| inviato il 12 Novembre 2014 ore 14:45
Vero Barbara!! In più puoi addirittura stratificare il concetto! Guarda qua:
 Ferdinando Scianna con la pipa di Magritte! E questa cos'è? La foto che dimostra la finzione del disegno? Roba da Inception... |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 14:46
Citazione molto interessante Bzanna3, vorrei approfondire, si tratta forse di QUESTO libro? |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 15:24
“ Se vuoi stasera chiedo „ Si, se ti ricordi mi farebbe piacere. |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 15:50
Wela quanti interventi interessanti :D @Bzanna3: bella la citazione! Devo precisare che non dovete convincermi di niente eh, però visto che mi piace punzecchiare butto questa provocazione: secondo voi quindi la fotografia è la pittura di chi non sa disegnare? A parte gli scherzi, e dando per scontato che quel che esce dalla macchina non è per sua definizione né la realtà né reale in senso stretto, rimane il fatto che mi pare piuttosto ovvio che un rapporto tra la fotografia e l'oggetto fotografato (la parola realtà è forse fuorviante) deve esistere, in termini di "vero", e che questa relazione sia filosoficamente diversa da quella della pittura, magari non sempre però... A me piace la fotografia "astratta", e devo dire che mi spingo (ma non ho esempi sul forum a dire il vero) anche molto oltre quello che vedo nelle gallerie di chi ha commentato, questo mica per dire che son bravo eh, ma per dire che non mi turba affatto l'idea di una fotografia esclusivamente concettuale. Quando però scatto o guardo questo tipo di immagine mi pongo in una posizione completamente diversa rispetto ad altri tipi di foto... e qui sta più o meno il nocciolo della mia questione, possibile che per molti sia tutto uguale? Cioè conti solo il risultato? E non l'approccio di chi scatta? |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 15:56
“ la fotografia è la pittura di chi non sa disegnare? „ HCB nasce disegnatore, vive (e viene ricordato) fotografo e muore disegnatore dopo aver abbandonato la fotografia stessa..... E se c'è uno per cui il risultato dipendeva SOLO dall'approccio, questo era lui... |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 15:57
“ Sono molto in sintonia con ciò che hanno già scritto Shambola, Lordcasco e in parte con Daniele Ruggeri, quindi eviterò di ripetere gli stessi concetti. Aggiungo solo che uno dei tanti pensieri filosofico/critici che si ispira proprio a questi temi e che condivido è questo: "La nascita della fotografia, come tutta la sua storia, si fonda su un equivoco strano che ha a che fare con la sua doppia natura di arte meccanica: quello di essere uno strumento preciso e infallibile come una scienza e insieme inesatto e falso come l'arte. La fotografia, in altre parole, incarna la forma ibrida di un'arte esatta e insieme di una scienza artistica, che non ha equivalenti nella storia del pensiero occidentale." di Francesca Alinovi. Leggendo qua e là e discutendo con persone che la fotografia la masticano da molto più tempo di me, ho abbracciato il pensiero secondo il quale la "realtà" in sè è inconoscibile, quello che viene rappresentato in una fotografia sarà sempre altro rispetto all'oggetto o al soggetto fotografato. Shambola mi ha anticipato con il disegno di Magritte, "Ceci n'est pas une pipe" (questa non è una pipa), ovvero ciò che vediamo in un'immagine non è l'oggetto/soggetto/realtà ma solo la rappresentazione di un oggetto/soggetto/realtà. La fotografia mente sempre sapendo di mentire;-) IMHO Barbara „ quoto al 100% credo che la post produzione per come la si voglia interpretare oggi o almeno per me è solo l'essenza del nostro ego, a patto che uno scelga la sezione adatta per un certo tipo di elaborazioni, (photo art) se uno vuole fare foto e lasciarle così come sono ben venga, ed è giusto sia così, non è giusto discriminare le scelte altrui, spesso non condivisibili da tutti, me compreso |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 15:59
Sarebbe meglio dire: è possibile che vi sia un rapporto "plausibile" tra la fotografia e la realtà ? |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 16:06
“ la fotografia è la pittura di chi non sa disegnare? „ Ma certo, nella misura in cui la griglia è la preparazione dei cibi di chi non sa cucinare! |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 16:17
@Shambola: si sapevo di HCB, però non era quello che intendevo io :P @Saben: ecco questa è una buona precisazione ;) |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 16:20
Saben, secondo me il rapporto fra fotografia e realtà esiste dal momento in cui senza realtà o soggetto o oggetto da riprendere, la fotografia non esisterebbe, ma, sempre secondo me, oltre a questo il rapporto non può andare. Cerco di spiegarmi meglio: se io scatto una foto ad una cosa, una persona o un paesaggio, appena la foto è stata scattata, non è più aderente alla "nuova" realtà del soggetto che ho fotografato: ad esempio nel paesaggio cambia sempre la luce (anche se a noi non sembra) o passano in cielo uccelli che prima non c'erano, una persona si è mossa e non è più lo stesso soggetto del ritratto che ho appena fatto, una cosa (pensiamo allo still life) comincia a ricoprirsi di un velo polvere. Sono sicuramente tutti discorsi che sembrano più filosofici che fotografici, ma sono concetti che tengo sempre n mente quando guardo una foto e mi interrogo se sia finta o vera... una immagine è sempre finzione, perchè la realtà, ormai, è già altro! Sempre IMHO. Barbara |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 16:29
@Bzanna3: però con questo metro non si rischia di generalizzare un po troppo? di mettere tutto nel pentolone? e se il fine di chi scatta fosse diverso? se la fotografia è "solo" interpretazione come posso giudicarla? ad esempio un paesaggio, vale solo per la sensazione che mi trasmette (al di la della tecnica ovviamente)? in questo modo non si finisce per mettere nell'angolo due aspetti fondamentali della fotografia come la composizione e la capacità di cogliere l'attimo? |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 16:39
No, e chi li mette nell'angolo? Ciò che ho detto fino ad ora, che fra l'altro è un mio pensiero e non deve essere per forza condiviso, è riferito solo ed esclusivamente al titolo del thread che hai proposto "Rapporto fra fotografia e realtà". Stop. Non ho parlato degli aspetti tecnico espressivi del fotografo, ma solo del rapporto che secondo me esiste fra l'immagine e la realtà. Credo siano due discorsi talmente vasti, che non debbano essere mescolati fra loro, altrimenti diventa davvero un calderone! |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 16:51
Yep in effetti hai ragione, meglio non aggiungere carne al fuoco :D |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 17:34
Quindi mi pare di capire che si sia tutti dell'idea che non esista un nesso di necessità, cioè che dall'oggetto all'immagine ci sia solo l'interpretazione del tutto libera... Ora mi chiedo però... escludendo anche i generi per cui la questione si farebbe spinosa (tipo reportage), e prendendo quelli in cui è indiscutibile che sia il fotografo a dare una propria interpretazione... tipo il paesaggio, in questi casi non esiste un limite? una logica a cui attenersi? quando voi guardate una foto di paesaggio vi chiedete se lo scopo era quello di documentare in modo realistico, di dare un'interpretazione verisimile oppure se è "un'invenzione"? e in base a questo cambia il vostro giudizio? |
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