| inviato il 01 Marzo 2012 ore 14:05
“ di facile esecuzione „ mah...di facile c'è proprio poco non so che esperienze hai ma non è proprio facile fare un lavoro del genere... e soprattutto sei in un ambiente naturale rispettandolo se aspetti la botta di culo mi sa che di foto ne fai veramente poche, cosi come incontrare soggetti molto schivi che ti sentono e ti vedono gia a km .. |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 14:29
Se l'animale è in assoluta libertà e non è stato attratto con metodi stressanti (come un richiamo in periodo riproduttivo o di cura parentale) è fotografia naturalistica. E lo dico da naturalista . Ciao |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 14:46
"...quel che conta è il risultato" ...mi pare un tantino troppo superficiale. Rischia di diventare pericoloso. Naturalmente non per chi fotografa, ma per i soggetti fotografati: c'è chi usa tutte le diavolerie del mondo, compresi richiami elettronici (peraltro vietati) infischiandosene dell'impatto che possono avere su certe specie di avifauna. Permalosissime e pronte, al minimo inghippo, ad abbandonare consorte, uova o nidiacei in men che non si dica...Magari però si è ottenuto il risultato...! Io quelle foto non sarei orgoglioso di mostrarle... Alfredo55 |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 15:16
che i richiami elettonici siano vietati e possano produrre danni è scontato, ma qui non si parlava di questo.... una foto scattata con un capanno e con posatoio messi a doc è fotografia naturalistica, conoscenza e studio della fauna locale ...nel tutto rispetto senza arrecar danno, stop oltre ad essere un lavoro complicato e che regala grosse emozioni ovviamente imho... |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 15:28
“ una foto scattata con un capanno e con posatoio messi a doc è fotografia naturalistica „ stesso discorso vale per chi fotografa senza capanni ma solo facendo belle bellissime camminate per ore nei boschi o in campagna, appostandosi magari dietro ad un cespuglio per poter fotografare senza spaventare il soggetto. come ho già scritto .. viva i capanni e viva il libero girovagare |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 15:35
certo Roberto Ragusa, ma è una pratica poco usata x gli scarsi risultati in italia...determinati soggetti li fotografi solo se sei ben nascosto e un cespuglio non copre bene cincie , pettirossi, fagiani , leprotti,ungulati li potrai anche fare cosi (e io li ho fatti cosi) ma poiane, picchi,upupe,e tutti quei piccoletti che vivono nei boschi non li fai cosi.. cmq non mi si venga a dire che scattare da capanno con posatoi ecc non sia foto naturalistica ma solo una bella foto, e che sia di facile esecuzione |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 15:44
“ "...quel che conta è il risultato" ...mi pare un tantino troppo superficiale. „ io credo che sia importante anche come lo si ottiene, soprattutto nel rispetto del sogetto fotografato. Inoltre credo che, forse e dico forse, l'aggiunta di uno sfondo artificiale con teli o altro, set con più flash, mangiatoie ecc per trattenere il soggetto nel mirino della reflex, porti si ad una foto di un sogetto naturale, ma forse poco naturalistica... |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 15:50
per quanto riguarda i capanni invece a mio avviso bisognerebbe distinguerne di due tipi...quelli fissi presenti in oasi e aree protette ai quali gli animali sono abituati e di cui forse non si curano più di tanto, e i capanni mobili(tende, costruzioni improvvisate con cannucce, rami, ecc...). trovo che solo i secondi siano da foto naturalistica, perchè di fatto imitano, chi meglio e chi meno, un cespuglio naturale... |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 15:51
...ho inteso sottolineare come la frase "...quel che conta è il risultato" fosse fuorviante e pericolosa. Vedi, paradossalmente, in Amazzonia usano legare a dei rami una piccola scimmietta per documentare l'attacco da parte della rarissima Arpia, una sorta di aquila locale ...Bhè, in quel caso il "risultato" è garantito! Per il resto, utilizzo capanni da oltre 30 anni, ed i risultati, se vorrai, li potrai valutare sul mio sito. Così come potrai renderti conto di quanto per me sia importante conoscere il più possibile i soggetti da riprendere. Anteponendo comunque, ed in assoluto, la loro incolumità ad ogni altra attività possibile. Compreso il non scattare assolutamente se quel piccolo rumore può provocare una fuga che il soggetto non aveva preventivato di fare. Tutto qua. Buona luce!!! Alfredo55 |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 16:00
“ .....soprattutto nel rispetto del soggetto fotografato „ questa è la cosa piu importante, anche piu della foto conosco uno che per fotografare un leopardo con le fauci aperte sarebbe capace di farsi sbranare...questa non è foto naturalistica |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 16:23
“ " .....soprattutto nel rispetto del soggetto fotografato" questa è la cosa piu importante, anche piu della foto conosco uno che per fotografare un leopardo con le fauci aperte sarebbe capace di farsi sbranare...questa non è foto naturalistica „ sono perfettamente daccordo con te! |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 16:29
Ogniuno è libero di farsi male come vuole, chi stando ore immobile, chi ammazzandosi di camminate, chi nutrendo il leopardo... Alla fine conta solo il rispetto dei luoghi e dei suoi abitanti Le foto sono una nostra sfida personale a farle il più belle possibile, nei limiti di tempo, denaro e sacrificio che vogliamo/possiamo dedicarvi. Ovvio che poi c'è qualcuno che cade nel doping (tipo la scimmetta in pasto al rapace), ma quelli sono comportamenti patologici da curare. |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 17:28
“ Ovvio che poi c'è qualcuno che cade nel doping (tipo la scimmetta in pasto al rapace), ma quelli sono comportamenti patologici da curare „ poi c'è chi si ammazza di fatica e combatte con lupi e cinghiali ma è assolutamente da NON curare: Maurizio Pignotti!!! che grande! ho riletto l'articolo 2 volte... |
user1756 | inviato il 01 Marzo 2012 ore 20:30
Ognuno puo fare come vuole Non mi soffermerei sulla semplice definizione di naturalismo e da questo disccende la fotografia e il modo di interpretarla in senso ristretto A mio avviso la fotografia d'architettura, stil life di prodotti, il ritratto sono altri soggetti ecc... Questo non significa che la fotografia si accetta cosi come viene o cosi come si presenta all'occhio si prepara anche nell'ambiente naturale es. il posatoio possibilmente raccolto nell'ambiente nautarale( Un ramo messo ad hoc ) Altro esempio nel ritratto non si fa la foto cosi come viene ci si pettina o ci si spettina, si sceglie la luce cioe si prepara la foto il che non è un'alterazione del soggetto anzi e la ricerca dell'espressivita massima Cosi anche in natura si cerca l'espressivita massima del soggetto liberandolo eventualmente dove si puo da disturbi non pertinenti all'immagine Pero ognuno puo fare cio che vuole |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 23:19
certo ognuno può fotografare come meglio crede... l'Italia è un paese libero   però non trovo che un ritratto di un animale allo zoo sia fotografia naturalistica...ciò non toglie che possa essere comunque un ottimo ritratto... il mio interesse era solo capire fino a cosa può "spingersi" un fotografo naturalista per poter definire le sue foto come tali... “ conosco uno che per fotografare un leopardo con le fauci aperte sarebbe capace di farsi sbranare...questa non è foto naturalistica „ conosco uno che per fare delle macro un po' spinte cattura i suoi sogetti, li surgela e poi si "diverte" a fotografarli...“ questa non è foto naturalistica. „ |
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