'ho fatta troppo lunga ma il senso del mio discorso è che a volte è giusto anche imparare a camminare con le proprie gambe, su terreni che sono alla propria portata e consapevoli di quello che si fa. „ Sono d'accordo in tutto... |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 17:53
R.I.P. |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 19:44
I vecchi dicono: "alla montagna non bisogna dare del tu, nemmeno del lei, ma bisogna dare del Voi". Credo che questo pensiero sintetizzi in modo efficace l'approccio giusto anche a quella che può sembrare solamente una semplice escursione ... il problema è che non tutti hanno la sensibilità o il buon senso di metterlo in pratica. Detto questo, Vampy, fa onore ai tuoi sentimenti il fatto di averci resi partecipi di questo triste episodio, ma devo dar ragione a Kramer71 quando ti fa notare che non è il caso ( ed anche poco garbato) mettere in dubbio l'etica di chi magari non ha voluto unirsi al coro, magari perché ha un modo diverso di vivere e reagire a questo tipo di notizie. Sono sicuro che la tua intenzione sia ben lungi dal mancare di rispetto e che le tue parole siano il frutto della tua giovane età (mia figlia minore ha i tuoi stessi bellissimi anni), dalla rabbia e dal senso di impotenza che ognuno di noi prova al cospetto di un destino crudele che strappa via una giovane vita. Cordialmente |
| inviato il 01 Gennaio 2015 ore 20:20
SEMPRE far sapere dove si va e quanto si intende stare via, possibilmente se si gira da soli avere sempre con se un dispositivo per essere rintracciati, non solo la montagna uccide, può succedere di tutto girando da soli... |
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